liquore che teneva in mano. - No, poiché anche essendo a | letto | ho provveduto a tutto. - In quale modo? - Facendo rapire e |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
|
| letto | dello Czarre, gravemente tormentato dai calcoli. Con dolore |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
|
elettrica. - Caspita! - esclamò il vecchio balzando dal | letto | - il Gran Proposto mi chiama di buon'ora ... Qualche cosa |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
|
ancora nella mia camera... ma, purtroppo, sono in | letto | malato, e ho appena la forza di scrivere poche righe su |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
perfettamente che tagliai con un temperino i lenzuoli del | letto | in tante strisce, che le annodai insieme, che le fermai da |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
letto, nella sua casa. Era in casa di Nico Lusardi e in un | letto | che non era nemmeno quello di lui. Per fortuna. Proprio la |
Un fatto di cronaca -
|
non rispondeva. - Soffiami, nonno! Piumadoro s'avvicinò al | letto | del nonno. Il nonno era morto. Piumadoro pianse. Pianse tre |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
|
adagiò nei suoi capelli immensi come nella coltre del suo | letto | e si lasciò trasportare. - Piumadoro, coraggio! Aprì gli |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
|
nottata - disse il conte sotto voce. E nell'accostarsi al | letto | urtò e rovesciò una seggiola. - Che paura! Giacinta a quel |
GIACINTA -
|
quel giorno famoso che fui per affogare e che scappai dal | letto | mentre sudavo. Collalto è venuto su a vedermi due volte al |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
appena giorno. Ho | letto | quasi tutta la notte. Che scrittore questo Salgari! Che |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
inverosimili. Il barone non era comparso, trovandosi a | letto | malato gravemente: del resto la sua testimonianza non |
Il maleficio occulto -
|
partito per Milano; il ladro, introdottosi nella camera da | letto | della baronessa, quella notte medesima, credendo che ella |
Il maleficio occulto -
|
mamma, "è una malattia che si guarisce presto! Andate a | letto | e non se ne parli più." I tre ragazzi non se lo fecero |
STORIE ALLEGRE -
|
baciati, era rientrata nella sua camera, saltarono dal | letto | e si posero a girandolare in su e in giù, tanto per non |
STORIE ALLEGRE -
|
il fiato. "Quante paure! Lo Zio, per tua regola, è andato a | letto | prima di noi." E, per esserne più sicuri, nel passare |
STORIE ALLEGRE -
|
strillò: "Chiù-chiù! ... Fuori i ragazzi! Via i ragazzi! A | letto | i ragazzi!" A questo grido sonoro e ripetuto, tutto il |
STORIE ALLEGRE -
|
a ripetere in coro: "Fuori i ragazzi!" "Via i ragazzi!" "A | letto | i ragazzi!" Figuratevi il chiasso, il baccano e lo |
STORIE ALLEGRE -
|
avessi | letto | Lucrezio in liceo me ne sarei innamorato, ma Lucrezio non |
La ricerca delle radici -
|
Ora ti accoppo. Riaccese la candela, saltò giù dal | letto | e si mise a frugare in tutti gli angoli. - Dove ti sei |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
l'omo accennò alla moglie di state zitta. Si rimise a | letto | e spense la candela. Il Grillo subito subito: - Trih! Trih! |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
bugiardo! Se questa notte ricominci, t'accoppo. Si misero a | letto | e spensero il lume. - Trih ! Trih! Trih ! - Che vuoi fare, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
Reuccio. Il Re stupì. - E dov'è la tua corona? - Sotto il | letto | di mia madre. Il Re mandò a cercare nella casetta |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
Il Re mandò a cercare nella casetta affumicata sotto il | letto | della povera donna, per vedere se era vero. - Maestà, sotto |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
povera donna, per vedere se era vero. - Maestà, sotto il | letto | c'era un cesto con de' cenci. - Hai sentito? - disse il Re. |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
