Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: lo

Numero di risultati: 32 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Cosima

243765
Grazia Deledda 32 occorrenze
  • 1947
  • Arnoldo Mondadori Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

Cosima

femminile: lo lessero le fanciulle, e vi si ritrovarono, coi loro amori piú libreschi che reali, coi loro convegni notturni immaginari, con le loro

Pagina 101

Cosima

, e, si diceva, del cancelliere stesso, che non lo riconosceva ma se lo tirava appresso, lo manteneva, gli faceva fare il copista, e gli permetteva di

Pagina 105

Cosima

delirio terribile il suo; peggiore del delirio di un moribondo o di un idrofobo: Andrea lo capiva. Un terrore mai prima conosciuto invase Cosima, come se

Pagina 116

Cosima

d'opera, un altro tirava fuori un pane, lo spaccava, si faceva facilmente versare sulla mollica un filo d'olio, e lo abbrustoliva sulla brace

Pagina 121

Cosima

Questa volta la fortuna le arrise compiuta. Ella tentò presso un editore di una certa notorietà, che non solo accettò e pubblicò il romanzo, ma lo

Pagina 123

Cosima

lo sai bene, Elia.» Egli lo sapeva: eppure aveva una fede cieca, un attaccamento appassionato per il signorino Andrea: ed anche la sua voce tremolò

Pagina 138

Cosima

appresso quando andava per le commissioni. Se lavorava giorno e notte lo faceva volontariamente: andava a prendere l'acqua alla fontana, a lavare i

Pagina 14

Cosima

di caffé, gli aggiustò il giaciglio, rimise in ordine la stanzetta. E ogni tanto lo guardava con occhi pietosi, senza dimostrare ripugnanza per quel

Pagina 144

Cosima

nulla a nessuno: me Io promette? Nulla, mai a nessuno.» Ella stette incerta; poi, piú per curiosità che per altro, disse: «Ve lo prometto.» Fu tutto

Pagina 149

Cosima

ricadere nel pugno. Cosima lo vedeva bene: erano monete che sembravano nuove, alcune col profilo melanconico e rapace di Napoleone III, altre col

Pagina 153

Cosima

nonno Andrea, Cosima non lo aveva conosciuto, ma sapeva che anche lui era un giorno arrivato di lontano, chi diceva da Genova, chi diceva dalla Spagna

Pagina 155

Cosima

luogo. Organizzava poi feste da ballo, rappresentazioni, concerti e conferenze, per divertire e istruire i suoi giovani allievi, che lo adoravano. In

Pagina 158

Cosima

denaro lo guardò quasi torva: le sembrava frutto di un peccato mortale. «Ebbene» disse Cosima, «lo spenderò: non voglio mettere piú da parte niente; e

Pagina 163

Cosima

sono un pastore ricco, ma lui è un povero accattone, un ubriacone pidocchioso.» Cosí parla Andrea del suo professore di latino; e lo dice con

Pagina 17

Cosima

, pag. 106, il figlio del cancelliere, finito poi anche lui cancelliere come il padre: e come il nome è cambiata la natura dell'imperfezione che lo

Pagina 173

Cosima

l'uscio, la sollevò come lo scaccino quando accende in alto le candele: l'ape volò via, un grappolo fu afferrato, ma a metà discesa scappò dai denti della

Pagina 19

Cosima

battesimo la piccola Cosima; adesso l'amico gli scrive per annunziargli la nascita dell'ultima bambina, e lo invita per la nuova festa battesimale. Poi

Pagina 30

Cosima

al limite estremo della cittadina e la neve era cosí alta che non ci si poteva arrivare. Allora lo studente si chiuse nella camera alta, con un freddo

Pagina 33

Cosima

alle finestre. Siedono per terra, in un lato della piazza, le erbivendole coi loro cestini di verdura: per lo piú sono serve, che vendono i prodotti

Pagina 43

Cosima

lo perquisí; gli trovò alcune monete e la chiave che apriva il cassetto. Andrea continuava a negare. Allora il signor Antonio prese una corda e la

Pagina 49

Cosima

tempo, il banditismo locale aveva ancora un carattere quasi epico. Odi di famiglia, sete di vendetta, pregiudizi di onore erano per lo piú l'origine

Pagina 55

Cosima

Giusto e buono era il signor Antonio, e tutti lo amavano. Esercitava, senza volerlo, senza accorgersene, un fascino benefico su tutti quelli che lo

Pagina 62

Cosima

a Cagliari, si dovette fare sacrifici. Ma Gioanmario, lo studente, dava buone promesse. Durante quelle ultime vacanze, mentre si preparava a partire

Pagina 64

Cosima

del paese, i pettegolezzi, le storielle di innocenti amori fra studenti e fanciulle del luogo: Cosima e sopra tutto Enza lo ascoltavano incantate

Pagina 65

Cosima

ancora quel picchiare come di un tamburo che annunzia una disgrazia: lo sente ancora rimbombare dentro il suo cuore; è il suono piú terribile che abbia

Pagina 68

Cosima

delle donne della sua razza, forse d'origine libica, con lo stesso profilo un po' camuso, i denti selvaggi e il labbro superiore molto allungato; aveva

Pagina 75

Cosima

lo imitavano beffardi. Era Andrea che la chiamava, avvertendola che non bisognava abusare della sua indulgenza di guardiano: e l'irrisione dei compagni

Pagina 81

Cosima

riproduzioni fotografiche di strade, monumenti, palazzi di grandi città. Roma era la sua mèta lo sentiva. Non sapeva ancora come sarebbe riuscita ad andarci

Pagina 83

Cosima

dalla sua casa al centro del paese: ella lo sapeva, e lo aspettava alla finestra, ma appena la figura di lui appariva ella si nascondeva. Ma questa

Pagina 86

Cosima

finestra, non mancava mai, in una piccola conca di sughero, un po' di carbone; ma per lo piú le vivande si cucinavano con la fiamma del camino o del

Pagina 9

Cosima

recinto di massi. Piccole stanzette erano addossate alla chiesa, sotto lo stesso tetto, e una specie di portichetto si apriva davanti alle due porte

Pagina 92

Cosima

, ella lo sente palpitare vivo fra le sue mani fredde, come un uccello che le sguscia fremente fra le dita e vola a batter le ali contro i vetri chiusi

Pagina 99

Cerca

Modifica ricerca

Categorie