del bene che mi hai fatto incessantemente, spronandomi al | lavoro | e combattendo le mie diffidenze. Ricordami sempre quale uno |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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Domenico Oliva questo | lavoro | è fraternamente dedicato L.Z. L.Z.Dopo Roberta, romanzo |
Il maleficio occulto -
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circa quattr'anni, quando appunto lo sforzo ostinato del | lavoro | e la tranquilla costanza eran per darmi qualche ricompensa. |
Il maleficio occulto -
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del 1900 potei riprendere e condurre a termine il presente | lavoro | e pubblicarlo dapprima in appendice della Tribuna, dal 18 |
Il maleficio occulto -
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è la sala della impostazione e distribuzione delle lettere, | lavoro | della locale Direzione del Genio Civile, eseguita nell'anno |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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San Vincenzo de' Pazzi, nell'anno 1786 aprivasi una Casa di | lavoro | volontario ei poveri della città. Essa venne riformata |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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primo generale degli Agostiniani, morto nel 1264, e vuolsi | lavoro | di Balduccio da Pisa. |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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resi inetti, per età settuagenaria, a procurarsi col | lavoro | la sussistenza. L'ospizio fa aperto il 1o gennaio 1771, e |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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in prigione aspettando il babbo. Poi ho fatto vedere il mio | lavoro | al Collalto che ha detto: - Ma bravo! Pare proprio un |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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non avrei avuto quella di disegnarlo, e allora questo | lavoro | non ci sarebbe stato! Dunque, certe scappate, per un |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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| lavoro | della donna fuori casa — La madre operaia — La necessità |
Vita intima -
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donna fuori casa — La madre operaia — La necessità del | lavoro | femminile — L'ideale — La donna negli stabilimenti |
Vita intima -
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la necessità della donna di lavorare fuori di casa. Il | lavoro | della donna negli stabilimenti industriali, nelle case di |
Vita intima -
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e le giovinette da mattina a sera. E la sera, tornando dal | lavoro | , dopo di essere passata a riprendere i piccini, a pena in |
Vita intima -
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E pure bisogna benedire al progresso sociale, che offre un | lavoro | onesto a la madre, a la fanciulla, e con il lavoro rende |
Vita intima -
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offre un lavoro onesto a la madre, a la fanciulla, e con il | lavoro | rende possibile l'indipendenza e spesso il mantenersi |
Vita intima -
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desiderio, la condizione della donna operaia , esposta a | lavoro | spesso dannoso a la salute , quasi sempre faticoso per un |
Vita intima -
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in sè, nella società, nella Provvidenza, maledicono al | lavoro | che non basta a sostentarle, che manca spesso, che la |
Vita intima -
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risorsa se non le braccia e vive a giornata. Quando il | lavoro | abbonda, la condizione dell'operaio non è cattiva; qualche |
Vita intima -
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qualche volta presenta anche qualche agiatezza. Ma se il | lavoro | manca, è la ruina. La mancanza del lavoro toglie a la |
Vita intima -
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Ma se il lavoro manca, è la ruina. La mancanza del | lavoro | toglie a la famiglia pane e tetto. L'operaio, e sopra tutto |
Vita intima -
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fuori dalle mura domestiche dalla corsa sfrenata al | lavoro | che mantiene e procura la ricchezza. La madre è tolta alle |
Vita intima -
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nell'unione matrimoniale; egli pensa al vantaggio del | lavoro | della sua donna e vede nei figli appena grandicelli |
Vita intima -
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donna e vede nei figli appena grandicelli strumenti di un | lavoro | che basterà al loro sostentamento. E quante impreviste e |
Vita intima -
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le nascite dei nuovi figli, che diminuiscono e tolgono il | lavoro | del padre di famiglia e mettono la madre nell'impossibilità |
Vita intima -
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buon senso e l'amore, si salvano dalla ruina. E quando il | lavoro | c'è, e il padre e la madre possono guadagnare la loro |
Vita intima -
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la settimana, non tornando a casa che il sabato sera. Il | lavoro | della donna e dei fanciulli accresce sempre più, sopra |
Vita intima -
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suo era un | lavoro | tranquillo: doveva stare otto ore al giorno in una camera |
Vizio di forma -
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con cui le lampadine si accendevano. Insomma, non era un | lavoro | stupido: era un lavoro che si poteva fare bene oppure male, |
Vizio di forma -
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si accendevano. Insomma, non era un lavoro stupido: era un | lavoro | che si poteva fare bene oppure male, qualche volta era |
Vizio di forma -
