Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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di moti alterni e continui. Noi vediamo in una volta sola  lo  sbuffare della sua infuocata fornace e le volute del fumo
fumo denso e nerastro, il sibilante sfuggire del vapore,  lo  sforzo delle bielle che muovono le ruote, il macchinista
regola il movimento, la moltitudine dei carri che seguono.  Lo  stesso dicasi di infiniti altri spettacoli nei quali
caratteristico che compare quando l'attenzione è stanca, è  lo  sbadiglio. Tutti sanno che cosa è lo sbadiglio, ma non
è stanca, è lo sbadiglio. Tutti sanno che cosa è  lo  sbadiglio, ma non ostante devo dire che esso proviene da
che si produce quel suono caratteristico e selvaggio che è  lo  spavento degli oratori. Per spiegarmi chiaro dovrei
sonno. Per ora mi limito ad accennare quanto mi occorre per  lo  studio della stanchezza. Lo sbadiglio è prodotto da una
accennare quanto mi occorre per lo studio della stanchezza.  Lo  sbadiglio è prodotto da una leggera e fuggevole anemia del
che sbadigliano continuamente. Quando si dice che  lo  sbadiglio è contagioso, si dice che la noia è di tutti e
è di tutti e però tutti si trovano disposti a sbadigliare.  Lo  sbadiglio può considerarsi come un segno della stanchezza e
 Lo  stato di salute può influire in modo straordinario sulla
di godere le piccole gioie della vita. Qualche volta però  lo  stato malaticcio, facendoci più delicati e più sensibili,
la vita e che non viene interrotto che dai dolori che  lo  sopraffanno. È nella gioventù che l'uomo lo prova con
dai dolori che lo sopraffanno. È nella gioventù che l'uomo  lo  prova con maggiore intensità, ed è allora che spesso lo si
lo prova con maggiore intensità, ed è allora che spesso  lo  si vede, beato di se stesso e del mondo che lo circonda,
che spesso lo si vede, beato di se stesso e del mondo che  lo  circonda, camminar baldanzoso col sorriso e colla coscienza
se stesso, deve averlo provato in tutta l'intensità con cui  lo  sente tanto un bambino che, destandosi nella sua culla, si
Centauro, e dall'altro la costellazione del Naviglio, con  lo  stupendo sole Canópo. Tutto il firmamento brillava terso e
quando volle far impazzire Don Chisciotte,  lo  fece leggere molto e dormir poco; questo gli indebolì il
che cominciarono le sublimi pazzie che tutti conosciamo.  Lo  strapazzo del cervello è meno frequente nei letterati di
il lavoro manuale colle meditazioni, il leggere con  lo  scrivere. Ma anche negli artisti conosco degli esempi
può eliminarsi come in questo caso, è assai più semplice  lo  studio della fatica del cervello. Mi ricordo di un mio
la cura dell' arsenico per un mal di capo molestissimo che  lo  tormentava da quasi un anno. Consultatosi con un collega
teneva quando leggeva, e fu subito guarito. Negli artisti  lo  strapazzo del cervello si produce nella contemplazione
la distrazione. Ma quale distrazione se tutto m' annoiava ?  lo  sentiva continuamente giorno e notte intronato il capo da
schioccava la frusta mi metteva spavento, e fuggiva quando  lo  vedeva; in casa la mia povera moglie e le mie bambine erano
mi torturavano; se vedeva qualcuno che mi conoscesse,  lo  cansava per non essere costretto alla solita molesta
al 1888, e trovò che il maggior contributo della pazzia  lo  dànno gli israeliti nei quali la proporzione oltrepassa il
di pazzi. Ho raccolto questo dato dalle tavole che pubblicò  lo  SchribnerSchribner's statistical Atlas of United States,
conosco bene quali siano le cause di una cifra così enorme.  Lo  Stato di Vermont che viene subito dopo per la frequenza
è pure una paralisi del sistema nervoso che si produce per  lo  strapazzo del cervello. Ritornerò su questo tema quando
talmente sorpreso che l'anno dopo al tempo degli esami  lo  pregai di lasciarmi ripetere un'altra serie di
un vero spasimo di voluttà; mentre, quando si è in calma,  lo  stesso avvenimento che ci ha fatto delirare nel primo caso
della natura, mentre prova un vero piacere quando  lo  spasimo che lo tormenta si rende appena sopportabile,
natura, mentre prova un vero piacere quando lo spasimo che  lo  tormenta si rende appena sopportabile, quantunque lo stato
