in una stalla, umile e povero. Gli angeli del Cielo | lo | annunziarono ai pastori che lì vicino custodivano il loro |
Quartiere Corridoni -
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loro gregge, I pastori. obbedienti, vennero subito a Gesù, | lo | trovarono nella stalla. posto a giacere in una mangiatoia, |
Quartiere Corridoni -
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nella stalla. posto a giacere in una mangiatoia, e | lo | adorarono. |
Quartiere Corridoni -
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Da qualche mattina Ninetta non addolcisce il latte, e | lo | zucchero sparisce ugualmente. La mamma le ha domandato a |
Quartiere Corridoni -
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e le ha detto: - La mamma vede tutto, bambina. Tu nel latte | lo | zucchero non ce lo metti. Penserei a un fioretto alla |
Quartiere Corridoni -
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mamma vede tutto, bambina. Tu nel latte lo zucchero non ce | lo | metti. Penserei a un fioretto alla Madonna, se lo zucchero |
Quartiere Corridoni -
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non ce lo metti. Penserei a un fioretto alla Madonna, se | lo | zucchero non mancasse, ma lo zucchero manca. Che cosa ne |
Quartiere Corridoni -
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a un fioretto alla Madonna, se lo zucchero non mancasse, ma | lo | zucchero manca. Che cosa ne fai? Dove lo porti? Ninetta si |
Quartiere Corridoni -
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non mancasse, ma lo zucchero manca. Che cosa ne fai? Dove | lo | porti? Ninetta si stringe al suo collo e le susurra: - Lo |
Quartiere Corridoni -
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lo porti? Ninetta si stringe al suo collo e le susurra: - | Lo | do a Lucrezia. È così povera! Un po' di acqua zuccherata le |
Quartiere Corridoni -
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Un po' di acqua zuccherata le tiene il posto del caffè, e | lo | zucchero è tanto caro! Basta - dice la mamma intenerita - |
Quartiere Corridoni -
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nell'orto di Getsèmani; l'altro, bellissimo e bianco, che | lo | annunzia risorto dal sepolcro. E gli Angeli che appaiono |
Il libro della terza classe elementare -
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dopo che il Maestro Divino è salito al cielo e una nube | lo | ha sottratto ai loro occhi? Gesù poi ci ha insegnato che |
Il libro della terza classe elementare -
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Custode, che, per volere di Dio, gli è sempre vicino e | lo | protegge. Camminiamo sotto la guida dell'Angelo nostro |
Il libro della terza classe elementare -
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la sua presenza invisibile; non facciamo mai cosa che | lo | obblighi a velarsi gli occhi per non vedere. E non |
Il libro della terza classe elementare -
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e si mise a fare la calza, e se ne andò. — E poi? — chiese | lo | scoiattolo. — Cosí è finita. — E la morale? — s'informò |
le straordinarie avventure di Caterina -
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— Cosí è finita. — E la morale? — s'informò severamente | lo | scoiattolo. — Probabilmente, — disse la rondine, — sarà |
le straordinarie avventure di Caterina -
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— sarà questa: L'apparenza inganna. — O forse, — borbottò | lo | scoiattolo, — Il diavolo non è brutto come lo si dipinge. — |
le straordinarie avventure di Caterina -
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— borbottò lo scoiattolo, — Il diavolo non è brutto come | lo | si dipinge. — O anche, — aggiunse un gallo venuto dallo |
le straordinarie avventure di Caterina -
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Ah, gallinetta mia! L'uovo nero non | lo | vuol nessuno. — Portatelo al Re. — La vecchia lo portò al |
C'era una volta... -
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nero non lo vuol nessuno. — Portatelo al Re. — La vecchia | lo | portò al Re. — Che uovo è questo? — Maestà, di gallina. |
C'era una volta... -
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al Re. — Che uovo è questo? — Maestà, di gallina. Quanto | lo | fai? — Maestà, quello che il cuore v' ispira. — Datele |
C'era una volta... -
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messe a covare aggiunse anche quello. Ma la chioccia non | lo | covò. Il Re fece chiamare la vecchia: — Quell'uovo era |
C'era una volta... -
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barlaccio. — Maestà, non può essere; la gallina avea fatto | lo | stesso giorno. — Eppure non è nato. — Bisognava lo covasse |
C'era una volta... -
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fatto lo stesso giorno. — Eppure non è nato. — Bisognava | lo | covasse la Regina. - La cosa parve strana. Ma la Regina, |
C'era una volta... -
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- La cosa parve strana. Ma la Regina, curiosa, disse: — | Lo | coverò io. - E se lo mise in seno. Dopo ventidue giorni, |
