Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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GIACINTA

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Capuana, Luigi 49 occorrenze

GIACINTA

La signora Ernesta Villa era andata dalla Marulli a un'ora insolita, verso le undici di mattina: - Devo parlarti a quattr'occhi. La signora Teresa

GIACINTA

La mattina che la signora Villa e le Maiocchi, mamma e figlia, eran venute in casa Marulli per vedere il corredo arrivato da Milano e da Vienna

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andando a vederla il meno possibile. Nella rare visite, anticipatamente annunziate, la signora Marulli trovava la bambina lavata, pettinata, ravviata

GIACINTA

La mattina dopo, quando la signora Emilia, che non sapeva nulla, gli disse: - È morta la contessa Grippa: l'hanno trovata morta in camera - Andrea ne

GIACINTA

Oramai ella viveva alla giornata, aspettandosi da un momento all'altro una catastrofe. Quale? Non avrebbe saputo dirlo; ma l'ansia, la prostrazione

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- Non può essere! - rispose la Marulli, passato il primo stordimento. - Eccola - disse Mochi, cavando da una tasca del soprabito la lettera d'Andrea

GIACINTA

Per la signora Marulli fu un gran colpo. Stette piú di una settimana a divorarsi internamente con una improvvisa tenerezza materna che aveva

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tutti i bei castelli in aria fabbricati con tanta delizia, da piú di otto mesi. Si aspettava cosí sicuramente un bimbo, che non aveva ammesso neppur la

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. Camilla, ingrassata, ansimante per la fatica di aver montato tante scale, arrancava peggio di prima. - Oh, la mia cara padroncina! Come si è fatta grande

GIACINTA

Marietta aveva bussato all'uscio con le nocche delle dita: - Signorina, c'è la sarta nel salottino. Ed era andata via. Giacinta chiuse il libro

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indiscreta. Ma che vuole? Nessuno sa intendermi. Lei solo mi tollera, mi compatisce, come una vera malata. - Purché la malattia non si attacchi al dottore

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confortando cosí; ma non era sincera. - Povero babbo! La sola persona che non m'abbia mai fatto del male! - ella pensava, guardandogli le mani

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Giacinta era rimasta, tutta la nottata, seduta a piè del letto, con il capo rovesciato sulla sponda, le braccia abbandonate, agonizzante sotto i

GIACINTA

Mochi, incontrando la Marietta per le scale, soleva fermarla e stender la mano per carezzarle il mento, nell'informarsi della salute della padroncina

GIACINTA

Giacinta voleva partorire nella casa nuova; ma la vera ragione della sua fretta era stata l'idea che lí si sarebbe trovata libera da ogni soggezione

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corpo verso sua madre, strizzando gli occhi e le labbra, tra curiosa e diffidente. - Tu non sei piú una bambina - prese a dire la signora Marulli

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No, ella non aveva dei romanzi pel capo. Tutti quegli imbecilli che le stavano attorno la infastidivano, quando non la irritavano addirittura. Viveva

GIACINTA

Andrea, che non l'aveva piú vista da una settimana, la fermò una sera in mezzo all'uscio del salotto, dove si era appostato per attenderla. - È

GIACINTA

La prima cosa che le diè nell'occhio al ritorno in famiglia, fu la grande insegna nera con un Banca agricola provinciale attaccata al terrazzino di

GIACINTA

La striscia di luce rosata che il sole, vicino al tramonto, stendeva sulla coperta del lettino e sul tappeto, parve a Giacinta di buon augurio. La

GIACINTA

La pioggia che scrosciava violenta come la grandine sui cristalli della finestra, il vento che urlava lamentosamente dentro la gola del fumaiolo

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l'acqua fino al collo. Ma neppure questa volta annegheremo. Tre giorni dopo, quando la crisi scoppiò, egli non era piú cosí sicuro. La gente accorreva in

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- Capitano - disse Giacinta. E, presogli il braccio, lo tirava verso la vetrata della terrazza con vivacità fanciullesca - È vero che il tenente

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- Un mostricino! - dicevano le persone dell'arte, parlando di quella palazzina. Ma la facciata d'essa sorrideva all'occhio senza pretese, quantunque

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occhi. Giacinta lo fissò con quella sua aria di superiorità che gli dava soggezione: - C'è - e quasi balbettava - che fra due mesi ... sarò la