che lo tormenta si rende appena sopportabile, quantunque  lo  stato in cui si trova non potrebbe piacere a chi fosse
che accompagna l'amplesso, egli chiamerebbe forse dolore  lo  stato di calma; mentre se lo stato suo naturale fosse lo
egli chiamerebbe forse dolore lo stato di calma; mentre se  lo  stato suo naturale fosse lo spasimo tetanico, egli
lo stato di calma; mentre se lo stato suo naturale fosse  lo  spasimo tetanico, egli troverebbe delizioso il mal di denti
degli specchi e di molti metalli, il luccicare della mica e  lo  splendore tutto particolare di alcune pietre preziose. La
io vorrei scrivere un libro col titolo: Genio e fatica.  lo  non dico che il genio sia la pazienza, e nessuno, molto
per Raffaello la fatica in la base della fama immortale, e  lo  disse prima di tutti Michelangelo che certo fu giudice
il lavoro non dovesse aver costato fatica. Più che tutto me  lo  faceva credere ciò che Schiller disse di lui con queste
si mostrarono abbastanza benevoli verso di me, o per  lo  meno riconobbero che io aveva talento poetico ed
un modello che mi eccitasse, un processo che mi attirasse,  lo  portavo così lungamente nell'interno del mio sentimento,
considerarsi come un mio prodotto, e dopo che per anni  lo  avevo formato silenziosamente; finalmente tutto d’un
d’un tratto, e quasi istintivamente come se fosse maturo,  lo  mettevo sulla carta ".Opera citata, tag. 277. Flaubert
ore colle mani nei capelli, chino sopra di un aggettivo.  Lo  stile lo tiranneggiava, era una passione per lui
mani nei capelli, chino sopra di un aggettivo. Lo stile  lo  tiranneggiava, era una passione per lui l'affaticarsi
disse penser c'est parler e nessun altro scrittore forse  lo  ha superato nello studio dei rapporti fra il pensiero e la
seconde era scomparso tutto il testo delle prime: egli  lo  rimaneggiava ancora, lo modificava, lo mutava
tutto il testo delle prime: egli lo rimaneggiava ancora,  lo  modificava, lo mutava instancabilmente e profondamente.
delle prime: egli lo rimaneggiava ancora, lo modificava,  lo  mutava instancabilmente e profondamente. Alcuni romanzi
Altre volte l'affetto è colpito da una fatale malattia che  lo  altera in tal modo da farlo tralignare. Vedemmo difatti la
individuo. La stessa offesa, che arrecata ad un tale non  lo  porta che ad un momento di collera innocente, accende in un
in un altro la fiamma di un odio implacabile e profondo, o  lo  ispira alla più crudele vendetta. La stessa umiliazione può
di odio, quando venga ridestata in un uomo onesto non  lo  spinge che a battere i piedi, a bestemmiare, o a rompere
gli ultimi aneliti di una vittima colpita a morte. Misurate  lo  spazio immenso che separa il fanciullo che gode nel
isterilito dai nobili affetti che da ogni parte rigogliosi  lo  circondano, dà quando in quando deboli segni di vita,
delle gioie del sentimento benevolo, messo in azione, è per  lo  più calma e serena, e ben di rado si esprime col riso e con
Qualche volta il piacere trabocca da ogni parte, ma noi  lo  nascondiamo con eroica ipocrisia, onde mostrare all'uomo
Alcuni grandi artisti fermarono nel marmo o sulle tele  lo  sguardo celestiale del martirio, e tutti possiamo ricordare
ascolta con avida brama i rumori della vita operosa che  lo  circonda. Così il sordo, che viene a un tratto guarito con
debole, nè troppo forte. Il fischio d'una locomotiva,  lo  sparo d'un fucile o d'un fuoco d'artifizio, un unico tocco
stoffa di cotone, il rovesciarsi d'un carro di sabbia,  lo  stormire delle frondi, lo scrosciare d'una cascata, il
rovesciarsi d'un carro di sabbia, lo stormire delle frondi,  lo  scrosciare d'una cascata, il fremere delle onde, il gemere
acque del fiume, possono ispirarci alla calma ed al riposo.  Lo  stormire delle fronde e il fluttuar delle onde sulla sabbia
una soave melanconia e ad inenarrabili voluttà. Altre volte  lo  strascico di una veste di seta può ridestarci immagini
che, dopo aver lavorato lunghe ore attorno alla porta che  lo  rinchiude, sente a un tratto, contro ogni speranza, lo
che lo rinchiude, sente a un tratto, contro ogni speranza,  lo  scatto della serratura scassinata.
