Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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C'era una volta...

218753
Luigi Capuana 50 occorrenze
  • 1910
  • R. Bemporad e figli
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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zitto, perchè là Cecina dormisse. Maestà, — disse uno dei ministri — che sia una malìa di quella donna magra, allampanata, fatta . mettere in prigione l

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cristiana! L' Orco si fermò a piè dell'albero, e cominciò ad annusar l' aria: — Oh, che buon odore! — Il Re aveva i brividi mentre i mastini frugavano

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. Non fiatare! — L' Orco, vista la figliuola, si fermò. — Che fai lì? - Mi riposo. — Oh, che buon odore di carne cristiana! — Passava un ragazzino, e ne

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: — Olà! — gridò—levatemela d' innanzi; mozzatele il capo! - E, senza pietà nè misericordia, la fece mettere a morte. L' altra, nello stesso tempo, avea

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popolo aspettava l' entrata della Regina, si fecero coraggio; e uno di loro gli disse: — Maestà, perdonate!... Ma questa qui è una granata! — Il Re montò

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accorto che gli era stato rubato l' anello, ed era uscito dal palazzo reale, piangendo la sua sventura. Fuori le porte della città avea trovato la

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potea saperle nessun altro, che la loro figliuola! Abbracciarono la ragazza, e bandirono feste reali. Ai due che l' avean condotta regalarono un monte

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tutte le parti. Ma in un punto questi ebbe l' agio d' assestargli un colpo al cuore.

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era più difficile. Fra tante migliaia di pesci va a pescare per l' appunto quello lì! Eppure bisognava pescarlo. Prese canna, lenza ed amo, e so n

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quando era entrata nel bosco per l' Uomo selvaggio. Figuriamoci che allegrezza! Le feste e i banchetti non ebbero a finir più. Ma di nozze non se ne

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Nano era potente: aveva vinto l' Uomo selvaggio; doveva tramare qualche brutta vendetta! — Il Re rispondeva con una spallucciata: — Se quello sgorbio

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riprendervi quel che mi deste l' altra volta. — Che cosa ti diedi? — Un bel calcio nella schiena. - Il Re esitava: avea vergogna di ricevere un calcio in quel

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po' urtato con l' asse, e lui, stizzito le tirò un calcio. Tizzoncino ruzzolò le scale. Quelle pagnotte e stiacciate, tutte intrise di polvere, tutte

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— Ah, gallinetta mia! L'uovo nero non lo vuol nessuno. — Portatelo al Re. — La vecchia lo portò al Re. — Che uovo è questo? — Maestà, di gallina

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, avanti alba: — Chicchirichì! Maestà, vo' una gallina. — E diamogli una gallina! - Il giorno appresso, avanti l' alba: — Chicchirichì! Maestà, vo' un' altra

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avea l' anello. Dopo che la Regina ebbe comprato parecchie cose, domandò alla figliuola: — O tu, non vuoi nulla ? — Non c' è niente di bello, — rispose

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ginocchioni: — Salvami almeno la vita! — Sciogli l' incanto della Reginotta, e avrai salva la vita. — Il mago trasse di tasca un anello, e gli disse: — Prendi

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scottarsi, tirò la cassettina fuori della brace. L' aperse in fretta e in furia, e vide scappar fuori una ragazza di belle forme; se non che avea la

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. Questo giovine è figlio d'un regnante. Una maga gli aveva fatto l' incantesimo, e per romperlo ci voleva la ragazza dal dente d' oro. Ora dovrete sposarvi

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, chiama.... L' avete più visto? Figuriamoci che pianto, quella povera mamma, quando apprese la sua disgrazia! Corse subito dal Re: — Giustizia, Maestà! Mi

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aspettavano. Quando fu l' ora, s'intese nella via: — Cenci, donnine, cenci! — A questo grido il pattino di terra cotta scoppiò, e ne uscì fuori un bel

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Tizzoncino ridendo: — Bruttona di fornaia! — Apri, Tizzoncino mio! — Allora l' uscio s'aperse, e i due sposini s'abbracciarono. Quella sera si fecero gli

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della Gigliolina. La Gigliolina, vestita cogli abiti più sfarzosi, sfolgorava come una stella. Il Reuccio disse: — È mai possibile che l' altra

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— Nel canile. L' altra abita nel canile. - Il Reuccio, stupito, scese giù insieme col Re e con la Regina, e trovò Testa-di-rospo nel canile

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Il Re diè l' esempio egli il primo; e il palazzo reale fu pieno di gatti, tenuti assai meglio dei cortigiani e anche dei ministri. Inoltre, a tutti