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di smistamento. Sapeva anche che in qualche modo il suo | lavoro | veniva giudicato, ma non sapeva se isolatamente o in cumulo |
Vizio di forma -
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giudicato, ma non sapeva se isolatamente o in cumulo col | lavoro | di altri: quando suonava la sirena si accendevano altre |
Vizio di forma -
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silenziosamente stornato guai da me, dai miei compagni di | lavoro | e dalle cose che mi erano affidate. Ma la loro citazione |
La ricerca delle radici -
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della città, volendo nuovamente rifabbricarla, ne affidò il | lavoro | all' architetto Rodolfo Vantini di Brescia, che lo compì |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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inaugurazione di esso ebbe luogo il giorno 19 marzo 1871. E | lavoro | peregrino dello scultore Giuseppe Grandi. _ La statua del |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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insomma: non ti lascia la tua indipendenza. E se uno sul | lavoro | non si sente indipendente, addio patria, se ne va tutto il |
La chiave a stella 1978 -
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a tutti i costi che io andassi a dormire a casa sua: ma del | lavoro | non ne capiva un accidente, e lei lo sa che non c' è niente |
La chiave a stella 1978 -
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alla telescrivente, si immagini un po' ! Un montaggio è un | lavoro | che ognuno se lo deve studiare da sé, con la sua testa, e |
La chiave a stella 1978 -
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voleva solo quelli svedesi, e se veniva a sapere che su un | lavoro | qualcuno ne aveva montati degli altri veniva di tutti i |
La chiave a stella 1978 -
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perso un po' nei particolari, ma le assicuro che è stato un | lavoro | balordo. Intanto, mica per dire, ma le maestranze del posto |
La chiave a stella 1978 -
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è quella una delle esperienze fondamentali della vita: sul | lavoro | e non solo sul lavoro. È probabile che, magari in altre |
La chiave a stella 1978 -
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telefonata mi sentivo come un criminale, e sì che in quel | lavoro | ci avevo messo l' anima. Ma io l' anima ce la metto in |
La chiave a stella 1978 -
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più che sono balordi, tanto più ce la metto. Per me, ogni | lavoro | che incammino è come un primo amore". Nella dolce luce del |
La chiave a stella 1978 -
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aveva ragione. Aveva quasi ragione. Era vero che su quel | lavoro | c' erano delle difficoltà, che non si trovava il materiale, |
La chiave a stella 1978 -
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non c' era uno dei manovali che valesse due soldi; ma se il | lavoro | veniva avanti malamente, e con tutti quei ritardi, la colpa |
La chiave a stella 1978 -
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interminabile della nostra schiera, a passo di musica, al | lavoro | e dal lavoro. Ma erano tutti identici, quei visi, quelle |
La stampa terza pagina 1986 -
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cosa. Si tratta di altro: accurati studi di medicina del | lavoro | colà svolti hanno messo in luce una forma specifica di |
Storie naturali -
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si è andato rapidamente assottigliando, ed il carico di | lavoro | dei funzionari di carriera è aumentato in proporzione, fino |
Storie naturali -
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I risultati furono ottimi per quanto riguarda la mole di | lavoro | che poteva essere svolto (in pochi giorni i locali degli |
Storie naturali -
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dalla stampa bitiniese fino al momento in cui scrivo, il | lavoro | censoriale, che nuoce al cervello umano, e che le macchine |
Storie naturali -
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Conserva tuttavia dell'antico il campanile, il più bel | lavoro | gotico di Milano dopo quello di San Gottardo e di Sant' |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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apparteneva a un' epoca in cui era ancora possibile il | lavoro | del pioniere geniale ed appartato. Insieme col figlio, |
La ricerca delle radici -
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grossa; eppure, vuol credere? una volta mi è successo un | lavoro | che per me è stato peggio che stare in prigione; e se |
La chiave a stella 1978 -
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sovente. Mi avevano chiamato, me e degli altri, per un | lavoro | che non era proprio niente di speciale, né come posto né |
La chiave a stella 1978 -
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né caldo, e insomma non era quasi neanche un lavoro, era un | lavoro | per riposarsi dagli altri lavori e per comprare di nuovo l' |
La chiave a stella 1978 -
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in cima quella signora che vola. Come le ho detto, su quel | lavoro | non ero solo, ben che un lavoro come quello, se mi avessero |
La chiave a stella 1978 -
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Come le ho detto, su quel lavoro non ero solo, ben che un | lavoro | come quello, se mi avessero dato tre mesi e due manovali un |
La chiave a stella 1978 -
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mi è corso appresso: mi ha detto che aveva stima, che il | lavoro | più difficile era ancora da fare, mi ha chiesto se avevo |
La chiave a stella 1978 -
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siccome impegni non ne avevo e lui mi era simpatico, e il | lavoro | anche, gli ho detto di sì e lui mi ha ingaggiato come |
