Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: kammamuri

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miagolio a cui fecero eco i festosi abbaiamenti di Punthy.  Kammamuri  si alzò, credendo che arrivassero i cacciatori, ma non vide
bambù. - Camminiamo con precauzione e in silenzio, disse  Kammamuri  a Manciadi. - Non bisogna attirare l'attenzione dei nemici,
s'avanzarono sul sentiero, senza produrre rumore di sorta.  Kammamuri  più volte si fermò sperando di udire qualche lamento o
la luna e le tenebre divennero più fitte sotto il bosco.  Kammamuri  si arrestò, indeciso se dovesse avanzare o tornare
e seguito dal cane, che abbaiava con furore! Nel mentre  Kammamuri  correva come un daino sotto le cupe volte di verzura, il
- Se mi vede tornare, crederà che io abbia abbandonato  Kammamuri  e mi spaccherà la testa con una palla di carabina.
verso la capanna, sulla cui soglia si arrestò. - Guarda,  Kammamuri  - diss'egli con tristezza. Questa capanna altre volte sì
e si sdraiò sull'amaca, nascondendo il viso fra le mani.  Kammamuri  s'appoggiò allo stipite della porta, cogli occhi fissi
alterò i tratti del suo volto, nel mirare il pugnale che  Kammamuri  gli mostrava. - Cos'è? - chiese egli, rabbrividendo. - Chi
da un chiodo una carabina, stava per uscire, quando  Kammamuri  l'arrestò. - Dove vai, padrone? - gli chiese egli,
spaventarti. Tremal-Naik lo guardò come trasognato. Forse  Kammamuri  aveva ragione. - L'ora non è ancora giunta per recarsi
bene aperti: questa sera avremo in nostra mano Manciadi.  Kammamuri  lasciò il padrone che si era seduto sulla soglia della
il canotto. Durante la giornata nulla accadde di nuovo.  Kammamuri  si recò parecchie volte nella jungla, armato sino ai denti,
fare a me, - bisbigliò Tremal-Naik. Tutto passerà liscio.  Kammamuri  s'allontanò, colla testa china sul petto, come un uomo
pavone si alzò fra i bambù, volando via rapidamente.  Kammamuri  passò una mano sulla tigre che fiutava l'aria ed agitava la
di cadere in un'imboscata e s'avanzava con mille cautele.  Kammamuri  s'alzò sulle ginocchia, tendendo la mano armata di pistola.
uscirono due mani ed infine una testa d'un giallo lucente.  Kammamuri  sentì la fronte imperlarsi d'un freddo sudore. Quella testa
e minaccia un uragano. Portiamolo nella capanna.  Kammamuri  prese per le gambe Manciadi, Tremal-Naik lo afferrò pei
Tremal-Naik si sdraiò a prua a fianco della tigre e  Kammamuri  a poppa, col remo in mano, cercando di dirigere il canotto.
d'alberi che andavano disordinatamente alla deriva.  Kammamuri  si sforzava, ma invano, di mantenerlo sulla buona via e
con grande pericolo di rovesciarla. Alle dieci di sera  Kammamuri  segnalò un gran fuoco che ardeva sulla riva del fiume a
- Scovarlo con un colpo di carabina. Mira molto basso.  Kammamuri  e Tremal-Naik avevano udito distintamente il dialogo.
quanti si mostrano a portata della mia carabina. Avanti!  Kammamuri  voleva aggiungere qualche parola, forse qualche consiglio,
Un singhiozzo lacerò il suo petto e soffocò la sua voce.  Kammamuri  afferrò i remi e si mise ad arrancare con disperata
Tremal-Naik, caricatosi in furia delle munizioni,  Kammamuri  e la tigre si slanciarono a terra, raggiungendo il tronco
dichiarato la guerra: e chi è colei che mi ha stregato.  Kammamuri  prese un paio di remi e si diresse verso la riva.
