ammirativi, la sua voce non era salita di un tono. Con maggiore espressione si sarebbe detto: Buon giorno, ti saluto; stai bene? Come restava lì, impalato
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avvolte in un vecchio panno verdastro di tavolo da giuoco, la comitiva raccolta nel Caffè della Stazione, in fondo alla piazza lì dirimpetto, si agitò
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veniva da me. Mi chiamavano la spugna. M'imbevevo di confessioni. Ero credulo. Quelle speranze, quelle gioie, quegli stessi dolori li invidiavo, e la mia
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domanda. Le sue lettere erano lì, riunite in piccoli fasci sui quali erano tracciati dei segni convenzionali, ancora tutte odoranti d'un profumo
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. - Chi è ancora? - chiedeva egli infastidito, al servo che, aperto l'uscio, se ne stava lì in mezzo, come cercando le parole. - Una persona che vuol
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degli artisti che li scelgono. Accade un fatto; cento persone vi assistono, nessuna di esse ne darà una versione del tutto corrispondente a quella del
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mano sul raso dei divani, delle poltrone, degli sgabelli, odorando tutti i fiori, rimuovendo tutte le fotografie, tutti i gingilli; esaminando come se li
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scorresse, che arrivasse quel martedì, quando avrei... che cosa? Non lo sapevo io stesso!... Io ero lì, a percorrere il viale coperto d'un tappeto di foglie
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realizzarsi delle loro lunghe speranze, il nuovo e più potente e più dolce vincolo che li avrebbe uniti, non l'aveva egli stretta tenerissimamente, non gli
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si diresse verso lo specchio. Giunta lì dinanzi, sporse il capo; poi lo ritirò. Pareva avesse una tentazione di guardarsi, ma ne fosse trattenuta
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stessa table d'hôte e che vediamo, dalla stessa terrazza, arrivare e partire diciotto treni il giorno - oltre i facoltativi. Li avete contati? Io sì
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dell'Inesistente, che mi trasfusero il loro sangue, che mi soffiarono il loro spirito, questi esseri sono spariti, io li ho visti l'uno dopo l'altro morire
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queste persone giudicavano così diversamente della loro condotta di fronte al sentimento che li dominava, ella converrà meco che, almeno in questo
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a guardarlo. Ora, egli dirigeva in fondo allo stanzone, verso la mensola. Arrivato lì vicino, ricominciò: - Le nobili fattezze del re del creato sono
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tremito in tutta la persona. - Eccola lì, la simpatia, la leggiadria, la fantasia, la frenesia!... il sogno fatto persona!... l'ideale conseguito!... Come
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; ma mi pareva che la Serenità dimorasse lì. Salendo le scale, dovetti più volte fermarmi per dare ascolto a ciò che sentivo dentro di me. Sai certi
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fosse lì. In quella sua paura, era seducentissima; però il rumore dei passi della duchessa distraeva l'Olderico. In cima alla scala, il corridoio lungo
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-zag, rasentava l'orlo della scoscesa, difesa soltanto da un basso parapetto, e l'occhio, di lì, dominava l'abisso. Padre Ladislao procedeva sempre con
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erano sfilate dinanzi?... Credutosi fin lì al sicuro da nuove passioni, certo di aver chiuso da molto tempo e per sempre l'èra delle pazzie, era bastato
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giorno che un tedesco lì ospitato e affetto da una mite pazzia, fu trovato cadavere informe sulla spianata del campanile, dove la sua caduta dall'alto
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lei; per le stanze, nel santuario suo, egli sentiva che la chiamavano: Costanza - come lui! che le parlavano di tu, come lui! Egli li vedeva, in
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dunque lì le prove materiali di quel passato che egli aveva cominciato per non curare e che, suo malgrado, gli si era imposto inesorabilmente, fino a farlo
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dei fanali elettrici, esclamò: - Eccolo lì. Fermo accanto alla victoria, col bastone dal manico d'argento sotto l'ascella, infilando lentamente un
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l'onore di rivederla lì, quantunque sarà difficile che mi vi anneghi secondo il suo desiderio. Ad ogni modo, trovi Ella qui l'espressione dei miei più
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dover mostrare le braccia ad Alberto, i suoi braccini esili di bimba cresciuta presto. Fortuna, pensò, che non li ha nemmeno visti! Strinse il busto
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avvenimenti a lei sconosciuti; e la cavalla stessa, quante carezze non aveva avute da Alberto prima, assai prima che ella lo conoscesse! Tutto un passato li
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capponi maritati lì per lì a un pezzo di manzo vero lombardo. - Signori - disse il dottorone appendendosi il tovagliolo sotto il mento - vi invito al
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... ed egli se ne stava ritto, rassegnato, e la luna li illuminava entrambi freddamente serena. - Camminiamo, ti passerà. Marta non disse più nulla
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. Stava seduta sulla poltrona accanto al letto, e di lì fissava un paio di pianelle scalcagnate, poste dov'erano i vestiti di Marta. - Che cosa guardi mamma
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senza aspettare che Marta od Alberto parlassero, con facile loquela li invitò ad entrare, dicendo che la padrona li aspettava, che li avrebbe visti
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suo marito e gli altri mariti, trovando che Alberto li superava tutti in bontà, in gentilezza; certo non era molto espansivo, ma è forse necessario
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quando, in carrozzella, aveva scorti i suoi amici. Decisamente, pensò, egli li ama molto. Un'altra idea stava per svolgersi nella sua mente, questa: e
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temperamento sanguigno, per cui Toniolo mormorò piano, sorridendo: - Ce ne vorrebbero due al giorno delle Ninette per quello lì! Marta si senti sollevata
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che li guarda da lontano, dove la mano non stringe nulla. La sua verginale ignoranza faceva sì ch'ella non ammettesse altri strati all'infuori delle
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qualche soldo. - E allora te li portava? - Oh! nossignora, li beveva per farsi passare il dispiacere di non poter guadagnare di più. Per parte mia ero
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