Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Raccolte ora  le  osservazioni corrispondenti al medesimo giorno della
furono, per ciascuno dei 27 gruppi così formati, enumerate  le  osservazioni dei giorni sereni, nuvoli e misti; il
nuvoli e misti; il risultato di questa enumerazione forma  le  colonne III, IV e V, della tavola XV. La colonna VI
III, IV e V, della tavola XV. La colonna VI contiene  le  somme totali dei giorni d’osservazione,
Relazione fra  le  variazioni positive e le negative. Considerando le
Relazione fra le variazioni positive e  le  negative. Considerando le variazioni doppie positive e
fra le variazioni positive e le negative. Considerando  le  variazioni doppie positive e negative che furono osservate
che nei primi quattro mesi dell’anno e nei quattro ultimi,  le  variazioni negative superano costantemente le positive,
ultimi, le variazioni negative superano costantemente  le  positive, mentre il contrario accade nei quattro mesi
una variazione sensibile frequenza della pioggia secondo  le  ore della giornata. Tale frequenza nei mesi invernali è
Tale frequenza nei mesi invernali è massima alta sera verso  le  6 e le 7 ore: minima verso mezzodì. Nei mesi estivi invece
nei mesi invernali è massima alta sera verso le 6 e  le  7 ore: minima verso mezzodì. Nei mesi estivi invece la
alle undici di sera o a mezzanotte: la minima è verso  le  dieci del mattino.
quale andamento è quello che si ricava combinando insieme  le  osservazioni di una lunga serie d'anni, ed eliminando così
lunga serie d'anni, ed eliminando così l'influsso di tutte  le  cause perturbatrici e di tutte le variazioni accidentali.
così l'influsso di tutte le cause perturbatrici e di tutte  le  variazioni accidentali.
Cadute di neve.  Le  cadute di neve furono già considerate fra le pioggie,
di neve. Le cadute di neve furono già considerate fra  le  pioggie, essendo questi fenomeni diversi più in apparenza
 Le  fasi sono le medesime in tutta l'alta Italia, come si è
fasi sono  le  medesime in tutta l'alta Italia, come si è verificato per
medesime in tutta l'alta Italia, come si è verificato per  le  stazioni di Modena, di Bologna e di Trieste; ma in altre
più numerosi che al principio, e quindi in una tal decade  le  variazioni positive dovranno eccedere costantemente le
le variazioni positive dovranno eccedere costantemente  le  negative. Ilcontrario deve aver luogo quando la serenità si
calcolare a priori, coll’aiuto della tavola di serenità per  le  decadi (tavola I, colonna X), quanta dev’essere in ogni
X), quanta dev’essere in ogni decade la differenza fra  le  variazioni positive e le negative.
in ogni decade la differenza fra le variazioni positive e  le  negative.
vento in un'ora durante il 1880 avvenne il 29 maggio, fra  le  4 e le 5 pomeridiane, e fu di 24 chilometri.
in un'ora durante il 1880 avvenne il 29 maggio, fra le 4 e  le  5 pomeridiane, e fu di 24 chilometri.
sono  le  cose più degne di nota, che ho creduto di poter ricavare
di poter ricavare dai registri vigevanesi per accrescere  le  nostre cognizioni intorno al clima della pianura padana.
mia disposizione e per la gentilezza con cui mi fornì tutte  le  notizie e le informazioni che io poteva desiderare.
e per la gentilezza con cui mi fornì tutte le notizie e  le  informazioni che io poteva desiderare.
 Le  colonne I e 13 presentano la serie delle decadi e la loro
e la loro distribuzione secondo i mesi. III e IV danno  le  doppie variazioni accadute in ciascuna decade durante i 38
durante i 38 anni in più ed in meno; la somma di tutte  le  variazioni doppie osservate, senza riguardo al segno, si
senza riguardo al segno, si trova nella colonna V.  Le  tre colonne III, IV, V, presentano nel loro andamento annuo
maggior evidenza, i numeri loro furono perequati prendendo  le  medie di 5 in 5, come si vede nelle colonne VI, VII, VIII.