suonavano così contrariamente? Era forse un segnale?  Kammamuri  lo temeva. - Padrone - diss'egli, - siamo stati scoperti. -
al Mangal. - Avanti! - disse il cacciatore di serpenti.  Kammamuri  stava per ripigliare i remi, quando la volta di verzura,
i becchi aguzzi e smisurati. - Cosa c'è di nuovo? - esclamò  Kammamuri  sorpreso. - I marabù, - disse Tremal-Naik. Infatti un
e singolare albero. - Il banian! - disse Tremal-Naik.  Kammamuri  a quel nome fremette. - Padrone! - mormorò, coi denti
- chiese Yanez con strano accento, afferrando una mano di  Kammamuri  e stringendola forte. - La mia padrona - rispose il
... - esclamò impallidendo. Ritornò rapidamente verso  Kammamuri  e, prendendogli la mano: - Quella donna è inglese? - chiese
e poi incendiatela. La Young-India ha cessato di esistere.  Kammamuri  s'avvicinò alla pazza, la prese per mano e la fece scendere
scuri, picche, carabine e pistole. - Dove siamo? - chiese  Kammamuri  con inquietudine. - Nel nostro villaggio - rispose il
i suoi lineamenti e i suoi occhi si inumidirono.  Kammamuri  se ne accorse. - Voi mi sembrate commosso, signor Yanez -
legno di teck, capace di resistere al cannone, e introdusse  Kammamuri  in una stanza tappezzata di seta rossa, ingombra di
Nel mezzo, semisdraiato su di un ricco tappeto di Persia,  Kammamuri  scorse un uomo dal volto abbronzato, vestito sfarzosamente
e si slanciò verso la riva emettendo un sordo mugolìo.  Kammamuri  e Aghur si affrettarono a sbarcare e portarono il padrone
Tu pensa a guarire il padrone e io m'incarico di loro.  Kammamuri  ritornò presso il padrone per applicare sulla ferita un
di qualche animale selvaggio. Aghur stava per svegliare  Kammamuri  onde lo surrogasse, quando Punthy s'alzò abbaiando. - To'!
nero come se fosse d'inchiostro. - Vedi nulla? - chiese  Kammamuri  ad Aghur, che si era curvato sulla corrente. - Sì, mi pare
colla evidente intenzione di lanciarsi nel fiume, ma  Kammamuri  l'afferrò a mezzo corpo obbligandolo a sedersi. - Spiegami
dire che da te o dal tuo compagno. - Così deve essere.  Kammamuri  ed Aghur rientrarono nella capanna. Tremal-Naik dormiva
carta. - Ed ora usciamo - disse Yanez, quando ebbe veduto  Kammamuri  andarsene. Si gettò a tracolla un fucile a due canne e
armati di bambù e di coltelli. Yanez si sedette dinanzi a  Kammamuri  sturando la bottiglia. - Che nuove, mio bravo maharatto? -
cadere sulla sedia, scoraggiato. - Lo salveremo ugualmente,  Kammamuri  - riprese Yanez. - E quando? - Appena lo potremo. Mi reco
- Uscirono dalla taverna. Il portoghese si mise dinanzi e  Kammamuri  lo seguì, tenendo per la briglia il cavallo. - Evviva lord
raggiunsero i boschi. - Camminate con precauzione - disse  Kammamuri  al portoghese. Ho incontrato parecchi serpenti pitoni
le tracce di una tigre. - I boschi del Borneo li conosco,  Kammamuri  - rispose Yanez. Non tremare per me. - Siete venuto altre
e ... - Alto là - gridò in quell'istante una voce. Yanez e  Kammamuri  si arrestarono.
jungla, lasciandosi dietro il ben noto odore di selvatico.  Kammamuri  s'era pure alzato, in preda ad una forte inquietudine. -
sulla massa ossea delle nari un corno aguzzo e molto lungo.  Kammamuri  riconobbe subito con che razza di nemico aveva a che fare,
e ricominciare daccapo i suoi assalti contro i bambù.  Kammamuri  non respirava nemmeno per non attirare l'attenzione del
paragonabile al suono d'una rauca tromba. D'improvviso  Kammamuri  udì il miagolìo della tigre. Si slanciò rapidamente verso
subìta la medesima sorte della tigre. Fortunatamente  Kammamuri  non aveva perduto il suo sangue freddo. Visto l'animale
Un lontano latrato rispose alla disperata chiamata.  Kammamuri  trasalì: quel latrato l'aveva udito ancora e non una, ma
fretta la corda che cingevagli il dubgah e gettò un capo a  Kammamuri  che l'afferrò solidamente. - Tieni fermo, - disse Aghur.
