Quando s'apre il velario MANON è abbandonata su un rustico sedile a sdraio, stancamente, gli occhi socchiusi. LAURETTA e SUSANNA sono presso di lei
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Era la grazia!... Ed è per questa grazia, Germana, che ti posso parlare come parlo! Oh! ti capisco, sai! Anche Lauretta malediva, imprecava, come te
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Sì, Lauretta...
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Anche noi siamo povere, Lauretta... E bisogna cercare d'asciugarci il pianto... così...I'una con I'altra, come tante sorelle!... Spero che Des Grieux
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No, Lauretta... Non è Ia stessa cosa... Vedi: tu forse non mi puoi capire... ma dopo così lunghi tormenti abbiam pensato che questa frode gravasse su
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Lauretta!...
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(Lungo silenzio. L'oscurità a poco a poco discende. LAURETTA s' avvicina alla panca e accende la grossa lampada che è là, avviandosi quindi, per
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(MANON s'è tutta aggrappata a LAURETTA. E al riflesso della lampada ch'è a terra, il suo volto appare spettrale).
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Lauretta mia!..
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(e riaggrappandosi a Lauretta)
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(a Lauretta)
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(LAURETTA esce. DES GRIEUX corre a MANON, sollevandola, accarezzandola, con trepida angoscia).
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Accademia della crusca
