neorealisticheggianti Arroyo, Equipo Cronica, e Genovés ; i francesi Télémaque, Monory (anche quest'ultimo tra il surreale e il pop), il cecoslovacco Jiři Kolař
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la sua fama più recente si è venuta ampliando e la sua figura Jiři Kolař, Albers, 1962 imponendo con il suo lento procedere in un cammino più prossimo
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(che spesso utilizza meccanismi dismessi), il boemo Jiři Dokoupil, Franz West, Annette Lemieux, tutti fortemente attratti dall’oggetto di consumo e in
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, purificandolo, ed esaltando in lui la nativa capacità di gioia, come si narra avvenisse per i Chassidim ingenui lieti e pii che ha descritti Jirì
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