disse Aghur. Radunò tutte le sue forze e cominciò a tirare.  Kammamuri  si sentì strappare da quelle tenaci sabbie e trascinare
rozza barella ammonticchiò alcune bracciate di foglie.  Kammamuri  sollevò lentamente il padrone che non era ancora tornato in
rabbiosamente. - Alto là! - gridò una voce imperiosa.  Kammamuri  si volse indietro stringendo nella dritta una delle
e il pugnale nella sinistra. - Alto là! - ripeté egli.  Kammamuri  invece di ubbidire sparò. L'indiano si accasciò su se
Tremal-Naik si sentì invadere da una vaga inquietudine. -  Kammamuri  - mormorò con un filo di voce. - Sta' in guardia. - Cos'hai
della prima galleria trovatasi a lui dinanzi, seguito da  Kammamuri  e dalla tigre. Non sapeva dove andava a terminare, ma non
corsa, pauroso di essere raggiunto dai suoi feroci nemici.  Kammamuri  gli teneva dietro con grande fatica, brancolando fra
udendo a poca distanza un lieve respiro. Afferrò la mano di  Kammamuri  e la strinse forte forte. - Nulla? - mormorò una voce. -
La discesa durò un quarto di minuto al più, dopo di che  Kammamuri  posò i piedi su di un terreno ben levigato che risuonò come
che giammai ebbe paura, difesa dal forte braccio di  Kammamuri  e dagli artigli della mia fedele Darma. - No, non avrò
- Non siamo adunque soli qui? - No, abbiamo il prode  Kammamuri  e Darma. - Oh! io voglio vederli questi tuoi compagni. -
di rabbia gli sfuggì. - Ah miserabili! - gridò.  Kammamuri  e Ada si slanciarono, di comune accordo, verso di lui. -
... Ada! ... Oh mia Ada! ... La giovanetta come la tigre e  Kammamuri  aveva gli occhi sbarrati, la spuma alle labbra e la faccia
cinque, poi si fermò. La sua mano s'incontrò con quella di  Kammamuri  e gliela strinse fortemente. - Odi, padrone? - chiese il
che si spense quasi subito. Un cupo boato vi tenne dietro.  Kammamuri  e Tremal-Naik si sentirono invadere da una viva
scricchiolìo, come di ossa che s'infrangono. Tremal-Naik e  Kammamuri  si slanciarono verso il fuoco, drizzando le carabine verso
e s'avventò furiosamente sotto la galleria seguito da  Kammamuri  e dalla tigre. Pareva una belva, anziché un uomo. Aveva gli
- Eccoli! - urlò Tremal-Naik con voce strozzata.  Kammamuri  si slanciò su di lui e radunando tutte le sue forze lo
la vita della tua Ada, non un passo di più, - gli ripeté  Kammamuri  avvinghiandosi a lui. - Lasciami, maharatto, lasciami! Ho
se commetti un'imprudenza, io ti abbandono. Dammi la mano.  Kammamuri  afferrò la sinistra di Tremal-Naik e si inoltrarono verso
sorda imprecazione e fe' atto di slanciarsi nella caverna.  Kammamuri  lo trasse indietro. - Non muoverti, padrone, - gli
fra le braccia e scomparire sotto la galleria con  Kammamuri  e la tigre alle calcagna. fu cosa di un sol momento.
credere principi indiani in viaggio di piacere. Solamente  Kammamuri  aveva conservato il suo costume maharatto, che non poteva
regione? ... - Della grande tribù dei maharatti - disse  Kammamuri  che si era silenziosamente avvicinato a loro. - Una
data - disse l'indiano con voce solenne. - Sentiamo - disse  Kammamuri  che fino allora era rimasto silenzioso. - Quante guardie
volta dinanzi alla giovinetta e uscì a rapidi passi.  Kammamuri  lo seguì con lo sguardo fino a che poté, poi, volgendosi
Ritornata alla propria abitazione, seguita sempre da  Kammamuri  e dai quattro indiani dello yacht, ritrovò l'indiano
una donna, una visione, un fantasma! - Una donna! - esclamò  Kammamuri  sorpreso. - Una donna hai detto? Tremal-Naik crollò il capo
spirito celeste? Ancora lo ignoro. - Tremal-Naik si tacque.  Kammamuri  notò che egli tremava sì forte da temere che avesse la
potente miagolìo che poteva scambiarsi per un vero ruggito.  Kammamuri  fremette dalla testa alle piante. - Ah! padrone! - esclamò.
