Il romanzo della bambola
padre allo sguattero di cucina, s'affrettassero a contentarla. Era lei che ordinava il dolce al cuoco; lei che indicava al cocchiere l'ora d'attaccare
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Il romanzo della bambola
Attilio le fece quel tiro, non avrebbe potuto davvero far nulla per lei. Ma gli fu grata almeno dell'intenzione: l'amor del prossimo è una virtù così
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Il romanzo della bambola
, pensosa. È proprio vero che Dio non abbandona mai chi soffre. Quando la Marietta s'era scordata di lei per il puledro, ecco che ad amarla con tutto il cuore
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Il romanzo della bambola
che non chiede da mangiare - diss'egli, respingendoli un'altra volta nel carretto. Rise anche la donna, perchè, secondo lei, il motto era assai
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Il romanzo della bambola
gelosa. - È una bambola? - domandò dopo un pezzo Lucietta; quasi che fino allora fosse stata incerta riguardo al piccolo essere da lei tenuto in braccio
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Il romanzo della bambola
molto spazio; ma la Marietta, indovinando che lì dentro doveva esserci una gran bella cosa per lei, aveva voluto mettersela su le ginocchia, e badava
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Il romanzo della bambola
Lucietta, vi passeggiasse volentieri, scalza, ormai lei pure come le fanciulle di casa, senza mandar neanche un pensiero a' morbidi tappeti di spesso
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Il romanzo della bambola
Al mattino seguente, la Marietta non ebbe bisogno, come al solito, d'essere svegliata; era appena giorno quando lei stessa chiamò la governante
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Il romanzo della bambola
, com'era stravagante quella creatura! C'era da mettersi in pensiero a aver da fare con lei. Adesso voleva una cosa: subito dopo un'altra. Benedetta
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Il romanzo della bambola
quanto tutti erano contenti di vederla. Da quella bestiola ella si faceva obbedire come da un grosso cane. Il cavallino saltava, montato da lei, gli
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Il romanzo della bambola
che la Marietta avrebbe fatto ammalare d'indigestione anche il Moro, come s'era ammalata lei, la sera del Natale. - Babbo, quando potrò andare a
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Il romanzo della bambola
richiudevasi dietro di lei, la bambola si sentiva dentro una vibrazione che le lasciava una tristezza indicibile. Avesse almeno potuto alzarsi da quella
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Il romanzo della bambola
persuasa, a forza di sentirlo ripetere, ch'ella non meritava niente e che qualunque cosa era troppo per lei. Macchinalmente seguiva con gli occhi la
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Il romanzo della bambola
recitava una piccola orazione insegnatale a scuola; poi ricominciava a lavorare. I giorni più tranquilli per lei erano quelli in cui i suoi genitori
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Il romanzo della bambola
lei era d'una modernità estrema. Si ricordava vagamente un grande laboratorio con tante donne che tagliavano, cucivano; cucivano, tagliavano... Il
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Il romanzo della bambola
gabinetto. - L'ho fatta incomodare, signora Cerchi - disse ella - per avvertirla che Camilla non istà affatto bene. O non se n'è avveduta, lei? Quella
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Il romanzo della bambola
... Liberata! - chiamò Camilla e fece l'atto di voler sedersi sul letto, senza però riuscirvi. La vecchia serva abruzzese, era lei, accorse e baciò più
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Il romanzo della bambola
quando, un rumor di voci e di passi giungeva fino a lei, dal resto della casa. Ma subito le voci s'affievolivano; s'allontanavano i passi; non era, no
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Il romanzo della bambola
. Lei si torceva le mani, scrollava la testa, facendo segni di dispiacere con la bocca. Il fatto sta che aveva assoluto bisogno di denaro, per poco che
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Il romanzo della bambola
lei la bambola con tutte e due le braccia. - Ora vengo - gridò la bimba, precipitandosi per le strette scale, che sonarono dello scalpiccìo delle sue
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Il romanzo della bambola
! - ripeteva con premurosa insistenza. Lei scrollava la testa; non poteva dir nulla; avea la gola chiusa. La gobbetta, in tanto, passava, portando
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Il romanzo della bambola
- Il male era, capisci, che quasi tutti i cavalieri, cristiani e pagani, eravamo innamorati d'Angelica. Pensa che vita! Lei mi fuggiva; io dietro a
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Il romanzo della bambola
, c'era Ruggiero, c'era Angelica... ah, Angelica! Son perfino uscito di sentimento per lei!