La chiave a stella 1978 -
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raffreddamento, il vapore, l' aria compressa e così via; di | lavoro | sono quelle dove passano gli acidi da lavorare: si dice |
La chiave a stella 1978 -
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perché io veramente sarei montatore di carpenteria, e un | lavoro | complicato come quello non l' avevo mai visto. Erano più di |
La chiave a stella 1978 -
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mi faccia perdere il filo. Dunque, le stavo dicendo che a | lavoro | finito quella torre sembrava un bosco; e sembrava anche a |
La chiave a stella 1978 -
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la colonna fino alla cima. Buttare giù quegli anelli era un | lavoro | allegro, li tiravamo su a secchi con un paranco elettrico e |
La chiave a stella 1978 -
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quelle non glielo saprei proprio dire, ma è stato un | lavoro | di due o tre ore: poi ho salutato, sono passato alla cassa |
La chiave a stella 1978 -
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si incamminava, faceva impressione: si sentiva un gran | lavoro | di budelle in disordine, che quasi quasi anche le mie |
La chiave a stella 1978 -
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sembrava inverno. Poi si è subito visto che non era un | lavoro | cosi svelto: si vede che quel materiale, voglio dire gli |
La chiave a stella 1978 -
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Avevo incominciato a dirle della prigione, e di quel | lavoro | peggio della prigione. Si capisce che se avessi saputo |
La chiave a stella 1978 -
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che se avessi saputo prima che effetto mi doveva fare, un | lavoro | così non lo avrei accettato, ma sa bene che a dire di no a |
La chiave a stella 1978 -
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non lo avrei accettato, ma sa bene che a dire di no a un | lavoro | uno impara tardi, e per dire la verità io non ho ancora |
La chiave a stella 1978 -
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come me non lo trovavano, che avevano fiducia, che era un | lavoro | di responsabilità e tutto. Insomma gli ho detto di sì, ma è |
La chiave a stella 1978 -
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Del resto è regolare, uno viaggia in auto e a tutto il | lavoro | che c' è quagliato lì dentro non ci pensa neanche; oppure |
La chiave a stella 1978 -
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otto mensoline saldate alla parete della colonna, e il mio | lavoro | era proprio quello di saldare queste mensoline, a |
La chiave a stella 1978 -
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in trappola mi ritorna: più che tutto negli ascensori. Sul | lavoro | è difficile che mi capiti, perché dopo di allora i montaggi |
La chiave a stella 1978 -
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picconare via il ghiaccio centimetro per centimetro: un | lavoro | da galline. "Insomma, bene o male siamo arrivati al giorno |
La chiave a stella 1978 -
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Del resto, non so, a me non è mai successo, ma fare un | lavoro | senza niente di difficile, dove tutto vada sempre per |
La chiave a stella 1978 -
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della coppia che sembrava dritto, e invece era sfalsato. Un | lavoro | da artista, che se non fosse del fatto che volevano |
La chiave a stella 1978 -
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importante non saprei dire perché. Forse perché non è un | lavoro | naturale, specialmente saldare autogeno: non viene di |
La chiave a stella 1978 -
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ho imparato un po' tutto: e così è successo che il primo | lavoro | di montaggio un po' importante che mi è capitato, e era |
La chiave a stella 1978 -
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un po' importante che mi è capitato, e era proprio un | lavoro | di saldatura, mi sono portato una ragazza appresso: che |
La chiave a stella 1978 -
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annoiava, e io di lassù la vedevo piccola piccola. Era un | lavoro | in montagna, in Val d' Aosta in un bellissimo posto, e |
La chiave a stella 1978 -
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che con tre faccende così in un colpo, la ragazza, il | lavoro | d' impegno e il viaggio in auto, mi sentivo fuori giri come |
La chiave a stella 1978 -
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e qualcuno gliel' ho già raccontato, quello non era un | lavoro | gran che, ma io era il mio primo lavoro fuori officina e mi |
La chiave a stella 1978 -
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quello non era un lavoro gran che, ma io era il mio primo | lavoro | fuori officina e mi sentivo pieno di entusiasmo. Mi hanno |
La chiave a stella 1978 -
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Bene, se io sono arrivato intero alla fine di quel | lavoro | che le dicevo, e senza neanche un livido, è proprio perché |
La chiave a stella 1978 -
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o forse non ci vedeva bene, perché quando io ho dato il | lavoro | per finito, lui si è arrampicato su piano piano, con un' |
La chiave a stella 1978 -
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non ha nessuna difficoltà a documentarsi. In tre giorni di | lavoro | io avevo finito con le saldature, e come anche tutti gli |
La chiave a stella 1978 -
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altra tesatura in India che le ho raccontato questo era un | lavoro | più semplice, ma bisogna contare intanto che era il mio |
La chiave a stella 1978 -