che udì una voce disperata a gridare: - Aiuto! aiuto!  Kammamuri  fece un salto indietro. - Aiuto! - mormorò egli. - Chi
allorché sono irritati. - To', un pitone! - esclamò  Kammamuri  il quale, famigliarizzato a simili rettili, non provava
sfondato e le membra spezzate in dieci diversi luoghi.  Kammamuri  si curvò su di lui per udire se respirava ancora, ma quelle
per spirare, balzò fuori per finirla a colpi di pugnale.  Kammamuri  aveva afferrata una delle pistole e l'aveva armata
portò le mani al petto e cadde di peso fra le erbe.  Kammamuri  gli fu sopra colla seconda pistola. - Dov'è Tremal-Naik? -
terrore anche a chi è abituato a udirli da lunga pezza.  Kammamuri  avrebbe ben voluto allontanarli con qualche schioppettata,
una visita. Ed i due indiani s'allontanarono sghignazzando.  Kammamuri  aveva assistito a quella scena. Aspettò che i due indiani
toccato. La ferita era terribile, ma forse non era mortale;  Kammamuri  che se ne intendeva più d'un medico, sperò di salvare
è forte. - Lo dirai più tardi. Ascoltami e rispondi e tu  Kammamuri  riattizza il fuoco che forse ne avremo bisogno. Un fremito
per lo spasimo e la bocca contorta. - È morto? - chiese  Kammamuri  spaventato. - No, non è che svenuto, rispose Tremal-Naik. -
tornò ad afferrarlo per trascinarlo accanto al fuoco.  Kammamuri  intervenne. - Padrone, - gli disse arrestandolo, -
continuare? - gli chiese. Manciadi die' in un sussulto.  Kammamuri  riprese la tortura. Il torturato, scosso da una terribile
Tremal-Naik, sorpreso. Guardò verso la capanna e scorse  Kammamuri  che gli veniva incontro correndo. Era armato fino ai denti
- Cos'è successo? - chiese il cacciatore di serpenti. -  Kammamuri  ha vendicato Aghur, - rispose il maharatto. - Hai ucciso
e dai kriss avvelenati dei tigrotti di Mompracem.  Kammamuri  e Tanauduriam si gettarono sul rajah, impedendogli di
rispose il tigrotto. Sandokan armò la sua carabina, chiamò  Kammamuri  che si era accoccolato presso il suo padrone addormentato e
albero e si mise a fumare, guardando attentamente la città.  Kammamuri  lo imitò. Trascorse un'ora, lunga quanto un secolo, senza
è buono e non ti appiccherà. - Ma mi avvelenerà - disse  Kammamuri  con finto terrore. - E come? - Col cibo e con la bevanda
- Berresti tu una tazza di quel liquore? - Se tu lo vuoi!  Kammamuri  afferrò la tazza entro la quale aveva sciolto le pillole
gli occhi e cadde pesantemente a terra rimanendo immobile.  Kammamuri  d'un salto gli fu sopra e gli strappò la pistola e la
nera appesa alla cintura. - Che sia un medico? - si chiese  Kammamuri  diventando pallido. - Che qualcuno sia ammalato? Là dentro
di pistole alla cintura apparve ad una svolta del sentiero.  Kammamuri  lo riconobbe subito. - Padron Yanez! - esclamò. Il
innanzi e pronunciò una parola: - Dei thugs? - No - disse  Kammamuri  che l'aveva seguita. - No, padrona, non sono thugs. Ella
Aveva compreso ciò che aveva detto Kammamuri? Forse. -  Kammamuri  - disse Yanez sottovoce. - Se tu pronunciassi il nome del
da percorrere e l'Helgoland forse non è molto lontano.  Kammamuri  prese per mano Ada e scese la scaletta, seguito dalla Tigre
i tigrotti di Mompracem, agitando le armi. Sandokan, Yanez,  Kammamuri  e la vergine della pagoda d'Oriente salirono in una
da parte dei pirati di Mompracem. Dopo un venti minuti,  Kammamuri  faceva cenno alla banda di arrestarsi. - Che cosa c'è -
estrasse la scimitarra e sollevò con precauzione la terra.  Kammamuri  e i pirati col loro kriss, lo imitarono. - Era chiuso in