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stata una causa ... intendo ... immediata. Qualche forte dispiacere ... Veda. - Ma, nulla! - rispose la signora Teresa. - Col carattere di quella

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confitta nel cuore! Ma ella non la dava a vedere. Nei ricevimenti del mercoledí, sempre affollati, sempre allegri, quando il Ratti, o qualche altro

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appoggiava la testa. Giacinta arrestavasi un momentino, quasi soffocata, poi riprendeva a parlare. E tutta la sua vita - dolori, illusioni, disinganni

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? - domandò la Villa vedendole fare una piccola scossa. - Sí - rispose la signora Teresa. - È morto a Parigi quel mio parente ... E le porse il foglio. - Oh

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Andrea rincasò tardi. - È venuta la solita cameriera - gli disse Elvira. - Lo cercava con urgenza. Quando le dissi che sarebbe partito col treno

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, minacciose sul capo; la brutta prosa della realtà, che, spietatamente, da un momento all'altro, poteva venir a soffocare la spensierata dolce poesia

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periodicamente verso le otto di sera, per un'oretta. Era sicuro di trovarla nella camera di lei, insieme col babbo e con la mamma, attorno al tavolino rotondo

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Verso le undici erano rimasti nel salotto soltanto il commendatore Savani, il capitano Ranzelli e Andrea Gerace. La signora Marulli, stretta la mano

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conte, ancora a letto, sollevatosi sul gomito, a bocca aperta, agitando la punta della lingua fuori dei denti, la guardò un pezzetto con aria attenta e

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l'opprimente persecuzione. Intanto la signora Villa, nel vano della finestra, continuava sotto voce le sue confidenze a Giacinta. E si accendeva, e

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addietro, quando ogni sua speranza, ogni sua illusione s'era inabissata, e l'orrore dell'avvenire le aveva annebbiato la ragione. Però, si sentiva piú

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- Dorme, - disse Marietta affacciandosi all'uscio. La signora Teresa, suo marito e il conte Giulio si guardarono in faccia per consultarsi. A un

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con gli occhi smorti sua moglie che taceva. La conversazione languiva. Il Marulli avrebbe voluto trovare qualche barzelletta da far ridere gli sposi

GIACINTA

Da quella sera in poi la tristezza di Giacinta si era quasi raddoppiata. - S'ammalerà di nuovo - le diceva Marietta. E tentava di svagarla

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Questa volta la tranquillità di Giacinta durò appena una quindicina di giorni. Ella tentava di confortarsi. - Il dolore ci lascia un'incancellabile

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di nuovo? - domandò Porati, alzando il suo faccione apoplettico, rimescolando le carte. Mochi ripeté la risposta d'Andrea. - Non è carina? - Perfetta

GIACINTA

Andrea Gerace camminava con lesti passi, sotto i rami degli alberi che ombreggiavano la viottola deserta. Quel cielo limpidissimo, filettato di

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Gli aveva dato le chiavine del portone e dell'uscio d'entrata; e la notte rimaneva ad attenderlo, impazientissima, gustando l'acre ansietà di quelle

GIACINTA

... L'amore, la passione lo scusavano, prima ... Ma ora? Vigliacco, torna a casa, rifai le valigie; parti subito! ... Gli suonava dentro l'orecchio

GIACINTA

scale. - Date degli scapaccioni - gli diceva il Ratti, che a stento si era fatto largo tra la folla dei curiosi. Il Merli non saliva per finir di

GIACINTA

! Il suo sacrificio non l'era mai parso tanto terribile, quanto ora ch'ella doveva ineluttabilmente compirlo. E perdeva la testa. Avrebbe voluto

GIACINTA

! Andrea lasciò che colui fosse sparito, e aperto un uscio, entrò, richiudendolo subito col paletto. Il salottino, tappezzato di color verde cupo, con la

GIACINTA

Gli sconcerti della gravidanza la costringevano a letto fino a tardi. Rannicchiata fra le coperte, nei momenti di tregua, Giacinta lasciavasi andare

GIACINTA

... Ahimè! Tutti gli usci rimanevano chiusi, e la casa si schiacciava sotto una tristezza enorme, che non sarebbe finita mai piú! - Mai piú! Oh

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