perchè lo so io, notaio - lo interruppe Paolo Jenco che si mordeva le labbra, fremente. - Adoprare un ragazzino per un atto così vile! ... Non avrei
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quell'immagine dalle cui labbra mi attendevo di sentir scappare da un momento all'altro il suono della mia voce, come già c'era il lieve bonario sorriso
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per dirgli: - Senti, babbo! ... La confessione di quel che era avvenuto tra lei e Paolo quella mattina, le tremava da un pezzo su le labbra, impaziente
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; Paolo Jenco mordendosi le labbra, con gli sguardi ancora lampeggianti di sdegno, che però si addolcivano di tratto in tratto, quando li rivolgeva a
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po' tremula la voce, dal sorriso che le scintillava su le labbra e negli occhi, si scorgeva benissimo che la bionda signorina parlava sinceramente
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aveva stretto fra le braccia il divino corpo tanto desiderato, senza sentirlo vibrare di una scossa, ghiaccio, quasi morto; senza che dalle labbra
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arrestarsi un momento per rinfrescarsi le labbra, scaraventando cifre dietro cifre su la faccia stupita degli elettori, che non ne capivano niente
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circostanti; le labbra, un umidore, come di fiato che passasse a traverso della sottile apertura della bocca, donde s'intravedeva una fila di denti
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nerissimi, capelli così folti che pareva dovessero affaticarle la testa, con labbra rosse e fresche come ciliege, era riuscita ad irritarmi, a
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in piedi, accigliato, mordendosi le labbra, affondando le dita tra i folti capelli neri, egli si era voltato verso l'uscio, attendendo. L'avvocato
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sentimento di ammirazione che lo rendeva più timido del solito. Era rimasto in piedi, con una punta del cappello da prete appoggiata alle labbra, e
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, aggrottando le sopracciglia, stringendo le labbra con l'aria di un uomo importunatamente disturbato. «Qui, con questo sole?», disse il marchese aprendo
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nascosto. «Che ti ha detto quell'uomo?», le domandò. «Dice che sua zia ha sempre su le labbra il nome del padrone, benedicendolo.» «Niente altro?» «Dice
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su le labbra; ma si spense subito. La baronessa allora si rizzò da sedere con la scusa di mostrare all'altra sorella certi oggetti curiosi
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giudice istruttore io?», esclamò con stizza. «Ne so quanto te, quanto gli altri!» E, a un tratto, accortosi che le dava del tu, si morse le labbra
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qualcuno gliela nomina, gli tronca le parole su le labbra». Eppure, che farci? La marchesa di Roccaverdina, dopo due mesi, quando ormai non poteva
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, e di cui risentiva l'orrore rientrando in sé. Aveva fatto un lieve balzo all'interrogazione del cavaliere, e atteggiava le labbra a un sorriso
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vegliato ripulendogli le labbra, in piedi davanti al letto, non sentendo stanchezza, con un groppo di pianto che la soffocava e in certi momenti le
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, gli occhi socchiusi, ora storceva le labbra, ora scoteva la testa, e sembrava di non accorgersi del mormorio di approvazione seguito alle parole del
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avesse sotto gli occhi, egli vedeva agitarsi quelle livide labbra che gli era parso volessero pronunziare la parola: Assassino! E gridarla forte perché
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posta nella narrazione per sviare la zia baronessa. Gli sembrava di vedere agitarlesi su le labbra gli insistenti consigli con cui lo assediava ogni
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vestirsi. «Antonio! Marchese!», pregava afferrandolo per le braccia, incurante delle rudi scosse con cui egli la respingeva. Ritto, con le labbra serrate, e
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testa bassa, con le mani dietro la schiena, contraendo a intervalli le labbra, quasi per trattenere le parole che gli si agitavano su la lingua
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, assottigliandosi là; e le labbra mormoravano preghiere, voti, esortazioni a le capricciose che non si decidevano a prendere il volo per venire a spargere il lor
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- agitandosi su la sedia a bracciuoli, senza che mai il nome di Zòsima gli fosse venuto alle labbra. Lo zio don Tindaro e il cavalier Pergola
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labbra tumide e pavonazze per pronunziare parole che non prendevano suono, soltanto allora egli si sentiva rimescolare da terrore quasi puerile, e
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negli occhi con ansiosa intensità. «Niente!», esclamò il marchese. L'avvocato corrugò la fronte e stette un pezzetto a capo chino, agitando le labbra
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fatto il miracolo». «In due, mamma Grazia? Ci voleva tanto?» Tentò di ridere, ma il riso gli si ghiacciò su le labbra. Più tardi, lanciando a tutta
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quel diffidente «Ormai!» su le labbra, che in quel punto gli sembrava profetico: «Ormai! Ormai! ... ». Come avrebbe potuto avere il coraggio di
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, una parola che non vi usciva mai da le labbra, e che pure mi sembrava di leggervi chiaramente negli occhi.» «Non v'ingannate. Ero timido; e poi, allora
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lagrime; e, presagli una mano, gliela baciava con labbra gelide e convulse: « Voscenza benedica ! E il Signore le dia tutte le felicità ... se è vero che
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con quel dolce e strano viso tanto bianco, dove le labbra tumide e rosee parevano baciate appena allora, e gli occhi grandi e neri ombreggiati dalle
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le sopracciglia e la piega d'ironia sanguinosa all'angolo delle labbra sottili.... eppure quello era Willy!... anche lui l'aveva riconosciuta subito
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asciutto che le abbruciò le labbra; poi presa da una grande paura invincibile, scossa da un nervoso convulso che le faceva battere i denti, preso per mano
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ancora quelle braccia sapevano l'abbraccio voluttuoso e sapiente, e quelle labbra anelavano il bacio supremo! Tutto ancora in lei chiamava l'amore
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appena colle labbra quella fronte bianca, poi si alzò per uscire. - Ho fatto tardi e dovete essere annoiata, non è vero? - disse galantemente
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