coll'altrui appetito. La tua schifiltà gli fa temere d'averti turbato nel tuo consueto modo di vivere, e lo costringerà un'altra volta a lambiccarsi
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.° Non pulirsi i denti avanti persone rispettabili, sembrando cosa troppo familiare, e né meno portare lo stecco in bocca a guisa d'uccello che faccia il
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Del resto, tale si é l'indole dell'uomo che d'occupazione abbisogna e di trastullo: l' uniformità lo annoia, la novità lo diletta. Gli ornamenti
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sono lecite e giuste le finzioni della milizia. Finché la dimenticanza e lo spregio cresceranno in ragione della laidezza e della vecchiaia, le donne
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Ora, sia che questi atti con finto animo si sfuggano, o con sincero, sarà sempre fuori di dubbio che lo sfuggirli dagli accennati mali ci libera. Io
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ravvisa nè lo scopo, e che possono assomigliarsi a quelle vecchie iscrizioni corrose dal tempo, nelle quali il viaggiatore, soltanto alcune parole staccate
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e delle parole, con cui esterni a qualcuno l'uno o l'altro degli accennati affetti, allorché lo abbordi o da lui parti, costituisce il saluto.
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la venerazione che si vuole attestare agli altri e lo scoprirsi il capo non v'ha alcun rapporto; quindi il modo di salutare all'europea sembra che
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Perciò lo nobili matrone
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inferiore lo stare in piedi alla presenza de'suoi superiori; egli deve sedersi, e fortunatamente la bassezza della posizione va unita al comodo. Del
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giovine signore, lo atteggia nel modo seguente:
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quale avea per vicino uno di questi si incomodi scioperati. Costui, non sapendo che fare di sè stesso, va un giorno a ritrovare il letterato. Questi lo
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parola ». 4.° Non dimenticate che lo sventurato ha bisogno di parlare delle sue sventure:
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d'acqua sul fuoco che lo divora: un figlio, per es., si ostina a parlarvi della morte di sua madre; voi troverete la stilla d'acqua nel di lei elogio
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dimostrare al giovine una certa confidenza nelle sue buone qualità, e fargli sentire che lo credete ormai capace di portarsi da uomo; e soprattutto fa
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un diritto senza arroganza, a discutere una contesa senza villanie, a cedere di buona grazia quando la ragione e la giustizia lo richiedono.
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Non si può abbastanza ricordare ai giovani il credito o lo scredito che ci fruttano i compagni che frequentiamo, e come dalle qualità buone o ree di
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La nausea, lo schifo, il ribrezzo, il disgusto che i nostri atti generano negli astanti, da due fonti principali traggono origine. La prima eccita
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Allorchè i principi ambiscono la venerazione dei popoli più pel bene che loro fanno che per lo umiliazioni cui gli assoggettano, si vede' scemare la
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aveva posto freno alle loro ruberie, Enrico IV passò in mezzo di essi tenendo per mano il suo amico, e protestando ad essi che lo amava più che mai
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Noi non possiam reprimere l'ingrata sensazione che ci cagiona una voce rauca e discorde, lo stranutire in modo strario e violento, i gridi improvvisi
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scansarlo, era obbligato a fermarsi, scoprirsi il capo, fare un inchino tosto che vedeva il Danese, e restare in questo stato finchè non lo avesse
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leggi non lo permettono se non quando non si può in altro modo conservare i diritti de'creditori. Sono dunque atti inurbani i seguenti: 1.° Dopo aver
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questa inclinazione, se ti viene attribuito qualche delitto, il tuo vicino ti accerterà bensì che non lo crede, ma in mezzo alle sue proteste o
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I. Deformità volontarie. Siccome lo stesso corpo sembra dotato di diverso peso, secondo che esatte o inesatte, perfette o guaste son le bilance con
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gli eseguisce mostra non estimare e pensar più ad ogni altra cosa che a quelli, e fa credere a chi lo vede di non sapere nè poter errare. Dalle cose