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Il romanzo della bambola
storia, cominciava a riconciliarsi con lui. Era, in fine, suo prossimo, un fantoccio come lei, e come lei aveva sofferto tanto! Ora i patimenti hanno
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Il romanzo della bambola
sento che per Angelica avrei fatto non so che cosa! Lei non si meritava nulla, questo è vero, ma in somma... - Era poi bella di molto, codesta Angelica
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padre allo sguattero di cucina, s'affrettassero a contentarla. Era lei che ordinava il dolce al cuoco; lei che indicava al cocchiere l'ora d'attaccare
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Attilio le fece quel tiro, non avrebbe potuto davvero far nulla per lei. Ma gli fu grata almeno dell'intenzione: l'amor del prossimo è una virtù così
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, pensosa. È proprio vero che Dio non abbandona mai chi soffre. Quando la Marietta s'era scordata di lei per il puledro, ecco che ad amarla con tutto il cuore
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che non chiede da mangiare - diss'egli, respingendoli un'altra volta nel carretto. Rise anche la donna, perchè, secondo lei, il motto era assai
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gelosa. - È una bambola? - domandò dopo un pezzo Lucietta; quasi che fino allora fosse stata incerta riguardo al piccolo essere da lei tenuto in braccio
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molto spazio; ma la Marietta, indovinando che lì dentro doveva esserci una gran bella cosa per lei, aveva voluto mettersela su le ginocchia, e badava
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Lucietta, vi passeggiasse volentieri, scalza, ormai lei pure come le fanciulle di casa, senza mandar neanche un pensiero a' morbidi tappeti di spesso
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Al mattino seguente, la Marietta non ebbe bisogno, come al solito, d'essere svegliata; era appena giorno quando lei stessa chiamò la governante
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, com'era stravagante quella creatura! C'era da mettersi in pensiero a aver da fare con lei. Adesso voleva una cosa: subito dopo un'altra. Benedetta
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quanto tutti erano contenti di vederla. Da quella bestiola ella si faceva obbedire come da un grosso cane. Il cavallino saltava, montato da lei, gli
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che la Marietta avrebbe fatto ammalare d'indigestione anche il Moro, come s'era ammalata lei, la sera del Natale. - Babbo, quando potrò andare a
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richiudevasi dietro di lei, la bambola si sentiva dentro una vibrazione che le lasciava una tristezza indicibile. Avesse almeno potuto alzarsi da quella
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persuasa, a forza di sentirlo ripetere, ch'ella non meritava niente e che qualunque cosa era troppo per lei. Macchinalmente seguiva con gli occhi la
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recitava una piccola orazione insegnatale a scuola; poi ricominciava a lavorare. I giorni più tranquilli per lei erano quelli in cui i suoi genitori
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lei era d'una modernità estrema. Si ricordava vagamente un grande laboratorio con tante donne che tagliavano, cucivano; cucivano, tagliavano... Il
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gabinetto. - L'ho fatta incomodare, signora Cerchi - disse ella - per avvertirla che Camilla non istà affatto bene. O non se n'è avveduta, lei? Quella
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... Liberata! - chiamò Camilla e fece l'atto di voler sedersi sul letto, senza però riuscirvi. La vecchia serva abruzzese, era lei, accorse e baciò più
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quando, un rumor di voci e di passi giungeva fino a lei, dal resto della casa. Ma subito le voci s'affievolivano; s'allontanavano i passi; non era, no
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. Lei si torceva le mani, scrollava la testa, facendo segni di dispiacere con la bocca. Il fatto sta che aveva assoluto bisogno di denaro, per poco che
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lei la bambola con tutte e due le braccia. - Ora vengo - gridò la bimba, precipitandosi per le strette scale, che sonarono dello scalpiccìo delle sue
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! - ripeteva con premurosa insistenza. Lei scrollava la testa; non poteva dir nulla; avea la gola chiusa. La gobbetta, in tanto, passava, portando
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- Il male era, capisci, che quasi tutti i cavalieri, cristiani e pagani, eravamo innamorati d'Angelica. Pensa che vita! Lei mi fuggiva; io dietro a
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, c'era Ruggiero, c'era Angelica... ah, Angelica! Son perfino uscito di sentimento per lei!
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storia, cominciava a riconciliarsi con lui. Era, in fine, suo prossimo, un fantoccio come lei, e come lei aveva sofferto tanto! Ora i patimenti hanno
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sento che per Angelica avrei fatto non so che cosa! Lei non si meritava nulla, questo è vero, ma in somma... - Era poi bella di molto, codesta Angelica
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