VIII. In questa operazione, per ridurre i numeri di tutte  le  decadi ad esser paragonabili fra di loro furono apportate
doppie: gli stessi risultati perequati di 5 in 5 occupano  le  colonne XIII, XIV, XV. Anche qui si presenta un andamento
La distribuzione dei temporali secondo  le  varie epoche dell’anno si vede anche meglio nella seguente
seguente tavoletta, dove i temporali sono ordinati secondo  le  decadi. Per le decadi di 11 giorni è stata sottratta la
dove i temporali sono ordinati secondo le decadi. Per  le  decadi di 11 giorni è stata sottratta la undicesima parte
di distanza dalla città dal lato di Greco: il suo letto,  le  sue diramazioni laterali, le sabbie, le isole ed i boschi
lato di Greco: il suo letto, le sue diramazioni laterali,  le  sabbie, le isole ed i boschi occupano ivi uno spazio di
il suo letto, le sue diramazioni laterali, le sabbie,  le  isole ed i boschi occupano ivi uno spazio di circa mille e
 Le  oscillazioni diurne dell'ago d'inclinazione sono più
minimo è intorno alle 7 del mattino, il massimo verso  le  5 pomeridiane. Nell'estate vi sono due minimi, uno poco
vi sono due minimi, uno poco dopo mezzodì, l'altro verso  le  10 pomeridiane: essi sono tramezzati da due massimi, dei
VII, VIII, IX, si vedono graficamente rappresentati.  Le  varie porzioni delle linee spezzate (che impropriamente
chiameremo curve), rispondono alle 36 decadi;  le  ordinate della curva inferiore sono contate a parte
a parte dall’orlo inferiore del quadro, e rappresentano  le  proporzioni dei giorni annuvolati di ciascuna decade. Le
le proporzioni dei giorni annuvolati di ciascuna decade.  Le  ordinate della curva superiore sono contate a partir
dall’orlo superiore del quadro all’ingiù e rappresentano  le  proporzioni dei giorni sereni. Gl’intervalli fra le decadi
le proporzioni dei giorni sereni. Gl’intervalli fra  le  decadi omologhe delle due curve rappresentano le
fra le decadi omologhe delle due curve rappresentano  le  proporzioni dei giorni misti, perché l’altezza del quadro
 Le  differenze Δ della terza colonna mostrano di quanto si
dal principio al fine di una medesima decade converrà far  le  medie di queste differenze consecutivamente accoppiate due
a due. così si ottiene il progresso della serenità durante  le  36 decadi.
l’eccesso delle variazioni positive sopra  le  negative non avesse altra origine che l’aumento della
serenità di decade in decade, tale eccesso dovrebbe, per  le  variazioni semplici, essere eguale a 76 Δs/2+s: e per le
le variazioni semplici, essere eguale a 76 Δs/2+s: e per  le  variazioni doppie, essere la metà di 76 Δ2/2+s. Ora,
Dal che si conclude che la differenza osservata tra  le  variazioni positive e negative non può spiegarsi
di aumento e di diminuzione, che tanto evidente risulta per  le  macchie solari e le escursioni dell'ago di declinazione
che tanto evidente risulta per le macchie solari e  le  escursioni dell'ago di declinazione magnetica. Le
solari e le escursioni dell'ago di declinazione magnetica.  Le  differenze che s'incontrano, sono irregolari e sono dovute
che corrisponde al terzo anno del periodo, supera tutte  le  altre per la ragione che in essa media entra l'anno 1872,
76 Δ 2/2+s e 76 Δ s/2+s, cioè il numero di gradi, per cui  le  variazioni semplici e le doppie concorrono al progresso
cioè il numero di gradi, per cui le variazioni semplici e  le  doppie concorrono al progresso annuo della serenità, decade
di alcuni decennî. Nella seguente tavoletta sono indicate  le  pressioni medie per le 3 decadi di ciascun mese, calcolate
seguente tavoletta sono indicate le pressioni medie per  le  3 decadi di ciascun mese, calcolate sulle osservazioni di
numero di pioggie presso il perigeo, che presso l’apogeo, e  le  proporzioni numeriche sarebbero le seguenti:
che presso l’apogeo, e le proporzioni numeriche sarebbero  le  seguenti:
In questa ricerca noi supponiamo che  le  grandi deviazioni dalla curva, le quali si manifestano
noi supponiamo che le grandi deviazioni dalla curva,  le  quali si manifestano nelle decadi XIV e XXXII (seconda di
quando uno dei giorni ha carattere diverso dall’altro.  Le  variazioni diremo positive, quando il tempo migliora dal
