che occupava e dove guadagnava da vivere lavorando d'ago, | Jeanne | Laneau è rimasta orribilmente bruciata dallo scoppio di una |
Il Corriere della Sera -
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nel Giura in una famiglia di contadini, | Jeanne | Laneau era stata presa a benvolere dalla moglie del Frémiet |
Il Corriere della Sera -
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nella camera vicina a quella di Jeanne, con l'uscio aperto. | Jeanne | la chiamò subito. Avevano conversato fino alle due e Noemi, |
IL Santo -
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inutile, di essere lasciata in pace. Finse di non udire. | Jeanne | la chiamò da capo: "Noemi! Il temporale! Ho paura!" "Non |
IL Santo -
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il silenzio. "Ventidue minuti!" diss'ella. "Basta!" | Jeanne | tacque un momento e poi mise fuori quei piccoli hm! - hm! - |
IL Santo -
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tu non abbia già detto in quattr'ore?" Il tuono ruggì ma | Jeanne | oramai non se ne curava più. "Domattina andremo al |
IL Santo -
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Noemi! Come non mi vuoi bene!" Silenzio. La voce di | Jeanne | riprende: "Dimmi quello che pensi. Credi proprio che mi |
IL Santo -
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"Noemi." Nessuna risposta. "Noemi, ascolta." Niente. | Jeanne | si mette a piangere e Noemi cede. "Ma, Santo cielo, cosa |
IL Santo -
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"E dunque?" "Stupida! Mi fai venire una rabbia!" Silenzio. | Jeanne | sa bene quale specie di rabbia è la sua. L'amica pensa |
IL Santo -
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fai l'offesa, adesso, apposta, per non parlare." Silenzio. | Jeanne | riprende, mansueta: "Senti. Non credi che avrà della |
IL Santo -
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"Senti. Non credi che avrà della tentazioni?" Silenzio. | Jeanne | non si cura, stavolta, che Noemi non risponda. Esclama: |
IL Santo -
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enormi che dice senza riflettere. Perché Noemi conosce | Jeanne | e sa che Jeanne in questo momento non è la vera Jeanne, |
IL Santo -
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dice senza riflettere. Perché Noemi conosce Jeanne e sa che | Jeanne | in questo momento non è la vera Jeanne, conscia e signora |
IL Santo -
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non è la vera Jeanne, conscia e signora di sé; o forse è la | Jeanne | più vera ma non certo quella che starà a fronte di Piero |
IL Santo -
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di Piero Maironi se mai s'incontrano. Il tuono tace e | Jeanne | vorrebbe vedere il tempo che fa, ma le pesa di scendere dal |
IL Santo -
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titillano titillano la mano distesa, che si ritrae. | Jeanne | domanda: "Dunque?" "Piove." Ella sospira: "che noia!" come |
IL Santo -
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di sommesse parole la camera, si affiochiscono ancora. | Jeanne | non ha inteso le sommesse parole, non ha inteso che l'uomo |
IL Santo -
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sorella. Noemi era quasi vestita e le accennò di tacere. | Jeanne | dormiva, finalmente. Le due sorelle uscirono insieme, si |
IL Santo -
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non si nascondeva che se il signor Maironi adesso sposasse | Jeanne | non lo potrebbe stimare molto. Insomma era meglio tacere la |
IL Santo -
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Dessalle. Noemi rispose che non c'era da spiegar niente. | Jeanne | soffriva di anemia ed era soggetta ad accessi di |
IL Santo -
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Scolastica venti minuti. Perché lo domandava? Udito che | Jeanne | intendeva andarvi con Noemi quella mattina stessa, Maria |
IL Santo -
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a visitare i Conventi. Altro non vi dico e vado a vedere se | Jeanne | si è svegliata." Ella uscì di volo. I Selva si guardarono. |
IL Santo -
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di accostarsi e di parlar sotto voce. Che c'era? C'era che | Jeanne | voleva partire subito per Santa Scolastica. Noemi avvertì |
IL Santo -
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Ma bisognava mandare a Subiaco per una carrozza, poiché | Jeanne | non era in grado di fare a piedi che lo stretto necessario, |
IL Santo -
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tratto di via. Un tocco di campanello richiamò Noemi. | Jeanne | l'aspettava, impaziente. "Che cameriera pettegola!" |
IL Santo -
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raccontare a tua sorella?" Noemi la minacciò di andarsene. | Jeanne | giunse le mani, supplichevole. E le domandò fissandola |
IL Santo -
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contadina" diss'ella. "Sciocchissima creatura!" Noemi rise. | Jeanne | gemette il solito ritornello: "Non mi vuoi bene! Non mi |
