AGLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE PRIMARIE RURALI Da alcuni anni le nazioni più civili d'Europa compresero fra le materie obbligatorie dell'istruzione
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. . . » 7 8.Obbedienza . . . » 8 9.Il buon figliolo . . » 10 10.Fratelli e parenti . » 13 11. Ama il prossimo come te stesso . . . . » 14 12. Le opere della
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FELICE GARELLI IL GIOVINETTO CAMPAGNUOLO PRIME NOZIONI DI MORALE, DI IGIENE E D'AGRICOLTURA PER LE SCUOLE PRIMARIE RURALI I. - MORALE E IGIENE
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FELICE GARELLI IL GIOVINETTO CAMPAGNUOLO PRIME NOZIONI DI MORALE, DI IGIENE E D'AGRICOLTURA per le scuole primarie rurali I. MORALE E IGIENE TORINO
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premuroso di alleviare ai genitori le fatiche, quanto meglio poteva; si alzava presto al mattino, aiutava la mamma nelle faccende di casa, accudiva
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4. Quanto foraggio si perde! Scarseggiano i prati nei luoghi asciutti. Non abbondano nemanco nelle terre irrigue, le più adatte alla produzione dei
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5. Le vinacce e i panelli. Nei nostri paesi viticoli poverissimi di foraggi, non si sa che farne delle vinacce, ossia i residui della fabbricazione
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nutrir bene le tue bestie? Taglia e sminuzza il foraggio, come si fa nei paesi, che la sanno più lunga di noi nel buon governo del bestiame. Per
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bestiame. Con la fermentazione si conservano, per la stagione invernale, sempre scarsa di foraggi, le foglie di alberi, e specialmente quelle della vite
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11. L'acqua. Il bestiame, dopo il pasto, ha bisogno di bere molt'acqua: e la vuole buona, potabile. Gli servono di buona bevanda le acque chiare
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. Ogni mattina, per tempo, visiti le tue bestie, pulisci le mangiatoie; poi somministri la prima porzione di foraggio e, terminata questa, la seconda, e
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finora, le foglie di molte piante, le vinacce, le polpe di barbabietole, patate, olive, noci, ecc., che servirono alla fabbricazione di diversi prodotti
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2. Il riposo. Il lavoro chiama il riposo. Quello consuma le forze; questo le ridona. Il lavoro lascia dietro sè la stanchezza; il riposo restituisce
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corre all'impazzata, come fai tu quando esci dalla scuola. Le vacche lattaie trovano anch'esse giovamento nell'uscita giornaliera. Vedi come guadagnano
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cavallo, il mulo, e l'asino. Fin le vacche mettono odio a chi le maltratta, e trovano il momento a vendicarsi. I tori son docili con le buone maniere
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male le bestie, si fa danno anche alla borsa. Gli animali malmenati dimagriscono, e quindi scemano di prezzo; oltre a ciò contraggono vizi, e difetti
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compenso delle tue fatiche. E vedi come. Le piante che tu coltivi hanno un'infinità di nemici negli insetti, i quali ne rodono le gemme, le foglie, i frutti
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, ed alterni. La fatica soverchia logora le forze, e il riposo prolungato le infiacchisce. Conseguenza d'entrambi è l'impotenza al lavoro. Ciò è vero
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12. Le opere della carità. Si hanno mille modi e mille occasioni di esercitare la virtù della carità. Un povero sfinito dalla fame, intirizzito dal
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13. Le bugie han le gambe corte. Molti fanciulli hanno il vizio di dir le bugie, le dicono per nascondere qualche loro mancanza; per evitarsi un
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tutto; perchè ogni cosa parla di Dio ai nostri occhi, al nostro spirito, al nostro cuore. Alza gli occhi al cielo: vedi il sole, la luna, le stelle
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mai al genio degli altri, pretende che tutti facciano a modo suo; è prepotente coi fratelli, con le sorelle, coi compagni; è un attaccabrighe e un
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spalle, che lo gettarono tramortito a terra. La lezione fu un po' dura; ma Nicola a menar le unghie sulla roba altrui se l'ha meritata. Capitò anche
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21. Le conseguenze dell'ozio. Anche Tonio era un proprietario agiato e benestante; ma, per sua disgrazia, quanto a lavorare fu il rovescio della
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Dio che legge dentro l'anima tua. Molti ragazzi pregano solamente con la bocca: con la mente pensano a tutt'altro; con le mani si trastullano; con gli