i Ministri perché cercassero meglio. - Maestà, sotto il | letto | c'era un paio di ciabatte. - Hai sentito Grillino? - Non |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
e con scaffali d'ebano intarsiato. Nel mezzo v'era il | letto | del ricco cinese, basso, massiccio, in legno di rosa, con |
I FIGLI DELL'ARIA -
|
coricatevi, e noi, Fedoro, sediamoci l'uno presso il | letto | e l'altro presso la porta, colle rivoltelle in mano. |
I FIGLI DELL'ARIA -
|
coricatevi. Il cinese fece un gesto d'addio e si gettò sul | letto | senza spogliarsi, coprendosi colla coperta di seta azzurra. |
I FIGLI DELL'ARIA -
|
tremavano, le forze lo abbandonavano e gli pareva che il | letto | di Sing-Sing e tutti gli altri mobili gli girassero |
I FIGLI DELL'ARIA -
|
destinata dal maggiordomo del ricco cinese. Su un altro | letto | Fedoro dormiva profondamente, senza fare alcun gesto che |
I FIGLI DELL'ARIA -
|
fatto un cattivo sogno. A un tratto si slanciò verso il | letto | di Fedoro, mandando un urlo. Nelle vicine stanze, nei |
I FIGLI DELL'ARIA -
|
era cosí serena! ... Se fosse stato vero ... Gliel'avrebbe | letto | in fronte, a prima vista. E si fermava per ammirare quella |
GIACINTA -
|
tutte le notti che si avvicinava sommessamente al suo | letto | e che procurava di consolarla, di rassicurarla, di fornirle |
ARABELLA -
|
qualunque fossero, sicuro di sostenerle; ma ritraevasi dal | letto | colla mortificata e lenta tristezza, con cui l'occhio |
ARABELLA -
|
mezzo. Peggio per lui! ma peggio ancora se Arabella avesse | letto | nel suo, di cuore! Ogni suo sforzo, ogni sua ambizione |
ARABELLA -
|
accomodò con una certa furia distratta le pieghe del | letto | e soggiunse, mutando tono: "Ho trovato un vin vecchio |
ARABELLA -
|
presto in città. Si figurava di vederla gemere sopra un | letto | d'ospedale, sola so- la, e gli pareva che ella, spasimando, |
Le Fate d'Oro -
|
se il pensiero costante della madre, stesa su quel | letto | di sofferenze, non lo avesse sostenuto; il suo amore |
Le Fate d'Oro -
|
della fata Lucinda. Quando Bernardo si avvicinò a quel | letto | di dolore, sentì la cara e amata voce che chiamava: - |
Le Fate d'Oro -
|
coltricina sul bambino messo a dormire in un canto del gran | letto | matrimoniale; e nel silenzio della notte, si udiva il |
Racconti 2 -
|
del parto, gli aveva preparato la minestra e aveva messo a | letto | i bambini, bella e florida, allegra come al solito, |
Racconti 2 -
|
piú lesta dell'altra. Era assai ch'egli già notasse il | letto | sprimacciato molto meglio di quando viveva la sant'anima; |
Racconti 2 -
|
sporchi e spettinati; la casa, tutta sossopra; e nel | letto | mal rifatto le materasse parevano riempite di sassi. Nela |
Racconti 2 -
|
notte, tra pel frastuono di tutta la giornata e tra pel | letto | pieno di gobbe, il povero vedovo non chiuse occhio. - E |
Racconti 2 -
|
nei cristalli. A questo suo libro devo riconoscenza. L' ho | letto | per caso, a sedici anni; mi sono invaghito delle cose |
La ricerca delle radici -
|
giudizio. Tuttavia in fondo, quasi al di sotto di quel | letto | di brace, sul quale credeva di giacere, si faceva via un |
Demetrio Pianelli -
|
camera fosse pulita e fresca e fece collocare ai piedi del | letto | la vecchia poltrona con su un cuscino. Poi stette ad |
Demetrio Pianelli -
|
comunione di Arabella. "Come state?" Venne avanti fino al | letto | e guardò dall'alto della sua persona sul malato che |
Demetrio Pianelli -
|
anche sulla ringhiera, lasciando l'ammalato solo nel suo | letto | di spine: rientrò, gli raccomandò di nuovo di guarir |
Demetrio Pianelli -
|
sé, nell'uscire, quella donna, e che vennero a sedersi sul | letto | del malato. Ma al disotto di questa stanca rassegnazione, |
Demetrio Pianelli -
|
non sono mai esistiti. È forse questo il primo libro che ho | letto | in francese, il che ha aggiunto esotismo a esotismo e |
La ricerca delle radici -
|
marito mio? E crollavano la testa. D'inverno andavano a | letto | di buon'ora; almeno nel letto stavano caldi. E anche lì, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
