.... Non capisco perché far beccare al Notaio, al Ricevitore del Registro, allo Stato, per la tassa di successione, parecchie centinaia di lire, che
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non avesse sciupato anche metà della dote della moglie pel maledetto viziaccio del gioco. Tressetti, primiera, zecchinetta; cento lire oggi, duecento
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farmacista. Permetteva, tutt'al più, di concorrere a una cattedra di Ginnasio, di Liceo e, tardi, anche di Università. Le tre, le cinque mila lire
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richiesta superava le dieci lire. E la scusa era sua moglie. - Quella benedetta ,donna!... Mi fa i conti addosso! Non posso disporre di venti lire a
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disse un giorno Taranzi. - Costano, sai? Vuol dire che c'è gente che può spendere quattro, cinque lire e anche dieci, e che le risparmierebbe se fosse
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! Con quei testimoni.... - Testimoni! Lo sapete come usa qui; con un par di lire c'è gente che giurerebbe.... - Ormai si sa chi sono i falsi testimoni
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fotografie pel Sindaco perpetuo come egli stesso compiacentemente si chiamava; molti libri nuovi per sé.... E così aveva già speso più di un migliaio di lire
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dovere come lui, cavando fuori i soldi, le lire di quei miseri interessi che non bastavano a pagargli le scarpe logorate "tessendo" le vie del paese
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