stato ucciso da un potente veleno. - Padron mio! - ripeté  Kammamuri  curvandosi su di lui. - È proprio vero, capitano, che non è
in silenzio, coi fucili in mano, pronti ad assalire. -  Kammamuri  - disse Sandokan che spiava la banda nemica, vedi chi è
lo farete, capitano. La Tigre della Malesia si volse verso  Kammamuri  mostrando i denti. - Capitano, Yanez è forse prigioniero. -
e s'addentrarono risolutamente nella immensa foresta che  Kammamuri  asseriva estendersi quasi senza interruzione fino sulle
la signorina Darma e Tremal-Naik ed una piccola scorta.  Kammamuri  mi ha assicurato che il mare non è che a tre miglia di
i morti e non economizzate le cartucce. - Fuoco! - urlò  Kammamuri  che occupava proprio la cima della rupe. Una scarica
sconfitte subite. Il drappello guidato da Sambigliong e da  Kammamuri  resisteva tenacemente. La lotta diventava terribile! Era un
o coi kampilang o coi parangs gli avversari. Sambigliong e  Kammamuri  vedevano con angoscia assottigliarsi sempre più il loro
in porto? Era quello che si chiedevano con ansietà estrema  Kammamuri  e Sambigliong, i quali ormai si vedevano impotenti a
in quella posa alcuni istanti, poi s'abbattè, mentre  Kammamuri  mandava un urlo disperato: - La mia Darma! Me l'hanno
pendii della rupe, privi della testa. Sambigliong afferrò  Kammamuri  che stava per scendere verso la tigre, a rischio di farsi
a una voce Yanez e Tremal-Naik. - Tutti morti, - rispose  Kammamuri  con voce affannosa; - anche la tigre, la nostra brava
Tremal-Naik, con tua figlia e la scorta. A me l'altro con  Kammamuri  ed i superstiti. S'imbarcarono rapidamente e i due legni
Ada usciva in quel momento al braccio del governatore.  Kammamuri  la raggiunse e con un rapido gesto lo fece comprendere che
quando approda a Sedang. Servite il thè - disse poi.  Kammamuri  fu lesto a passare in una stanza attigua dove si udiva un
indiani, l'uno sull'altro, profondamente addormentati.  Kammamuri  prese loro le carabine e le cartucce, poi emise un fischio.
dello yacht e Bangawadi. Essi conducevano otto cavalli.  Kammamuri  aiutò la sua padrona a salire su uno dei migliori, poi
ed a far fuoco e anche questa volta a casaccio, imitato da  Kammamuri  che non si era lasciata sfuggire la pistola. Tremal-Naik,
indietreggiando lentamente onde non farsi sorprendere.  Kammamuri  solo, che aveva ricaricata la pistola, aveva volte le
indietreggiare colla faccia rivolta sempre verso la sala.  Kammamuri  stava per mettere i piedi sul primo gradino, quando vide, a
poi mirò lentamente, onde essere ben sicuro del suo colpo.  Kammamuri  dal canto suo aveva puntata la pistola, che come abbiamo
- Il fakiro esitò un istante, poi prese il cucchiaio che  Kammamuri  gli porgeva sorridendo ironicamente e si mise a mangiare
rispose Sandokan. - Ora a te Tremal-Naik. - Il bengalese e  Kammamuri  afferrarono il gussain sotto le ascelle e lo misero in
viscere. - All'altro ora, - disse la Tigre della Malesia. -  Kammamuri  va' a prendere il demjadar. - Terremo la corte di giustizia
dipenderà dalla buona o cattiva volontà del prigioniero. -  Kammamuri  tornava in quel momento col capitano dei seikki. Era questi
in suo aiuto. Questo momento bastò perché Tremal-Naik e  Kammamuri  si dessero alla fuga, senza essere scorti. La jungla
Parti, Kammamuri, parti ché comincia a prendermi la febbre.  Kammamuri  emise un profondo respiro che pareva un gemito, e si alzò.