C'era una volta... -
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Ma la Regina, curiosa, disse: — Lo coverò io. - E se | lo | mise in seno. Dopo ventidue giorni, sentì rompersi il |
C'era una volta... -
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meraviglia, ed era costato un sacco di quattrini. Prima che | lo | indossasse, va il galletto e glielo insudicia. La Regina |
C'era una volta... -
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impegno; figuriamoci che vestito!... Ma prima che la Regina | lo | indossasse, va il galletto e glielo dicia. La Regina perdè |
C'era una volta... -
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PIA. Accadde questo fatto. Cherubino, voi | lo | sapete bene, era tanto somaro quanto presuntuoso e quindi |
Il libro della terza classe elementare -
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Sergio disse: - Tu non sai come si chiama quella porta. - | Lo | sai tu - rispose Cherubino. - Io lo so. - Tu non lo sai. - |
Il libro della terza classe elementare -
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chiama quella porta. - Lo sai tu - rispose Cherubino. - Io | lo | so. - Tu non lo sai. - Io lo so. - Tu non lo sai, perchè se |
Il libro della terza classe elementare -
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- Lo sai tu - rispose Cherubino. - Io lo so. - Tu non | lo | sai. - Io lo so. - Tu non lo sai, perchè se lo sai ti dò un |
Il libro della terza classe elementare -
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tu - rispose Cherubino. - Io lo so. - Tu non lo sai. - Io | lo | so. - Tu non lo sai, perchè se lo sai ti dò un pugno. - |
Il libro della terza classe elementare -
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- Io lo so. - Tu non lo sai. - Io lo so. - Tu non | lo | sai, perchè se lo sai ti dò un pugno. - Prova! - disse con |
Il libro della terza classe elementare -
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so. - Tu non lo sai. - Io lo so. - Tu non lo sai, perchè se | lo | sai ti dò un pugno. - Prova! - disse con ardore Sergio pur |
Il libro della terza classe elementare -
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sapendo che Cherubino era molto più forte di lui. Cherubino | lo | guardò bene, poi disse: - Facciamo pace. Come vedete, miei |
Il libro della terza classe elementare -
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CANDELIERE Che ci fa il candeliere in cucina? Nessuno | lo | adopera; impiccia. Anna si chiede perchè non lo portano in |
Quartiere Corridoni -
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Nessuno lo adopera; impiccia. Anna si chiede perchè non | lo | portano in solaio con la roba inutile. Persino la lampada |
Quartiere Corridoni -
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passato! Questo è il tempo della elettricità. Anna pensa | lo | stesso. La cuoca no. Ella sa che tutto è utile e i fatti le |
Quartiere Corridoni -
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a vetri. Che sarà? È la cuoca che porta il candeliere; | lo | depone sul tavolo e domanda ad Anna - Impiccia ancora il |
Quartiere Corridoni -
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Einaudi Tre d'amore La rosa di Brod Roberto Piumini | Lo | stralisco Il ritratto segreto Filippo a Prato Einaudi © |
Lo stralisco -
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Einaudi © 1995 Giulio Einaudi editore s. p. a., Torino per | Lo | stralisco 1987 e 1995 Prima edizione «Libri per ragazzi» |
Lo stralisco -
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GEMELLI Nino e Ninetta sono gemelli. Sono nati | lo | stesso anno, lo stesso mese, lo stesso giorno. Se Ninetta |
Quartiere Corridoni -
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Nino e Ninetta sono gemelli. Sono nati lo stesso anno, | lo | stesso mese, lo stesso giorno. Se Ninetta non avesse due |
Quartiere Corridoni -
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sono gemelli. Sono nati lo stesso anno, lo stesso mese, | lo | stesso giorno. Se Ninetta non avesse due treccine bionde |
Quartiere Corridoni -
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e ai vecchi; dà vigore al corpo, rallegra il cuore, e | lo | spirito. Ma alla tua età se ne deve bere poco, annacquato, |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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gli levano la ragione, la memoria, la forza, la salute; | lo | conducono anzi tempo al cimitero. Il bevitore trascura |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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sente un solo bisogno: bere, sempre bere. Questa passione | lo | incatena; ne rode le viscere; gli consuma la vita; lo |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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lo incatena; ne rode le viscere; gli consuma la vita; | lo | imbecillisce; lo rende violento, malvagio; lo fa