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in mano, penseremo al da farsi. L'idea parve eccellente. Senza che ne trapelasse nulla, i magnani di corte costruirono una trappola, che simulava la

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furon mature, una mattina va in giardino...; l' arance d' oro non c' eran più. Figuriamoci la sua collera! Dovette, per forza mettersi d'accordo con

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motto è questo: Ti sto addosso; Dammi l' osso. — Va bene. — Il Re andava e ritornava più volte colla bisaccia colma, e riportava a palazzo tutte le

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quell'uomo, e Ranocchino ve l' han comprato? — Ma prima che quello rispondesse, ecco la vecchia con una coda di gente dietro. La gente fece crocchio

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Ranocchino! L' aquila lo aveva già digerito da un pezzo! — Si presentò la vecchia: — Maestà, Ranocchino ve lo farei trovare io; ma ci vuole un gran coraggio

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denti: — Pagate il pedaggio, o di qui non si passa. - La Reginotta si strappava l' altra orecchia e gliela buttava. Quando la corrente sboccò all' aria

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, la Regina cominciò a urlare: — E la figliuola? E la figliuola? Calò giù un' aquila, l' afferrò cogli artigli e la portò via. — Ah! figliuola mia! Non

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— Allora lasciami andare! Lasciami tornare a casa mia! - No, no! Dobbiamo sposarci. — Per ora bada a crescere! - Gomitetto se l' ebbe a male ed andò

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s' accòrse che l' altro capo del refe era attaccato alla pianticina di fuori, cominciò a mordersi rabbiosamente le mani. E vista la vecchiarella

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. . . . . . . . . . . .75 Cecina . . . . . . . . . . . . . . . . . . .97 L'albero che parla . . . . . . . . . 113 I tre anelli . . . . . . . . . . . . . . . 127 La

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Pagina Indice

giorno, l' idea di scriverne qualche altra pei miei nipotini. In quel tempo ero triste ed anche un po' ammalato, con un' inerzia intellettuale che mi

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Pagina Prefazione

L'UOVO NERO C' era una volta una vecchia che campava di elemosina, e tutto quello che buscava, lo divideva esattamente: metà lei, metà la sua gallina

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Pagina Titolo

L'ALBERO CHE PARLA C'era una volta un Re che credeva d'aver raccolto nel suo palazzo tutte le cose più rare del mondo. Un giorno venne un forestiere

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Pagina Titolo

Consiglio di corona: — Che cosa doveva fare? L'Uomo selvaggio era terribile: poteva devastare tutto il regno. — Maestà, — disse uno dei ministri — cerchiamo

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Pagina Titolo

il pane della gente, e Tizzoncino, come la chiamavano, era attorno da mattina a sera: - Ehi, scaldate l' acqua! Ehi, impastate! — Poi, coll' asse

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. — Tizzoncino fa l' uovo, — dicevan le vicine. All' Avemmaria le fornaie si chiudevano in casa e non affacciavano più nemmeno la punta del naso. D

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Pagina Titolo

ad incontrarla per le scale. — Facci vedere! facci vedere! - Come videro l' anello di ferro, si contorcevano dalle risa e la canzonavano. Saputo poi

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ministri gli dicevano: — Maestà, il popolo desidera una Regina. — E lui rispondeva: — Prenderò moglie l' anno venturo. Passava l'anno, e i ministri

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per quella figliuola? La povera balia si picchiava il petto, si strappava i capelli: — Dio! Dio! Sua Maestà l' avrebbe fatta impiccare! — Agli urli

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via incontrarono uua vecchina che domandava l' elemosina:

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volta un povero diavolo, il quale aveva sette figliuoli, che se lo rodevano vivo. Il maggiore contava dieci anni, e l' ultimo appena due. Una sera il

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Pagina Titolo

, e trova la sentinella addormentata. Guarda l' albero.... Le arance d' oro non c' eran più! — Sentinella sciagurata, pagherai colla tua testa. Maestà

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Pagina Titolo

, irresoluto; quel grido strappava l' anima!... E stava per voltarsi; ma si ricordò della raccomandazione, e tirò diritto. Un altro giorno, ecco alle sue spalle

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a quel punto d' onde il lamento partiva, e tra l' erba scoperse una lucertolina, che agitava il moncherino della coda e nicchiava a quel modo. — Che

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poteano neppur muovere, il Re rimase! — Quest' altra notte, ad ora tarda, si mandi lì tutto l' armamento. — La mattina, il contadino esce fuor dal

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