Definito questo scheletro strutturale o di supporto, lo «abbellisce», cioè lo adorna od addobba. Si noti: le decorazioni floreali di San Giovanni
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Perché Icaro ha in mano. una penna ed un pezzo di fune? S’è detto, per gioco; l’adolescente inesperto gioca con quello che dovrebbe essere lo
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Vi ha chi disse avere il Fedi in quel gruppo imitato di soverchio i Greci, e messo troppo in evidenza lo studio di quella imitazione, ed anco nel
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invaso del Guggenheim resulta del tutto improprio al suo compito: da presso lo spazio manca, da un capo all’altro del diametro d’ogni girone lo
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premonitori d’un prossimo ritorno a una diversa oggettualità. Di quale natura questa sia per essere, lo vedremo - se lo vedremo - nei prossimi anni.
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, atmosferico, è certo un fatto positivo. Come lo è lo studio delle trame, delle interferenze di luce e colore, che può permettere la strutturazione d
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’intersezione della piramide visiva, ossia il quadro da dipingere, è sostituita dal telaio a cui è incernierato lo «sportello». Per azionare il
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Visione di profondità: La composizione si sviluppa su diversi piani e quindi lo spazio viene rappresentato.
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Ercole e il cinghiale di Erimanto: Sul monte Erimanto viveva un terribile cinghiale che devastava il territorio e impauriva gli abitanti. Ercole lo
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Nei pochi ritratti dipinti anche Caravaggio ricerca la comunicazione: i suoi personaggi ci guardano, come il Papa di Velasquez, ma lo fanno con lo
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È con la scultura greca, in ambito ellenistico, e poi con la scultura romana, che lo spazio comincia ad essere rappresentato in composizioni eseguite
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PROSPETTIVA AEREA: È un’invenzione dei fiamminghi, che invece di rappresentare lo spazio lo suggerivano attraverso la disposizione dei colori per
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Inoltre lo spazio può divenire teatro dello svolgimento di un’azione e ciò implica l’idea del tempo: la “sequenza temporale” è il termine con il
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Possiamo verificare quest’affermazione con un semplicissimo esperimento che consiste nel prendere un foglio di colore verde e fissarlo con lo sguardo
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, il brand andavano acquisendo sia nell’economia (questo prodotto è buono perché lo garantisce una firma: chi non ricorda lo slogan «Galbani vuol dire
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destino delle sue opere e, in particolare, del suo famoso squalo in formaldeide: Se lo vende mi crea dei problemi. E lo venderà. Gli interessano i
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Insomma, se crediamo a Bacon, noi critici non aiutiamo a risolvere alcun tipo di diffidenza. Incassato lo schiaffo, procediamo.
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subcosciente. Il subcosciente modella l’individuo, lo integra e lo trasforma. Gli dà l’ordinamento che riceve dal mondo e che l’individuo adotta. Tutte
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Ci collochiamo vicini alla natura, come mai l’arte lo è stata nella sua storia.
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Lo spirito diffonda la sua luce, nella libertà che ci è stata data.
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Succeduto al Maderno nel 1629, apre il blocco del palazzo, lo sviluppa in tre corpi ortogonali, ponendo la facciata al termine di una prospettiva
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E questo è anche, del Canova, l’aspetto già quasi romantico: quello che di tanto lo allontana dal David quanto più lo avvicina ad un altro pittore
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Quarto nel gruppo degli artisti informali di talento poniamo lo scultore Francesco Somaini, la cui personale onora il padiglione italiano, per una
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, cerca di allargare la presenza materiale dell’opera, ponendola in stretta relazione con lo spazio reale dove si muove lo spettatore. È soprattutto
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Lo spettacolo dell’oggetto
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non fosse i monti spaccati, gli alberi infitti di Giotto, lo svallare nudo e ombrato di Masaccio, o la petrosa stabilità distanziata, gli alberi
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Obbiettare poi che lo stile di Caravaggio era qualcosa di troppo scarno e riservato per un impiego decorativo, sarebbe difetto di senso degli
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Ora al soggetto come scioccamente lo si intendeva, si attribuivano tre significati.
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La curva è pericolosa, lo sappiamo. Ma si tratta di conservarle sempre anche nella massima deformazione un senso funzionale, e allora si passa
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Non è facile, lo so, distinguere questi profondissimi valori plastici: siamo, ho detto, alle sorgenti delle arti del disegno.
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Fromentin. Lo dimettiamo un poco dal nostro spirito.
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Nel caso di Rembrandt è il rinserrarsi nella manovalità della tecnica che gli turba il giudizio, nel caso di Rubens è lo stesso banale compiacimento
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uno stadio informativo della storia, e uno stadio valutativo; dal credere che esista lo «stato di fatto», e lo stato di «valore» è colata questa
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A dipingere bene. Non lo prova, fra l'altro, questo carissimo Riposo del voltrese Ansaldo? [figura 164].
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piatto. Lo sorregge: è di una materia granita ed atomica che esprime dal profondo una tinta rosa secolare; lo sorregge: si flette e risale, si torce e
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G. CANTALAMESSA, Divagazioni circa lo stato presente della critica d'arte («Riv. d'Italia»; giugno 1917) (in: 'L'Arte', 1918, p. 136).
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È probabilmente lo studio archivistico più importante apparso fin qui per la storia del grande Seicento italiano, dopo i documenti del Bertolotti.
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259. San Giorgio. Napoli, Coll. Gualtieri. Lo vedevo di incerta attribuzione.
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490. Amore e Psiche. Firenze, Uffizi. Proprio in quei giorni il Voss lo restituiva al Crespi bolognese.
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Negli affreschi di Arezzo, lo studio del colore non sopprime lo studio della forma intesa come sintesi spaziale per via di volumi regolari.
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L’ardire nei giovani, anche soverchio, ci pare bello. L’ardire, che non giova spesso a chi lo ha, giova quasi sempre all’arte ed a coloro medesimi
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Lo rividi in fatti a Genova, a Torino, a Firenze, a Milano. Non lo rividi a Venezia.
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Questa non è un’arte che vada innanzi, che guardi al vero, che lo capisca, che lo esprima: è un’arte che invidia ai barocchi le loro incipriate
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artisti, poichè se il fotografo non è pittore, il cronista, mettiamo, non è lo storico. Il cronista e il fotografo sì sono realisti; ma lo storico, lo
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Dipingere si può ancora - e lo dimostrano artisti come come Paolo Giorgi, Roberto Ferri, Lino Frongia, Stefano Mosena, Giancarlo Vitali, Giovanni
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Forse, in un futuro non troppo lontano, lo storico dell'arte farà una distinzione molto netta, non già tra arte figurativa e arte astratta, o tra pop
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La pittura assomiglia al deus ex machina, non copia più il mondo, lo realizza, lo mette in scena melanconico e buffone come un dramma barocco. È
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riflettori. Chi lo osserva lo paragona al proprio fino a modificarsi, e sdoppiarsi...
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direttamente sul corpo del soggetto, lo colo in fibra di vetro e resina e poi lo rielaboro e metto insieme. da Iperrealisti americani, Rotonda della
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Lo zen e i nuovi "calligrammi" occidentali
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