impazzire; |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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ne rode le viscere; gli consuma la vita; lo imbecillisce; | lo | rende violento, malvagio; lo fa impazzire; lo porta |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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la vita; lo imbecillisce; lo rende violento, malvagio; | lo | fa impazzire; lo porta all'ospedale, e non di rado alla |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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imbecillisce; lo rende violento, malvagio; lo fa impazzire; | lo | porta all'ospedale, e non di rado alla galera. Resisti, |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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gialla ed azzurra che svolazza nella sua stanza. - Non | lo | so, non lo so, non lo so - rispondono le alucce inquiete - |
Quartiere Corridoni -
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ed azzurra che svolazza nella sua stanza. - Non lo so, non | lo | so, non lo so - rispondono le alucce inquiete - ho tante |
Quartiere Corridoni -
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che svolazza nella sua stanza. - Non lo so, non lo so, non | lo | so - rispondono le alucce inquiete - ho tante cose da fare |
Quartiere Corridoni -
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UNA DECISIONE CHE PUÒ COSTARGLI CARA. MA I CROCIATI NON | LO | ABBANDONANO. |
La freccia d'argento -
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- Hai proprio fatto come il figlio del fattore. Suo padre | lo | manda al mercato e lo incarica di comprargli quattro |
Quartiere Corridoni -
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come il figlio del fattore. Suo padre lo manda al mercato e | lo | incarica di comprargli quattro vitellini di un anno. Il |
Quartiere Corridoni -
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furbo - i conti tornano ugualmente. - Compra il vitello e | lo | porta a suo padre. |
Quartiere Corridoni -
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CHE VI COMPAIONO SONO FUORI DEI GANGHERI. E PERCHÉ MAI | LO | SONO? |
La freccia d'argento -
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padrone dal rumore del passo, sa comprendere subito se chi | lo | guida o lo cavalca è persona esperta e, cosa stupenda in |
Il libro della terza classe elementare -
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rumore del passo, sa comprendere subito se chi lo guida o | lo | cavalca è persona esperta e, cosa stupenda in lui, sa |
Il libro della terza classe elementare -
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un cavaliere era stato ferito in battaglia: il cavallo | lo | portò in un boschetto, lo lasciò dolcemente a terra, |
Il libro della terza classe elementare -
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ferito in battaglia: il cavallo lo portò in un boschetto, | lo | lasciò dolcemente a terra, piegandosi sulle ginocchia |
Il libro della terza classe elementare -
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or su l'una ora sull'altra delle loro spalle, capirono e | lo | seguirono. Cosa meravigliosa! Li condusse nel luogo ove |
Il libro della terza classe elementare -
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intorno, scoppierebbe in pianto. Invece dice: - Pazienza! | Lo | ritroverò. Infatti questa sera lo ritrova, il suo |
Quartiere Corridoni -
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Invece dice: - Pazienza! Lo ritroverò. Infatti questa sera | lo | ritrova, il suo bell'aquilone bianco rosso e verde. |
Quartiere Corridoni -
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il suo bell'aquilone bianco rosso e verde. Indovinate dove? | Lo | trova in cielo, al posto dell' Orsa maggiore. Non somiglia |
Quartiere Corridoni -
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allora che Caterí prese il soldo bucato, e | lo | infilò in un cordoncino e poi lo legò al collo di Tit: — |
le straordinarie avventure di Caterina -
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prese il soldo bucato, e lo infilò in un cordoncino e poi | lo | legò al collo di Tit: — Per ricordo, Tit, — disse piano, — |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
È | lo | zio Lamberto, piú vivo di ieri, in tenuta da marinaio. |
C'era due volte il barone Lamberto -
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E là, nella notte, nacque il Salvatore del mondo. Maria | lo | fasciò, lo pose a giacere in una mangiatoia e lo adorò |
Il libro della terza classe elementare -
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notte, nacque il Salvatore del mondo. Maria lo fasciò, | lo | pose a giacere in una mangiatoia e lo adorò insieme a |
Il libro della terza classe elementare -
|
Maria lo fasciò, lo pose a giacere in una mangiatoia e | lo | adorò insieme a Giuseppe. Ogni anno, a Natale, noi |
Il libro della terza classe elementare -
|
Bambino Gesù nella mangiatoia, e due mansueti animali che | lo | riscaldano con il loro fiato. Gesù, Figlio di Dio, Signore |
