Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: leoni

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costituzionalismo di Bruno  Leoni 
le paonazze ad arruffati  leoni  di Corea ruggenti fra rami verdi, verdi!,
della parete di sinistra il San Gennaro nel circo coi  leoni  [figura 139], che, sebbene non firmato - o per l'altezza la
parete del cortile si vedrà una fra le storiche bocche dei  leoni  colla seguente scritta incisa sul marmo a caratteri neri:
parete del cortile si vedrà una fra le storiche bocche dei  leoni  colla seguente scritta incisa sul marmo a caratteri neri:
Stato. Viene messo in luce come il costituzionalismo di  Leoni  si identifichi con il liberalismo, e come la sua filosofia
barba con indosso una tunica; i suoi attributi sono due  leoni  e alcune monete accanto ai suoi piedi che alludono al suo
sono cacciatori alle prese con una leggendaria coppia di  leoni  sanguinari, che hanno ucciso un numero di persone da
e fotografie. Andremo nel deserto, e fotograferemo i  leoni  e le tigri, per quel settimanale di Topazia, che paga bene.
Nando Orfei andando a vedere il suo spettacolo senza  leoni  e tigri.
poterono comprarlo - come le cronache ricordano - i nostri  leoni  di Madrid, per i quali la più grande gioia consistette nel
il Pacini di Colle; il Manetti, il Veraci, il Silvestri, il  Leoni  di Firenze; il Lazzarini e il Nottolini di Lucca; il
parete del cortile si vedrà una fra le storiche bocche dei  leoni  colla seguente scritta incisa sul marmo a caratteri neri:
con combattimenti tra fiere esotiche come orsi, tigri,  leoni  e leopardi.
Marco, quanto perchè, rotta ogni tradizione della forma dei  leoni  antichi, lo scultore s’è sforzato di mostrare in alcune
dopo la sua morte, sollevato dai grifoni, animali per metà  leoni  e per metà aquile. L’esistenza di esseri per metà uccelli è
Cavour) è esempio di buono stile ed elegante. — FRANCESCO  LEONI  fiorentino (n. 2 aprile 4795, m. 28 ottobre 4850) studiò
al primo piano ad uso della Società Filarmonica. Lasciò il  Leoni  anche molti altri disegni. Quelli di due teatri, che uno
stato di cose era anticamente probabile. I giovani  leoni  ed i giovani puma sono segnati di lievi striscie o file di
profferendogli la sua opera se potesse giovargli. Leone  Leoni  era scoppiato in un gran pianto, e non gli aveva nascosto
dovrebbe perdonare; è vero?... Addio! - Addio! - balbettò  Leoni  su la soglia della porta: e a Giulia parve che quella
di medicine e di alimenti. Mi farà una grazia! Leone  Leoni  ora sentiva un solo rammarico. - Un giorno o l'altro, le
cui egli può andare incontro, cioè le aggressioni di  leoni  rivali; perchè i maschi, secondo quello che mi disse sir A.
al moro ed alla giovane. "Stanno per assalirci!" I due  leoni  avevano abbandonato la duna e si erano messi a girare
d'alberi." "Dinanzi a voi!" esclamò il marchese. "Allora i  leoni  sono due invece d'uno." "Certo," disse Rocco; "quello che
esclamò Rocco. "Gettala fuori." "Voi sapete che i  leoni  hanno l'abitudine di ritornare là dove hanno abbattuto una
Il marchese di Sartena poteva quindi essere certo che i due  leoni  sarebbero ritornati per riprendersi la preda o fare qualche
tulipani, papaveri e via dicendo) cani con catena o senza,  leoni  ed aquile, cervi e colombe, ecc. La carta dev'essere
scalata, mettendosi in salvo. Un momento dopo i due  leoni  erano entrati, poi erano giunte delle antilopi che il simun
delle antilopi che il simun aveva cacciato dalle dune. I  leoni  però, forse molto spaventati dalla furia crescente
dopo il franamento delle sabbie e la fuga delle antilopi, i  leoni  avevano sentito ridestarsi la loro istintiva ferocia.
prigionia. Credevo ad ogni istante di provare i denti dei  leoni  e di trovarmi nei loro intestini." "Ed anch'io non ero
zanne di elefante, e dovunque si possono vedere tigri e  leoni  imbalsamati. C'è anche una scimmietta viva che mangia lo
"Bah! Non mi fanno paura. Ho già fatto la conoscenza dei  leoni  nell'Algeria e poi non credo che qui ve ne siano molti."
disse il moro, il quale pareva molto inquieto. "Quando i  leoni  hanno cominciato a divorare qualche uomo, sfidano qualunque
del suo scarpello, hanno in generale dei pregi. — ANDREA  LEONI  di Firenze (n. 1781, m. 1854), seppe dell’arte tanto da non
trovandosi oramai all'impegno, si armò di un coraggio da  leoni  e ficcatosi mezzo sigaro fra le labbra, cominciò a fumarlo.