la natura fisiologica con un buon aggettivo, oppure  lo  si chiami fierezza; parola che vale meglio ad indicare la
La superbia è sempre ridicola e goffa, perchè unisce  lo  sforzo dello stento alla grandezza del desiderio,
sè e degli altri, colla sola differenza che nel primo caso  lo  tiene, come al solito, coll'oculare applicato all'occhio,
mentre, nel secondo caso, senza porvi mente, capovolge  lo  strumento, applica all'occhio l'obiettivo, e vede ogni cosa
e continua a godere del brillantissimo giuoco di ottica che  lo  diverte. Beato lui, che può cogliere senza fatica gli
valgono a distrarlo le risa ed i fischi della moltitudine:  lo  scherno e il disprezzo sono per lui armi avventate contro
ma costituiscono soltanto l'introduzione al piacere.  Lo  stato intermedio fra l'aspirazione e il godere è spesso
che quando si incomincia a disperare di raggiungere  lo  scopo, o quando il bisogno è così urgente o imperioso da
minimo dolore. Il piacere ha molte origini diverse, e chi  lo  vuole spiegare forzandolo sotto il giogo di una teoria
là nella sua cuccetta scura, con la barba grigia lunga, che  lo  faceva parere anche più scarno, aveva l'aspetto un morto
Sta bene. Il dottore ci farà, attenzione. Volete che  lo  conservi io? che ve lo renda poi quando sarete guarito,
ci farà, attenzione. Volete che lo conservi io? che ve  lo  renda poi quando sarete guarito, all'arrivo? L'ho da
fuori il piccolo pacco, trovò il foglio che conosceva, e  lo  piegò con grande riguardo in un bel portafoglio di bulgaro,
tre volte, versando due grosse lagrime, e l'accompagnò con  lo  sguardo fino all'uscio: poi lasciò ricadere il capo sul
schizzatoio." Il suo celebre libro sulla miologia, Stenone  lo  pubblicò l' anno stesso che abjurò la fede protestante per
per farsi cattolico, cioè nel 1667. Cinque anni dopo  lo  troviamo professore di anatomia a Copenhagen. Il re di
professore di anatomia a Copenhagen. Il re di Danimarca  lo  aveva invitato a tornare in patria, dandogli la cattedra e
da cattolico. Non conosciamo bene le ragioni che indussero  lo  Stenone ad abbandonare dopo alquanti mesi la patria e fare
di teologia. Stenone fece la medesima fine, e la donna che  lo  ha dominato fu una monaca di Firenze, certa Suor Maria
fa merito a Stenone di tutte queste sofferenze patite, che  lo  condussero immaturamente alla tomba. Mentre egli era nella
quelli di un martire, finchè le penitenze e le vigilie non  lo  condussero alla tomba. Egli morì nel fervore della sua
mezzo opportuno per avvicinare fra loro i fatti più affini.  Lo  stesso vorrei dire per la classificazione dei sentimenti e
per il Commissario, scritta da un amico di Genova, il quale  lo  pregava di facilitarmi le osservazioni che avrei voluto
gente, gli ufficiali avevano posto il nome di Corso Roma.  Lo  trovai in un camerino bianco, tutto ornato di ritratti
da una condizione morbosa passeggera sono molto vari.  Lo  scabbioso, o l'individuo affetto da qualche malattia
materiale, ma sono contrari al sentimento del bello e per  lo  più si accoppiano ad un'intelligenza ottusa e a bassi
ad nostro benessere. La fisonomia di questi piaceri è per  lo  più ributtante. Chi ha veduto dei fanciulli gavazzare nel
di una purissima gioia, ma allora il piacere non è per  lo  più patologico che nella sua origine, e il suo godimento
