per sempre. Allora il tenente pensò a sè e spogliatosi, malgrado il vento freddissimo, ripetè su se stesso l'operazione aiutato da Koninson, che si
Koninson. Il fiociniere, strappato dal bompresso dal colpo di mare che aveva rovesciato l'equipaggio, era stato portato subito lontano dal "Danebrog
, apparve una testa, quella di Koninson. Il buon fiociniere girò all'intorno due occhi spaventati cercando ansiosamente il suo compagno che non si
subito delle vedette sugli alberi e fece preparare le baleniere affinchè tutto fosse pronto al momento opportuno. Koninson tornò a piantar domicilio
aprirsi il passo attraverso le nevi che avevano quasi interamente coperta l'abitazione, - Un'altra nevicata e saremo sepolti! - disse Koninson
; l'altro guarda mestamente i ghiacci che gli si stendono dinanzi. Sono il tenente Hostrup e il fiociniere Koninson, i due superstiti del naufragio
! Comprendi, Koninson, in pieno agosto! - Lo comprendo, signore, ma la colpa non è nostra. Se quel "brick" del malanno non ci avesse, colla sua speronata
del vascello preceduti da Koninson e da mastro Widdeak che avevano accese due lanterne. Rimosse le botti che occupavano la stiva, si diressero verso
lì per precipitarsi l'uno contro l'altro. - Facciamo fuoco? - chiese Koninson, che tormentava il grilletto del suo fucile. - Non ancora, - rispose il
essere ormai fra le mura del forte - disse Koninson. - Sul fiume non troveremo ostacoli di certo. - Non bisogna correre troppo, ragazzo mio. Ci
. - Abbiamo da fare senza dubbio con un vecchio maschio - disse il capitano. - Peccato che sia solo - disse Koninson che guardava il cetaceo con occhio
questa costa non mi sembra migliore! - disse Koninson. - Credevi forse di riposare in un soffice letto stasera? - chiese il tenente ridendo. - No, ma
§Dormivano da tre o quattro ore, quando Koninson fu improvvisamente destato da un lontano abbaiare che rapidamente diventava fioco perdendosi verso
immense quantità di massi di cui taluni del peso di migliaia di tonnellate. Il tenente e Koninson, quantunque al sicuro, più volte lasciarono la tenda
di "gin", e poi tutti all'opera. - Bravo capitano! - gridò Koninson. - Li affronteremo, questi ghiacci, e li sfideremo, questi freddi del polo. Siamo
. - Se ne sono andati - disse Koninson, facendo un gesto di dispetto. - Ma forse il loro accampamento non è lontano - rispose il tenente. - E contate di
completamente. - Hai nulla di guasto? - chiese poi il tenente. - Non mi pare - rispose Koninson. - Ma, se rimaniamo qui una sola mezz'ora, mi guasterò tutto
dalle correnti e dal vento che da alcune ore soffiava da nord. - Brutto incontro! - disse Koninson al tenente, che era salito sulla murata per meglio
balena! - esclamò Koninson che, come il solito, si trovava vicino al signor Hostrup. - È' uno spettacolo superbo, tenente. - Non dico di no, ma sarei
tornano a restringersi attorno a noi. - E i nostri magazzini avranno sofferto? - interrogò Koninson, guardando a babordo. - Non mi sembra - disse il
spumeggiante. - Signor Hostrup, - disse Koninson avvicinandosi al flemmatico comandante che guardava attentamente le onde, appoggiato alla murata di tribordo
doppie gomene ad un solido "hummock". Ciò fatto, Weimar, Hostrup, Koninson e sei marinai si imbarcarono in una baleniera e si portarono sotto l
buona slitta, decise di por mano ai lavori. - Non bisogna perdere tempo, mio caro Koninson - disse egli. - La costa americana non è molto distante e
fiociniere Koninson, bensì contro un gran banco di ghiaccio che era apparso quasi improvvisamente dinanzi la prua. L'urto era stato così gagliardo da
così rapidamente che in breve sparve verso est. - Forse quell'uomo poteva direi qualche cosa - disse Koninson al tenente che guardava distrattamente le
mostro - disse Koninson gettando gli occhi su quell'enorme massa. - Scommetterei che misura diciannove metri - E forse di più disse il tenente. - Ci darà
? - chiese Koninson. - Sì, ma fino ad un certo punto! - rispose il tenente. - Ad ogni modo abbiamo anche noi delle armi. Dopo dieci minuti di cammino