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ha mestieri di starsi cupo e tener celato l'interno suo, suole principalmente studiarsi a tutto potere non altri lo riguardi
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gozzuti delle montagne di Bergamo, avvenga che non parli né faccia altro, non lo tenete voi per un gran babbuasso? » 4.° Alcuni urlano e ragghiano
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svegliato, ecc.? Andate ad esaminare quest'uomo nella sua casa, e lo ritroverete circondato di piccole minuterie; egli vi mostrerà con grande interesse le
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Molte volte noi diveniamo segno all' altrui spregio, non perché quanto facciamo sia spregevole in sé stesso, ma perché tale lo rendono le circostanze
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Lo sforzo generale per mostrare apparenza di ricchezza è forse la fonte più copiosa di rinascenti ridicoli; eccone un saggio: grandi saloni e piccolo
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ballando, farebbe ridere, giacché l'uso colloca il ballo ne' teatri e nelle case, non sulle pubbliche vie; a speciali tempi dell'anno lo ristringe in
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I nostri atti devono riuscire piacevoli o spiacevoli agli altri secondo la situazione del loro animo, come lo stesso cibo gradito ci riesce o
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Vi sono delle persone dalle quali essere lodato sarebbe infamia, e lo sprezzo delle quali é segno di merito. Siate dunque sensibile all'opinione
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Il. La vanità vede una specie d'avvilimento nel commettere la propria all'altrui opinione, perchè lo erede segno d' inferiorità intellettuale. Il
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obbiezione. L'uomo é sì geloso della sua libertà intellettuale, come lo è della sua libertà civile e politica.
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E siccome taluni si mostrano terribili nelle dispute per la forza e capacità de' polmoni, per ciò sembra che lo spirito di contraddizione si debba
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Non voglio qui ommettere d'osservare che se l'inventore di falsa maldicenza o d'ingiusta satira é riprensibile, lo è pure quello che la diffonde: chi
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Un principe volendo divertirsi a spese d'un suo cortigiano, ch'egli aveva impiegato in diverse ambascerie, lo rassomigliava ad un barbagianni. Io non
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lungi dalla meta cui si proponeva di giungere, non si consegue lo scopo che si vagheggiava. Lo scopo cui miriamo, i mezzi che possiamo porre in opera
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rispose: Lo sarebbe di più senza la tua presenza. III. In un crocchio di persone che si stimano e si amano, cresce il sentimento della forza che in mezzo
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Lo studio infatti de' libri riesce un moto languido e debole che non esercita, non agita, non riscalda la mente come la conversazione. S'io discorro
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Nell'intervallo tra una digestione e l'altra le persone disoccupate ne' tempi inciviliti o pascolano lo spirito con amene letture, o coltivano
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ladro d'un cane da caccia lo portasse sulle spalle, facendo tre volte il giro della pubblica piazza, e poscia lo baciasse sotto la coda. GIOJA. Nuovo
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passioni, per cui lo stesso uomo passa facilmente da' giardini d'Epicuro ai portici di Zenone, ed é a vicenda di voto o mondano per trimestre, e per cui non
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propria persona all'idea delle cose pregiate o delle persone illustri. Se taluno vanta un bel libro, un letterato vi accerterà tosto che lo possiede
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, quando pretendeva d'essere figlio di Giove e Dio egli stesso, volle che per tale lo riconoscessero tutti gli Stati della Grecia: in occasione di queste
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quanto é delicato l'onore delle donne, lo paragoniamo a terso cristallo,
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Lo spirito di commercio svegliatosi dopo l'undecimo secolo in Italia, progressivamente cresciuto ne' susseguenti, fu larga fonte di ricchezze. Si
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Achille, che fu da Omero divinizzato, insulta Ettore moribondo, e gli protesta che, invece d'onorata sepoltura, lo farà pasto de' cani. Dopo che
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