televisione 237 • Uno stile impeccabile al supermercato 240 • Cosa mi metto quando..? 243 Lui 243; Lei 244; Come leggere un invito 245 • Districarsi con le
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dopo la padrona di casa e si comincia a mangiare dopo di lei; non si parla al cameriere (evitate farse democratiche); quando non si desidera qualcosa
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casa. Alla destra di entrambi, l'invitato - uomo per lei, donna per lui - più anziano o d'onore. Anche la sinistra, naturalmente, è un posto speciale
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"cravatta nera"), abito da sera per lei, senza cappello ma con acconciatura.
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compromesso per riuscire a comporre una compagnia soddisfacente per entrambi. Se lei dovrà tollerare i compagni di calcetto di lui, anche quello che tira
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assolutamente niente strascichi o acconciature elaborate. Un abito scuro per lui e un tailleur chiaro per lei andranno benissimo. Il bouquet non sarà tutto
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è buono. Rispettate i loro spazi; se vi pare che l'ingerenza dei suoceri sia eccessiva, chiaritevi con il vostro compagno/a. È lui/lei che dovrebbe
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regalate oggetti singoli di ciò che può essere venduto in coppia. Per esempio, se volete donare un accappatoio cercatene due, uno per lei e uno per
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dovrà indossare lo smoking e lei un abito da sera. Con "cravatta bianca" si intende il frac, dunque la signora indosserà un abito da gran sera, lungo e
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premuroso, trasformando il soggiorno del proprio invitato in una stressante e faticosa impresa lavorativa per sé e per lui/lei un debito morale
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giardino regalano benessere indiretto anche a voi. Non lamentatevi se li dovete annaffiare mentre lei è via per qualche giorno; ✓ il cane l'avete voluto
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prima l'uomo, che tiene aperta la porta per lasciar passare la signora e seguirla fino al tavolo, dove si accomoda dopo di lei. ✓ Quando il cameriere
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atterrato e dite l'esatto opposto. Se il consiglio riguarda i chili di troppo, lei non ne ha. Mai. ✓ Se a chiedervi consiglio è vostra suocera: campo
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si trasmette perfettamente nell'atteggiamento - il classico "lei non sa chi sono io". Grossolano quanto inutile: nel nuovo medioevo televisivo in cui
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, entrata prima di lei, viene via, la signora presentata è accompagnata, preceduta, sino alla porta del salotto della Regina, dalla dama di servizio, che
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, a Napoli, vi è qualche gentiluomo con cui ha ballato un giro di polka o di valzer: e il cerimoniale portava che fosse lei, per mezzo di un suo
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madre, verso cui avevate tenerezza, devozione, gratitudine, profonda: chi v'impedirà di portare, per lei, un lutto più lungo, che quella di zia non
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ballo ufficiale; in nessun ballo di cerimonia; non balla, se non quando si fanno quattro salti, in campagna. Tutto in lei deve essere semplice, gentile
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estranei e specialmente uomini, presenti. Dà sempre del lei agli uomini, vecchi e giovani: alle signore di grande rispetto, anche del lei. Del tu solo, come
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cugini, se vi è stata assieme nell'infanzia: chiama tutti gli altri per cognome e dà loro del lei. Non balla mai troppo con lo stesso cavaliere e se ne
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burlarsi di lei. Non caschi nell'errore di proteggere gli amori altrui, di diventar una marieuse: resti in una linea di semplicità e di distacco, a proposito
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visite: va nei medesimi palchi, nella medesima carrozza, siede accanto a lei, nelle visite, nelle feste: infine, diventa la sua ombra. Sembra quasi che i
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raffreddore! Su tutta la biancheria della sposa si ricama l'iniziale del suo nome di battesimo: è roba sua: lei la deve indossare e il suo nome di
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Prima di presentare un signore a una signora - giacché mai, mai, si presenta una signora a un signore - o in casa di lei, o nel suo palco, o in un
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lei, personalmente, di questo servizio, ogni settimana.
