Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: legge

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

In questo libro i nomi possono essere dati arbitrariamente da chi legge, possono essere associati a vecchie foto di visi che colleziono negli anni e

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La Verna

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Campana, Dino 1 occorrenze

gettate in cataste da una legge violenta verso il cielo, pacificate dalla natura prima che le aveva coperte di verdi selve, purificate poi da uno spirito

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UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

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Giacosa, Giuseppe 1 occorrenze

: Il Re, la Dama, Iddio; e su questi, lucente Come un sole a meriggio, una grande chimera, Legge informe, malcerta, prepotente, severa, Assoluta

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Penombre

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Praga, Emilio 3 occorrenze

secoli è legge e forma e ingegno; or giganti magnanimi, or fantocci di legno; poc'anzi io stesso un angelo, presto un verme dormente, una preda del niente

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eressero, tutta una legge oscura; che multiformi eserciti di mostri in lunghe serie espongono miserie al prossimo che vien. E ha già segnato il numero il

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sogno; è un'alcova pulita e silenziosa, è il delirio, è l'oblìo d'ogni bisogno; d'ogni bisogno, d'ogni legge umana, di tutti i gioghi alla carne

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 4 occorrenze

Schiudesti appena il tuo logoro ombrello, e giù d'urti e di inchieste ti circonda di pescatori un garrulo drappello, e dura legge è pur che si

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; ecco frati, e suore, e preti, cui nel volto ancor si legge la nequizia che fu legge per le plebi di altri dì! - O bruna fanciulla che sempre sorridi

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torvo su un letto d'ortiche le sue colonne antiche. Le falangi dei Cimbri incatenati qui passár, dalle invitte alme imprecando ai ferri e alla fatal legge

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, l'artista, che sul soglio la riporrà sovrana : questa è la legge umana, questo è di Dio l'amor!

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Trasparenze

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Praga, Emilio 3 occorrenze

Io son povero al par di un fraticello; ma tu sei vispo, rubicondo e bello, l'avvenire tu sei, l'ultima legge ormai dei giorni miei. Ti lascio, amico

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all'alme perverse quanto all'anime buone pur nelle sorti avverse, dona a chi segue la sua legge Iddio d'esultanza o d'oblio! Né più il pastore, dalle prime

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, ma da legge che ingiusta non è. * * * O Musa mia, perdonami se ti ho costretta a far da moralista! Ma sai quanto mi strazii dei miseri la vista! E

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