poeti greci: ma tanta poesia e tanta erudizione che  lo  fecero chiamare dal Giordani un miracolo del nostro secolo,
fu che il sistema delle scuole tedesche agiva disturbando  lo  sviluppo del corpo e specialmente della vista dei
e che il lavoro del cervello in essi era eccessivo, e che  lo  sviluppo corporeo era trascurato. I tedeschi colla facilità
che si dà alla mente dei fanciulli. Gli inglesi  lo  chiamarono overstrain od overwork; i francesi presero una
presero una espressione dal linguaggio veterinario e  lo  chiamarono surmenage intellectuel. Fino ad ora non abbiamo
grado verso la colpa, i dispettomani attaccano l'uomo e  lo  tormentano con mille scherzi più o meno leciti, ma sempre
è la gioia invece tanto più viva, quanto più doloroso è  lo  stupore, e ridicola la posizione del nostro avversario; non
tagliando e sbranando, sicchè una di esse fu fatta a pezzi.  Lo  sgozzatore, in mezzo ai cadaveri e ai moribondi, con le
ancora calde. Egli godè una crudele gioia, ed io che  lo  vidi ne ebbi paura. L'innocente sanguinario mi confessò che
L'innocente sanguinario mi confessò che il sangue sparso  lo  aveva eccitato; e che egli avrebbe ucciso altre centinaia
ma è la riflessione del nostro io nel mondo che  lo  circonda, è il prolungamento indefinito nello spazio del
di cui oscilla la materia che ci plasma. Per ripetere  lo  stesso concetto con una forma che più si avvicini al mondo
al mondo che a mezzo delle forze che, come parte del tutto,  lo  integrano. Quanto più si segrega questo microcosmo dal gran
individuale che lotta continuamente col circolo che  lo  abbraccia, e tanto più chiaro si formula il concetto della
raggiunge il massimo della flessione senza aver fatto tutto  lo  sforzo del quale è capace. Ed in ultimo, quando si è
Però anche in queste condizioni è facile di tenere costante  lo  sforzo della volontà fino all'esaurimento della forza
della corrente indotta, imitava per quanto è possibile  lo  stimolo della volontà. Il dito medio contraendosi sollevava
che estrae una spina dalle carni di un fratello ferito, che  lo  ha difeso dagli attacchi di una belva, o gli porge il cibo
buon mercato e per passare da uomo benefico. Salendo sopra  lo  zero, troviamo tulle le gioie usuali e comuni della
gratitudine, nè ricompensare se stesso con un premio che  lo  abbasserebbe nella considerazione di se stesso. Se è vero
regno del cuore il sacrificio è la gioia più grande, o per  lo  meno una delle maggiori, che arriva in alcuni casi ad una
stesso in olocausto sull'altare di un sentimento, ci mostra  lo  spettacolo più imponente del mondo morale.
la maggiore superficie del nostro corpo. Quando invece  lo  stare al fuoco diventa quasi una occupazione, il piacere è
aprir gli occhi alla luce, e le immagini degli oggetti che  lo  circondano, confondendosi cogli ultimi fantasmi della
ed effonde in un lungo sbadiglio la pienezza di voluttà che  lo  innonda. La mimica di un piacere che nasce dal movimento è
un lento pasto può avere una mimica molto espressiva. Chi  lo  prova, sta seduto ed atteggiato ad un calmo riposo. La sua
orizzonte, vedono senza guardare. Le mani sono per  lo  più incrociate sul ventre, quasi a sentire i voluttuosi
in generale, che giunge a modificare l'intero organismo e  lo  predispone a godere di tutti gli altri piaceri.