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22. Consigli d'oro. Carlambrogio insegna l'attività ai suoi figlioli con l'esempio e coi consigli: spesso ricorda loro queste sentenze: Le gambe sono
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alberi mettono prima le foglie, poi i fiori, poi maturano i frutti. Così il campo prima si ara, poi si semina, più tardi si miete. Se un contadino
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25. Le veglie d'inverno. Non è vero che nell'inverno la terra riposi; essa lavora a preparare la nutrizione delle piante che il coltivatore le affida
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27. Come si vincono le difficoltà. Per riuscire in un lavoro, bisogna farlo con calma e perseveranza, e non sgomentarsi delle prime difficoltà che
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, fuori non troverà più nulla, e lavora nell'estate, dal mattino alla sera, a far provvista di cibo. Anche le api sono bestioline giudiziose, e previdenti
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istruttivo o morale, e vi si ragiona sopra. Così le ore fuggono, come fossero minuti. Ma la giornata non finisce senza una qualche opera buona: si ricorda
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31. Il risparmio. Tutti i risparmi sono fatti di piccole cose. Molti granelli di sabbia fanno un mucchio. I centesimi fanno i soldi, ed i soldi le
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dritto sulla buona via, regola la sua industria, le vendite, e le compre sulla base del tornaconto. Ma per conoscere se dalle sue operazioni ricavi un
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sempre il ritorno ai cari luoghi. E quando vi ritorna davvero, per non lasciarli più, gli sembra di rinascere. Fin le bestie amano il luogo, ove son
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, gli stessi doveri abbiamo tutti verso la patria. Essa è la nostra madre comune; noi dobbiamo quindi amarla, onorarla, obbedirla, e con le opere farci
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43. Le massime di Carlambrogio. Se vuoi diventare un galantuomo, come è Carlambrogio, segui queste sue massime: esse, in poche parole, riassumono i
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beni che possediamo. Se ci manca questo dono di Dio, a che giovano tutte le altre ricchezze? La vita stessa a che cosa serve a chi non è robusto e
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. Senz'aria non possono vivere nè gli animali, nè le piante. Noi respiriamo l'aria per mezzo dei polmoni. Le piante la respirano per mezzo delle foglie. Se
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4. Le case campagnuole. La casa è il luogo di riposo dalle fatiche, e il nido della famiglia. Deve quindi essere un luogo sano, arioso, allegro, dove
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5. Le stalle. Come le case, così le stalle: le bestie non hanno miglior ricovero dei cristiani. Le stalle ordinariamente sono basse, ristrette, e
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stalla è a vôlta; alta, ampia, in modo che le bestie vi stanno comode; i muri intonacati e imbiancati; le finestre munite di imposte e invetriate
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liberamente nella casa, e nella stalla. Esaminando poscia le abitazioni dei coltivatori, le hai trovate, la più parte, basse, strette, povere d'aria, di luce, e
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puzzo, che si sente a più metri di distanza. Tanto sudiciume è proprio vergognoso! La camicia è un abito di prima ed assoluta necessità. Preferisci le
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Svizzera, si strigliano anche i buoi, le vacche e le giovenche. E come se ne trovan bene! Entra in una stalla, dove ogni giorno si stregghia: tu vedi
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6. Pulizia della casa e della stalla. Non tutti i contadini possono avere casa e stalla, come le ha Carlambrogio, e quali sarebbe a desiderare
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1. Perchè si mangia. Perchè si mangia? Per vivere. Tu mangi, e con quale appetito! perchè alla tua età si ha bisogno di crescere, e invigorire le
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2. Quel che si mangia e quel che si beve. Il corpo si nutrisce con cibi e con bevande. I cibi levano la fame, e le bevande la sete. L'uomo mangia di
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, vellicando l'ugola, e le fauci, colla barba di una penna, o con un fuscellino di paglia; premendo, colla punta del dito indice e del medio, sulla base
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8. Sta in guardia col vasellame di cucina. Le famiglie campagnuole povere usano per la cucina stoviglie di terra cotta; e fanno benissimo. Al
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Riassunto. Ripetiamo in poche parole le cose dette sulla nutrizione. Hai notato che essa è un bisogno da giovani, per crescere sani e forti, e da
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