IL Santo -
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partiamo subito. Adesso domando a che ora c'è un treno." | Jeanne | l'afferrò di colpo, la trattenne. No, no, era una pazzia, |
IL Santo -
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bussò all'uscio per avvertire che la carrozza era pronta, | Jeanne | pregò Noemi, con umiltà comica, di lasciarle mettere il |
IL Santo -
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un'acuta curiosità di conoscere l'uomo che aveva ispirato a | Jeanne | un sentimento così forte ed era scomparso dal mondo in un |
IL Santo -
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Nel metter piede a terra dove comincia la mulattiera, | Jeanne | propose timidamente, come chi prevede un rifiuto e lo |
IL Santo -
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Non era possibile! Che mai le veniva in mente? Allora | Jeanne | supplicò di essere almeno lasciata sola con lui, se lo |
IL Santo -
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cercassi di capire cos'è, cosa fa e cosa pensa il tuo..." | Jeanne | la interruppe, esterrefatta. "Il Padre? Parlare al Padre?" |
IL Santo -
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S'incamminarono lentamente per la sassosa mulattiera. | Jeanne | si fermava spesso, presa da tremiti, vibrando come un filo |
IL Santo -
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due pomeridiane del giorno seguente | Jeanne | aspettava in casa Selva, con Maria e Noemi, le notizie di |
IL Santo -
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contenerlo. Forse Giovanni nel fare la sua relazione a | Jeanne | l'aveva un po' colorata di ottimismo. Benedetto stava nella |
IL Santo -
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Ella dubitava della intelligenza di quella gente. Che fare? | Jeanne | era per chiedere che si mandasse qualcuno ad informarsi, |
IL Santo -
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Giovanni col soprabito indosso e col cappello in mano. | Jeanne | lo guardò in faccia, intese ch'era venuto il momento. Si |
IL Santo -
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questo, mette il cappello in furia e va nella camera di | Jeanne | che sta mettendo il suo. Jeanne si volta, la vede venire a |
IL Santo -
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furia e va nella camera di Jeanne che sta mettendo il suo. | Jeanne | si volta, la vede venire a un bacio, la ferma col gesto, si |
IL Santo -
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un dito alle labbra. Noemi intende. È l'ora della fortezza, | Jeanne | non vuole baci né parole né lagrime. E non domanda |
IL Santo -
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col landau di casa Mayda. Si sale nel landau , chiuso. | Jeanne | si accorge allora che le sue compagne sono vestite di scuro |
IL Santo -
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vicini. - Questo è detto con gli occhi, non con le labbra. | Jeanne | non era mai passata di là ma sente anche lei che si è per |
IL Santo -
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Giovanni Selva mormora involontariamente: "Ecco." Allora | Jeanne | ha un sussulto, si copre impetuosa il viso colle mani. |
IL Santo -
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braccio, si piega tutta a lei, le sussurra: "Coraggio!" Ma | Jeanne | si stringe in sé, si schermisce quanto può, e Noemi accenna |
IL Santo -
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| Jeanne | e Noemi arrivarono al monastero alle dieci. A pochi passi |
IL Santo -
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al monastero alle dieci. A pochi passi dal cancello | Jeanne | fu presa da una palpitazione violenta. Avrebbe desiderato |
IL Santo -
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po' il reagire della volontà ristorarono sufficientemente | Jeanne | in pochi minuti. Fra Antonio andò in cerca del Padre |
IL Santo -
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nel suo verginale candore d'animo, di conoscere i casi di | Jeanne | all'insaputa di lei, come avrebbe arrossito di un inganno. |
IL Santo -
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pare che tu, poiché non ti senti bene, potresti restare." | Jeanne | acconsentì tanto prontamente che Noemi dubitò di qualche |
IL Santo -
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Forse l'altra signora, fra poco, si sentirebbe meglio. | Jeanne | protestò. No, non dovevano attendere, ella era |
IL Santo -
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e, con molto dispetto di lei, si allontanò. Rimasta sola, | Jeanne | fu ripresa dalla palpitazione violenta. Dio, come riviveva |
IL Santo -
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che stesse amministrando il solfato di rame alle viti. A | Jeanne | batte il cuore tanto forte che la vista le si oscura. Ella |
IL Santo -