Il libro della terza classe elementare -
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belle rivelazioni o immagini della Trinità, che ci ha fatte | lo | stesso nostro Signore. La prima figura ci mostra il |
Quartiere Corridoni -
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intanto avviene un fatto meraviglioso: i cieli si aprono, | lo | Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende sul capo di |
Quartiere Corridoni -
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alla destra del suo Padre onnipotente, e dal Cielo mandò | lo | Spirito Santo, sotto forma di lingue di fuoco. Lo Spirito |
Quartiere Corridoni -
|
mandò lo Spirito Santo, sotto forma di lingue di fuoco. | Lo | Spirito Santo scese sugli Apostoli uniti intorno alla |
Quartiere Corridoni -
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prossima l'ora della partenza pel paese. Un gran sgomento | lo | invadeva. - Non lo farò più! Non lo farò più! - ripeteva |
Gambalesta -
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partenza pel paese. Un gran sgomento lo invadeva. - Non | lo | farò più! Non lo farò più! - ripeteva mentalmente. E si |
Gambalesta -
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paese. Un gran sgomento lo invadeva. - Non lo farò più! Non | lo | farò più! - ripeteva mentalmente. E si rallegrava che i |
Gambalesta -
|
gli avesse stroncato le famose gambe! Così a stento Cuddu | lo | seguiva per la salita, quantunque quegli lo avesse |
Gambalesta -
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a stento Cuddu lo seguiva per la salita, quantunque quegli | lo | avesse sbarazzato della carniera e della gabbiola del |
Gambalesta -
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via! Che ne sai tu? | Lo | zio di Ruggerino, il capo colono - come voi sapete - aveva |
Il libro della terza classe elementare -
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suo certo ripostiglio con un libro in mano. Calò la sera. | Lo | zio era molto diffidente e dopo aver fatto tutti i suoi |
Il libro della terza classe elementare -
|
scosse la testa. Egli era molto diffidente e sospettò che | lo | avessero imbrogliato. Quando fu tutto silenzio scese nella |
Il libro della terza classe elementare -
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dal sonno. Ad un tratto si udì un grido nella notte: | lo | zio era stato impigliato nella cinghia che lo trasportava |
Il libro della terza classe elementare -
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nella notte: lo zio era stato impigliato nella cinghia che | lo | trasportava inesorabilmente verso l'altra macchina e là ci |
Il libro della terza classe elementare -
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la valvola, trasse il freno nel momento preciso in cui | lo | zio stava per essere sbattuto e pestato. Vi fu silenzio. Lo |
Il libro della terza classe elementare -
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lo zio stava per essere sbattuto e pestato. Vi fu silenzio. | Lo | zio ringraziò Iddio: vide Ruggerino scendere dalla |
Il libro della terza classe elementare -
|
più esperti periti agricoli, e i campi che gli ha lasciato | lo | zio producono il doppio di quelli vicini. Perchè? Perchè |
Il libro della terza classe elementare -
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| lo | ringrazia, gli domanda le nuove grazie di cui ha bisogno. |
Quartiere Corridoni -
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non vede Iddio con gli occhi del corpo, ma l'anima raccolta | lo | sente vicino: quasi lo vede e gli parla, cioè prega. Egli |
Quartiere Corridoni -
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occhi del corpo, ma l'anima raccolta lo sente vicino: quasi | lo | vede e gli parla, cioè prega. Egli dice al Signore: - |
Quartiere Corridoni -
|
che, presolo per mano con la mano rimastagli libera, se | lo | tirava dietro. - È finita la guerra? - egli domanda. - È |
Gambalesta -
|
incontro al disgraziato gli si erano parate davanti e | lo | avevano arrestato, mettendoselo in mezzo per difenderlo da |
Gambalesta -
|
era stato preso in iscambio. Cuddu vide che all'ultimo | lo | conducevano via, pallido come un cadavere, coi capelli irti |
Gambalesta -
|
vendono il pane? Cuddu aveva fame e sonno, e si sentiva | lo | stomaco e la testa ugualmente vuoti. Si lasciava trascinare |
Gambalesta -
|
e là, se mai vedesse una bottega di fornaio. Invece colui | lo | faceva entrare nel portonaccio di uno stallatico mezzo |
Gambalesta -
|
ballo ed ho ballato. - Questi è figlio vostro? - No, ma ve | lo | raccomando più che se fosse figlio mio. E, prima di tutto, |
Gambalesta -
|
Ho due tarì - disse Cuddu vivamente. - Sei ricco, e nessuno | lo | sa!... - Li riporterai a tua madre, poveretta. - Sei ricco, |
Gambalesta -
|
riporterai a tua madre, poveretta. - Sei ricco, e nessuno | lo | sa! - replicava compare Cosimo, ridendogli in faccia. Cuddu |
Gambalesta -
|
occhi. Sarebbe scoppiato in pianto, se quegli, continuando | lo | scherzo, non avesse soggiunto: - Ne hai un'altra nel naso! |