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ma, almeno come si faceva a quel tempo, era proprio un | lavoro | da bestie, che al confronto il lavoro della Lancia era di |
La chiave a stella 1978 -
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tempo, era proprio un lavoro da bestie, che al confronto il | lavoro | della Lancia era di signorine. Sa, il cavo di rame è |
La chiave a stella 1978 -
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agli isolatori, ma non c' è stato verso, sa bene, quando un | lavoro | è comodo e ben pagato nasce subito la camorra. Niente: mi è |
La chiave a stella 1978 -
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delle ragioni più buone, e cioè che dopo sei giorni di quel | lavoro | attaccato ai cavi avevo più voglia di dormire che di |
La chiave a stella 1978 -
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chiacchierare, ed anche per corteggiare le ragazze: ma il | lavoro | di laboratorio, specie quello di analisi, è serio ed |
L'altrui mestiere -
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e sotto rigide modalità; raccoglierlo tutto (spesso era un | lavoro | di ore) su un filtro; lavarlo; essiccarlo; calcinarlo; |
L'altrui mestiere -
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snervanti tempi morti e un' attenzione maniaca; non era un | lavoro | attraente, assomigliava troppo a quanto potrebbe fare una |
L'altrui mestiere -
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studentesse ravvisavano una rassicurante continuità tra il | lavoro | casalingo e quello di laboratorio: quest' ultimo era solo |
L'altrui mestiere -
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perché vi si nutriva una camaraderie intensa, legata al | lavoro | comune, ma anche perché se ne usciva, ogni sera e più |
L'altrui mestiere -
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e polacchi. Tutte le baracche e tutte le squadre di | lavoro | furono allagate dagli ungheresi, intorno a cui, come |
Lilit -
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operai e contadini, semplici e robusti, che non temevano il | lavoro | manuale ma erano abituati ad una alimentazione abbondante, |
Lilit -
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fra i boschi, ad abbattere pini con tre compagni: un | lavoro | duro, ma ci si era trovato bene, quasi felice. D' altronde, |
Lilit -
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ma il suo linguaggio era quello di un protocristiano. Sul | lavoro | era destro e forte, il migliore della squadra, ma da questa |
Lilit -
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ha ricoperto le rovine. I tedeschi e i polacchi vengono al | lavoro | cogli stivaloni di gomma, i copriorecchi di pelo e le tute |
Se questo è un uomo -
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il più lentamente possibile, perché il Clormagnesio è un | lavoro | durissimo: si sta tutto il giorno fino alle caviglie nell' |
Se questo è un uomo -
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a mancare il più semplice dei pretesti per assentarsi dal | lavoro | e per intessere combinazioni coi civili. _ Noblesse oblige, |
Se questo è un uomo -
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simile a qualunque altro laboratorio. Tre lunghi banchi di | lavoro | carichi di centinaia di oggetti familiari. La vetreria in |
Se questo è un uomo -
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un buono per le scarpe di cuoio. Inoltre, si può chiamare | lavoro | questo mio? Lavorare è spingere vagoni, portare travi, |
Se questo è un uomo -
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da levarsi la fame, da ripararsi dal freddo, chi non trova | lavoro | e chi è consunto da una malattia mortale. Ma la mia casa ti |
CAINO E ABELE -
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disperata per la vita? Nulla, nulla. Ma io ti offro un | lavoro | certo, ti offro l'esistenza onorata e il mio affetto. Vieni |
CAINO E ABELE -
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che il sonno produce sui corpi stanchi. Ma per ottenere dal | lavoro | questo sollievo, bisogna amarlo profondamente, bisogna |
CAINO E ABELE -
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bisogna ricorrere a lui come all'amico più fido. Il | lavoro | mi salvò allorché dopo un anno di felicità assoluta io vidi |
CAINO E ABELE -
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mi diede ore di tregua e così potei vincerlo. Vedi, il | lavoro | tiene, nella vita di noi uomini moderni, il posto che |
CAINO E ABELE -
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di attendere una consolazione lontana, ci gettiamo nel | lavoro | che ci distrae la mente e ci affatica il corpo. Stanchi, |
CAINO E ABELE -
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disadatto a qualsiasi occupazione, ma non ho neppure nel | lavoro | quella bella fede che ti anima, nè per il lavoro |
CAINO E ABELE -
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nel lavoro quella bella fede che ti anima, nè per il | lavoro | quell'amore che è la condizione prima per riuscire. Vieni |
CAINO E ABELE -
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sgobbando sui libri e assuefacendomi a considerare il | lavoro | come una necessità della vita. Mia madre si ammalò |
CAINO E ABELE -
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osavo farle osservare che speravo crearmi una posizione col | lavoro | e occorreva che studiassi, ella faceva una risata |
CAINO E ABELE -
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si è offerta per vegliare sulla mia Maria e che mi vede al | lavoro | e nella vita di famiglia, dunque è inutile che le parli di |
CAINO E ABELE -
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la sua cedevolezza primitiva; di conseguenza, il | lavoro | del magnino consiste in un' alternanza di scaldare e |
La chiave a stella 1978 -