una fame da tigre. Amici, lasciate che vada ad ordinare a  Kammamuri  una succolenta colazione. Suppongo che i viveri non
l'abbondanza, - rispose Yanez. - Vieni con me, allora.  Kammamuri  è un cuoco abilissimo. - Si presero a braccetto e uscirono
pieni di cibi diversi, bottiglie di birra e salviette.  Kammamuri  depose il suo tondo dinanzi al ministro, mentre entravano
Poi riprenderemo il nostro discorso. - Come abbiamo detto,  Kammamuri  aveva posto dinanzi al ministro il primo tondo che aveva
cadere e stramazzò, come fulminato, fra le braccia di  Kammamuri  che gli si era messo dietro. - Coricalo sul divano, - gli
dopo Tremal-Naik e Ada, sposi felici, s'imbarcavano con  Kammamuri  sullo yacht di lord James per recarsi in India, portando
di gettarsi dall'amaca gridando: - Ada! ... Ada! ...  Kammamuri  ed Aghur indarno si sforzavano di farlo parlare; indarno
un avvenimento che doveva avere funeste conseguenze.  Kammamuri  s'era alzato al primo raggio di sole. Visto che Tremal-Naik
quantunque non si vedesse sul suo corpo ferita alcuna..  Kammamuri  gli accostò una mano sul petto e sentì che il cuore ancora
sul cranio, inchiodandomi al suolo. - E poi? - chiese  Kammamuri  con ansietà. - Poi non ricordo più nulla. Il colpo era
terribile calma. - Poi tornerai alla capanna e narrerai a  Kammamuri  che Aghur fu assassinato. Ti crederà e correrà a cercarlo;
- ripeté l'indiano, facendosi innanzi. Il portoghese fece a  Kammamuri  un rapido gesto e si avanzò con le dita della mano destra
al tuo rajah che io sono un suo fedele suddito. - Passa.  Kammamuri  raggiunse Yanez che aveva continuata la sua via, mentre le
per un buon tratto. - Faremo perdere le nostre tracce.  Kammamuri  abbandonò il sentiero fino allora seguito e piegò a
giunsero sulle rive di un canale d'acqua nera e putrida.  Kammamuri  tagliò un ramo e misurò la profondità. - Due piedi - disse.
dietro una macchia, intimando ai due pirati di arrestarsi.  Kammamuri  gettò un fischio. - Avanti - risposero le due sentinelle.
attendeva alla punta estrema dell'isolotto. Il Lord, Ada,  Kammamuri  ed il pirata così miracolosamente scampato alla morte,
due cabine a questi uomini, - continuò il Lord, indicando  Kammamuri  e Aïer-Duk, - e fate medicare il ferito. - Poi diede il
in preda ad una vivissima eccitazione, Sandokan, Yanez e  Kammamuri  camminavano a rapidi passi verso la punta settentrionale
Andate dunque. Noi vi aspetteremo qui. - Sandokan, Yanez e  Kammamuri  si sedettero sul tronco di un albero rovesciato e
poche ore, era stata trasformata, per opera di Sandokan, di  Kammamuri  e dei pirati, in un'orribile caverna che a Tremal-Naik
i thugs hanno un tatuaggio simile - rispose Tremal-Naik. -  Kammamuri  non ha dimenticato nulla a quanto pare. - Siete pronti? -
di me, fratello. Ognuno al suo posto. Tremal-Naik, Yanez e  Kammamuri  uscirono, mentre Sandokan si fermava dinanzi alla statua
- esclamò Tremal-Naik che rideva e piangeva ad un tempo.  Kammamuri  ritornava con dell'acqua. Sandokan spruzzò a più riprese il
non esporre la giovanetta agli orrori della battaglia; ma  Kammamuri  passò sul legno del capo, non volendo rimanere inoperoso in
linea dell'orizzonte. - Odi nulla? - chiese Aïer-Duk a  Kammamuri  che gli stava a fianco. - Nulla - rispose il maharatto. -
adorne di una testa di tigre. - A Sarawak! ... - tuonano  Kammamuri  e Aïer-Duk. I prahos riprendono il largo per piombare sulla
il vento porta lontano attraverso le campagne. Aïer-Duk e  Kammamuri  approdano sulla calata e alla testa di quattrocento uomini
Ditemi, signor Yanez, è viva Marianna Guillonk? - No,  Kammamuri  - disse Yanez con tristezza. - Sono due anni che dorme in
 Kammamuri  non se lo fece ripetere due volte. Si sedette in mezzo ad
Young-India? - A Sarawak a salvare il mio padrone - disse  Kammamuri  con fermezza. - Solo? - Solo. - Sei un giovanotto audace,
scelti fra i migliori tiratori, aprivano la marcia, mentre  Kammamuri  e Sambigliong con altri quattro, pure scelti, la chiudevano
a Surama che doveva essere stanchissima, quanto per mandare  Kammamuri  con due dayachi a fare una rapida esplorazione alle spalle
e d'ucciderli prima che pongano mano alle carabine. -  Kammamuri  ripartì a corsa sfrenata, mentre la colonna continuava la
al palazzo del favorito. - Devono essere Tremal-Naik,  Kammamuri  e i miei malesi, - mormorò. - Speriamo che tutto vada bene.
