Per la frazione di serenità fu estesa a parte la tavola X, nella quale
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della luna, la quale produce le variazioni della serenità, dipenda principalmente dall’elongazione semplice e dal suo triplo. Da questi due archi
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maggiore di questa ellisse, la distanza apogea e massima della luna è 1,0549, la distanza perigea o minima è 0,9451; la differenza adunque è 0,1098
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Un’altra ragione di dubbio consiste nella difficoltà di ammettere, che una azione, la quale dipende dalle variazioni del raggio vettore della luna
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La massima variabilità assoluta ha luogo in dicembre, gennajo, febbrajo e marzo: son questi i mesi che più di tutti possono esser dissimili da un
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ad un periodo diurno, e di tali periodi diurni la notte appare la più conveniente (in questo caso forzata) separazione.
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La serenità media di un giorno qualsiasi dell’anno è (cap. I) espressa dalla frazione 0,550. Dietro le convenzioni fatte, la serenità viene misurata
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Egli è manifesto, che una variazione doppia può sempre considerarsi come la somma di due variazioni semplici. Così la variazione sereno-nuvolo può
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52. Con questo metodo adunque sopra una lunga striscia di carta fu scritta su 38 linee la storia meteorologica dei 38 anni 1827-1864, in guisa che
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rapidamente scrivere su carta quadrettata la storia dello stato del cielo per lunghissimi periodi di tempo. E su tale scrittura geroglifica l’enumerazione
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54. Con questa regola abbiam calcolato la variabilità relativa per le 36 decadi dell’anno (tavola XVI). Ai numeri della colonna XII (variazioni
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La variabilità del tempo in un dato periodo è eguale al numero delle variazioni semplici più due volte il numero delle variazioni doppie, diviso per
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59. Legge annua delle variazioni doppie. Si deduce questa considerando la colonna VIII della tavola XVI e la curva delle variazioni doppie (figura 13
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Per tale effetto prenderemo non già la tavola stessa, quale direttamente risulta dalle osservazioni, ma la tavola perequata di 5 in 5 giorni, onde
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per ogni giorno dato, λ la probabilità che esso sia sereno, μ la probabilità ch’esso sia misto, ν la probabilità ch’esso sia annuvolato. Una sequenza
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Siccome nella sequenza unica considerata, la variabilità totale è espressa da 2 (vedi il capo precedente), noi otterremo, dividendo per 2, la
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La somma di tutte le probabilità è (λ + μ + ν )2 = 1, come dev’essere. Sarà ora facile calcolare la probabilità che si abbia una permanenza, una
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se si domandi la probabilità che un dato giorno sia sereno, la risposta sarà 0,254. In tal caso la probabilità di non serenità sarà 0,746. Ma se dato
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Esaminando questi risultati in confronto con quelli esposti nel quadro della pag. 51, si vedrà che la variabilità U2 assai più che la U1 si accosta
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La forma di questa tavoletta è identica a quella della tavoletta precedente. U3 indica la variabilità relativa tra un giorno e quello che vien tre
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Il paragone di questi numeri mostra l'enorme influsso della persistenza del tempo. Mentre la serenità degli ultimi 20 giorni è 0,590, quella dei 10
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95. Noi abbiamo inoltre tentato di sommare l’effetto complessivo dei venti di tutte le classi, attribuendo ai venti della classe I la forza zero: poi
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La simmetria è quasi perfetta, e maggiore sarebbe, se si volesse perequare i numeri. Si ha dunque il risultato curioso, che la frequenza dei giorni
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I risultati sono graficamente espressi nella fig. 7. La curva ha un’analogia molto spiccata con quella dei giorni nuvolosi (fig. 6), il che del resto
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Si vede che la neve nel nostro clima può estendere il suo impero sopra cinque mesi e mezzo dell’anno. Infatti la caduta più precoce di neve fu nella
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1857-58. In gennaio la neve fu alta 0m,80. Inverno severo. Il Po e la Bormida si aggelarono in un luogo non indicato (forse presso Alessandria). La
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, delle prime e delle ultime nevi. Per questo fine ho creduto utile comporre la tavoletta seguente, la quale dà, per ognuno dei 38 inverni compresi nell
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osservate furono escluse da questo calcolo. La proporzione dei giorni sereni, nuvoli e misti, ridotta al medesimo totale di 1000 per render fra loro
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Adunque di tutti i temporali che si manifestano, quattro quinti succedono nelle ore pomeridiane, un settimo nelle ore della mattina, e soltanto la
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19. Aurora boreale la sera.
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20. Due volte grandine, la mattina e la sera.
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Può dunque la massima temperatura annuale verificarsi in un intervallo estendentesi almeno dall'11 giugno fino al 20 agosto; e la minima può esser
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Nota è la diversità di temperie fra la pianura lombarda e la parte più abitata delle nostre Prealpi, specialmente la regione dei laghi. A documentare
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La temperatura pare dunque nella stazione di via Vigentina notevolmente più calda nell'estate e più fredda nell'inverno, che a Brera. Oltre alla
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Dobbiamo inoltre accennare la grande differenza delle temperature minime assolute che ha luogo fra Milano e la Tremezzina. Nell'ottennio 1858-65 la
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vapore che potrebbe contenere, ma solo il 20 o 30 o 50 per cento, si dice che l'umidità è di 20° o di 30° o di 50°. Questa è la misura relativa
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Nei mesi invernali la bassa temperatura diminuendo la capacità dell'atmosfera pel vapore acqueo, spesso avviene che un metro cubo d'aria non contiene
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Qualche volta s'indica la posizione di Milano con quella del suo Osservatorio astronomico, che sta nel Palazzo di Brera. La latitudine di questo
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Tanto la distribuzione dei vari mesi, come quella dei vari anni è soggetta a grandissime fluttuazioni e vi è tale anno, in cui cade due volte e mezzo
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La frequenza della pioggia è collegata anche in parte colla direzione del vento che spira. Enumerando le volte che durante la pioggia sono stati
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la differenza fra la normale barometrica di tutti i giorni e la normale calcolata sui soli giorni piovosi non è molto grande.
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Nella precedente statistica delle pioggie è pure compresa la neve, per la quale i millimetri si contano dopo che fu sciolta in acqua. Molte volte si
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Immaginando condotta per l'asse della cupola del Duomo la meridiana (o la linea Nord-Sud) e la perpendicolare alla meridiana (cioè la linea Est-Ovest
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Adottando le dimensioni del globo terrestre stabilite da Bessel, la distanza rettilinea di Milano dal centro della terra sarebbe di chilometri 6366 2
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media è di 748mm,1 (ridotta alla temperatura zero): la minima scende qualche rara volta al di sotto di 725mm e la massima supera qualche rara volta
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La proporzione dei sedici venti in tutto l'anno 1880 fu la seguente (sempre ridotta al totale di 1000):
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non hanno luogo. Causa ne è la diversa proporzione di temperatura che nelle diverse ore del giorno regna fra la parte più alta delle montagne, le loro
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L'intensità totale, cioè la quantità della forza che costringe il magnete a prendere la sua direzione naturale, varia assai poco durante le 24 ore
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La conclusione è abbastanza chiara. Né la temperatura, né l'umidità né la pioggia mostrano durante il periodo undecennale quell'alternativa ben
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Coll'ajuto della Tabella precedente sarà facile dedurre la distanza rettilinea e la direzione di qualunque dei punti accennati rispetto al Duomo
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