portare il bicchiere alle labbra, scorge sulla tavola un coltello affilato ed a punta; dà una rapida occhiata a Scarpia che in quel momento è occupato a
ora vedo sulle labbra del presidente del Consiglio.
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sofferto una schiacciatura tra due tavole, tanto alcune parti del volto - la fronte, il naso, le labbra - accennavano a mostrarsi quasi di profilo pur
un egual senso di compiacimento e d'invidia per quel giovanotto baldanzoso che camminava lesto, a testa alta, con la sigaretta tra le labbra e un
parole che le salirono, quasi con scoppio, dal cuore alle labbra. "E tua madre che ne dirà?" Patrizio finse di non avere udito, e ripetè: "Andiamo
fuggirlo ... e lo attendeva con ansia! Non avrebbe voluto nemmeno guardarlo ... e, quando gli era presente, pendeva dalle labbra di lui, quasi le sue
ristretti in queste celle!" "Ci si deve star bene" entrò a dire Giulia, la minore, brunetta corta e pienotta, con occhi, labbra, mani irrequieti, e che
ricomparso da una settimana! Proprio in quel momento sentiva bruciarsi la fronte e le labbra da quei baci maledetti! "Una parola! ... Una sola parola
attendeva dietro l'uscio, mordicchiandosi le labbra, strizzandosi le mani. "Senti" ella balbettò, con voce arrochita dalla commozione. "Sono o non sono
, illusa anch'essa! Giulia e Ruggero, già molto avanti, ridevano. "Beati loro! Non fanno altro" si lamentò Benedetta, stringendo le labbra. Giulia tornò
lo sbalordimento di quel giorno, ella avrebbe voluto portarli via assieme con la pelle della fronte e delle labbra. Invece, macchia indelebile, la
mordeva lievemente le labbra sentendosi già invadere da vago senso di rancore contro quella creaturina che doveva aver lasciato nel cuore di Patrizio
gli occhi e le labbra a severità. "Poi starai male." "Quest'altri due soli! ... Tre e due cinque, per le cinque piaghe di Gesù Cristo! ... Ed è
costringerlo con la violenza a dir tutto. Nell'atteggiamento delle labbra, nell'espressione degli occhi del Padreterno, gli pareva di scorgere la malizia
, facendo scoppiettare le labbra alla fine d'ogni periodo, come per gustare il sapore lasciatole in bocca dalle proprie parole. Eugenia, un po' chinata
canticchiava a fior di labbra per distrarsi; e si rimproverava di chiamarla, nel suo interno, sprezzantemente: la vecchia! Come dirle: Mam- ma
Patrizio. "No ... capriccio. Lasciami bere." Sentiva riarsa la gola e inaridite le labbra. Stese le mani concave sotto lo zampillo e bevve a sorsi
labbra a compas- sione. "Non riesce a parlare affatto affatto? Che tormento dev'essere non poter dire, in fin di vita, una sola parola al pro- prio
interrogarlo con lo sguardo ansioso; ed egli, fingendo di non intendere, sentiva agitarsi smaniosamente la risposta tra le labbra. All'improvviso, sul punto
avevano trattenuto; ma le sue mani stringevano più forte quella di Eugenia, e ella gli rispondeva con un sorriso a fior di labbra dolce e stanco, e
zia Grathia, sospirando e schioccando le labbra, «che cosa vuoi ch'io ti dica? Perché non finisci di cenare, Anania, figlio caro? ... Parleremo poi
apparve, ma più che vederla, egli la sentì: sentì la guancia liscia e calda, il cuore balzante contro il suo, la vita agile, le labbra molli, e gli
ritrasse nell'ombra e attirò a sé Margherita. E parve ad entrambi che il contatto delle loro labbra facesse scoppiare qualche cosa di terribile e di
, colpa dei tempi e degli uomini, a poco a poco ne ritrassero le labbra, poi respinsero la madre, che loro la porgeva, e finalmente consumarono il loro