Gambalesta -
|
fuori. - Questo due tarì è tuo; quello che ho ingoiato | lo | terrò per me. - Non è vero; è sempre il mio! - rispose |
Gambalesta -
|
carrettieri di Ràbbato, dicevo, - riprese compare Ignazio - | lo | rimanderemo via con qualcuno di loro. Sempre allegro! Siete |
Gambalesta -
|
di loro. Sempre allegro! Siete della pasta antical... Ve | lo | raccomando. - Mi tengono allegro i guai. Vedete? Da otto |
Gambalesta -
|
di compare Cosimo gli avea messo davanti. Ella intanto | lo | interrogava. - E come ti sei trovato qui? - Sono venuto con |
Gambalesta -
|
qui? - Sono venuto con la Squadra. - E i tuoi parenti | lo | sapevano? - Mia madre non sapeva niente. Ho la mamma |
Gambalesta -
|
Era già impressionato del ritorno e dell'accoglienza che | lo | attendeva. Questa volta sua madre lo avrebbe legato davvero |
Gambalesta -
|
e dell'accoglienza che lo attendeva. Questa volta sua madre | lo | avrebbe legato davvero con la corda a una seggiola e non |
Gambalesta -
|
Palermo però c'erano case bruciate, tetti sfondati. - Come | lo | sai? - Li ho visti. Ho visto anche Garibaldi. - Sei stato a |
Gambalesta -
|
ce ne può essere uno solo in un paese, e chi ha il posto se | lo | tiene caro. Muratore, calzolaio, sarto, falegname... Manca |
Gambalesta -
|
bassa. Gli pareva di sentir la voce di sua madre, quando | lo | ammoniva proprio con le stesse parole: - Sei grandicello; |
Gambalesta -
|
- Sei grandicello; dovresti guadagnarti il pane. - Ora non | lo | farai più; non scapperai più di casa, lasciando la tua |
Gambalesta -
|
piangere sola sola. Ti può accadere qualche disgrazia. Non | lo | farai più, è vero? - Non lo farò più! - È peccato |
Gambalesta -
|
accadere qualche disgrazia. Non lo farai più, è vero? - Non | lo | farò più! - È peccato disobbedire alla mamma; il Signore ti |
Gambalesta -
|
Naim. Erano con lui i suoi discepoli e una gran folla | lo | seguiva. Quando fu vicino alla porta della città, incontrò |
Il libro della terza classe elementare -
|
e Gesù pronunziò queste parole: - Giovinetto, levati! io te | lo | dico! - Il morto si levò a sedere e cominciò a parlare. |
Il libro della terza classe elementare -
|
cominciò a parlare. Così Gesù rese il figlio alla madre fra | lo | stupore e l'ammirazione della folla. |
Il libro della terza classe elementare -
|
- Si può? - Indietro! - gli rispondono i bambini. Lui passa | lo | stesso attraverso le fessure; suona la fanfara. Si |
Quartiere Corridoni -
|
Si acquatta, striscia basso, mulinando la polvere. Prende | lo | slancio; eccolo sul tetto. Un vecchietto cammina, |
Quartiere Corridoni -
|
Nino ha assistito al tiro birbone; rincorre il cappello e | lo | consegna al suo padrone. |
Quartiere Corridoni -
|
un nome diverso, in modo da non accumulare troppi fogli con | lo | stesso nome. Non dà dei nomi di persona, tanto le parole |
Pane arabo a merenda -
|
devono aver scoperto il trucco, perché due poliziotti | lo | fanno salire sulla macchina e lo portano via. Non sembra |
Pane arabo a merenda -
|
perché due poliziotti lo fanno salire sulla macchina e | lo | portano via. Non sembra triste, anzi. Comincia a ridere. Lo |
Pane arabo a merenda -
|
lo portano via. Non sembra triste, anzi. Comincia a ridere. | Lo | vedo ridere e salutare attraverso il vetro della volante, |
Pane arabo a merenda -
|
SEGANTINO FA AMMENDA ONOREVOLE PER | LO | SCOMPIGLIO CHE HA PROVOCATO NEL CAPITOLO PRECEDENTE. E |
La freccia d'argento -
|
DEL NORD. MA ANCHE QUESTA VOLTA ED-MASTICA-GOMMA CI METTE | LO | ZAMPINO |
La freccia d'argento -
|
Com'è carino, | lo | mettiamo in gabbia? — No, leghiamogli il filo alla zampa! — |
Cipí -
|
fra le mani dei due bambini ne passava di tutti i colori: | lo | chiusero in gabbia, lo ingozzarono di bocconi gialli perché |
Cipí -
|
ne passava di tutti i colori: lo chiusero in gabbia, | lo | ingozzarono di bocconi gialli perché credevano che |
Cipí -
|
che piangesse per fame, gli legarono un filo alla zampa, | lo | fecero correre nel cortile e ogni volta che Cipí spiccava |
Cipí -
|
perché volevano tutti e due tener l'uccello: il piú alto | lo | afferrò e gli staccò il filo dalla zampa. — Ahi! ahi! — |
Cipí -
|
Cipí e, stufo di essere maltrattato, beccò la manaccia che | lo | stringeva, — cosí forte che il becco schicchiolò. — Ahi! — |
Cipí -
|
la sua mamma dal tetto, — vola dalla tua Mamí! I ragazzi | lo | rincorrevano, ma Cipí non si lasciò prendere, correva e |
Cipí -
|
come cadde nel buco nero e fondo mentre faceva op là!, come | lo | presero e come fuggì, ma soprattutto come sono cattivi i |
Cipí -
|
in casa, molestando la donna di servizio, che a sua volta | lo | perseguita con minacce e cattive parole; e, nonostante che |
Il libro della terza classe elementare -
|
con altri ragazzi della sua risma. Il padre, un giorno, | lo | sorprese appunto sul marciapiedi davanti al palazzo dove |
Il libro della terza classe elementare -
|
volta Cherubino aveva ragione; poichè l'altro ragazzo | lo | accusava di aver rubato un'arancia dai cestini messi in |
Il libro della terza classe elementare -
|
