Newton detta legge
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disordinate dei pianeti riconducendone il moto a regole geometrico-matematiche (non usò mai la parola “legge”, che è di noi moderni). Queste regole
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” secondo una costante di proporzionalità indicata con G. Tre leggi parziali confluivano in una che le comprende e le supera. La legge di gravitazione
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Al sicuro dalla peste e nella pace della campagna, secondo la tradizione Newton avrebbe intuito la legge di gravitazione universale nel frutteto
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pezzo di legno, è andato in orbita anche un ritratto dello scienziato. L’albero e la mente responsabili della scoperta della legge di gravità sono
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Stukeley che in una situazione simile aveva avuto l’illuminazione delle legge di gravità. A specifica domanda su come fosse avvenuto il fatto, venne fuori
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La legge che fa variare la forza di attrazione tra due corpi con l’inverso del quadrato della loro distanza si fece strada nel corso di un ventennio
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trattenerlo dal pubblicare il risultato. Ma l’approssimazione non era colpa della “legge”: dipendeva dalla cattiva conoscenza del raggio della Terra. Quando
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) e promise di spedirglieli qualche giorno dopo. Ottenuta la dimostrazione, nel novembre 1684 Halley convinse Newton a pubblicare la legge dell’inverso
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intuendo la legge dell’inverso del quadrato. In particolare Hooke nel 1674 aveva scritto in modo esplicito che la Luna tenderebbe a muoversi in linea
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Toccò al solito Halley l’onere di dare la prima dimostrazione dell’universalità della legge di gravitazione prevedendo, in base ad essa, il ritorno
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Per i posteri l’eredità vera si nasconde nella legge di gravitazione universale e nella sua conseguenza: una norma fisica che regola il cosmo intero
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Il Settecento e l’Ottocento vedranno molte altre conferme della legge di Newton, dalla scoperta di Nettuno in base alle perturbazioni subite da Urano
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Nel 1680, quando il gesuita tedesco si congeda dal mondo, Newton ha concepito da un pezzo la legge di gravitazione universale, anche se ne rinvierà
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importante per comprendere la natura di questi oggetti celesti e per confermare la legge di gravitazione universale. Ne previde il ritorno nell’autunno 1758
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(cioè in quello apparente del Sole), che dipende dalla seconda legge di Keplero.
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L’esito delle misurazioni si legge nel saggio Specimen observationum bononiensium quae novissime in D. Petronij templo ad Astronomiae constitutionem
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vegetali, John incontrò pure lui i suoi limiti quando volle uscire dal campo che gli era proprio. Definì “Legge dell’Ambarabà-Cicì-Cocò” l’evoluzionismo di
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, stando a una legge empirica enunciata da Titius e ripresa da Bode, ci si aspettava dovesse esistere tra l’orbita di Marte e quella di Giove. Poteva essere
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stati i calcoli del francese Urbain-Jean-Joseph Le Verrier, basati sulla legge di Newton e sulle perturbazioni gravitazionali di Urano. Ne parleremo
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raggi luminosi. Il suo nome rimane legato alla “legge di Biot” secondo la quale l’angolo di rotazione è inversamente proporzionale al quadrato della
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Newton aveva rischiato di gettare nel cestino la legge di gravità perché le dimensioni della Terra allora note non facevano tornare i suoi calcoli
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realizzato a Greenwich – si legge nei testi di storia dell’astronomia – quasi un secolo dopo, nel 1871, dall’astronomo reale Sir George Airy. In
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Tanto per togliere la curiosità a chi legge, oggi sappiamo che la distanza di Eltanin, una stella gigante color arancio, è di 148 anni luce, il che
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ritenevano, ma erano legate dalla gravità, con due conseguenze importanti per l’astronomia: 1) l’universalità della legge di Newton trovava una conferma
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conquistò. Scampato al collegio dei gesuiti di Lione e a una laurea in legge, si dedicò all’astronomia. Gli studi giuridici peraltro ebbero su Lalande una
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Nelle intenzioni del padre Lagrange doveva diventare avvocato: enfant prodige, a 14 anni si trovò iscritto alla facoltà di legge dell’Università di
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’astronomia diede tre contributi di rilievo derivandoli dalla legge di Newton: la spiegazione del fatto che la Luna rivolge alla Terra sempre lo stesso
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termine il sistema olare non è stabile ma caotico, per primo attirò l’attenzione su una incrinatura della legge di gravitazione universale che indurrà
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specializza in chimica alla scuola di Louis Joseph Gay-Lussac, celebre per la legge che lega il volume dei gas alla loro temperatura (in realtà formulata
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Alla pubblicazione della legge di gravitazione da parte di Newton era seguito un intenso lavoro per verificarne l’effettiva universalità ed elaborare
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In questa marcia a tentoni, Le Verrier si fece guidare dalla già citata Legge di Titius-Bode. L’astronomo tedesco Johann Daniel Dietz (cognome
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La credibilità teorica di tale rapporto fu però irrobustita da due conferme sperimentali. Per funzionare, la Legge di Titius-Bode richiedeva l
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di Nettuno: l’asse dell’orbita di Mercurio non rispetta la Legge di Newton!
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’invisibile, e con essa l’astrofisica moderna. L’aggettivo moderna è necessario, perché esisteva già un’astrofisica “classica”: la legge di gravitazione di
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anni dopo la pubblicazione dei Principia e quindi della legge di gravitazione universale, il ministro Richard Bentley scrisse all’autore di quel
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Ancora bambino Edwin legge i romanzi di Jules Verne, a otto anni si fa regalare un piccolo telescopio, a 12 risponde per lettera al nonno che gli
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la velocità con cui esse si allontanano per definire sempre meglio quella che ora è chiamata “legge di Hubble”. Un paio di volte Einstein andò a
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dovuto al fatto che l’orbita della Terra è ellittica e che per la legge di gravità la Terra deve muoversi più velocemente quando è più vicina al Sole e
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ritmo di formazione di nuove stelle, relazione oggi chiamata “legge di Schmidt”. Questo risultato gli aprì le porte dell’Osservatorio di Monte Palomar.
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delle loro stelle è inspiegabile se si tiene conto soltanto della materia luminosa: le stelle periferiche non rispettano la terza legge di Keplero
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Confrontando le velocità di allontanamento di galassie più o meno remote Perlmutter e colleghi intendevano confermare la Legge di Hubble sull
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neppure un sussurro extraterrestre. È duro in un mondo scientifico dominato dalla legge “publish or perish”, o pubblichi o muori. La caccia a E.T. non ha
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di conseguenza un ritardo di un giorno ogni 3320 anni, ed è ciò che si legge in molti libri che trattano la vicenda dei calendari. Ma non è così
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naturale ma indotta con un avvelenamento da mercurio secondo quanto si legge nel diario di un lontano parente, Erik Brahe. Chi poteva avere interesse
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al centro dell’universo. E poiché i pianeti accelerano in vicinanza del Sole e rallentano quando se ne allontanano (seconda legge, quella detta
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. Ma il 1609 meritava di essere celebrato anche per il libro che introduce le orbite ellittiche stabilendo la “prima legge di Keplero” (benché l
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Con Harmonices mundi libri V, opera pubblicata nel 1618, Keplero giunge alla sua terza legge, quella che stabilisce la costanza del rapporto tra il
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), uomo di legge e inventore dilettante, che però non si preoccupò di farlo conoscere. L’ottico John Dollond (1706-1761) arrivò per conto suo alla stessa
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nei libri di storia dell’astronomia si legge che questa prova venne solo con la scoperta dell’aberrazione della luce compiuta da James Bradley nel 1728
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