testa. D'inverno andavano a letto di buon'ora; almeno nel | letto | stavano caldi. E anche lì, quando non potevano dormire, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
di dicembre; nevicava, faceva un gran freddo. Neppure nel | letto | essi riuscivano a scaldarsi. Sentirono dei picchi alla |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
cascare. La moglie diè uno spintone, il marito un altro; il | letto | traballava. Avevano una forza insolita. Ah! L'acqua |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
la scuderia la ragazza, con cui aveva fatto il chiasso sul | letto | tra salti e capriole. - Oh! Tu? - Sono a servizio. - Sei |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
|
capo. - Il meno che si possa fare è di metterla subito in | letto | e di chiamare il dottore. Mentre raccolgo un po' di brace |
Giacomo l'idealista -
|
un po' di brace nello scaldino, tu Lisa, prepara il | letto | nella stanza di Giacomo. Da dove vien fuori questa povera |
Giacomo l'idealista -
|
pover'anima - scappò detto alla Lisa, quando, deposta sul | letto | la malata, dette mano a svestirla; e male resistendo alla |
Giacomo l'idealista -
|
dagli orli dorati, fece il segno della croce. Dopo aver | letto | sottovoce alcune preghiere in latino, si chinò |
Giacomo l'idealista -
|
vi gioverà», soggiunse la marchesa. «Andiamo, andiamo a | letto | ... Venite a letto anche voi.» Si era rincantucciato con le |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
la marchesa. «Andiamo, andiamo a letto ... Venite a | letto | anche voi.» Si era rincantucciato con le ginocchia piegate, |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
di grave malattia. E pel timore che, entrando nel | letto | anche lei, non le accadesse di svegliarlo, si sedette su la |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
ella spiegava. Maria era stata rovesciata su la sponda del | letto | dal vigoroso movimento d'un braccio del marchese, e Titta, |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
le risposi. Essendosi al quanto ricomposta e discesa dal | letto | mi disse: "andiamo". La seguitai per un pezzo e giunti ad |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
fuori del convento, e ve la mostrerò se scostate il | letto | di ferro che giace in quel canto". Scostai il letto ben |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
il letto di ferro che giace in quel canto". Scostai il | letto | ben pesante e nulla vidi. "Provate a levare i mattoni che |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
materiale non secco". Dato mano ad una spranga di ferro del | letto | cominciai a smuovere il pavimento, staccare i mattoni e |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato | letto | su quanto è stato scritto. L' ho accettata come un |
La ricerca delle radici -
|
La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho | letto | parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che |
La ricerca delle radici -
|
dovranno essere interpretati con precauzione. Comunque, ho | letto | molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel |
La ricerca delle radici -
|
maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. Ho | letto | molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era |
La ricerca delle radici -
|
ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho | letto | anch' io confusamente, senza metodo, secondo il costume di |
La ricerca delle radici -
|
mie ragioni private, simboliche e pregnanti, perché l' ho | letto | in un giorno (il 1. gennaio 1945) in cui aspettavo di |
La ricerca delle radici -
|
sono inesplicabili quanto le amicizie: confesso di aver | letto | Balzac e Dostoevskij per dovere, tardi, con fatica e scarso |
La ricerca delle radici -
|
sopra un ramo d'albero, come ho fatto finora, che sopra un | letto | imperiale". Tant'è vero che rivoltosi al gran cerimoniere |
STORIE ALLEGRE -
|
tranquillamente, e Pipì tornò ad accovacciarsi sul suo | letto | imperiale. Ma in quel mentre che stava lì per riprendere il |