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Il chiostro pensile, il refettorio! - Alle inattese parole | Jeanne | si esalta. Esse le dicono: va, va, va subito! Ella scatta |
IL Santo -
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attraversando il monastero oppure girandolo di fuori. | Jeanne | esce, chiusa nel suo pensiero ardente, passa il cancello, |
IL Santo -
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più volte, chiama: "Benedè! Benedè!" Un passo, finalmente. | Jeanne | si appoggia allo stipite, per non cadere. Dio, se è Piero, |
IL Santo -
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cosa gli dirà? L'uscio si apre, non è Piero, è un vecchio. | Jeanne | respira, contenta, per un momento. Il vecchio la guarda, |
IL Santo -
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signora " disse il vecchio "che cerca di Benedetto? " | Jeanne | non rispose. Rispose per lei il vaccaro; e poi raccontò che |
IL Santo -
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Benedetto? Sta al Sacro Speco, sta al Sacro Speco." | Jeanne | gli si voltò avida. "Al Sacro Speco?" diss'ella. E |
IL Santo -
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pazzo! - Scemo che sei!" fecero l'ortolano e il vaccaro. | Jeanne | diede allo sciancato una moneta d'argento. "Pensate bene" |
IL Santo -
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e se ne andò con la sequela di pii borbottamenti. | Jeanne | interrogò ancora il vaccaro e l'ortolano. Possibile che |
IL Santo -
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era un povero scemo. Se n'andò anche il vaccaro e | Jeanne | entrò nell'orto, sedette sotto un ulivo, pensando che Noemi |
IL Santo -
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si sa ch'è un Signore" diss'egli. "Un Signore grande." | Jeanne | non rispose alla domanda. Volle invece sapere perché si |
IL Santo -
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avesse fatto ciò che l'ortolano chiamava un brutto gioco. | Jeanne | tacque e all'ortolano balenò che quella lì fosse la moglie |
IL Santo -
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ch'è santissimo! Però come questo Benedetto, no." A | Jeanne | tornarono subitamente in cuore le parole dell'accattone: |
IL Santo -
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esce direttamente nell'orto. "Eccolo!" esclamò il vecchio. | Jeanne | balzò in piedi. L'uscio che mette dalla biblioteca |
IL Santo -
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vide l'amica fra gli ulivi e si arrestò di botto, sorpresa. | Jeanne | nell'orto? Possibile che ...? No, il vecchio che le stava |
IL Santo -
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lasciata, perché a casa Selva si pranzava al tocco; se | Jeanne | voleva vedere il Sacro Speco non c'era tempo da perdere, |
IL Santo -
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Speco o, se non stai bene, scendiamo subito a Subiaco!" | Jeanne | obbiettò che scendere subito era inutile perché non si |
IL Santo -
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sarebbero state pronte a salire in carrozza appena venisse. | Jeanne | rifiutò ancora, più vivacemente, non avendo altre ragioni a |
IL Santo -
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occhi un disegno nascosto. In quell'attimo di silenzio | Jeanne | fu rimorsa nel cuore dalle parole dell'accattone. Prese |
IL Santo -
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Jenne; la voce grande dell' Aniene empiendo le solitudini. | Jeanne | saliva senza dir parola, senza rispondere alle domande di |
IL Santo -
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fatto la professione solenne né vestito l'abito di novizio. | Jeanne | s'illuminò di gioia. Adesso lo capiva, era stata una |
IL Santo -
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di svellersi dalla terra per avventar le braccia nel cielo. | Jeanne | rifiutò, impaziente. Aveva ripreso colore nel volto e luce |
IL Santo -
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signori e Signore. Il monaco che li aveva guidati, vedendo | Jeanne | e Noemi, tenne aperto l'uscio in atto di aspettazione. |
IL Santo -
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e Noemi, tenne aperto l'uscio in atto di aspettazione. | Jeanne | si affrettò a entrare e Noemi, mal suo grado, la seguì. |
IL Santo -
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e passando. Noemi si fermò, curiosa delle pitture antiche. | Jeanne | tenne dietro al benedettino, senza guardare né a destra né |
IL Santo -
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Il punto pericoloso era l'orto di Santa Scolastica dove | Jeanne | intendeva rientrare, secondo aveva detto al vecchio |
IL Santo -
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questo famoso Maironi. Non desiderava che di ritornare con | Jeanne | a casa Selva senz'aver fatto incontri e avrebbe voluto |
IL Santo -
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aureola. Non sapevano quale cammino vi facessero e | Jeanne | appena ne sentiva la realtà. Nello scendere la Scala Santa, |