padre però, non solo non volle ascoltare le sue ragioni, ma | lo | prese per un braccio e a furia di scapaccioni lo spinse |
Il libro della terza classe elementare -
|
ma lo prese per un braccio e a furia di scapaccioni | lo | spinse dentro la bottega dell'erbivendola, e davanti a |
Il libro della terza classe elementare -
|
e davanti a tutte le donnicciole che facevano la spesa, | lo | costrinse a domandar scusa della colpa che non aveva |
Il libro della terza classe elementare -
|
suo, pervenivano ai genitori. Ma il dolore più grande egli | lo | provò, quando un giorno di carnevale il bidello lo riportò |
Il libro della terza classe elementare -
|
egli lo provò, quando un giorno di carnevale il bidello | lo | riportò a casa, perchè il maestro, avendo trovato l'aula |
Il libro della terza classe elementare -
|
avendo trovato l'aula della classe inondata di coriandoli, | lo | aveva cacciato di scuola. - Siamo stati tutti, a farlo, - |
Il libro della terza classe elementare -
|
gli battevano, non più per la gioia, ma per il freddo e per | lo | spavento.... Sentiva di non aver più nulla da sperare, e le |
Una famiglia di topi -
|
Come credere, ormai, alla salvezza Se nessun gatto | lo | divorava, lo avrebbero ucciso le ore notturne co' loro |
Una famiglia di topi -
|
credere, ormai, alla salvezza Se nessun gatto lo divorava, | lo | avrebbero ucciso le ore notturne co' loro terrori, e la |
Una famiglia di topi -
|
SCOTT PER SCATTARE UN'ISTANTANEA DI... MA LEGGETE E | LO | SAPRETE! |
La freccia d'argento -
|
sale. Il sale è ricercatissimo dal bestiame; gli fortifica | lo | stomaco e la fibra; favorisce la secrezione del latte; |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
sale di cucina. Esso è amaro; perchè vi è mescolata, per | lo | più, radice di genziana, la quale, come sai, è amara. Ma la |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
in un sacchetto, alla portata del bestiame, affinchè | lo | possa leccare a volontà, e regolarsene l'uso in ragione del |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
con diligenza i lavori che ti assegnano. I genitori, | lo | sai, si adoperano pel tuo bene; tutto quello che ti dicono, |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
sai, si adoperano pel tuo bene; tutto quello che ti dicono, | lo | dicono per bene: ascolta dunque i loro consigli, e mettili |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
pena il vederli ingrugnati! Guarda il cane: se il padrone | lo | picchia, non si rivolta, anzi sta chiotto chiotto; gli |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
chiotto; gli dispiace di aver fatto arrabbiare il padrone, | lo | guarda con occhi timorosi ed umili, come volesse |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
come volesse domandargli perdono: e appena il padrone | lo | chiama, non pensa alle botte poco prima avute, corre da |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
un capello e vi si è appeso in attesa dell'amico vento che | lo | sollevi nell'azzurro. Il rametto di lillà aveva tanto |
Quartiere Corridoni -
|
gialliccio; non può staccarsi dalla pianta perchè essa | lo | trattiene, ma affida un seme al vento; lo prega: - Portalo |
Quartiere Corridoni -
|
perchè essa lo trattiene, ma affida un seme al vento; | lo | prega: - Portalo sotto un altro cielo, in un altro suolo. |
Quartiere Corridoni -
|
catalogo Einaudi Menzogna e sortilegio L'isola di Arturo | Lo | scialle andaluso Il mondo salvato dai ragazzini La Storia |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
1 | Lo | stralisco 73 Il ritratto segreto 149 Filippo a Prato |
Lo stralisco -
|
mente si innalza contenta e affettuosa verso il Signore, e | lo | adora, |
Quartiere Corridoni -
|
via! E si slanciò per dare l'esempio. Ma i passeri non | lo | seguirono. Rimasero incantati davanti a quel grosso boccone |
Cipí -
|
senza dir niente si lanciò sul boccone e nell'istante che | lo | beccò scattò una molla e il passero restò strozzato. Un |
Cipí -
|
tutto: raccolse l'uccello morto, levò dal becco il boccone, | lo | riaccomodò sulla trappola e dispose questa di nuovo sotto |
Cipí -
|
lentamente e pensò: «Adesso il primo che ci casca me | lo | pappo io!» Anche in altri cortili i bocconi gialli vennero |
Cipí -
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raccontò quel che aveva visto e udito. Comare Concetta | lo | prese per un braccio e lo trascinò dentro. - Zitto! - gli |
Gambalesta -
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visto e udito. Comare Concetta lo prese per un braccio e | lo | trascinò dentro. - Zitto! - gli raccomandò. - Non dir |
Gambalesta -
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sua madre non venisse ad afferrarlo per un braccio e non | lo | legasse alla seggiola come lo aveva minacciato più volte, |
Gambalesta -
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per un braccio e non lo legasse alla seggiola come | lo | aveva minacciato più volte, per costringerlo a riempirle i |
Gambalesta -
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RAGAZZA si sistemò | lo | zainetto sulle spalle, ferma davanti al portone spalancato. |
