dovunque aspetti qualcuno, mi ridico mentalmente dei versi. Ma quello che me li stampò nella memoria in forma incancellabile è l'uso, a cui sempre m
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li andavo leggendo, senz'ordine di tempo nè di materie. Vede che si salta dal Boccaccio al Giusti, da Gino Capponi al Guicciardini, dal Cellini al
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cosa m'insegnasti: a non giudicar mai lì per lì dal modo di parlare, per malandato che questo sia, le facoltà intellettuali d'un mio simile. Ti
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pelo. Sapevi tu i nomi di tutte queste cose? No? Ebbene, ti dico nell'orecchio che parte gl' ignoravo anch'io, e parte li avevo dimenticati. E PALANDRA
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Paralipomeni, e che dovrei poi aprire a Pirronismo o a Prammatica e ad altri vocaboli, se non lo facessi in questo punto. Zitto! Non li domando se di tutti quei
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uno a un dato posto (in senso canzonatorio). - L' hanno PIANTATO agli arresti. - PIANTARE una ragazza. - PIANTARE un amico lì su due piedi. (Un poeta
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ch'erano generalmente canzonati per la loro feroce pedanteria, anche quelli li giudicava di manica troppo larga, troppo cedevOli, vilmente propensi a venire
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imparare, le dico che ella vive in una grande illusione, salvo che li legga principalmente con quello scopo, ossia badando più alla ferma che alla sostanza
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stesso. A chiunque ti dica che studiar la lingua è tempo perso, se te lo dice in italiano, prova a dir lì per lì ch'egli ha fatto un errore di proprietà o
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meccanica necessaria al parlar bene, che è come un comporre all'improvviso, non troverà lì per lì le parole proprie, snaturerà il proprio pensiero
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sentire le proprie stonature, tirando via con una speditezza e con un tono, che uno straniero non pratico della nostra. lingua, a sentirli; li avrebbe presi
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frequentissimo fra di loro il si per il ci, e il faressimo e il diressimo e il questa cosa che qui e che lì; e che non è rarissimo il sentir da loro, anche
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che paiono volgari per la sola ragione che tutti li sanno. Hai visto mai dei bellimbusti che fanno il bocchino e par che sorridano continuamente alla
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al suolo.... P. - Quanto amore per quello scorgere! E perchè non lì invece di " quivi? - E stesi per terra in luogo di " distesi al suolo? - Il suolo
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li avesse mai nè intesi nè letti, da tanto che le si era connaturata l'affettazione. Non diceva mai sposare, per esempio, ma impalmare; mai, non so
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momento da giovani, da signore, da gente che non pensa neppur per ombra a parlare scelto, e non c'è caso che chi li ascolta si stupisca e sorrida con
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dell'armonia, abbiano faticato a comporre tanti versi squisitamente armoniosi, quando noi li pronunziamo in maniera che se ci sentisse chi li fece ci
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pronunziata (sua filia li tien compania). Ma perché quell'atto d' impazienza?... Ho capito. Ti pare ch'io, metta alla berlina della cattiva pronunzia la
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li dicono e li stimano inetti (la cosa è frequente e reciproca) a parlare un italiano italiano. E queste sodisfazioni avrai per tutta là vita, e con
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da dire e i questecchequí e i l'aresti a avere li spacciava a canestrelli. Figurarsi la faccia che facevano a questa roba i suoi " rozzi - amici
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chiamare l'inversione o la traslazione della vergogna: persone sconosciute che, udendolo, chinavano il capo e restavan lì impacciate, e qualche volta
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dica lì per lì una filza di modi della lingua viva, usatissimi in tutta l' Italia, e che non hanno sinonimi, ma clic lei non ha mai usati e che le
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il valore che ricavavano dal contesto, s'adoperano spesso in un senso che non è quello per l'appunto che avevano dove li abbiamo trovati. Dunque
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