IL Santo -
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Scala Santa, precedendo il monaco seguito immediatamente da | Jeanne | e Noemi venendo ultima a cinque o sei gradini di distanza, |
IL Santo -
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ritta nell'angolo oscuro, appoggiando la fronte al marmo. | Jeanne | l'aveva oltrepassata di quattro o cinque gradini senza |
IL Santo -
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vedranno dopo. Se vogliono passare ..." Noemi disse piano a | Jeanne | "cos'hai?" e avendo l'altra risposto con voce più |
IL Santo -
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del monaco. Allora la figura nera si staccò dalla parete. | Jeanne | la vide salire lenta nell'ombra sotto le arcate ogivali. |
IL Santo -
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enorme di un'arcata, piegò il capo a guardare in basso. | Jeanne | la riconobbe. Sull'attimo, quasi obbedendo a una fulminea |
IL Santo -
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alta, una dignità, una gravità, una dolcezza triste, che | Jeanne | non gli aveva conosciute mai. E gli occhi erano del tutto |
IL Santo -
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era stata scritta, mai voce umana si era udita là dentro. | Jeanne | non guardò, non vide. A lei bastò quell'indice alle labbra |
IL Santo -
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di argento brilla su parvenze fosche di pitture antiche, | Jeanne | s'inginocchiò, com'egli accennolle, sull'inginocchiatoio |
IL Santo -
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ciascuno di essi fosse una parte dell'anima da Lei amata?" | Jeanne | non rispose. Era troppo veggente e troppo leale per |
IL Santo -
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la voce nell'ombra. "Però non cerchi mai rivedermi prima." | Jeanne | si strinse le mani sugli occhi, rispose un "no" soffocato. |
IL Santo -
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Mormorò: "Sa che don Giuseppe Flores è morto?" Silenzio. | Jeanne | volse il capo. Nessuno era più nella Chiesa. |
IL Santo -
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di Stato per l'Interno e salì. Era un sabato. Da più giorni | Jeanne | non dormiva né, quasi, mangiava. Il martedì sera aveva |
IL Santo -
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Vite;Noemi e lui s'incontravano spesso nella "catacomba". | Jeanne | gli scrisse immediatamente dicendo di farlo a nome |
IL Santo -
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la cameriera si sgomentò. Costei non svegliò Carlino perché | Jeanne | trovò la forza di vietarglielo imperiosamente ma fece |
IL Santo -
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mattina. Il primo segno di miglioramento fu questo che | Jeanne | domandò l'ora. La cameriera, pratica, mormorò al medico |
IL Santo -
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forte: "Le sei, signora." La parola parve miracolosa. | Jeanne | ch'era stata adagiata sul letto senza spogliarla, si alzò a |
IL Santo -
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quelle cattive lettere, che Le hanno fatto tanto male!" | Jeanne | le diede un bacio. Quella giovine l'adorava e lei pure le |
IL Santo -
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fatto; due ore dopo, un biglietto del senatore avvertiva | Jeanne | che Benedetto era già a casa sua. A mattina inoltrata venne |
IL Santo -
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era già a casa sua. A mattina inoltrata venne Noemi. | Jeanne | riposava, finalmente. Noemi attese che si svegliasse, le |
IL Santo -
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colle lagrime agli occhi, in una grossa coperta. Forse | Jeanne | s'ingannava ma le pareva che Noemi, pure mostrandole molto |
IL Santo -
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lunghe visite di una bella ed elegante signora. Dal Senato | Jeanne | correva al Grand Hôtel per somministrare una medicina a |
IL Santo -
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ideale; ma erano pochi. Una volta Noemi, nel riferire a | Jeanne | certe defezioni, certe freddezze, ruppe improvvisamente in |
IL Santo -
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certe freddezze, ruppe improvvisamente in pianto. | Jeanne | fremette, si rabbuiò; vide allora negli occhi dell'amica |
IL Santo -
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per allontanarsi da Roma. Verso il mezzogiorno di sabato | Jeanne | ricevette un biglietto dell' Albacina. La signora del |
IL Santo -
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Albacina. La signora del sottosegretario di Stato aspettava | Jeanne | in casa sua, alle due. Fu per questo invito ch'ella uscì in |
IL Santo -
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curando le proteste di Carlino. Appena la carrozza partì, | Jeanne | rialzò il velo, tolse il biglietto dal manicotto e |
IL Santo -
