suoi racconti, mia madre era morta all'alba, la sua voce dalle sere d'inverno era venuta lì nel corridoio, era la musica dell'attesa con tutti quei
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Due piccoli pappagalli, comprati per un bambino. Di lì a poco il bambino parte con la madre, che lascia casa e marito. Con l°uomo rimane la vecchia
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Nei pressi del Giuba abitava una zia del marito. Aveva i capelli lunghi fino alle natiche, li pettinava per ore, gli dava l'azzurretto come al bucato
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delle lucertole e neppure dei vermi o dei serpi. Forse li inghiotte forsedorme con i ragni a corona tra i capelli. In realtà li fotografa:una mosca
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Torna a discorrere sullo zen, è lì che intravede la salute, certa dell'illuminazione finale. E ripete che la verità è nell'andare, nell'accettare i
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Per una persona, li ho presi, che da tanti anni e morta eppure ancora forse abita qui e non ci fa compagnia e dei fiori forse non le importa, né del
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Il corridoio è un po piu buio, e non avviene mai che ci incontriamo lì e una zona di passaggio, e ognuno è molto attento, bada bene di restare fermo
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uscissero dai loro contomi, facessero corpo con noi, con l'aria tra di noi. E lì potevamo sentirli di più, tanto da lasciare che si liberassero di nuovo e
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- trasse proprio sui sassi che stanno lì
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La famiglia di lei: il padre in guerra con i figli, li scaccia, gli rinfaccia il pane. La famiglia divisa in due schiere: una, capeggiata dalla madre
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più, ho sempre abitato dirimpetto a uno scalo minore, la Stazione piccola, destinato ai trenini per Sassuolo. E lì dentro giocavo, certi giorni di
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. L'accetta pende sul muro scrostato. La piccola fugge via e di lì a poco l'uomo viene a restituire la pollastra bianca e ha la faccia livida. Passano
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sentiero e in quel momento preciso dici di aver freddo, che vuoi tornare indietro. Ma è proprio lì che guardo meglio e pochissimo più avanti sento che l
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, le mie piccole mani sanguinano senza fine e l'anima è triste come li occhi di un agnello che sia per morire. E le fontane cantano dietro le bianche
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di nuvole e di pioggia. Una bianca tristezza senza nome veste i muri, e nell'alto, una lontana luce, su li orli, un oro dolce sfoggia. Tu che mi
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, commessi, parrucchieri) ti avevano già preceduto alla chetichella, sparendo dai loro lettucci. T' eri portato alcuni pacchi di libri, li avevi messi al posto
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a chi per la sua cura non la teme, la morte che congiunge e non divide la compagna e il compagno e non li preme con l'oscuro dolore - ma che insieme
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che nemico le amica il vicendevole disio, nemica a quelli pur quando li ami e ancora a sé per più voler nemica. Così nel giorno grigio si continua
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. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Cosí li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. O cara
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rapido e muto Or li ho messi a dormire ad uno ad uno, distesi, freddi, pallidi, stecchiti: in verità, non ditelo a nessuno, li ho seppelliti
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, attonito, perplesso, parmi di aver lì appresso il volto aguzzo e smunto, e l'alito di un monaco defunto che, scappato dal freddo monumento, sfiorandomi col
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mio io li ringrazio, li benedico, come le prediche di un vecchio amico! O bimbo, o vergine mia creatura, cresci discepolo della natura ; cresci alle
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uccidendo? ". Il più fiero rispose: " Eh, no, vedete, vivi, vivi li prendo! guardi - E tirò di sotto a un cencio nero tre colombi, due tordi e un
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che tanto in terra amasti la tua borgata pia ti orni la fossa, e nel tempo lontano mesto ancor li coltivi il terrazzano! Aprile 1865
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la fronte; quei buoni curati li hai tutti scordati? Pensa ai bimbi del lido, ai ritornelli che col vento venian dai navicelli; e mi dicevi, seduti
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, e : - Sfoga - mi disse - l'immenso furor! - Ma quel sorriso mi avea fatto muto, e stava lì, sospeso, a bocca aperta come quando si aspetta uno
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insieme al gaudio di chiamarsi fratelli; guarda: un orrendo bacio nell'almo sen li strinse, e colla morte avvinse gli sventurati amor... Madri che
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, al profumo, al candor li sceglieremo, e ghirlande faremo! E l'aura che verrà dalla foresta, sia risonante o mesta, non sarà, come i femminili accenti
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intègri fino alla porta dell'eterno buio! Né ch'io giammai mi stanchi di riporli nel core ad uno ad uno, di volta in volta che il fatal becchino li mena
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Quando muore un poeta il ciel sorride; quel sorriso lo sente il volgo umano, e si guardano in faccia, e li conquide uno sgomento arcano. Veggono il
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! L'ellera vagabonda, agli ermi amica, tutto ti circonda con vago stile! I tuoi merli li fe' la durlindana tramutata in martello, ond'è che appari simile a un
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li irraggi della lor terra natìa. Però, scenda del Tevere alla valle, o salga al Campidoglio, o dai quadrivii del suburbio sbocchi, la folla, senator
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crudi sono quelli che non sono; gli altri, o Musa, li sai!... Oh! come fumo è tutto, e la letizia, e la mestizia!... Candida, tu, consolatrice, e il
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, sulle fosse dei monaci estinti; se all'inferno non giacciono avvinti lo sa Iddio che stupor li corrà! Dove il cantico, inutile, lento, si perdea per la
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