coll'allontanarsi da esso: quindi A(k) sarà rilevante solo per i valori di k prossimi a k0 e per essi il secondo termine sarà trascurabile rispetto al
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corrispondente al numero d'onde k0 ma allargata: la larghezza della riga (definita provvisoriamente come distanza tra i due minimi A, B che corrispondono a ) è
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allora introdurre, entro tale intervallo, una variabile η, che assuma sempre valori piccoli, ponendo k = k0 + η, e quindi
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frequenza v0 e lunghezza d'onda 1/k0, ma di ampiezza (e fase) variabile. Se, per un dato t, rappresentiamo graficamente il modulo dell'integrale in
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Solo quando V = O, cioè quando non vi è dispersione, si ha V = V(k0).
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con v. Essa sarà dunque (sottintendendo k = k0)
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