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Albacina le venne incontro sulle scale, pronta per uscire. | Jeanne | doveva ripartire con lei, subito. Subito? E dove andare? |
IL Santo -
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Dunque, dunque? Dove si va? Ecco, si va dal cardinale ... | Jeanne | trasalì. Dal cardinale ...? Il cardinale aveva fama |
IL Santo -
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con la propria coscienza. Ella si era incapricciata di | Jeanne | a Vena di Fonte Alta, nulla sapendo del suo passato. E |
IL Santo -
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ripetutamente negato di saperlo. Questa scarsa fiducia di | Jeanne | la offendeva un poco perché in fondo, lei, donna Rosetta, |
IL Santo -
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questo sì. Qui donna Rosetta fece una pausa, sperando che | Jeanne | dicesse qualche cosa. Niente. Ammise, riprendendo il |
IL Santo -
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Donna Rosetta discese sola. Dal cardinale la presenza di | Jeanne | non occorreva, sarebbe anzi stata inopportuna. Occorreva in |
IL Santo -
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sarebbe anzi stata inopportuna. Occorreva in altro luogo. | Jeanne | attese in carrozza, crucciata di non sapere ancora, dopo |
IL Santo -
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il perché di quella visita. Passarono cinque, dieci minuti. | Jeanne | si rizzò sulla persona, dall'angolo dove si era raccolta |
IL Santo -
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lenti per la via silenziosa, guardavano nella carrozza. A | Jeanne | pareva offensivo che vi fosse della gente tanto tranquilla. |
IL Santo -
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marito legge questa roba!" Ma che ne importava a Jeanne? | Jeanne | era impaziente di conoscere le novità del ministero dell' |
IL Santo -
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proposito e l'oggetto di questa visita per non lasciare a | Jeanne | il tempo di schermirsi né di prepararsi troppo. L'on. |
IL Santo -
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ma senz'assistere al colloquio. Il movimento primo di | Jeanne | fu un'esclamazione di rifiuto. Donna Rosetta la persuase |
IL Santo -
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essere pericolo, da parte di Jeanne, d'impegnarsi a niente. | Jeanne | si arrese, benché il silenzio serbato dall' Albacina fino |
IL Santo -
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minuti l'on. deputato uscì insieme ad Albacina che pregò | Jeanne | di passare dal ministro con lui. Le due Signore non si |
IL Santo -
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ch'egli ebbe queste parole, anzi mentre le diceva, | Jeanne | sentì con certezza che quell'uomo sapeva il passato. Ella |
IL Santo -
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non avere con lui relazioni personali. Disse di sapere che | Jeanne | era amica della famiglia Selva. Egli si rivolgeva a lei per |
IL Santo -
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a possibili comunicazioni dirette fra l'uno e l'altra. | Jeanne | lo ascoltava, divisa fra l'attenzione alle sue parole, |
IL Santo -
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la signora Dessalle di parlare all'illustre amico? | Jeanne | trepidava. Era da fidarsi? Era da dir cose che forse coloro |
IL Santo -
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al Suo desiderio: desiderio giusto e che si capisce." | Jeanne | arrossì ed egli se ne accorse, si compiacque di averla |
IL Santo -
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moglie." Vendicatosi così, l'omino se ne andò, lasciando | Jeanne | agitatissima. Dio, intendevano proprio che avesse a parlare |
IL Santo -
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Gli rincresce. Gran brav'uomo! Siamo vecchi amici." | Jeanne | tremava di avere intravveduta la Verità. A palazzo Braschi |
IL Santo -
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Maria osservò ch'erano le quattro e un quarto e che | Jeanne | non avrebbe potuto tardar molto perché alle quattro e |
IL Santo -
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a interrompere il silenzio fu la signora Maria. "Questa | Jeanne | che non viene!" diss'ella, piano. Fece un segno |
IL Santo -
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sapere a di Leynì chi fosse veramente la signora Dessalle. | Jeanne | non era rientrata. Giovanni prese a parte il giovine, gli |
IL Santo -
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quindi parlare alla sua volta, domandare qualche cosa. | Jeanne | Dessalle entrò frettolosa, sorridente. Il portiere le aveva |
IL Santo -
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era sfebbrato. Speriamo che l'accesso non si rinnovi." | Jeanne | notò subito che non vi si parlava di portare l'ammalato |
IL Santo -
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lo stesso senso amaro di quella mondanità indifferente. | Jeanne | era nel suo salotto, attiguo alla camera di Carlino che vi |