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lui mi ha fornite: "Una volta che la pentola è fatta, il | lavoro | non è ancora finito, perché se lei, tanto per dire, fa |
La chiave a stella 1978 -
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saldatore: ce ne sono stati anche al mio paese, e quando il | lavoro | è finito non si conosce, ma quello che capita poi al |
La chiave a stella 1978 -
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morire un poco già a quell' ora. Perché vede, il suo | lavoro | gli piaceva, e adesso lo capisco perché adesso a me mi |
La chiave a stella 1978 -
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e singoli che il destino ci può donare, l' amare il proprio | lavoro | (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la |
La chiave a stella 1978 -
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la regione del rusco, del boulot, del job, insomma del | lavoro | quotidiano, è meno nota dell' Antartide, e per un triste e |
La chiave a stella 1978 -
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il mondo. Si può e si deve combattere perché il frutto del | lavoro | rimanga nelle mani di chi lo fa, e perché il lavoro stesso |
La chiave a stella 1978 -
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del lavoro rimanga nelle mani di chi lo fa, e perché il | lavoro | stesso non sia una pena, ma l' amore o rispettivamente l' |
La chiave a stella 1978 -
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di quanto si creda dalle strutture produttive entro cui il | lavoro | si svolge. Come se avesse percepito il riverbero dei miei |
La chiave a stella 1978 -
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non le può avere allora gli manda degli accidenti. A lui un | lavoro | come il mio gli sarebbe piaciuto, anche se l' impresa ci |
La chiave a stella 1978 -
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e più che tutto nelle carrozzerie, che non era poi un | lavoro | tanto diverso: mia madre gliela contava tutti i giorni, di |
La chiave a stella 1978 -
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andava a lavorare in Francia, sulla Costa Azzurra, dove | lavoro | ce n' era sempre: non aveva passaporto né documenti, |
Lilit -
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parlare con un "civile" per ragioni non giustificate dal | lavoro | rischiava un processo per spionaggio. In realtà, la Gestapo |
Lilit -
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ma lui aveva la zuppa da consegnare, ed era venuto al | lavoro | ugualmente. Lorenzo sapeva che i russi stavano per |
Lilit -
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nei villaggi, dove per due muratori c' era sempre qualche | lavoro | da fare. Si riposavano lavorando, e si facevano pagare in |
Lilit -
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sarebbe stato necessario cambiare ambiente, e gli trovai un | lavoro | da muratore a Torino, ma Lorenzo lo rifiutò. Ormai viveva |
Lilit -
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domeniche e feste comprese, con dodici ore giornaliere di | lavoro | e dodici di riposo) ed una a terra in vacanza per |
L'altrui mestiere -
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scende il tubo in acqua, e che quindi arretra durante il | lavoro | di deposizione. Può spostarsi in tutte le direzioni, perché |
L'altrui mestiere -
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"coi mezzi di bordo", un problema nuovo. Il fondamento del | lavoro | del Castoro è la saldatura. Esso è, in sostanza, un' |
L'altrui mestiere -
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operazioni di varo (mi è stato precisato che un minuto di | lavoro | del "Castoro sei" costa 2.0000 lire!), il porcellino |
L'altrui mestiere -
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le antiche virtù della competenza messa alla prova e del | lavoro | ben fatto. Spero che non si stupiranno né scandalizzeranno |
L'altrui mestiere -
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il lavoro. - Vili! Per qualche berlinga vendono il loro | lavoro | allo straniero, all'usurpatore! Qualche settimana ancora ed |
I sogni dell'anarchico -
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prender sonno. Alla fine mi decisi a ripigliare il mio | lavoro | dentro l'armadietto; il segnale col quale il Michelozzi mi |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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inutile il mio osservatorio. Ma prima di accingermi a tal | lavoro | ho voluto allargare la buca, e adoperando con tutta la |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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crederanno che sia un tarlo e io potrò seguitare il mio | lavoro | fino a che non abbia raggiunto lo scopo. Difatti ho |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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L'ITALIA A LIBERTA' MILANO INIZIA LE GRANDI IMPRESE DEI. | LAVORO | E DELL'ARTE CHE NELLA LIBERTA' HANNO VITA RIGOGLIOSA E |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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molti oggetti d' arte; ammirasi all'esterno l'ultimo | lavoro | dello scultore Bartolini, gruppo in marmo rappresentante |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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Il bel tempo è già arrivato. Zun! Zun! Zun! - Sarto, e il | lavoro | chi lo fa? - Lo faccio io. - Stando con le mani in mano? - |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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che quei vestiti vecchi parevano quasi nuovi. - Sarto, e il | lavoro | chi l'ha fatto? - L'ho fatto io. - Stando con le mani in |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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i panni addosso, senza sapersi spiegare che diamine di | lavoro | fosse quello. Era così ravviluppata, che non poteva muovere |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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come allora si soleva. In questa cappella vi è anche un bel | lavoro | in plastica del Caradosso Foppa. _ La sagrestia è un |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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del nuovo acquisto, si è accordato col Meister civile sul | lavoro | di oggi. Poi ci ha affidati al Vorarbeiter e se ne è andato |