correva come un cervo, fiancheggiato da Tremal-Naik e da  Kammamuri  e protetto alle spalle dai malesi. La caccia era cominciata
notte. - Salì la gradinata insieme con Tremal-Naik e con  Kammamuri  e si affacciò ad una finestra del secondo piano. -
- Una dozzina e avevano subito attaccata la porta. -  Kammamuri  scegliti la corda e bada che sia solida perché tu dovrai
aste di ferro e vi scivolò dentro. - Ecco fatto, - disse  Kammamuri  volgendosi verso Sandokan. - Tenete forte il cordone. -
finalmente Sandokan. - Aspettavo il tuo ordine, - rispose  Kammamuri  con voce perfettamente calma. - Va', amico, - disse
subito la via dei tetti, sotto la guida di Tremal-Naik, di  Kammamuri  e di Bindar. Quando Sandokan vide finalmente il ponte
pezzettino di carta, scrisse: Mi manda il tuo fedele servo  Kammamuri  per salvarti. Tremal-Naik, se vuoi essere libero e rivedere
s'avvicinò al letto di foglie e si curvò sull'indiano. -  Kammamuri  - mormorò con voce appena distinta. Un rapido lampo brillò
le folte foreste che circondavano la pianura. Trovarono  Kammamuri  nel salotto da pranzo, seduto dinanzi alla tavola, che
Ridiscese visibilmente soddisfatto e trovò Tremal-Naik e  Kammamuri  nel salotto, che stavano vuotando alcune tazze di thè. -
servirci quel liquore? - chiesero ad una voce Tremal-Naik e  Kammamuri  guardandolo con sorpresa. - Per farci scappare, amici miei.
attraverso la pianura, preceduti da Tremal-Naik e da  Kammamuri  che cavalcavano a fianco di Darma. La tigre li seguiva
Fortunatamente ho la Tigre della Malesia, Tremal-Naik e  Kammamuri  sotto mano, tre unità formidabili, come direbbe un marinaio
- A me, tigrotti di Mompracem! ... Yanez, i pirati,  Kammamuri  e persino i due fidanzati si slanciarono dietro a lui con
alle palle di fucile. I pirati, Tremal-Naik, Ada e  Kammamuri  rientrarono nel recinto, dopo aver però affondata la barca,
persone: Sandokan, Yanez, Tremal-Naik, Ada, Sambigliong,  Kammamuri  e Tanauduriam. Avevano lasciato la cinta che non offriva
fidanzata. - Signore - gli disse, - se vi arrendete, io,  Kammamuri  e la mia fidanzata saremo salvi, ma voi, che siete pirati e
dove meglio crederanno a Tremal-Naik, al suo servo  Kammamuri  e a miss Ada Corishant! ... " - Ada Corishant! Ada
Sulla porta del recinto stava il lord con Ada a destra e  Kammamuri  a sinistra. Tutti e tre piangevano. - Povero zio, povera
la dispersione della setta. - Sì, immensi, padrone, - disse  Kammamuri  che si era in quel momento accostato. - Durante la mia
Yanez. - E non si può vederlo in altri luoghi? - chiese  Kammamuri  che si era unito a loro. - È difficilissimo, perchè
- Che la Marianna sia nascosta entro il fiume? - chiese  Kammamuri  a Yanez che esplorava la costa con un cannocchiale. - Il
dietro a quelle scogliere, torneremo verso il Sedang. Manda  Kammamuri  con dei gabbieri sulle coffe e con dei buoni cannocchiali
Sandokan che si era accostato, mentre tre razzi lanciati da  Kammamuri  e da Sambigliong si spegnevano dopo di aver sparso in aria
d'un colpo solo. L'ingegnere Horward, Darma e Surama con  Kammamuri  erano usciti dalla torretta di poppa, gridando: - Presto!