IL Santo -
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"noi ascolteremo la musica." E si scostò con sua moglie da | Jeanne | ch'era diventata pallida e nascondeva male malgrado estremi |
IL Santo -
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spesso lui come per significar pena e attingere consiglio. | Jeanne | lo ascoltava con gli occhi fissi a terra. Quando egli ebbe |
IL Santo -
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Il marito rispose che sarebbe stato meglio, che lo sperava. | Jeanne | pose gli occhi all'uscio onde veniva il fragore della |
IL Santo -
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per eseguirlo, che l'uscita di Benedetto da quella casa? | Jeanne | smentì, pacatamente, la possibilità dell'arresto. I Selva |
IL Santo -
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la guardavano pieni di ammirazione per quella calma voluta. | Jeanne | aveva supposto da un pezzo ch'essi sapessero il nome vero |
IL Santo -
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si erano intesi. Giovanni e sua moglie comprendevano che | Jeanne | si faceva eroicamente violenza non per loro ma per di |
IL Santo -
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quasi commesso un tradimento. Essi si tennero certi che se | Jeanne | diceva di non credere alla possibilità dell'arresto doveva |
IL Santo -
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che Benedetto avrebbe potuto accettare l'ospitalità loro. | Jeanne | ricordò pronta che Benedetto stesso aveva espresso un |
IL Santo -
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della sua voce, del suo viso fu tale da significare a | Jeanne | che gli pesavano sul cuore parole tristi non ancora dette. |
IL Santo -
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avevano nuovamente smesso di suonare, discorrevano. | Jeanne | bussò discretamente all'uscio, vi soffiò dentro due |
IL Santo -
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seccate!" E modulò un fischio infernale, da forare l'uscio. | Jeanne | batté le mani. Piano e violoncello attaccarono un grave |
IL Santo -
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La chiamerebbe a sé? L'ora è venuta, egli la chiama." | Jeanne | diede un balzo, le parve di non aver capito. "Oh, come? |
IL Santo -
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Aveva in tasca la lettera, fece l'atto di cavarla. | Jeanne | se n'avvide, fu presa da un tremito convulso. "No no" |
IL Santo -
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colloquio ma egli si scusò. Mi rivolgo dunque a Lei." | Jeanne | si era coperto il viso colle mani e taceva. Selva credette |
IL Santo -
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sua bizzarra maniera e Selva scivolò fuori dell'uscio. | Jeanne | gli corse dietro nel corridoio scuro, gli afferrò una mano, |
IL Santo -
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un bacio frenetico. Qualche ora dopo, verso le dieci, | Jeanne | stava leggendo il Figaro a Carlino sprofondato in una |
IL Santo -
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ginocchia, strettavi a due mani, una gran tazza di latte. | Jeanne | leggeva talmente male, talmente noncurante di punti e di |
IL Santo -
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cameriera venne ad avvertirla che c'era la signorina Noemi. | Jeanne | gettò il giornale, balzò in un lampo fuori della camera. |
IL Santo -
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Pareva che il viaggio fosse andato bene. Udito il racconto, | Jeanne | abbracciò silenziosamente l'amica, stretta stretta. E |
IL Santo -
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che dopo egli ci vedesse lavorare insieme per la sua fede." | Jeanne | non rispose ed ella partì. Jeanne ritornò da Carlino per la |
IL Santo -
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insieme per la sua fede." Jeanne non rispose ed ella partì. | Jeanne | ritornò da Carlino per la lettura e Carlino l'accolse |
IL Santo -
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doveva prepararsi a partire con lui l'indomani per Napoli. | Jeanne | rispose che era una follia e che non sarebbe partita. |
IL Santo -
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"Libero pensatore? Certo. E la libertà mia?" disse | Jeanne | senza sdegno, a ricordo di un diritto e non per il |
IL Santo -
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lui non piaceva e perdette addirittura il lume degli occhi. | Jeanne | tramortì nell'udire quell'uomo nervoso ma creduto da lei |
IL Santo -
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| Jeanne | si posò aperto sulle ginocchia il volumetto sottile che |
IL Santo -
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Bruges il malinconico incantesimo che ne eterna il sopore. | Jeanne | si sentì su gli occhi due mani fresche, un'aura profumata |
IL Santo -
