Anno 1604. Dopo la bella di Ticone la più insigne fu quella che ai tempi di Keplero nel 1604 comparve nel piede del Serpentario: questa era da
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Dopo la grande stella di Keplero nessuna ne fu veduta sì grande e solo fu nel 1848 che ricominciarono a rinnovarsi queste apparizioni, ma tutte in
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osservazioni de’ vecchi astronomi prima di Keplero per le osservazioni solari e planetarie.
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servire, ma Keplero ne immaginò ingegnosamente un altro, col quale potè concludere non solo la distanza relativa dei pianeti dal Sole, ma anche trovare la
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immobile allo stesso luogo. Ai tempi di Keplero questa durata della rivoluzione era conosciutissima, perchè dalle osservazioni delle opposizioni de’ pianeti
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La legge di Keplero espressa in formola è la seguente.
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Keplero profittando di questi valori, e aggiungendovi quelli delle distanze da sè concluse, riuscì a questa legge importantissima che «i quadrati dei
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moltissime spese fatte per la scienza vera, non sarebbesi fatte. Ogni tempo ha il suo andazzo, e Keplero diceva che la figlia pazza (l’astrologia), manteneva
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andazzo, e Keplero diceva che la figlia pazza (l’astrologia), manteneva la madre seria (l’astronomia). Cosa ben un poco più grave. È facile sputar
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numerose speculazioni che si sono fatte sulla struttura della Via Lattea come parte principale dell’Universo. Keplero fu il primo a considerare la Via
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Catalogo di Ticone Brahe fatto a Uraniburgo nel 1602 e pubblicato poscia la seconda volta da Keplero, contiene 1005 stelle.
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alle medesime leggi di Keplero, che reggono i pianeti giranti attorno al nostro Sole. Se i Soli secondarii che fanno da satelliti al principale, sono
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