Il corpo illuminato B lascia dietro di sè un’ombra e ai lati di questa due penombre d d. La penombra cresce crescendo l'estensione del corpo luminoso
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, ma questa nitidezza, come abbiamo detto, lascia a desiderare, ed è perciò, che alcuni fotografi preferiscono far uso dell’oggettivo semplice nel
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perchè l’immagine è troppo poco illuminata, e la sua nitidezza lascia molto a desiderare, e ciò avviene sia per la divergenza dei raggi luminosi, sia per
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ruggine, che come abbiamo veduto è composta di ferro e di ossigeno, posto nelle stesse circostanze e condizioni, non si decompone, non lascia svolgere
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quantità di nitrato d’argento sciolto nell’acqua, sino a che si formi ancora un precipitato nell’acqua, ma non di più, e si lascia chiarificare col
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si forma nel miscuglio un intorbidamento biancastro che dopo un breve riposo si depone e lascia il liquido chiaro, privo di solfato di piombo. Alcune
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, e lascia questo allo stato concentrato sulle fibre legnose del tessuto.
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che si depone col riposo, e che lascia il liquido limpido, buono a servire.
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carbonato di potassa secco; si lascia il miscuglio a reagire per due o tre giorni agitandolo alcune volte. Dopo un tal tempo in fondo al vaso si osserva uno
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di fare effervescenza si filtra, e si lascia cristallizzare; si raccolgono i cristalli, si lavano per poco tempo, si fanno seccare celeremente, e si
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Il vetro sotto l’azione del calore fonde, e si lascia lavorare come se fosse cera. Sopra di ciò riposa l’arte del soffiare i tubi di vetro. Quest
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difetto di fabbricazione si corregge con far bollire nell’acqua, o meglio ancora nell’olio, il vetro, la porcellana, ecc., e si lascia freddare da sè l
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nell'inverno. Però non si debbono oltrepassare certi limiti, perchè l'albumina troppo dilungata lascia sul vetro una pellicola troppo sottile, che ha l
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quello che s’ingorga e non lascia più passare il liquido.
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al rovescio della lastra lascia un vacuo nel suo interno, per cui l’aria atmosferica fa pressione tra essa e la lastra, così che questa si può
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vuole operare a umido, ma se si vuole operare a secco, come è regola generale, si immerge la lastra in un bacino ripieno d’acqua, ove si lascia per
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La lastra sensibilizzata e lavata si lascia seccare spontaneamente ad una oscurità perfetta, p. e. entro di una cassa di legno, quindi si pone nella
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4a Azione di contatto sull'immagine in via di svolgimento.— Se si lascia un fiocco di cotone in lana sulla lastra in contatto dell’immagine mentre
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, e vi si lascia per qualche tempo, trovasi che lo strato toccato dalla carta riceve un disegno molto più intenso di quello che si produsse sulle parti
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. Lascia il cotone nel liquido per 10 minuti dopo estrailo, e fallo seccare al modo sopraddetto.
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cotone fulminante che si ottiene è non solo imperfettamente fulminante, ma rimane corto, agglutinato insieme, per cui si lascia lavare con difficoltà
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subito nella sua preparazione. L’essiccamento del cotone fulminante si effettua in due o tre giorni se si lascia soltanto esposto all’aria alla
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struttura fibrosa, come se fosse stato preparato con acido nitro-solforico poco concentrato; un tal cotone fulminante produce un collodio che lascia una
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agita il miscuglio per alcune volte sino a che il cotone si sia sciolto, dopo lascia in riposo onde il collodio si possa chiarificare, diventar
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si stende sul vetro, non lascia sopra di questo una pellicola coerente ed unita, ma una pellicola disaggregata che seccando è polverosa, cribriforme.
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. giorni circa senza gran fatto alterarsi, ma dopo diventa rossigno, perde molto della sua sensibilità, e finisce per diventare così fluido, che lascia
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infatti i suoi inconvenienti, si evapora troppo rapidamente, lo strato ha spesso una coesione troppo forte, per cui si lascia penetrare difficilmente dai
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giorno che si riceve dalla parte del laboratorio che si lascia aperta per tale oggetto, e che si chiude dopo terminato il collodionamento. L’eseguire
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o minore, con cui il collodio si lascia stendere senza troppo presto evaporarsi, lasciando delle onde ammonticchiate di collodio, e dallo spessore
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, opposto a quello per cui si tiene la lastra, e vi si lascia scolare il collodio eccedente, e quando il collodio incomincia a cadere a goccie si
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La soluzione si fa passare per tela fitta, affine di depurarla dalle materie più grossolane, e si lascia riposare per qualche tempo prima di
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soluzione fissatrice, e questa si lascia sullo strato sino a che esso abbia perduto il suo aspetto biancastro, opaco, e sia diventato perfettamente
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strato secco con alcool, quindi vi pone la tela incerata, e la lascia seccare prima di staccare lo strato dal vetro.
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sullo strato, e quindi si versa via, e si lascia sgocciolare bene per alcuni istanti.
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Appena che l’albumina ricopre tutto lo strato sensibile, si inclina la lastra su di un bicchiere ad hoc, e la si lascia sgocciolar ben bene, e poi si
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La lastra si lascia nell’aceto-nitrato per circa 30 secondi, si lava nell’acqua, si fa seccare, e si conserva in un sito riparato dalla luce sino al
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di carta incerata, scacciando con cura le bolle d’aria che cercano frammettersi, e lascia riposare per circa un’ora, od anche di più, che sarà ancor
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Tolto dal liquido il foglio così sensibilizzato, si lascia sgocciolare un istante, e si tuffa tosto in un bacino ripieno di acqua distillata, oppure
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Si introduce la carta iodurata nella soluzione (al buio s’intende) e vi si lascia per lo spazio di 5 minuti circa, ossia sino a che il coloramento
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più o meno forte, venne incollata coll’amido oppure colla gelatina, ecc. Dopo toglila dal bagno, prendendola per uno dei suoi angoli e lascia
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Si lascia la carta albuminata galleggiare sopra di questa soluzione per lo spazio di due minuti appena. Si toglie la carta dal bagno, e si appende
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, esso è più stabile. Tuttavia la soluzione alla lunga depone un precipitato nero di solfuro d'argento, principalmente se sopra di essa si lascia agire
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si lascia per un quarto d’ora.
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6a Utilizzazione dei bagni fissatori. — Ho detto in qual modo si può riottenere il cloruro d’oro quando la sua soluzione lascia cadere un nero
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prove si lascia tirare al giallo, al rosso, al blù, al violetto e quindi al nero puro o mescolato con rosso, giallo e blù, in un numero indefinito di
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otterrà una magnifica prova, vigorosa, di un’estrema freschezza, con un insieme di tinte e di dettagli che non lascia nulla a desiderare, e non rimarrà più
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e si lascia seccare spontaneamente.
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iodio, e dopo qualche tempo si lava nell’acqua, quindi, dopo di averla accuratamente asciugata con carta senza colla, si lascia seccare spontaneamente.
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2° Si porta la carta impregnata di acetato di piombo sopra della soluzione di ioduro di potassio, vi si lascia per 3 minuti e si lascia sgocciolare.
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1° Si mette un foglio di carta sopra il bagno di acetato di piombo, vi si lascia per 5 minuti, si estrae, e si asciuga per carta bibula.
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