vendibili presso la Libreria F. CASANOVA - Torino La coltivazione della vite in Italia. Un vol. in-12° L. 1 - Sul miglior modo di fare i vini comuni
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. . . » 37 29. Una lezione ben data » 38 30. Un soldo . . . » 39 31. Il risparmio . . . » 41 32. L'uso e l'abuso del danaro » 42 33. La creanza
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l'insegnamento agrario attecchì rapidamente, e diventò più popolare che altrove, perchè là anche più diffusa è la coltura primaria. L'Italia, appena
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che ne dà poco, o nulla. Da ciò comprendi che l'aumento delle forze, il lavoro, il latte, dipendono dalla nutrizione. L'erba e il fieno, nel corpo degli
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nella stalla, col nutrirle anche bene». L'alimentazione del bestiame varia con la stagione. D'inverno si fa in gran parte con foraggi secchi. In
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11. L'acqua. Il bestiame, dopo il pasto, ha bisogno di bere molt'acqua: e la vuole buona, potabile. Gli servono di buona bevanda le acque chiare
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1. Il moto. Il muoversi è un bisogno come quello del nutrirsi. L'ozio del corpo genera malattie, come l'ozio dell'anima genera vizi. È proverbio
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l'attività, ci fa pronti a ripigliare le interrotte fatiche. Il riposo è dunque necessario; e lo è non meno che il nutrimento, ed il moto. L'uomo non
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necessario agli animali giovani. L'esercizio dei muscoli ne favorisce il crescimento, e fortifica la salute. Un vitello, appena è messo in libertà, salta e
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libera dei campi. Il bisogno di riposo è naturale conseguenza del moto, e del lavoro. L'uno e l'altro, per giovare alla salute, debbono essere moderati
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CONCLUSIONE. La salute è la tua prima ricchezza. Quella degli animali è altresì una ricchezza, per l'utile che ne ricavi. L'igiene ti ha insegnato
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AGRICOLTORI ITALIANI 3ª ediz. Un vol. in-12° con figure, 1877 - L. 3,50. IL BUON COLTIVATORE Libro per le Scuole rurali e per la gente di campagna
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vizio orribile. Chi è pronto all'ira è facile al male. L'ira è cieca, toglie il lume della ragione. L'uomo dominato dall'ira è come una bestia, e
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in casa, e di compiere i più semplici lavori di campagna che convengono alla tua età. L'arte del coltivatore dà lavoro a tutti, anche ai ragazzi
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: l'attività è madre della prosperità, e si verifica tuttodì e in ogni luogo. L'essere agiati e contenti, o poveri ed infelici, dipende in gran parte da noi
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logora. L'acqua, se corre, si mantiene limpida e buona; se ristagna, si fa torbida e limacciosa: così l'anima col lavoro si conserva bella e pura, e con
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viene, passa e non ritorna più: impara dunque a spenderlo bene fin che lo hai. L'arte di impiegar bene il tempo si impara da ragazzi; si perfeziona
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per la povera gente, cui giova ben altrimenti che il Monte di pietà. E dov'è questa Cassa? L'hai sull'uscio di casa, al vicino uffizio postale. Ora
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32. L'uso e l'abuso del danaro. Il guadagnare insegna a spendere; si guadagna con fatica, si deve spendere con giudizio. Se il proverbio dice che la
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pulitezza, l'ordine, l'abitudine al lavoro, i doveri del proprio stato. Forse che tutto ciò è inutile? L'ignoranza a che giova? Lascia la gente
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nate. Guarda le rondini, allor che tornano a primavera: come fan festa al loro nido, se lo trovano intatto! L'amore al luogo natìo è un dovere, e un
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Napoletani, i Sardi e i Siciliani. Son circa 27 milioni d'uomini, che formano una sola e grande famiglia. L'Italia, tua patria, è il più bel paese del
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posto, o giovinetto, è larghissimo. L'Italia ha nell'agricoltura la sua maggiore ricchezza. Perciò, tu imparando a ben coltivare la terra, migliorerai la
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1. L'aria è un bisogno della vita. Bada bene, ragazzo mio, a quel che ti dico dell'aria e della luce: esse sono i due primi bisogni della vita
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acqua limpida e fresca. Lava gli occhi, e anche gli orecchi, per pulirli dal troppo cerume. L'acqua fa alla pelle lo stesso bene, che fa l'aria ai
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2. Quel che si mangia e quel che si beve. Il corpo si nutrisce con cibi e con bevande. I cibi levano la fame, e le bevande la sete. L'uomo mangia di
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