Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Astronomia

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J. Norman Lockyer 50 occorrenze

Astronomia

Sul mare, il campo visuale si allarga quanto più lo si contempla dall'alto: ora io vi dico che lo stesso avviene anche sulla terra ferma.

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Apparente è il rallentarsi, lo stare, il retrogradare dei pianeti superiori, e proviene da ciò che la Terra e i pianeti si muovono contemporaneamente

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comune dei due circoli sta figurato il Sole nel punto S. Mentre lo spettatore collocato sulla Terra vede il Sole nella direzione TS, vedrà Mercurio in una

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della superficie terrestre lo sono i continenti, le isole, gli oceani.

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Come ciò avvenga diventa chiaro al lettore, se appena egli pensa che un tratto di superficie più oscuro dei tratti che lo circondano, avente inoltre

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Per lungo tempo si ritenne nel secolo decimonono la durata di questa rotazione uguale a 24 ore circa, 24h 5m, ma lo Schiaparelli dalle proprie

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La fig. 30 rappresenta la forma apparente di falce che prende Venere quando lo splendore suo diventa massimo.

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Le conclusioni dello Schiaparelli, secondo le quali Venere rivolgerebbe essa pure, così come pare faccia Mercurio, sempre lo stesso emisfero al Sole

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È questo quanto appunto affermò nel 1890 lo Schiaparelli, e che riceverebbe quindi dalle osservazioni di Lowell una riconferma.

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Se il pianeta si trova in B, si trova cioè dietro del Sole rispetto allo spettatore che si suppone in T, questi non lo vedrà perchè esso sarà od

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143. Se si guarda Marte ad occhio nudo, esso ci appare di una tinta rossastra, che lo rende facilmente distinguibile da qualunque altro pianeta. Ma

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lunghe stagioni singolarmente favoriscano lo svolgimento e lo scompiglio periodico delle sue grandi masse di ghiaccio, che i così detti canali sieno

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Il fenomeno più curioso presentato dai canali di Marte è quello che lo Schiaparelli chiamò la geminazione loro.

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Per lo splendor suo che, in causa delle diversissime distanze che esso prende in tempi diversi dalla Terra, oscilla fra la sesta e la duedecima

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in Giove lo schiacciamento è assai più sensibile e lo si riconosce a colpo d'occhio; il suo diametro equatoriale è infatti di circa un sedicesimo più

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Lo schiacciamento del disco di Saturno è sensibilissimo, maggiore dello schiacciamento di Giove, e il diametro intorno a cui Saturno ruota sta a

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essa tutte le distanze comprese fra 1196 e 1654 milioni di chilometri; cambia per conseguenza di grandezza apparente, e lo si vede talora sotto un

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Dei satelliti di Saturno uno fu scoperto già nel 1665, quattro lo furono fra il 1671 e 1684, due nel 1789, uno nel 1848, uno nel 1899, l'ultimo nel

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In quale misura Urano sia ovale, e quale ne sia lo schiacciamento non si può ben dire, alcuni avendolo trovato piccolissimo, altri dando per esso

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dal Sole, nel nostro Sistema, lo attraversano, passano vicino al centro del medesimo, poi tornano verso altre regioni del cielo per non far forse mai

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lo stesso vediam fare la Luna, e di notte le stelle pure vediamo sorgere, innalzarsi sull'orizzonte, abbassarsi ver esso, tramontare. Tutti i corpi

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Lo schizzo qui contro (fig. 40), dà un'idea lontanamente approssimata di ciò che appunto si vede in una eclisse totale.

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Quel che precisamente siano i pennacchi la scienza non lo sa ancora. Forse sono una dipendenza della corona, forse sono sciami meteorici, nubi di

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Se si osserva attentamente con un cannocchiale lo spettro del Sole, lo si vede solcato qua e, là trasversalmente da sottili righe oscure, le quali

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200. Lo spettro del Sole è un nastro lucido, di colori diversi, solcato da righe oscure; lo spettro prodotto da vapori metallici incandescenti è un

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In questo caso speciale basta infatti osservare contemporaneamente, giustapporre lo spettro di un metallo bruciato ad un'alta temperatura e lo

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Sole e nella Terra, e lo spettro di taluno dei materiali terrestri potrebbe sul Sole avere caratteri diversi dallo spettro del corpo stesso studiato

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Due fra esse sono le meglio oggi accettate; la g che fa del Sole un globo liquido incandescente, la h che lo ritiene una massa interamente gasosa.

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Il Sole tutto un ammasso di gas ha il più gran numero di difensori e i più strenui; nelle pagine precedenti tale lo si pure ritenuto.

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Si ammette oggi con qualche fondamento che l’avvicinarsi o lo scontrarsi di due astri sia la causa prima e plausibile delle stelle temporarie o nuove.

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Caratteristica di questa classe è la stella della Balena (Mira Ceti), la quale nel suo massimo splendore è di seconda grandezza, nel minimo è per lo

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Questa stella è per lo più della seconda grandezza, ma ad intervalli di 2 giorni, 20 ore, 49 minuti, diminuisce fino a diventare della quarta

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Questo quarto tipo raccoglie alcune stelle di piccola grandezza e per lo più di colore quasi rosso.

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255. Lo spettro delle nebule è formato da tre o da quattro righe lucide, le quali dimostrano anzitutto che l'idrogeno è uno dei componenti loro

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264. Ora l'acromatismo necessario alla precisione dell'immagine, non è lo stesso per l'immagine luminosa e per la fotografica.

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Lo splendore di Giove, ad esempio, in alcune circostanze fu stimato un terzo dello splendore generale della Luna, ed il potere attinico della sua

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celesti lo splendore e l’azione chimica, altrimenti detta potere attinico, non si corrispondono esattamente.

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268. Fotografare il Sole equivale a fotografare la superficie luminosa che lo contermina, quella che noi direttamente vediamo e che nel paragrafo

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Caratteri precipui dei granuli sono lo splendore e la mobilità, e queste qualità caratteristiche essi comunicano alla fotosfera, la quale è sempre

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289. bis Malgrado lo stadio rapidamente evolutivo, nel quale la fotografia stellare ancora si trova, già poterono da essa trarsi alcuni risultati di

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fotografie che si vanno facendo quelle ricerche spettrali che tanta importanza hanno per lo studio dei moti di traslazione e dei movimenti orbitali

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Lo schiacciamento, la forma ovale della Terra, la rotazione terrestre sono fatti intimamente e meccanicamente collegati fra di loro. Il moto di

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Per la mia dimostrazione è necessario che voi abbiate osservato il cielo di notte, o meglio che voi lo osserviate meco, quando è sereno e stellato

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La Terra ruota, lo dimostrammo, intorno a sè medesima e la sua rotazione produce il moto apparente diurno della vòlta celeste. Rotatorio è il moto

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lo stesso deve avvenire apparentemente del cielo; tutti i punti di questo devono apparentemente descrivere

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Fra questa posizione della Terra e quella rappresentata nella figura 10 v'è pertanto un assoluto contrasto; lo stato cioè delle cose è nelle due

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ancora al di là, incontra l’altro emistero celeste in un punto ideale che si chiama nadir, e che è lo zenit dei nostri antipodi.

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Fissate lo sguardo sulla figura 17 qui di contro, e seguite attentamente la mia dimostrazione.

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61. Non posso a meno di compiere colle poche seguenti considerazioni lo studio delle fasi del moto della Terra intorno al Sole, in quanto esse

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L'insieme dei corpi celesti, o pianeti, che girano attorno al Sole, fra i quali figura la nostra Terra, è ben poca cosa se lo si considera in

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