Qui resto io. Accendo la pipa.
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Ma che impedimenti mi andate contando?... C' è la vostra volontà? C' é la mia? Mi volete bene? Vi voglio bene? Per me è come se già fossimo marito e
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Questo, si, è un giovane d' oro, comare lana! Non ha frasche per la testa! Tenetevelo caro. Dico la verità, pel sangue di Cristo che è qui dentro!
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Cominciate a servire... Dov'è la cognatina?
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Ti farò la predica anch'io.
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Lasciatemi bere le vostre bellezze!... Nino è geloso... Guardate che faccia scura!... Non te la tocco neppure con un dito. Ci ho qui un pezzo di
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La Ruggera! La Ruggera!...
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Non te la godrai!... Mala fine, Signore!... Rottura di collo, Signore!... Non te la godrai!
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La Ruggera! Viva!
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La Ruggera! Viva,! Vivai!
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Comincia la donna.
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Ora costei è tua moglie: amala, rispettala, come ti deve amare e rispettare lei, secondo la santa legge di Dio... La mia casa è sempre casa vostra
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(I sonatori riprendono la musica del balletto ed escono gli ultimi, La zia Pina richiude il portone).
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E questa è la chiusa della predica!... Non dubitate... Verremo spesso a baciarvi la mano, com' è nostro dovere...
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(intasca la moneta)
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CALA LA TELA.
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È un asino, e ve lo provo. Per la figlia di mastro Giovanni il cordaio non diceva lo stesso? E chi l' ha guarita? Don Saverio Teri, con la medaglia
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Con la mala gente che può farci il Signore ?... Fuoco in questa e nell'altra vita, Gesù benedetto!... Ma voi, scusate, avete la testa dura! Quant'è
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Ti duole la testa?
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(disfacendo la balla e mostrando la tela).
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Quanto la mettete, don Saverio?
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(sotto voce, fermando mas. Paolo e la zia Pina che vorrebbero persuadere lana a prender la medaglia).
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La vuoi, lana!
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È arrivato il garzone coi muli carichi di legna: scendo giù nella stalla un momento. Si, figliola mia! Rivolgiti a lei! È la Regina del cielo e della
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In casa mia non si ride più. Vostra sorella mi fa fare la bocca amara con la sua gelosia...
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Nino mi avrebbe ammazzato!... Glielo vo' dire: Facciamo un cambio, Nino?... - Ne ho invidia, questa è la verità... E la colpa è di vostra sorella che
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Sapete come dice la canzone?
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(Si lascia cascare su la seggiola, china, con la faccia tra le mani).
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Cognata, la vera malia è la mia disgrazia... Dovevo sposar voi... Sarei stato felice... Destino infame! Cognata, ci avevo voi nel cuore! Ma eravate
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Altri ha fatto il danno e noi lo paghiamo, quella creatura e io!... Gliel' ho mandato a dire però alla strega: - O questa storia finisce... o la
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(Tenta di asciugarle gli occhi; la prende fra le braccia e la bacia, mentre lana si dibatte, dicendo):
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Se fosse vero?... Non la vedi? La poverina si strugge ogni giorno più... E mi si strugge l'anima soltanto a guardarla! Che mancherebbe ora perché ci
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Senti le campane del monastero? La processione si avvicina... Ianuccia, figlia mia, fatti coraggio... Passa la Madonna!... Oh, che bella torcia!
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Vi siete ficcati tutti qui!... Di là c'è la zia Santa con le figlie... Ho visto le Nigido per strada... Non le fate entrare in questa camera; non
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È alla cantonata... La torcia! la torcia!... Gliela porgerai dalla finestra!...
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(La zia Pina chiude la finestra).
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CALA LA TELA.
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Fattoria di M. Paolo. A destra, casa rustica con palmento. A sinistra, pergolato che forma un capanno. In fondo, la campagna con vigneti su la
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Se la reggano tra loro...
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E voi, con la vostr'arte?
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La mia disgrazia, Nino! La mia cattiva stella!...
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Quale disgrazia? Se avete per la testa qualch' altro... Non posso nemmeno pensarci!... Pure, se spessi che avete per la testa qualch' altro !...
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La mia disgrazia volle così!
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(Un lampo gli attraversa il pensiero, e prendendo lana per la testa, rialzandole la faccia, e guardandola fiso, domanda:)
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Mi fate impazzire!... Io impazzisco... Parlate, lana!... Per la santa Memoria di vostra madre, parlate!.. Per la Madonna, parlate!
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(la guarda stupito).
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CALA LA TELA.
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(toccando la medaglia con gesto significativo e baciandosi la punta delle dita)
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Oh!... Vorrei mozzarmi la lingua!
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Chi oggi non canta, ma mastica tossico, è la Caristia che avea posto gli occhi addosso a Cola per la nipote. Se lo era attirato in casa, e Cola di
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