o, immobile e muto, sorbisce le onde di piacere che  lo  assalgono. Il brio dell'espressione, la vivacità dei
una sillaba sul muso dei nostri parenti lontani. Io sfido  lo  stesso Lavater a rappresentare la fisonomia di un luccio
come di uno specchio; ma non ha rappresentato mai, nè  lo  avrebbe potuto, il piacere de' bruti. Se le piante possono
ideale consisterebbe in una creatura che, riunendo in sè  lo  sviluppo più completo dell'organismo, potesse a sua voglia
per l'intensità della sensazione, e servono a definire  lo  stato in cui ci troviamo. L'intelletto non può avere la
ma non arriva ancora a formulare in un pensiero  lo  stato della coscienza, per cui ricorre al linguaggio
della musica, che nella sua armonia esprime perfettamente  lo  stato piacevole, ma indefinito, nel quale si trova il
la burrasca del cuore. Quando invece le onde si calmano e  lo  specchio della coscienza riflette più pura l'immagine del
commove. La poesia, per l'altezza del concetto, rappresenta  lo  spirito analitico della mente che studia se stessa, mentre,
Quando invece analizziamo una sensazione complessa, giriamo  lo  sguardo in tutto il campo dell'orizzonte visuale,
Quando noi vediamo un oggetto animato o una immagine che  lo  rappresenta, modelliamo più d'una volta, senza volerlo, il
che esse provano; mentre è facilissimo il distinguere  lo  sguardo penetrante e analitico dell'artista dall'occhiata
un che di mezzo, all'aspetto, tra il maestro di villaggio e  lo  scrivano, di quegli che vanno in America a cercare un
un impieguccio: seduto sopra un barile ritto, egli teneva  lo  sguardo confitto nella ragazza con un'espressione d'amore
tutto il suo peculio. L'osservai per un pezzo, e sempre  lo  vidi con quegli occhi fissi, umidi, animati di un
 lo  scrivanello, il garibaldino salì sul castello centrale, di
il quale si rivelava nella prontezza istantanea con cui  lo  sguardo dei passeggieri saliva su per gli alberi o fuggiva
la signorina, girava gli occhi su di loro, per vedere se  lo  guardassero, e con che viso. Sembrava anzi che fosse nata
di cui è tessuta la storia delle nostre amicizie. Ma quando  lo  vedevo, era inutile, avrei giurato che quell'uomo non aveva
può esser guidata dalla mano del macchinista per superare  lo  spazio, o può mettere in moto i macchinismi di un opificio;
del Gladiatore. Il coraggio piace anche ai vili, ed essi  lo  ammirano negli altri, anche quando sembrano deriderlo a
anche quando sembrano deriderlo a scusare la loro bassezza.  Lo  sviluppo della forza muscolare sotto tutte le sue forme, lo
Lo sviluppo della forza muscolare sotto tutte le sue forme,  lo  scintillare degli occhi concitati, le energiche contrazioni
energiche contrazioni dei muscoli del volto, e più ancora  lo  stringer veemente delle labbra, ridestano l'idea di una
di troppo volere; e, dopo averlo fornito di nuovi fondi,  lo  si abbandona a sè. Ben sovente l'esperienza non fa che
a sè. Ben sovente l'esperienza non fa che inasprirlo e non  lo  corregge mai affatto. Esso ritenta le antiche speculazioni,
assicurandoli e ipotecandoli con la virtù, la prudenza,  lo  studio. Accontentiamoci del poco, e per tutto ciò che ci
non è che l'armonia completa del nostro io col mondo che  lo  circonda. Le felicità nè si possono confrontare, nè
nè dividere. L'Indiano-pampa che, dopo aver rimpinzato  lo  stomaco di sangue caldissimo di cavallo, si sdraia sotto il
credono di esserlo. Anche il pazzo, che sorride a chi non  lo  crede il sommo pontefice, è felice, s'egli si sente tale.
