accomodamento. L'avvocato spera bene. La questione è soltanto per la vigna, tra i due ammogliati. Io non, c'entro. Ho detto all'avvocato: Faccia lei
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anche per vostra sorella, per l'occhio della gente... La gente è maligna. Dice: - È per invidia... Ha rabbia che Nedda abbia sposato prima di lei
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Dico io per lei!..
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Ora costei è tua moglie: amala, rispettala, come ti deve amare e rispettare lei, secondo la santa legge di Dio... La mia casa è sempre casa vostra
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quella stregaccia!... È stata lei! La Caristia! È stata lei!.. Che c'entrava questa bona creatura? Doveva prendersela con lui... E poi, dovea
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È arrivato il garzone coi muli carichi di legna: scendo giù nella stalla un momento. Si, figliola mia! Rivolgiti a lei! È la Regina del cielo e della
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labbra... Tanto, che l'altro giorno Nedda mi rispose: Dovevi sposar lei!...
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(tornando vicino a lei).
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L'ho presa io per lei...
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Non è lei che parla! È la malia!...
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Nedda! Porta due panieri. Di' a la cognata se vuol venire anche lei...
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zia Pina mi è testimone! Mi portava ogni giorno vostre notizie: non so come ringraziarla... Lei vi vuoi bene, lana! Non coloro che vi han soffiato
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Con lei però vorrei fare come San Giuseppe.
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Diciamo delle figlie di Maria. O non era figlia di Maria anche comare Nedda? Il marito però a lei non gliel'ha trovato il padre spirituale. Ci ho
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Iana è imbroncita, perché sua sorella si è maritata prima di lei che è la maggiore.
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È una minestra da farsene onore; ma se non volete consumare appositamente per lei un petto di pollastra o di cappone, aspettate che vi capiti d
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La Marietta è una brava cuoca e tanto buona ed onesta da meritare che io intitoli questo dolce col nome suo, avendolo imparato da lei.
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; saputo poi ch’ella era composta di zucca gialla non ne mangiò più non solo; ma la guardava bieco come se avesse ricevuto da lei una grave offesa.
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presidente. Onorevole Carmine, invito anche lei a presentare una relazione.
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di Lei!
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presidente. Onorevole Imbriani, come ha udito, il Governo propone che la discussione della mozione da lei presentata abbia luogo dopo l'approvazione
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presidente. Sta bene, ma non è lei che può infliggere una condanna; perchè non spetta a lei nè alla Camera di far ciò; spetta a chi ne ha il diritto…
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presidente. Non è a lei che spetti questo compito. Venga all'argomento.
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Imbriani. La ringrazio delle sue osservazioni, però le parole «poco generoso» in bocca di lei veramente mi feriscono…
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presidente. Onorevole Imbriani, se Ella ammetto che io sia equo mi permetta che io invochi da lei quell'equità che mi pare dimentichi…
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presidente. Onorevole Imbriani, io ho voluto dire che siccome non spetta a lei portare qui queste accuse anche quando avessero fondamento, mi pareva
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. Ma, onorevole Imbriani, a lei, che oltre ad essere un uomo politico è principalmente un gentiluomo, io non voglio ripetere le cose dette in quel
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Nicotera ministro dell'interno. Non le dico; eppoi lei le sa.
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Imbriani. Comprende, onorevole presidente, che io ho tanta deferenza per Lei, che non rispondo alle sue parole. Ma io non scendo basso, sa, lo dico
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Imbriani. Ma, con tutto il rispetto che ho per Lei, onorevole presidente, devo dire che ho visto il sindaco di Torino nella categoria di quei
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, aveva ben altri titoli oltre quello accennato da lei. Poichè Ella sa come egli sia circondato della stima universale e quanti servigi abbia reso al paese
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Ma pure mi permetterà che il dovere di richiamare e di frenare gli oratori, più di lei, l'aveva il sindaco presente.
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Nicotera ministro dell'interno. Ma veda, onore[vole] [Im]briani, per quanta stima io mi abbia di Lei, comprenderà che ho anche un dovere e che questo
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presidente. In ogni caso, se non venisse l'onorevole Grimaldi, lo svolgerà lei.
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Tittoni. Invoco da Lei un po'di quella pazienza che Ella chiedeva a me poco fa.
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, asciutto asciutto, col suo ac- cento tedesco queste poche parole: "So da un pezzo ch'ella è uno strozzino. La Polizia non farà niente per lei. Vada
di fuori di lei. La fede era tanto indiscussa, la mo- rale così bene ridotta a precetti ed a formule, che il pensarci di- ventava inutile: non già che
ch'ella, signor Carlo, è il più vecchio e più savio uomo di questi monti. Permetterà ch'io venga a discorrere spesso con lei e che mi chiami suo amico
LEI: Vuj, Narcis, dagh on franc al Peder. Ciao, neh Peder, saludem ancamò el zio prevost. Oh Maria Maddalena come l'è scur. Ehi, sor cap, el droppen
potresti trattarmi con meno cerimonia. LUIGI: Guarda che son di Romagna e la mi fuma presto, la mi fuma. SIGNORA: Sì lei signor Luigi Spazzoletti, lei signor
prendere prima un cicino di caffè in compagnia, se lei permette. Si accomodi: forse avrà sentito qualche rumore in casa... MARIANNA: Tutt'altro: lei ha
poté: - Lei si accomodi e comandi come in casa sua. Qui ci sono dei libri, dei giornali, il pianoforte; intanto io vado a dare gli ordini perché sia
' ella, crollando il capo. - Ma non vengono soli… - Forse, viene pure un'altra comitiva. - Per fare che? - gridò lei, sentendo concentrarsi la sua paura
e giù, pel corridoio, tentando allontanarsi dalla stanza della sua figliuola, ma non riuscendovi, tanto lo mordeva la curiosità di sapere da lei, che
? - Neve e chinino. Ha chiesto ancora del dottor Amati. - Vi ho detto di non nominarmi mai quell'infame! - esclamava il marchese. - Ssst! - zittiva lei
il capo, davanti a quella volontà: aveva sempre obbedito, non si sapeva ribellare. Amati fremeva d'ira, anche contro lei: ma, subito, una immensa
dei suoi nervi, nella febbre che dalle vene veniva a tumultuare nel cervello. E sempre, sempre, quando era sola, o quando suo padre era con lei, ella
obbediente, le faceva la promessa, le diceva che sarebbe venuta anche lei, più tardi, più tardi, alla bottega. Quella scioglieva le piccole braccia, restando
, e anche il cuore degli uomini di forte pensiero e di forte lavoro. Antonio Amati non cercava né di vederla più spesso, né di parlare di lei, né di
per fare una carità, tanto era un buon signore, aveva voluto sposare la marchesina, così bella e così cara: e anche lei gli voleva bene, al medico, un