Kassel?
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I nomi più prestigiosi di tale indirizzo riapparvero nelle diverse competizioni dell’annata (da Venezia a Kassel) provocando ogni volta una certa
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e la sua organizzazione quanto mai antiquata e carica di compromessi, le proteste contro una mostra come quella di Kassel erano dovute soprattutto al
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strutture primarie che dominarono la grande rassegna di Kassel o la mostra del Guggenheim, dall’altro una decisa volontà antiformale e situazionale come
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autolesionistiche, si siano riesumati degli esempi «storici» come quelli del viennese Messerschmid (1736-83)1 e che nella Documenta 73 di Kassel, accanto
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Venditrice con frutta, verdure e pollame, conservata nello Staatliche Kunstsammlungen di Kassel (figura 129).
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composizione con Fiori sul tronco, della Ruysch e conservata nel Museo di Kassel, ci offre lo spunto per analizzare il tema. L’artista mostra un ceppo
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, tranne l’ultima che era rappresentata dall’esposizione finale a Kassel, rifletteva su un concetto chiave del dialogo tra l’Occidente e il resto del
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dall’azione spontanea della natura. Per la già menzionata 7.000 Querce, presentata nel 1982 alla Documenta 7 di Kassel, Beuys ha seguito unicamente la
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furono la sezione Aperto della Biennale di Venezia del 1980, a cura di Harald Szeemann e Achille Bonito Oliva, nonché la mostra Documenta 7 (Kassel
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e poliedrico, è stata poi usata per manifestazioni a cadenza ciclica, come la Documenta 11 di Kassel del 2002, la Biennale di Venezia del 2003
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, sono approdati persino all’ultima Documenta di Kassel e a questi si possono aggiungere altri nomi come quelli di Rammellzee, di A. One, di Kenny
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