STORIE ALLEGRE -
|
versacci sono miei, proprio miei e di nessun altro. Ora ho | letto | la lettera, che non è lunga, e ti snocciolerò la |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
che si divertiva a far parlare il giullare. - Voglio un | letto | di piume finissime, che mi permetta di riposar bene, perché |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
intanto, parlando e ciarlando, dimentico il meglio: avrò il | letto | di finissime piume? - L'avrai, - disse il Conte. - Passiamo |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
Riccio credé di averlo abbastanza impaurito, se ne andò a | letto | e dormì saporitamente. La mattina dopo il poetastro e il |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
di Lapo aveva smosso i mattoni che rispondevano sul | letto | del poeta e, chiappati sul tetto una diecina di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
solo, si destò di soprassalto, e stava per balzare dal | letto | e correr su da Riccio, quando sentì questi che urlava: - |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
a Riccio, i pipistrelli cessarono di sbatacchiar le ali sul | letto | di Lapo; ma questi non si riaddormentò più, e la mattina |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
mantenuto tutti i nostri patti. Hai avuto il morbido | letto | di piume per Collinetta amena, hai avuto quattro abiti di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
e lasciò cadere la testa fra i cuscini. Lì presso c'era il | letto | delle gemelle; coricate l'una da capo e l'altra da piedi, |
Teresa -
|
Teresina la baciò adagio sui capelli; poi, avvicinandosi al | letto | di sua madre, vi si chinò sopra, riverente, piena di |
Teresa -
|
da piedi, due sulle seggiole che erano ai due lati del | letto | e una proprio sulla mano di Ruggiero. Tutte lo fissavano |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
cammino, quando salgo le scale, e soprattutto quando sono a | letto | e sento il bisogno di dormire, e invece l'asma mi fa |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
per la pelle del ventre, e dopo averlo sollevato dal | letto | fino al soffitto, lo lasciaron cadere in terra supino da |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
che la gobba non ce l'aveva più; si provò a scender dal | letto | e a camminare, e non soltanto lo fece senza dolore, ma |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
brigata. Dopo essersi sgrinzito davvero la pancia, andò a | letto | e dormì come un ghiro. Intanto la nonna e la madre s'erano |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
poco ti peritavi ! - esclamò la civetta. - Stenditi sul | letto | e bello sarai. - Ruggiero si mise lungo disteso sul letto e |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
letto e bello sarai. - Ruggiero si mise lungo disteso sul | letto | e la civetta che parlava gli si posò sul petto e tutte le |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
tanto grato quanto di questo dono ! - E arzillo saltò dal | letto | e fu lui che propose : - Facciamo nel cortile la festa di |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
era mai colui che se ne stava a pancia all’aria steso sul | letto | di Ruggiero? Chi era quel bel giovane così lungo, che con i |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
? Forse qualche assassino? Non era certo Ruggiero, che a | letto | doveva stare sempre a sedere con un mucchio di guanciali e |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
- E senza aggiunger altro, buttò via le coperte, balzò dal | letto | e si presentò alle due donne dritto, fiero, impettito e |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
|
a pian terreno, dove Santafusca aveva nascosto un | letto | e quattro sedie per sé, piú come una tana di rifugio che |
Il cappello del prete -
|
abbastanza; quel silenzio profondo, quelle ore eterne, quel | letto | duro imbottito di stecchi, tutto ciò non doveva lasciarlo |