Tutti per una -
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avevano sentito una allegra cantilena infantile e con | lo | sguardo andava a cercare da dove giungessero quelle voci. |
Tutti per una -
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liceo, a far lezione davanti ai suoi studenti. La Pinuccia | lo | ascoltava rapita, il lavoro a maglia abbandonato sulle |
Tutti per una -
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della Fortuna che sta per cominciare! Su, su, andiamo, o ve | lo | perderete. Prese per il braccio il primo che le venne a |
Tutti per una -
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Prese per il braccio il primo che le venne a tiro e | lo | condusse via. Gli altri, con il pensiero ancora là, nella |
Tutti per una -
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grazie a lui, valeva ancora la pena di vivere. Adesso non | lo | so più. - Ah, sì - commentò la Pinuccia. Neanch'io lo so |
Tutti per una -
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non lo so più. - Ah, sì - commentò la Pinuccia. Neanch'io | lo | so più. E mi capita anche di avere pensieri terribili. A |
Tutti per una -
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volte, svegliandomi al mattino, mi guardo nello specchio e | lo | specchio mi dice: «Pinuccia, nessuno ha più bisogno di te, |
Tutti per una -
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E io rispondo: «Che ci posso fare, se sono viva? Non | lo | faccio mica apposta, a vivere». E allora penso che tutto |
Tutti per una -
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il futuro dietro le spalle? Perché? Neanche il professore | lo | sapeva. Ma sentiva che la Pinuccia, con la sua logica |
Tutti per una -
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altre. Il papà prepara il tè verde, profumato e aspro. | Lo | assaggia per primo e poi lo versa in tutte le tazze. La |
Pane arabo a merenda -
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il tè verde, profumato e aspro. Lo assaggia per primo e poi | lo | versa in tutte le tazze. La mamma cuoce il cuscus col |
Pane arabo a merenda -
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A me non interessa se il prosciutto è buono o cattivo. Non | lo | mangio e basta. Non lo so perché, però lo ha detto il papà |
Pane arabo a merenda -
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il prosciutto è buono o cattivo. Non lo mangio e basta. Non | lo | so perché, però lo ha detto il papà ed è pure scritto nel |
Pane arabo a merenda -
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o cattivo. Non lo mangio e basta. Non lo so perché, però | lo | ha detto il papà ed è pure scritto nel Corano. - |
Pane arabo a merenda -
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preso o il troppo zucchero mangiato per riconfortarsi | lo | stomaco, cominciò a sentirsi un prurito per tutta la pelle; |
Una famiglia di topi -
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nessuno gli badò più che tanto; ma una mattina che la Rita | lo | prese in mano e gli sollevò il pelo, lo vide tutto così |
Una famiglia di topi -
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mattina che la Rita lo prese in mano e gli sollevò il pelo, | lo | vide tutto così scorticato, che faceva pietà. Gli eran |
Una famiglia di topi -
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che stentavano a risecchirsi; e Moschino, per mitigare | lo | spasimo, vi cacciava dentro le unghie, e faceva peggio. |
Una famiglia di topi -
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di zolfo canforato. Povero Moschino! La contessa se | lo | prese su le ginocchia, gli mise un asciugamano sotto, e, |
Una famiglia di topi -
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l'imperversare della burrasca, gli ululati del vento, | lo | scrosciar della pioggia, lo scoppio dei tuoni formavano un |
Al tempo dei tempi -
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gli ululati del vento, lo scrosciar della pioggia, | lo | scoppio dei tuoni formavano un rumore assordante che |
Al tempo dei tempi -
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egli non riuscì a sollevare il coperchio del sarcofago, ma | lo | smosse dai suoi sostegni e ad un colpo più forte tutto il |
Al tempo dei tempi -
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posta lì dentro dalla moglie pietosa. Ma il Duca voleva | lo | scudo, lo voleva ad ogni costo, e introdotta prima la lama |
Al tempo dei tempi -
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lì dentro dalla moglie pietosa. Ma il Duca voleva lo scudo, | lo | voleva ad ogni costo, e introdotta prima la lama del suo |
Al tempo dei tempi -
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quelle cose vedute fugacemente al bagliore vivo dei lampi, | lo | riempirono di spavento. Gettò il teschio, e reggendo fra |
Al tempo dei tempi -
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di spavento. Gettò il teschio, e reggendo fra mano | lo | scudo d'oro, fuggì dalla cappella, e chiamati i servi volle |
