(Finita la muta preghiera, le donne rialzano le teste addolorate).
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Spaziosa sala del Castello. Due archi ben misurati aprono le belle curve alla vista di una terrazza a colonne, e della notte poco innanzi l’alba. Una
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(Le sue labbra avidamente si dissetano).
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(Quasi lo trascina verso le sue stanze, a sinistra)
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(Le vesti di ognuno, ampie e lunghe, hanno linee pure, ieratiche)
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(Si riode improvvisamente il coro sacro dentro la chiesa. Le donne si chetano e si inginocchiano ancora).
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(fugge dalla terrazza verso destra. Fiora lo guarda, lo segue come a proteggerlo, poi corre verso le sue stanze. Ma s’è aperta la porta di sinistra
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vecchie le sta d’intorno, ma con timorosa distanza. Un gruppo d’uomini è più in fondo. Dall’interno della chiesa giunge la voce del Coro.
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D'improvviso, per l'aperta finestra entrano le prime note della melodia notturna. Sospesa nell'ansia, l'amante ascolta. Trasognata, con le parole
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cancelli, è perduta con gli occhi e con l'ansia nell'Imagine di cedro che scintilla sotto le lampade numerose. Le più ardite fra le sue donne si sporgono dal
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Ella si getta ginocchioni, traendo per le mani il giovine, che s'inginocchia di contro a lei. Sono senza colore entrambi, anelanti, a viso a viso
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Irrompe Ugo a mozzarle su le labbra l'ingiuria.
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Lascia dietro sé le sonatrici Parisina, discendendo qualche grado.
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, con un altare, quella che nella notte di maggio gli Angeli traslatarono su le loro ali alla spiaggia di Schiavonia e nella notte di decembre
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Smarrito e tremante, il figlio muove le labbra quasi senza soffio.
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Ella si scuote e s'alza, mentre l'aspettante le si accosta, sconvolta.
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Le donne fuggono sbigottite. Il plaustro è giunto quasi in vetta, e s'arresta con le due ruote sul corpo traverso dell'ultimo caduto. Su i lauri
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Il volto della Malatesta subitamente s'infiamma, quasi che le si apprenda l'ebbrezza sanguinaria.
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Parisina ritrae lentamente la mano e socchiude le palpebre, come invasa da sùbito languore.
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Come le donne scorgono la Senese, sbigottiscono; e in timore sussurrano intorno alla lor signora.
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slancia verso il figlio con un'ansia impetuosa, e lo stringe fra le sue braccia. Egli le si abbandona, quasi divenuto fragile a un tratto, ridivenuta
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Risorge ora nella loggia il coro feminile, e gli sciami sembrano agitarsi per le arcate aeree.
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Con tutta l'anima abbrancata al ferro che non si crolla, la madre protende le labbra verso lui.
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Parisina è seduta sotto il padiglione. La Verde l'acconcia e abbiglia. Nei cofani aperti brillano le robe e gli ornamenti.
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Parisina, smarrita, piega gli occhi a guardare, e vi cerca la piaga nel petto con le mani. Poi tenta di sorridere.
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stende i tappeti, perché ella vi cammini su gli alti zoccoli fini ai cancelli del Santuario. Le tre donzelle riprendono la sequenza sugli organi
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Ella s'addossa allo stipite restando inchinata, più bianca della sua gorgeretta. Con un atto pronto e forte Parisina spinge Ugo tra le cortine e lo
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Ella depone il tutto; poi esita qualche istante, e si ritrae lievemente senza rivolgere le spalle, camminando a ritroso, con gli occhi fissi sopra i
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Com'ella fa l'atto di volgersi verso le cortine che chiudono il fondo del padiglione, a chiamare la sua gente, il forsennato la trattiene a forza e
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Per le sovrapposte logge del palagio appariscono le fanti e i garzoni ai telai, alle opere dell'ago, alle opere dei profumi, ai giuochi, ai concerti
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affisano, l'una nell'altro assorti; e il mistero le cerchia.
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Per l'uscio socchiuso entra Ugo anelante. Senza parola, egli si precipita e la stringe con la violenza di chi vuol' soffocare e abbattere. Le quattro
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Un clamore d'assalto e di battaglia va crescendo su pel laureto, e già supera i cantici sacri. Un sùbito sgomento invade le donne e la chiericia
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Con un atto graterno Aldobrandino lo prende fra le sue braccia; mentre già al suo cenno i compagni attoniti o accigliati si ritraggono, scompariscono
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Dalla disperazione materna erompe un urlo inumano. Parisina prende tra le palme la faccia del morituro e l'affisa. Poi lieve inviluppa in un drappo
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La pellegrina si toglie a una a una le sue gioie per offerirle. Poi si toglie la cintura, la vesta, il mantello, gli zoccoli; sì che rimane con una
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Parisina abbandona le braccia lungo i fianchi e un poco discosta il viso. Ma l'amato non allenta la stretta; anzi è come colui che, giacendo su la
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Rimasta con la tonacella bianca, avendo compiuta l'offerta, ella si prostra col volto sina a terra. Le donne dietro di lei racattano i tappeti per
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l'arme e barcolla alquanto, come s'egli medesimo avesse ricevuto il colpo sviato. Le fiaccole vacillano a sommo delle braccia che lo sgomento dirompe.
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Egli non più s'avanza. Non può giungere fino a lei. Non può ricevere il bacio materno. Altri suggellò le sue labbra per l'amore e per la morte
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le pieghe della cortina, figge al giusto luogo lo sguardo sfavillante. Un poco si ritrae per misurare il colpo. Come già piega il gomito, l'adultera si
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e bei cavalli bardati egli ha seco, come Borso su la parete di Schifanoia sotto il segno dell'Ariete. Su la scala le donne sorreggono la figliuola di
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Appariscono le Segrete in fondo di torre. Un archivolto sopra due pilastri tozzi, aperto nella muraglia maestra, lascia scorgere il luogo della
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alla porta. Parisina è a giacere in un tappeto, presso la lanterna. Poggiati i gomiti, stretto fra le pugna chiuse il capo, inganna l'attesa leggendo il
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