le ceneri e si mise in viaggio per Firenze. Ma per via si sarebbe strappato i capelli, e i lacrimoni gli scendevan giù per le gote vedendo che il
lacrimoni le scendevano lungo le guance e le bagnavano il viso. Anche Vezzosa, che s'era fatta pallida e sofferente in quegli ultimi tempi, piangeva. Ogni
ringraziò la Santina, fece due lacrimoni nel lasciarla, poi si diresse verso le montagne. Ma appena compariva davanti a un villaggio, i poveri lo assalivano
bambino al petto e lo baciava, tanto per isfogare il suo bisogno d'espansione, e la Regina piangeva. - E che son cotesti lacrimoni! - esclamò Maso