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"È italiano, questo? Non è arabo? Spiegati subito." | Jeanne | si alzò. "Non capiresti lo stesso" diss'ella con un sorriso |
IL Santo -
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bene perché è tuo fratello, ma è tutto! Oh, questa signora | Jeanne | Dessalle dice qualche volta cose... cose...! Non so, non |
IL Santo -
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una mania che hai, di credere che tutta la gente ti adora." | Jeanne | fece la solita boccuccia di bambina infastidita. "Che |
IL Santo -
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che non mi adori, tu?" "Mais point du tout!" esclamò Noemi. | Jeanne | brillò negli occhi di malizia e di dolcezza: "In italiano |
IL Santo -
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Dessalle avevano passato l'estate precedente a Maloja, | Jeanne | studiandosi di essere una compagna gradevole, nascondendo |
IL Santo -
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del primo, venire ad assistere Noemi in quei frangenti. | Jeanne | Dessalle, che si era legata particolarmente a Noemi, aveva |
IL Santo -
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sto dedicando a un'altra persona." "A chi?" "A un frate." | Jeanne | trasalì, e Noemi, confidente dell'amica, del suo insanabile |
IL Santo -
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"Dobbiamo parlare di Memling!" Lo disse in francese e | Jeanne | le sussurrò: "Sai che devi parlare italiano." Gli occhi |
IL Santo -
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un bacio, ebbe l'una e l'altro. Non riuscì a rasserenare | Jeanne | che tuttavia, blandendo a due mani l'amica lungo l'arco dei |
IL Santo -
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interne parevano più dense. Colpa della Intruse, forse. | Jeanne | fece "proprio!" con un viso e un accento che significavano |
IL Santo -
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Flores." Flores? Chi era? Noemi non lo ricordava più e | Jeanne | la rimproverò con acerbità, come se una tale smemoratezza |
IL Santo -
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buono sapeva dove ... Credi che fosse in relazione ...?" | Jeanne | accennò di no. Nel settembre successivo al luglio doloroso |
IL Santo -
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dal tempo. Ma come finirebbe poi tutto ciò? Né Noemi né | Jeanne | sapevano immaginarlo. Eh già, Carlino lo aveva ben detto |
IL Santo -
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e Carlino si appellò a Jeanne. Quale stella preferiva? | Jeanne | non sapeva, non aveva fatto attenzione. Carlino ne fu |
IL Santo -
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rispose Jeanne, uscendo. Noemi voleva seguirla ma la stessa | Jeanne | la pregò di rimanere. Rimase per dire a Carlino ch'egli era |
IL Santo -
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corse via liscio, specchiando cielo e idilliache sponde. | Jeanne | si portò in camera l' Intruse , ma non la lesse più. Anche |
IL Santo -
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dimora, ricomparisca per farci sapere che è morto." | Jeanne | ignorava che Piero Maironi, prima della notte in cui era |
IL Santo -
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prima che nell'intelletto. Ma si era veramente fatto frate? | Jeanne | pensò che la torre colossale di Notre Dame colla sua |
IL Santo -
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non la smetteva con i suoi comandi e rimbrotti. Allora | Jeanne | le sussurrò: "Parlami del tuo frate." "Ah, il frate, sì!" |
IL Santo -
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della torre possente; ma non toccava l'acqua nera. Tuttavia | Jeanne | e Noemi, chine sulla sbarra del parapetto, guardarono a |
IL Santo -
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e ripassando accanto alle Signore, le guardò fisso. | Jeanne | pretese di aver paura di quell'uomo, si fermò, chiamò |
IL Santo -
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sinistro ritornato sui suoi passi sfiorò quasi il fianco di | Jeanne | che stavolta rabbrividì davvero. In quel mentre le |
IL Santo -
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della luna imminente ai dentati culmini bruni delle case. | Jeanne | mormorò alla sua compagna: "Affrettiamo, ritorniamo a casa |
IL Santo -
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de Flandre dove aveva alloggiato anni prima, quando | Jeanne | le domandò di scatto: "È Maria che ti scrive una storia |
IL Santo -
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piuttosto trepidante: "Sì, Maria." "Non capisco," replicò | Jeanne | "perché si sia presa tutta questa briga." Noemi non |
IL Santo -
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"Perché si sarà presa tutta questa briga?" Noemi non parlò. | Jeanne | le scosse il braccio che teneva ancora. "Non rispondi? Cosa |
IL Santo -
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mai di quelle voci né di quel modo. "Non rispondi?" ripeté | Jeanne | fra risentita e attonita. Noemi le strinse il braccio alla |