Il cappello del prete -
|
il suo pensiero. Oh le belle mattine, quando scendeva dal | letto | e correva a respirare l'aria pura, a rinfrescarsi nella |
Il cappello del prete -
|
... - Portatela subito. Accostò ella stessa alla sponda del | letto | il tavolinetto a tre piedi e vi stese il tovagliolo. - |
GIACINTA -
|
un raggio della mia luce. Una volta entrato, avvicinati al | letto | dove dorme il Nano e rubagli tre cose che tiene sotto il |
Le Fate d'Oro -
|
mettersela alla bocca; ma. si vinse, e posò la tromba sul | letto | dei suoi bambini che dormivano. In quella notte però ebbe |
Le Fate d'Oro -
|
così forte che gli permetteva di vedere la ghiaia nel | letto | del fiume, e i pesci che guizzavano nell'acqua. Avvolta in |
Le Fate d'Oro -
|
d'oro, e sotto quel baldac- chino un letto. In quel | letto | dormiva Mi- seria. Sognava e chiamava la mamma, il babbo e |
Le Fate d'Oro -
|
una pasqua con la sua cara Miseria, che si svegliò nel suo | letto | e credè d'aver sognato; e allora: Fecero un gran festino, |
Le Fate d'Oro -
|
si contenne a stento. Gli era parso ch'ella gli avesse già | letto | nel cuore. Per fortuna, Adelina tornò ad agitarsi, a |
GIACINTA -
|
a lui e ai propri dolori di amante anche lí, innanzi al | letto | della sua bambina in agonia! A un tratto, si scosse, |
GIACINTA -
|
chi attende una condanna! Il dottore si era allontanato dal | letto | senza dir nulla. - Dunque? - gli domandò Andrea sotto voce. |
GIACINTA -
|
privati di tutto il superfluo. - Ci rimane però l'antico | letto | di famiglia, che è molto grande; è fatto di legno prezioso, |
Le Fate d'Oro -
|
d'oro e d'argento. Ce lo pagheranno bene. - Vuoi vendere il | letto | di famiglia? - esclamò la Contessa. - Quel letto in cui |
Le Fate d'Oro -
|
vendere il letto di famiglia? - esclamò la Contessa. - Quel | letto | in cui dormirono e morirono tante generazioni di antenati |
Le Fate d'Oro -
|
e morirono tante generazioni di antenati tuoi; l'unico | letto | che ci ri- mane! - A questo non ci pensare; tu dor- mirai |
Le Fate d'Oro -
|
so anche quest'anno. - Come faranno? - Il Conte vende il | letto | della pro- pria famiglia. - Il Gigante esclamò stordito: - |
Le Fate d'Oro -
|
famiglia. - Il Gigante esclamò stordito: - Come, il celebre | letto | della fami- glia Ruggiero, servirà a fare i regali ai |
Le Fate d'Oro -
|
e la Contessa anda- rono in camera, trovarono l'antico | letto | di famiglia al posto, tutto luccicante. - Che bel Capo |
Le Fate d'Oro -
|
una stanza che serviva anche da riposto per i cereali. Il | letto | era vicino alla finestra; e negli angoli stavano |
SCURPIDDU -
|
tanti anni fa, ho | letto | per la prima volta "Il sergente nella neve" di Mario Rigoni |
L'altrui mestiere -
|
grande serbatoio dei perché senza risposta, finché non ho | letto | su un dizionario che si tratta appunto di una "parola |
L'altrui mestiere -
|
in sé, il libertinaggio, l' esplorazione. Ricordo di aver | letto | molto tempo fa, su questo argomento, un bellissimo saggio, |
L'altrui mestiere -
|
sulla neve senza aver frequentato i corsi e senza aver | letto | i manuali, chi si studia d' imparare una lingua straniera |
L'altrui mestiere -
|
essendovi per il momento altro da fare, me ne ritornai a | letto | soddisfatto del mio lavoro. In verità la mia coscienza non |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
con l'ufficio di direzione e a sinistra con la camera da | letto | dei coniugi direttori. In quanto al quadro che impedisce al |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
crudele. Al primo canto del gallo le mani lo sbalzarono nel | letto | e disparvero. Aquilino si palpava le ossa indolenzite, |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
|
per annunziargli: «La signora marchesa si è messa a | letto | dopo mezzogiorno; è un po' indisposta. Ha un forte dolore |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
porta senz'aprirla. - Vogliate dire a Geltrude che vada a | letto | senz'aspettarmi.... - - Sei pazza! - susurrai. - Va bene, |
Il maleficio occulto -
|