altra cosa in questo mondo; ma dacchè uno si crede felice,  lo  è; nè l'eloquenza di Cicerone o le prepotenze d'un tiranno
il recipiente, allagò il camerino, gl'infradiciò i panni e  lo  fece scappar fuori mezzo svestito, con la barba
la barba sgocciolante e una pauraccia di naufragato. Noi  lo  vedemmo passare di gran corsa sulla piazzetta, gridando ai
signora grassa singhiozzava nel suo camerino. Perchè? Non  lo  sapeva. Effetti del Capricorno. Anche una signorina della
quando è intenta al lavoro. Si potrebbe dire che essa sia  lo  sguardo dell'intelletto, senza del quale la coscienza non
e l'attenzione crescendo ravviva il piacere se esiste, o  lo  fa nascere, se la sensazione per se stessa non può produrre
Quando il lavoro del protocollo è languido, e la mente che  lo  dirige non è molto attiva, il piacere non è prodotto che
dell'oggetto che ha impressionato i nostri sensi, e  lo  si affida alla memoria, che fa da archivista. Qui vi ha un
di aver imparato è già stato goduto. Non sempre la mente ha  lo  stesso desiderio di osservare e di imparare. Qualche volta
Sapevo che il Rapisardi era da lungo tempo ammalato, me  lo  raffiguravo affranto di corpo e di spirito : fu per me un
Cessa di sorridere, però, e s'oscura in viso e fa vibrare  lo  sdegno nella parola profetando che la viltà della borghesia
nervosa, d'indole non ben definibile resistente a ogni cura  lo  tiene da anni prigioniero in casa, e gli rende impossibile
suoi grandi occhi il pensiero stesso. Le sue ultime parole  lo  espressero. - Ci rivedremo ancora? - La mia risposta fu
le sensazioni più squisite; sia perchè l'avidità di godere  lo  porta ad immaginare nuove voluttà, sia perchè le condizioni
influenza dell'esempio e del consiglio su quelli che  lo  avvicinano. Chi affermasse che questi piaceri non possono
e, deridendo l'autore che li aveva voluti spaventare con  lo  spauracchio di mali tremendi, possono aver continuato nelle
in lievi occupazioni, aspettando che il processo riparatore  lo  abbia messo ancora in grado di abusar di se stesso. Allora
gli organi genitali dalle lascive immagini della mente  lo  fa ricadere nella colpa. Altre volte lo scoraggiamento e
della mente lo fa ricadere nella colpa. Altre volte  lo  scoraggiamento e l'impotenza di eccitare altre sensazioni
e salendo sulle alture del pensiero spaziate libero  lo  sguardo sull'orizzonte che vi circonda; voi che intendete
vogliate fabbricarvi la vita fin dove in natura ve  lo  concede; e allora proverete la sublime compiacenza
che mi fece più senso in quell'avvenimento nuovo per me fu  lo  sguardo che si scambiarono due persone: tanto è vero che lo
lo sguardo che si scambiarono due persone: tanto è vero che  lo  spettacolo più attraente per l'uomo è sempre quello
improvvisa, si poteva temere un pericolo grave, e tutti  lo  temettero, trovandomi io sulla piazzetta, vidi il mio
spettroscopio dimostra la natura chimica della fiamma che  lo  vibra. Non era nè d'ansietà, nè di paura, e neppure di
nulla di perdermi, tu sai che perderei te con  lo  stesso cuore. - Dopo di che la signora si staccò dal
o inganna le sentinelle, sempre si asside in consiglio e  lo  domina. I piaceri dell'egoismo non derivano che
mette fra sè e il mondo esterno una trincea profonda che  lo  isoli e lo individualizzi. Certamente non v'è atmosfera più
sè e il mondo esterno una trincea profonda che lo isoli e  lo  individualizzi. Certamente non v'è atmosfera più
ogni altro, ma non può godere vedendo che gli altri provano  lo  stesso piacere su se stessi. L'egoista si compiace invece
di gratitudine. L'egoista adora l'egoismo in sè, ma  lo  detesta negli altri e, più d'una volta, egli coltiva con
spilorceria. Egli però, credetelo, non è felice, come non  lo  è l'avaro, al quale tanto assomiglia. La natura ha fatto
nel campo del cuore. Nella giovinezza è ancor più difficile  lo  scorgerlo, perchè una vegetazione lussureggiante di alberi
perchè una vegetazione lussureggiante di alberi e di fiori  lo  nasconde. Appena la primavera della vita va declinando,
lumicino della sua esistenza, e, quando meno se l'aspetta,  lo  spegne. È inutile dire che questi piaceri morbosi sono
che si sparpagliarono a prua e a poppa, cercando con  lo  sguardo e chiamando per nome le persone; e cominciò da ogni
entrambi, e poi si gittò fra le braccia della signora, che  lo  strinse al petto con un'apparenza di grandissima tenerezza,
anche nel momento della gioia un turbamento misterioso che  lo  lascia godere imperfettamente. La donna gode assai meno che
Vi sono momenti nella vita dell'uomo che durano quanto  lo  scoppiare del fulmine, e nei quali pare che le passioni,
dimenticare mai. I giovani che non possono sopportare  lo  strapazzo , cerchino un'arte od un mestiere, dove non
che la scuola è uno dei mezzi più efficaci per migliorare  lo  stato dei cretini, dove il cretinismo regna endemico.