tutt'al più un centinaio di miglia. - Andiamo ora a trovare  Kammamuri  e la sua padrona - disse Sandokan, dopo aver dato la rotta.
i nostri amici, padrona - disse il maharatto. Ella guardò  Kammamuri  per qualche istante, poi ricadde sulla poltroncina tornando
- Kalì li protegge - mormorò. - Tutto non è ancora perduto,  Kammamuri  - disse il capitano. - Non affonderemo dunque? - Ho detto
coccottiero. Sandokan che si era riunito a Tremal-Naik, a  Kammamuri  e a Surama, dopo averle osservate un momento, trasse dalla
molto stanca. Ti sveglieremo all'ora della colazione e tu  Kammamuri  va' a fabbricarmi la bomba e metti fra la polvere più palle
sbarazzarmi di quegli spioni. - E come? - Il tuo bravo  Kammamuri  m'ha preparato una bomba veramente splendida. Quando tu,
e gli altri, onde non costringermi a rifare il viaggio. -  Kammamuri  non si fece ripetere due volte l'ordine. - Fa' calare una
era già giunta dinanzi al canale che conduceva alla palude.  Kammamuri  che aveva ripreso il suo posto al timone, guidò la barca
fatto per te, se tu sapessi quante lotte ... - Alto là,  Kammamuri  - disse Yanez. - Altri uomini avrebbero fatto quello che
la sua truppa sotto quelle foglie superbe, poi chiamato  Kammamuri  gli chiese: - Abbiamo delle bottiglie di gin fra i nostri
assalitori ed erano sicuri di non ingannarsi. Un fischio di  Kammamuri  li avvertì che gli ordini erano stati eseguiti. Non vedendo
pronti? - Non aspettiamo che il vostro segnale, - rispose  Kammamuri  per tutti. - All'attacco, Tigrotti della Malesia! - Dayachi
la jungla, sempre battagliando; poi con Tremal-Naik e  Kammamuri  si inerpicò su una roccia che formava il culmine della
- aggiunse il secondo. - Dieci uomini con me: gli altri con  Kammamuri  continuino la via. Vi raccomando di far preparare subito
che dalla futura regina, da Sandokan, da Tremal-Naik, da  Kammamuri  e da tre malesi, che si erano accomodati dietro la cassa
pelle, sarebbe impossibile. - Fa' presto. - In quel momento  Kammamuri  ed il suo drappello ritornavano. - Fuggiti? - chiese
ancora lasciato i loro covi, per mettersi in caccia.  Kammamuri  e Sambigliong, seduti a breve distanza da un falò, fumavano
diventano sempre più acuti? Si direbbe che s'avvicinano. -  Kammamuri  stava per rispondere, quando un colpo di fucile, che fece
l'isola, dove erano già giunte le scialuppe doppie. Yanez,  Kammamuri  e Sambigliong si issarono rapidamente a bordo del veliero,
potrebbe dichiarare la guerra anche all'Inghilterra!  Kammamuri  in quel momento gli si appressò, dicendogli: - Signor
e i kriss sotto le casacche. Domani ne avremo bisogno. -  Kammamuri  - gridò Sandokan, - conduci la tua padrona sul ponte. -
vergine della pagoda, che è attigua a questa, e dirai a  Kammamuri  di barricare solidamente la porta e di non uscire finché
Un grido di stupore era sfuggito dalle labbra di Yanez, di  Kammamuri  e di Sambigliong. Suyodhana aveva lasciato un figlio! Era
increspava la superficie che pareva d'olio. Yanez,  Kammamuri  e Sambigliong, dal castello di prora, spiavano ansiosamente

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