quanto io la preghi e scon- giuri; e mentre scrivo al lume di questa lucerna e ne smoccolo i lucignoli, ecco lì tua zia, dall'altra parte di questa
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si alza e, togliendosi i pendenti dalle orecchie, li getta nelle fiamme; e, dopo questa, tut- te, ad una ad una, o un monile, o un braccialetto, od uno
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gente sui marciapiedi, che rompono barbaramente le dolcezze ineffabili del ciarlare e del pettegolare. Il cocchiere di fiacre sta lì stecchito a
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, sbadigliando: "Si tratta di un libro, una strenna, credo, che questo buon galan- tuomo doveva far stampare; e si mangiò il danaro. Ma dove dia- volo li
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assolutamente una donna. Ma la paga era magra, ed i figliuo- li, benché mezzi storpi, avevano un appetito da lupi. S'appigliò alle anticaglie: comperava
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qualcuno". "Forse al patriarca". "Pare di no. La confusione è nelle cantorie. Guardi lì a sinistra, non sanno a che santo votarsi". "Certo, è stato un
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non si trovano scritti in testa al pezzo?". "Te li trovi da te, in nome del cielo, con un poco di pazienza, con un tantino di pratica d'armonia. Poi ti
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corde, e piantati sull'arena, dove passeggiano i granchi. L'immobilità li intirizzisce, li raggricchia: paiono ranocchie uma- ne. E quant'è difficile
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offerto danaro, non avrebbe accettato un soldo, ma veramen- te, invece di offrire, chiedevano, ed egli, se aveva, dava, o, mentre era al verde, li
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sarebbe già troppo tardi. Gli azionisti..". "Li chiami azionisti! Vorrai dire i contribuenti alle spese della scuola. Quanti sono ora?". "Sarebbero
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insieme lo Zen e Maria, la donna di servizio. Li tenne in camera quasi mezz'ora, ed uscirono entrambi commossi. Mirate aveva voluto presiedere lui
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vecchia musica da canto... NARCISO: La povera Carolina aveva una bella voce e qualche volta la sera d'inverno, quando el fioccava, la se metteva lì
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peccato. El mal l'è ch'è passaa anche la Bulona... senza aprir ciglio, vera Marianna? dormi tu che dormo anch'io, rivom a Milan. Lì non so come l'è stada
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chiacchiera, la garbatezza, i salamelecchi li sai trovare quando sei in compagnia de' tuoi amici e specialmente delle signore de' tuoi amici... LUIGI: Adesso
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, la più noiosa genia del mondo, avevano tanto perseguitato il cavaliere durante le sue passeggiate, che se li sentiva ancora addosso. E quanto avea
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no so cossa cred, scior... NARCISO: Quella sciora lì l'è la sciora Marianna... Tel se no el miracol? GAITAN: Mi el so no... NARCISO: T'è mai sentì a
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scaffale. Quando la punta dell'ago cessò di scrivere, il Capo trasse dall'astuccio gli occhiali, li inforcò sulla punta d'un naso che pareva l'insegna
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li porta. Qui è il caso di dire che chi meno spende guadagna di più. A Margherita toccò d'obbedire e d'accettare ciò che l'ospite le offriva con tanta
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al vizio, coi denari. I pezzenti restavano sul pianerottolo: le sorelle Esposito non li lasciavano entrare, temendo sempre pei valori che avevano in
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, - mormorò l'usciere, - don Crescenzo… vorremmo scialare, alla faccia di questo infame governo, - soggiunse, assai sottovoce. - È che nessuno li sa
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li sottolineava un ombra nera di stanchezza e di dolore, si riempirono di lacrime. La pioggia adesso aveva inzuppato l'ombrello di cotone verdastro e
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la portinaia, profondamente. - Tutti siamo di carne. Le dispiaceva, sì, le dispiaceva che i Fragalà se ne andassero chi sa dove, non li avrebbe
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marciapiedi, una sera in cui questa misera creatura era lì lì per perdersi: ed egli, con la sua solita prudenza di usuraio, anche nelle cose di amore, le
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pareva messa lì per legittimare la parola di studio: toffe non vistose, ma gaie, e una finezza di gingilli sulla scrivania, con cui giocherellava
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frasche i argento poste lì per mistico adornamento, la portellina di legno dorato che chiudeva la pisside. Di giorno anche la statua della Vergine
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candida e malinconica fanciulla, ogni giorno, dietro i cristalli del suo balcone, l'abitudine che è la grande generatrice degli affetti, che li crea
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denari della settimana, quando li prendi? - Eh! - disse l'operaio, levando una spalla, - per lo più al venerdì, non ho da prender niente. - Come fai a
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poteva entrare e da cui Cesarino l'aveva tenuta sempre lontana, calcolatamente. Pure, i prezzi della merce li conosceva e le facea sempre più
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piombo. Pure, rimaneva inchiodata dietro quei vetri sporchi di polvere: il suo alito caldo li appannava sordidamente. Vi erano in quella dispensa un paio
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delle popolane, i garofani bianchi, rossi, screziati, scritti ome li chiamano poeticamente, quasi quelle screziature fossero mistiche parole: e le
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adottato e fatto adottare! Erano tutte lì, col mestolo alla mano, parlando già fantasticamente dei carri che dovevano comparire, amplificando
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molto forte e molto chiara: e scrivendo due volte i numeri, li ripetevano macchinalmente, si vedevano le loro labbra agitarsi, pronunciando le cifre: poi
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. Le malattie dei vecchi impensieriscono e immalinconiscono i vecchi, ma le malattie dei giovani li sgomentano, come un fatto contro l'ordine della
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una cosa feroce, questa continua sete che nulla arriva a soddisfare! Oh, ma li avrebbe trovati i denari per giuocare, avesse dovuto vendere gli
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altre, la croccante, li struffoli, l sosamiello, utti i dolci partenopei, a base di molte mandorle, di molto zucchero, di molto cioccolatte, dolci
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Posillipo, dovevano tenere sollevati i tavoloni dei camerini di legno, per lasciar passare il mare tumultuoso, che altrimenti li avrebbe spezzati
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medica vibrò in lui, con un desiderio immediato di salvare quella creatura sofferente. Era lì lì per parlare, per chiederle bruscamente dove si
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spaventata. Dalla soglia della cucina, avvolta nell'accappatoio bianco e coi capelli mezzo disciolti, Bianca Maria li guardava fare, mentre Margherita la
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Accademia della crusca