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lei, alle due e mezzo: ella stessa sta terminando di vestirsi. Altre due o tre person l'aspettano, non tutte divertenti. Cinque minuti di
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onori di casa con lei, anche deve essere in salone, mezz'ora prima dell'ora stabilita. L'invitato che arrivasse proprio mezz'ora prima, fa una figura
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bisogno del cartoncino stampato, per questi inviti; bastano due parole gentili scritte dalla padrona di casa, poiché è sempre lei, che invita, a nome
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deve occupare lei, personalmente. Un buon antipasto è un dolce ricordo, dato al palato di un invitato e un dolce ricordo nel suo cuore di goloso!
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costui non vi è, è lei che porta il bimbo alla madre. Se la intimità con la famiglia è grande, spesso la madrina, dona il vestito da battesimo o il porte
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affettuoso che obbligatorio. Nel giorno della cresima, la madrina, per lo più, dà un pranzo, in casa sua, alla cresimanda e alla famiglia di lei: questo
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n'avvantaggierà per giunta. Debbo però dire, che essa aveva tanta prontezza di spirito, e tanta grazia, che ne usciva sempre a onore. Per lo più a lei
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era prefisso le seguenti regole, che erano per lei condizione sine qua non: 1° Accompagnare Marina sempre essa stessa; il padre, le zie, i parenti
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sua parola spassionata, messa lì a tempo, può rimettere la calma, un'interpretazione benigna data da lei ad una frase un po' spinta, mette subito
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ordine erano allogate nelle guardarobe e ne'canterali! Qui le pezzuole colle loro belle marche, leggiadramente ricamate da lei; là i golini e le
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abbiano il necessario riposo! Oltreciò presso di lei le serve si risentivano dell’agiatezza l'agiatezza della casa; avevano un cibo semplice, ma
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, scomoda tutti: scusi, passi, scusi lei, anzi lei, finchè si caccia lunga e larga nel posto migliore: ohè, si è spenta la galanteria nel mondo? sono una
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; solo cercava di stuzzicare in lei la curiosità di sapere, le presentava alcuni oggetti per dar la sveglia alle facoltà dell’anima; il che era un
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soffocata dal pianto: — Tutto Elvira! sempre Elvira! La maestra avvistasi della gelosia di lei, le s'avvicinò con amore; ma Lisa la respinse bruttamente; e
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l’avevan menata al disordine. Questa motteggiava, quella rideva; Giorgina, avvertita dalla maestra a star a suo posto: — Non la guardo né manco io lei
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cosa volgare! Sempre allegra, sempre sorridente; già lei di un nulla è paga. Levare il broncio? Bisognerebbe che il mondo uscisse di carreggiata
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, e i dì di vacanza o Marina andava a passarli da Edvige, o Edvige veniva da lei; e in questo modo potè Marina famigliarizzarsi con quella lingua
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, secondo lei, più convinta che tutti i filosofi del mondo.
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nel letto, corse a lei, e conobbe che era disperata; perchè temeva di dannarsi, e così di detto in detto venne a sapere tutta questa spaventosa
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di studio, incaparsi, ma musica e sbadiglio per lei eran tutt'uno. La madre era lì lì per cedere su questo punto e fargliene smettere lo studio
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quando n’era richiesta, si peritava a dar il suo, e questa modestia, e questa riserva a lei intelligente crescevano prestigio infinito. La facevano poi
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le istituzioni sociali. La madre è l'educatrice naturale de'suoi figli; e chi meglio di lei ispira e rafforza i sentimenti, vita dell'anima, sprone
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dell'ispirazione; e se come artista le manca la forza creatrice e se nessun capolavoro a lei si può attribuire, di questi capolavori però fu essa la
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! Araminta. Le garba? Cidalisa. È d'un gusto squisito! Già non v'ha che lei, che abbia di queste eleganze. Araminta. Staniamo ella è tutta bontà e bellezza
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con lei il discorso si sollevava; oh non era rischio che cadesse nel triviale! E quando invitata, andava a pranzo fuori! Già è inutile il dirlo
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