Di variazioni poi distingueremo due specie: così  le  variazioni semplici o di un solo grado, fra lo stato medio
un solo grado, fra lo stato medio ed uno degli estremi; e  le  variazioni doppie, che abbracciano due gradi e si estendono
un estremo all’altro. Noi avremo dunque, considerando tutte  le  possibili sequenze di giorni sereni, nuvolosi e misti, il
e perché si potesse rapidamente e con sicurezza riconoscere  le  semplici e le doppie, le positive e le negative, fu
rapidamente e con sicurezza riconoscere le semplici e  le  doppie, le positive e le negative, fu adottato un sistema
e con sicurezza riconoscere le semplici e le doppie,  le  positive e le negative, fu adottato un sistema di notazione
riconoscere le semplici e le doppie, le positive e  le  negative, fu adottato un sistema di notazione grafica, il
XIII. Variazioni dello stato del cielo secondo  le  fasi della luna
il quale ha, come l'Oceano acqueo, i suoi sconvolgimenti e  le  sue burrasche. Nelle nostre regioni il moto generale
combinata col continuo scambio d'aria che ha luogo fra  le  regioni tropicali e le regioni polari. Tale movimento
scambio d'aria che ha luogo fra le regioni tropicali e  le  regioni polari. Tale movimento generale non è continuo, ma
locali, da correnti contrarie, e da vortici o cicloni; dove  le  masse d'aria si rimescolano e si urtano, là nascono
 Le  osservazioni del Serafini sulla grandine si possono
Ora  le  differenze 76 Δ possono derivare tanto per mezzo di
tali numeri proporzionalmente alla quantità di gradi che  le  due specie di variazione hanno in ciascuna decade. In una
n quello delle semplici: il numero di gradi sarà 2 N per  le  prime, n per le seconde; la parte del numero 76 Δ che
semplici: il numero di gradi sarà 2 N per le prime, n per  le  seconde; la parte del numero 76 Δ che spetta alle prime
raccolto tutte quelle che interessano lo studio del clima.  Le  espressioni generalmente sono conservate, e le variazioni
del clima. Le espressioni generalmente sono conservate, e  le  variazioni introdotte qualche volta non riguardano mai la
registrata nella colonna IX. Ilcontrario ha luogo per  le  variazioni semplici, per le quali i numeri positivi
IX. Ilcontrario ha luogo per le variazioni semplici, per  le  quali i numeri positivi (colonna XIII) superano i negativi
102 lunazioni è 0,641; mentre la serenità media di tutte  le  470 lunazioni prese senza distinzione non è che 0,550. Ciò
non è che 0,550. Ciò proviene in gran parte da questo, che  le  102 lunazioni predette sono in buon numero lunazioni
dove è indicato, in un dato mese quante lunazioni fra  le  102 hanno principio.
retta trasversale. Sopra la medesima furono enumerate  le  variazioni corrispondenti a ciascun giorno per tutta la
la serie dei 38 anni, e furono separatamente classificate  le  variazioni semplici e doppie, positive e negative. I
e negative. I risultati furono quindi aggruppati secondo  le  consuete decadi, ed ordinati nella tavola XVI.
dei venti è lo scambio periodico cotidiano di aria fra  le  montagna e la nostra pianura; ed è a questo che si devono
la nostra pianura; ed è a questo che si devono specialmente  le  vicende già spiegate del periodo diurno. Di tale scambio
si chiama breva: suol levarsi nelle ore antimeridiane fra  le  8 e le 10. Il vento del Nord si chiama tivano: e se egli è
breva: suol levarsi nelle ore antimeridiane fra le 8 e  le  10. Il vento del Nord si chiama tivano: e se egli è più
ogni qualvolta sul lago o nella vicinanza piove o nevica:  le  valli che immettono al lago e le varie direzioni ed altezze
vicinanza piove o nevica: le valli che immettono al lago e  le  varie direzioni ed altezze dei monti circostanti
maggior serenità media, che hanno  le  lunazioni di cui si tratta, è dunque un fatto naturale, e
si potrebbe stabilire che d’ordinario saranno più belle  le  settimane in cui è sereno il lunedì o il martedì o
TEMPERATURA. —  Le  osservazioni di temperatura, come quelle degli altri
considerabile sopra il livello del suolo. Pertanto  le  indicazioni
Vento di settentrione così forte, che portò via  le  tegole di alcuni tetti.