Al tempo dei tempi -
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ricordo di un cattivo sogno, se non avesse avuto fra mano | lo | scudo d'oro fiammante. Quando il valletto recando per la |
Al tempo dei tempi -
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folla degli ammiratori, e messo in mano ad uno dei mercanti | lo | scudo, prese con le sue mani le briglie e trasse il cavallo |
Al tempo dei tempi -
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era informato che il duca di Morvagna aveva sborsato | lo | scudo d'oro per l'acquisto del cavallo e mandava un |
Al tempo dei tempi -
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vedendomi smaniare per possedere il superbo cavallo, me | lo | rivelò ed io andai stanotte al castello di Morvagna, |
Al tempo dei tempi -
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di Morvagna, infransi la tomba paterna e dal teschio cavai | lo | scudo. - Il Re fece chiamare Costanza, e la gobba si |
Al tempo dei tempi -
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chiese al Re la grazia che s'interrogasse i servi che | lo | avevano accompagnato al castello e nella cappella di questo |
Al tempo dei tempi -
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tomba. - Sono perduta! - esclamò la perfida Costanza quando | lo | seppe. - Più che mai esalto Allah e il suo profeta Maometto |
Al tempo dei tempi -
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un povero diavolo, il quale aveva sette figliuoli, che se | lo | rodevano vivo. Il maggiore contava dieci anni, e l' ultimo |
C'era una volta... -
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contento, — rispose. E la mattina quel povero diavolo se | lo | prese in collo, e cominciò a girare per la città. — Chi mi |
C'era una volta... -
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compra Ranocchino! Chi mi compra Ranocchino! - Ma nessuno | lo | voleva, un cosino a quella maniera! S' affacciò alla |
C'era una volta... -
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— Che cosa vendete, quell' uomo? — Vendo questo bimbo, chi | lo | vuol comprare. - La Reginotta lo guardò, fece una smorfia e |
C'era una volta... -
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— Vendo questo bimbo, chi lo vuol comprare. - La Reginotta | lo | guardò, fece una smorfia e gli sbatacchiò le imposte sul |
C'era una volta... -
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compra Ranocchino! Chi mi compra Ranocchino! — Ma nessuno | lo | voleva, un cosino a quella maniera! Quel povero diavolo non |
C'era una volta... -
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avea coraggio di tornare a casa, dove gli altri figliuoli | lo | aspettavano come tant' anime del purgatorio, morti di fame. |
C'era una volta... -
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non ti vedrò! Ah, coricino mio! E chi fu la strega che te | lo | cantò in culla, chi fu? Ah, Ranocchino mio! E debbo |
C'era una volta... -
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che campava di elemosina, e tutto quello che buscava, | lo | divideva esattamente: metà lei, metà la sua gallina. Ogni |
C'era una volta... -
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si metteva a schiamazzare; aveva fatto l' uovo. La vecchia | lo | vendeva un soldo, e si comprava un soldo di pane. La crosta |
C'era una volta... -
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nero. La vecchia andò fuori per venderli. Quello bianco | lo | vendè subito; quello nero, nessuno voleva credere che fosse |
C'era una volta... -
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cominciò a odiare l'innocente fratello, e, un giorno, | lo | condusse nell'aperta campagna e poi lo uccise. Allora Dio |
Quartiere Corridoni -
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e, un giorno, lo condusse nell'aperta campagna e poi | lo | uccise. Allora Dio domandò a Caino: - Caino, dov'è tuo |
Quartiere Corridoni -
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dov'è tuo fratello Abele? - Rispose il cattivo: - Non | lo | so: son forse io il custode del mio fratello? - E allora il |
Quartiere Corridoni -
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PALOMBARO Maurizio non ha tregua un minuto, oggi a scuola. | Lo | zio Eugenio, arrivato ieri, gli ha promesso di venirlo a |
Quartiere Corridoni -
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che scende in fondo al mare. Quando escono a mezzogiorno e | lo | vedono, giovane, simpatico e bonario ad attendere il |
Quartiere Corridoni -
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giovane, simpatico e bonario ad attendere il nipote, | lo | stanno a guardare come una bestia curiosa. - Ebbene, che |
Quartiere Corridoni -
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il naso. I ragazzi gli si avvicinano, gli fanno cerchio, | lo | affollano di domande. - Che cosa c'è in fondo al mare? ci |
Quartiere Corridoni -
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