per non lasciarlo inselvatichire. Però al momento che  lo  studio ci stanca, cessa di essere profittevole. Il cervello
lavoro intellettuale è certamente utile al cervello, come  lo  provarono i dati statistici pubblicati dal Beard, che
al capo, a meditare sulla brutalità, del gran padre Oceàno:  lo  schiaffo era stato così violento e appoggiato bene, che
Oh miseria! Non capivo che qualche parola qua e là; ma  lo  stridore e l'accento di quelle due voci, ferme nella loro
aveva notizie nuove da darmi intorno a nuovi personaggi; ma  lo  pregai di serbarle a più tardi, e andai difilato a prua,
alle spalle: - Largo ai signori! e voltandomi, incontrai  lo  sguardo d'un contadino, il quale mi fissò sogghignando con
avendo steso la mano per carezzare un bambino, sua madre  lo  tirò a sè con cattivo garbo, senza guardarmi. Non posso
innanzi all'amore tra gli uomini, e ci vediamo aperto  lo  smisurato orizzonte dei veri affetti, nel quale brillano le
in società, deve avere necessariamente un legame morale che  lo  unisce a' suoi fratelli, e la natura gli ha concesso un
trae quasi sempre in simpatia d'azione altri affetti che  lo  elidono o lo ravvivano. Così, se due uomini che si
sempre in simpatia d'azione altri affetti che lo elidono o  lo  ravvivano. Così, se due uomini che si incontrano si fanno
e non ha alcuna ragione di odiarlo, anche senza vederlo  lo  sente, e senza saperlo comunica moralmente con lui.
e che tutti rappresenta nelle leggi fondamentali che  lo  reggono. L'egoista e il superbo possono agire con veemenza
loro piaceri prediletti, ma riflettono sempre in se stessi  lo  scopo dell'azione; mentre l'uomo che ama di qualunque
con un filo di voce: - Non c'è tanto male. - Il medico  lo  esaminò, e crollò il capo. Aveva una polmonite grave, s'era
gli domandai in che parte dell'Argentina si trovasse. Non  lo  sapeva. Il suo figliuolo minore era andato all'Argentina
tremanti. In quel punto un movimento brusco del piroscafo  lo  fece urtar forte col capo calvo contro il tutto della
di lei, e indovinava l'argomento della maldicenza:  lo  vedeva riflesso nel viso di certi passeggieri, che a certe
a voce spiccata, tre - non più di tre - ma con l'accento e  lo  sguardo della sua professione, e di quelle che può ispirare
somigliante a un piccolissimo tratto azzurro apparente per  lo  squarcio d'un cielo nuvoloso, e subito ricoperto; ma gli
e subito ricoperto; ma gli occhi azzurri rifissandolo,  lo  squarcio si riapriva e azzurro si rimostrava; e non c'era
nuovi affatto ignoti all'uomo, e che esso proverà lungo  lo  splendido cammino della civiltà. XXVI. - Le fonti
può godere. XXXIII. - L'animale trova il piacere, l'uomo  lo  cerca a lo trova. XXXIV. - I piaceri facili e alla portata
XXXIII. - L'animale trova il piacere, l'uomo lo cerca a  lo  trova. XXXIV. - I piaceri facili e alla portata di tutti si
del piacere è misurata con regolo esatto dal pentimento che  lo  segue. XLIV. - L'occuparsi esclusivamente del piacere è
della civiltà sono più variate dei vestiti di un attore; ma  lo  scheletro di tutte le civiltà passate, presenti e future si
centrale e periferico.Questo ci spiega perchè dopo  lo  strapazzo del cervello uno sente in ogni piccolo moto
la ginnastica, coll'intendimento che questa possa diminuire  lo  strapazzo del cervello. Per ristorare le forze
con la rettorica patriottica e umanitaria. Del resto....  lo  stesso egoismo di belve addomesticate. II ventre, la borsa.
a pancia a terra davanti al berretto frigio, appena  lo  vedessero in alto. Una passione furiosa in tutti
miracolosamente la miseria e il delitto. Non confrontiamo  lo  stato presente con l'ideale, da cui tutti i popoli sono
ogni entusiasmo, e forse anche ogni affetto in lui; ma  lo  scetticismo in cui era caduto, non era ignobile, perchè
sarebbe mai entrato in relazione nè con me nè con altri, e  lo  lasciai solo, a guardare il mare.
elegante e pieno di dignità. Uscendo subito dopo di lui,  lo  vidi entrare nel camerino del prete; del quale intesi poco

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