il grande aumento, che presentano i numeri di ambedue  le  serie negli ultimi anni, non può derivare dal caso, e
personali degli osservatori. Se volessimo ammettere, che  le  grandi correnti equatoriali e polari, le quali determinano
ammettere, che le grandi correnti equatoriali e polari,  le  quali determinano le condizioni del nostro clima, abbiano
grandi correnti equatoriali e polari, le quali determinano  le  condizioni del nostro clima, abbiano nel loro corso dei
introdotti i termini periodici dell’influenza lunare danno  le  somme
dalla tavola qui appresso, nella quale sono registrate  le  nebbie osservate in ogni decade durante 38 anni, ed il
dieci giorni. Dal calcolo furono escluse, come di dovere,  le  decadi incompletamente osservate.
somma di tutte  le  probabilità è (λ + μ + ν )2 = 1, come dev’essere. Sarà ora
per tal fine raccogliere e sommare la probabilità di tutte  le  sequenze il cui valore è ±0, ± 1, ±2 rispettivamente. E si
conseguenza di queste irregolarità avviene, che  le  escursioni estreme realmente osservate al termometro
al termometro prendono un intervallo assai più grande che  le  escursioni medie o normali. Stando all'andamento normale,
seguente, dove stanno registrate per gli ultimi 43 anni  le  massime e le minime temperature osservate in ciascun anno,
dove stanno registrate per gli ultimi 43 anni le massime e  le  minime temperature osservate in ciascun anno, e le date
e le minime temperature osservate in ciascun anno, e  le  date rispettiveQuesto prospetto fu gentilmente composto per
cambiamenti di tempo da un estremo all’altro. Allorquando  le  osservazioni presentarono lacune minori di tre giorni, non
di tre giorni, non ne fu tenuto conto, e furono registrate  le  escursioni come se non vi fosse stata soluzione di
stata soluzione di continuità. Ma in nove fra i 456 mesi  le  interruzioni furono troppo grandi, per poter dare una
otto anni 1858-65 si ebbero  le  seguenti misure a Milano ed a TremezzoDürer, memoria
accadute in un dato intervallo, nel qual numero entrino  le  variazioni semplici col valore uno, e le variazioni doppie
numero entrino le variazioni semplici col valore uno, e  le  variazioni doppie col valore due, astrazion fatta dal
totale, ed assumendola a termine di paragone di tutte  le  altre, la porremo =1. Diremo dunque, che
Fin qui tutto il lavoro non fu che di pura statistica, e  le  dieci prime colonne delle due tavole XI e XII non
non contengono che risultati di semplici enumerazioni, ove  le  cifre non hanno subito alcuna artificiale combinazione.
si vede nella colonna dei giorni nuvolosi. Finalmente  le  proporzioni dei giorni misti non mostrano variazioni
giorni misti non mostrano variazioni regolari, ma in ambe  le  enneadecateridi sembrano procedere in modo sensibilmente
ruppe delle piante, portò via i tegoli e seccò i fiori e  le  foglie.
Milano all'altezza del luogo dove soglionsi fare  le  osservazioni (147 metri sul livello medio dell'Adriatico)
considereremo ancora  le  nevi separatamente, siccome quelle, la cui frequenza
influisce sul clima, e ne determina in parte la natura.  Le  cadute di neve osservate a Vigevano negli anni 1827-1865 si
e non per anni, imita quello della tavola XX. Per compiere  le  indicazioni dell’inverno 1864-1865 profittammo dei tre
non sarebbe difficile accrescere  le  prove del fatto profittando delle osservazioni
tennero dietro terribili inondazioni, per cui furono rotte  le  comunicazioni e seguirono danni immensi.
Dipendentemente da questo andamento,  le  variazioni doppie presentano assai maggiori diversità nel
assai maggiori diversità nel corso dell’anno, che  le  variazioni semplici. Perché la loro minima frequenza, che

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