Se questo è un uomo -
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di meno coi grandi carichi che coi piccoli; infatti il | lavoro | è più suddiviso e ci vengono concessi attrezzi adeguati; |
Se questo è un uomo -
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ancora mi percuote nei sogni): ARBEIT MACHt FREI, il | lavoro | rende liberi. Siamo scesi, ci hanno fatti entrare in una |
Se questo è un uomo -
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ci sarà da lavorare, tutti qui devono lavorare. Ma c' è | lavoro | e lavoro: lui, per esempio, fa il medico, è un medico |
Se questo è un uomo -
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per la maggior parte sono adibiti a trasporti, e il | lavoro | vi è assai duro, specialmente d' inverno, se non altro |
Se questo è un uomo -
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sicuro di ottenere un buon posto in Buna. L' orario di | lavoro | è variabile con la stagione. Tutte le ore di luce sono ore |
Se questo è un uomo -
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_ Per nessuna ragione gli Häftlinge possono trovarsi al | lavoro | nelle ore di oscurità o quando c' è nebbia fitta, mentre si |
Se questo è un uomo -
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piedi, le piaghe torpide che non guariranno. Spingo vagoni, | lavoro | di pala, mi fiacco alla pioggia, tremo al vento; già il mio |
Se questo è un uomo -
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girò nei magazzini e nelle officine e quando il | lavoro | stava per cessare all'avvicinarsi del mezzogiorno, egli |
CAINO E ABELE -
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ora. La campana dello stabilimento annunziò la pausa nel | lavoro | e Roberto si alzò prontamente. Vuoi venire ad assistere al |
CAINO E ABELE -
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domanda, io vi proposi di limitare a ott'ore il vostro | lavoro | quotidiano, sicché su questo punto non vi sono stati fra |
CAINO E ABELE -
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di rendermi utile, di far prosperare questa regione, di dar | lavoro | a voi che vi siete nati. Se domani, disgustato 0145 dagli |
CAINO E ABELE -
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fermatevi a considerare i più infelici, quelli ai quali il | lavoro | manca, che a turbe debbono abbandonare tutto ciò che amano, |
CAINO E ABELE -
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loro la patria. Figliuoli, a quegli infelici pensate e il | lavoro | vi parrá lieve e forse lo spettacolo di tante miserie |
CAINO E ABELE -
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tante domande, mi sono contentato di sapere che era un | lavoro | nuovo, un progetto fatto in società con gli americani, e |
La chiave a stella 1978 -
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così. Tra un gambero e l' altro mi ha spiegato anche il | lavoro | che c' era da fare, e sembrava un lavoro come ce n' è |
La chiave a stella 1978 -
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spiegato anche il lavoro che c' era da fare, e sembrava un | lavoro | come ce n' è tanti: ma sa bene come sono fatti tutti i |
La chiave a stella 1978 -
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rappresentanti, a baliare la gente sono bravi, ma argomento | lavoro | lasciamo perdere. Una volta mi è successo che mi sono |
La chiave a stella 1978 -
|
delle promesse impossibili; e sa cosa mi ha detto? Che un | lavoro | come il nostro si può capire bene, capire poco e capire |
La chiave a stella 1978 -
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delle volte anche noialtri, ma per la cognizione del | lavoro | niente da fare, son tutti compagni, mai visto uno che ne |
La chiave a stella 1978 -
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Castello, tanto perché lei si faccia l' idea. A me il | lavoro | non mi spaventa, ma quella volta mi sono detto che era |
La chiave a stella 1978 -
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all' albergo a studiare il libretto, ma dopo incamminato il | lavoro | l' ingegnere mi aveva detto che mi aveva riservato una |
La chiave a stella 1978 -
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Il terzo giorno abbiamo cominciato a lavorare. Il primo | lavoro | da fare è stato quello di piazzare i martinetti idraulici; |
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sono come dei cric d' auto ma più grossi. Non era un | lavoro | difficile, andava giusto bene per vedere cosa poteva |
La chiave a stella 1978 -
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A me piace lavorare da solo, così è come se sotto al | lavoro | finito ci mettessi la mia firma; ma lei capisce bene che un |
La chiave a stella 1978 -
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finito ci mettessi la mia firma; ma lei capisce bene che un | lavoro | come quello non era per un uomo solo. Così ci siamo dati da |
La chiave a stella 1978 -
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non era tanto bello da vedere. Sa, il vantaggio del nostro | lavoro | è che c' è posto anche per gente come quella, e che sul |
La chiave a stella 1978 -
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è che c' è posto anche per gente come quella, e che sul | lavoro | imparano quelle cose che non hanno imparato a scuola; solo |
La chiave a stella 1978 -
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del mare sia tanto pratico, e quello era appunto il primo | lavoro | che mi toccava di fare vicino al mare, anzi dentro, ma l' |
La chiave a stella 1978 -
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e pensavo che una volta che avessimo incamminato il | lavoro | di posizionare il derrick mi sarei distratto e mi sarebbe |
La chiave a stella 1978 -
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perché ho avuto il sospetto. Le verifiche è stato un | lavoro | lungo, ma andavano bene, non c' era nessuna deformazione |
La chiave a stella 1978 -
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Pacifico da otto metri di altezza, e allora addio. Il | lavoro | l' abbiamo fatto lo stesso, ma sa, io di regola ci terrei a |
La chiave a stella 1978 -
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doveva essere un bello spettacolo. Fortuna che quel | lavoro | io lo avevo preparato bene, e ai quattro gli avevo fatto |
La chiave a stella 1978 -
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Contrariamente a un' opinione corrente, che privilegia il | lavoro | d' équipe e l' ausilio degli elaboratori, oggi come ieri l' |
La stampa terza pagina 1986 -
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io, lo avrebbe scoperto qualcun altro. Invece il mio | lavoro | con il test di fluttuazione era stato qualcosa di unico". |
La stampa terza pagina 1986 -
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amate, si sono maritate: dopo, il marito e la miseria, il | lavoro | e le busse, il travaglio e la fame. Hanno i bimbi e debbono |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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mio, e chi m'aspetta cchiù, la sera, mocc'a porta?" Il | lavoro | dei fanciulli? Ahimè, le madri sono molto contente, quando |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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Desiderio impaziente. La gazza risalì di due rami. - Che | lavoro | stai facendo? - Dei cucchiai, se ti piace! - le rispose |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
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e soccorsi. Molti degli ospiti vengono occupati e col | lavoro | viene loro assicurata una vita onesta e decorosa. Oh |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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dell'operosità favorita dalla fortuna, invoglierà al | lavoro | coloro, a cui la fortuna ha voluto duramente mostrarsi |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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sulla propria colpa e lo allontanano dal pentimento: e il | lavoro | impostogli quale aggravio di pena, gli riesce disamabile |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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quattro o tutt'al più ad otto giorni di forzata inazione. E | lavoro | non viene inflitto come un supplicio, nè imposto col |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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i singoli carcerati; nessun d'essi che non parlasse del | lavoro | quasi con riconoscenza e non palesasse la persuasione, che, |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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lasciato a' suoi rimorsi, ed ai terrori della sua mente? Il | lavoro | dà interesse alla solinga cella; affatica il corpo ma |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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primiera causa d'ogni loro calamità. Il confronto tra il | lavoro | e l'inazione ha tanta forza, che molti di quei meschini |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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rammentate poi nel silenzio, quando l'uniformità del | lavoro | lascia errar la mente, penetrano l'anima più rozza e |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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che il prigioniero ha potuto rivolgersi sopra di sè, il | lavoro | non arresta più la sua riflessione. E spesso, una repentina |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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gli risonerebbe gradito in quella vita di sepolcro. Il | lavoro | delle sue mani gli allevia bensì il tedio e il rimorso e lo |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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scioperato vi trovava ricovero e letto, e pane certo, e | lavoro | mite, e compagnia quale egli poteva desiderarla: e a molti |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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l'ultima volta arrestato. Se pende la procedura, un gran | lavoro | mentale pel prigioniero è quello di prepararsi agli |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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anzi di ammirazione. Da un carcerato ci venne mostrato un | lavoro | plastico fatto colla mollica di pane. Era un gruppetto di |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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vengono dai prigionieri fatti per passare la noia. Un | lavoro | serio, utile, intelligente, era stato organizzato nelle |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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il buon gusto, con cui quei lavori erano eseguiti. Non è un | lavoro | rozzo e materiale cotesto e perciò diverte e nobilita lo |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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e perciò diverte e nobilita lo sventurato che a tale | lavoro | si dedica; e infatti in quelle carceri abbiamo notato |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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Quanti galantuomini desidererebbero in compenso del proprio | lavoro | aver assicurato giornalmente per sè e per la propria |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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Invece tutti questi agi non si possono acquistare col | lavoro | onesto, bisogna guadagnarseli col delitto. Eppure la |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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per certi casi. Sono molto grandi ma raggentilite dal | lavoro | di sarto. Viene dal laboratorio. Sta imparando, vorrebbe |
Vietato ai minori -
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contorto cm 4.) Quelle scarpe aperte, il vestiario da | lavoro | a pezze e rattoppi, la camicia fuoriuscita dalla cinta, la |
Vietato ai minori -
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Le spese processuali ha cominciato a pagarsele da sé col | lavoro | di sarto (gli si lascia credere che ci riesca). Dovrà |
Vietato ai minori -
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debole e sanno da che parte bisogna prendermi, che era un | lavoro | importante, che se non ci andavo io non sapevano chi altro |
La chiave a stella 1978 -
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stavo per arrivare, e perché si trattava di incamminare un | lavoro | che mi andava. Non gliel' ho ancora detto, era un gran |
La chiave a stella 1978 -
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sospeso, e io ho sempre pensato che i ponti è il più bel | lavoro | che sia: perché si è sicuri che non ne viene del male a |
La chiave a stella 1978 -
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i cavi di sostegno del ponte sospeso; che il grosso del | lavoro | era già fatto, cioè a suo tempo avevano dragato il letto |
La chiave a stella 1978 -
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dove si dovevano fare i cinque piloni; che era stato un | lavoro | balordo, perché quel fiume trascina molta sabbia, anche |
La chiave a stella 1978 -
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riempiti di ghiaia e di cemento, in conclusione il | lavoro | sporco lo avevano già finito. A sentire questo discorso ho |
La chiave a stella 1978 -
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che si chiamava Ciaitània, era pasticcione non solo nel suo | lavoro | ma anche nei nomi, e che questo mister Peraldo non se l' |
La chiave a stella 1978 -
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intaccare il capitale; e aveva anche ragione, perché il | lavoro | è andato poi per le lunghe, e in questo bisogna ben dire |
La chiave a stella 1978 -
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"Le ho già detto quell' altra sera che per me ogni | lavoro | è come il primo amore: ma quella volta ho capito subito che |
La chiave a stella 1978 -
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il pomeriggio a studiarci su: perché era proprio come il | lavoro | del ragno, solo che i ragni nascono che il mestiere lo |
La chiave a stella 1978 -
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il filo ce l' hanno incorporato. Del resto, dopo di questo | lavoro | che le sto raccontando, ogni volta che vedo un ragno nella |
La chiave a stella 1978 -
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e per dormire ho sempre dormito bene. La malizia di quel | lavoro | di tendere i fili è che i fili bisogna che abbiano tutti la |
La chiave a stella 1978 -
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conto suo. Mi scusi se mi sono sfogato, ma quando uno su un | lavoro | ci mette tutti i suoi sentimenti, e poi finisce come quel |
La chiave a stella 1978 -
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Ma andiamo con ordine. Le ho detto che per tutto questo | lavoro | aveva sempre fatto caldo, tutti i giorni, un caldo bagnato |
La chiave a stella 1978 -
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abituarsi, io però verso la fine mi ero abituato. Bene, a | lavoro | finito, che c' erano già i verniciatori arrampicati un po' |
La chiave a stella 1978 -
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ho visto uno dei verniciatori che aveva piantato lì il suo | lavoro | e si era messo a correre verso di me, e un po' lo vedevo e |
La chiave a stella 1978 -
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venuto via, tanto i cavi grossi avevano resistito, e il mio | lavoro | non era da rifare. Ho saputo che dopo hanno cominciato a |
La chiave a stella 1978 -
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e a stento guadagna di che campare, sebbene egli dedichi al | lavoro | sè stesso e la famiglia, il calore e la forza dei loro |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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la portoghese, per cura della Società d'incoraggiamento del | lavoro | negli opifici posta sotto l'alta protezione del re di |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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le strettezze che ti si affacciano nel futuro, conti sul | lavoro | de' tuoi figli; ma, nutriti sregolatamente, un giorno cioè |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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e se ne andò a rivestirsi, lento e distratto. Sul | lavoro | era imprevedibile. Qualche volta lavorava per dieci, ma |
Lilit -
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Dalla finestrella, potevo vedere i compagni, lieti per quel | lavoro | insolitamente leggero, ma incerti ed impacciati nei loro |
Lilit -
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ed il cantiere pullulavano di delatori. Dopo un' oretta di | lavoro | ai tubi, mi sentii abbastanza tranquillo da iniziare la |
Lilit -
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uomini partivano cantando in coro, con gli strumenti del | lavoro | in ispalla, marciando alla soldatesca. E come i soldati pel |
IL BENEFATTORE -
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