IL Santo -
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diss'ella. Carlino gridò: "Fermatevi sotto gli alberi!" Ma | Jeanne | si fermò subito, nell'affacciarsi a un improvviso largo, a |
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Noemi rispose all'amica un sì così debole, così timido, che | Jeanne | capì tutto. Maria Selva credeva che il suo frate, questo |
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che ci voleva per farla parlar chiaro, questa creatura? | Jeanne | si sciolse da lei che subito, spaventata, le si riappiccò |
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si inoltrassero lentamente fra gli alberi. Sotto gli alberi | Jeanne | si dolse, quasi sdegnosamente, che l'amica avesse aspettato |
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dall' Ospitale di S. Giovanni, dalla visita ai Memling, ma | Jeanne | era già tanto triste! Però ne avrebbe parlato se non fosse |
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almeno Maria scriveva così. A questa risposta di Noemi | Jeanne | scattò. Come poteva esser certo, suo cognato? Che ne |
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che "oh oh! - oh oh! - oh oh!" e la D' Arxel si portò via | Jeanne | avviandosi lungo la cancellata del piccolo cimitero di |
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sappia niente! Per carità!" Noemi promise di non parlare. | Jeanne | si venne a poco a poco chetando e fu la prima a muoversi. |
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oltre le nuvole della Terra, là, in quel mondo lontano!" | Jeanne | non aveva mai detto parola né mostrato di fare attenzione |
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ci posso andare, prima di esserne cacciata?" Così dicendo, | Jeanne | prese il braccio di Noemi. Carlino pregò che facessero il |
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per fede." "E così quella povera fanciulla" disse | Jeanne | amaramente "sulla fede di un vecchio prete mezzo cieco |
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opportuno per la sua finestra. "Che giorno è oggi?" chiese | Jeanne | all'amica, sotto voce. "Sabato." "Domani parlo a Carlino, |
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disse a sua moglie: "Andate." L'intelligenza era che con | Jeanne | andassero da Benedetto Maria e Noemi. Questa stese le mani |
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mia. Non ti offendere se la do a lui prima che a te." | Jeanne | intuì la notizia che Noemi avrebbe portato al morente: la |
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a lei era impossibile di venire. Noemi sola intese. | Jeanne | non voleva venire perché aveva indovinato e non poteva fare |
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abbracciata: "perché non cedi, in questo momento?" | Jeanne | rispose solamente, singhiozzando: "Oh tu mi capisci!" E |
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a chiamare Selva. Maria e Noemi uscirono. Rimasta sola, | Jeanne | ebbe un momento l'idea di raggiungerle, di arrendersi, di |
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delle sei, quella sera di febbraio, pareva già quasi notte. | Jeanne | entrò come stava, a capo scoperto, nella pioggia fitta e |
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mormora sugli ombrelli. Devono esser loro, Maria e Noemi. | Jeanne | si alza da capo, si avvia. Passa l'uscio della casina, vede |
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ma poi va, scende subito. Ci stanno il prete e la suora. | Jeanne | domanda un po' di carta, una matita, un lume. Comincia a |
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L'ha domandata. Credevo che fossero andate a prenderla." | Jeanne | tace, si fa da banda. Egli dice "permesso" e passa senza |
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pane e un po' d'acqua, digiuno com'è dalla sera precedente. | Jeanne | trema come una foglia. Egli l'ha domandata! Queste parole, |
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china su Piero che ha ripreso a gemere, ad agitar la mano. | Jeanne | lo interroga affannosa, egli non risponde, geme, guarda |
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non risponde, geme, guarda qualche cosa accanto al letto e | Jeanne | offre un bicchiere d'acqua, gli vede scotere il capo, si |
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Crocifisso, il Crocifisso! La suora alza il lume da terra, | Jeanne | porge il Crocifisso a Piero che gli affligge le labbra e la |
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le sue labbra si agitano, si agitano, non ne esce suono. | Jeanne | si raccoglie nelle proprie le mani di Piero, bacia il |
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Noemi s'imbarazzò. Tutto quello che ne aveva udito da | Jeanne | la persuadeva che Maironi si fosse condotto male con essa, |
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della cultura non poteva dir nulla; però, se una donna come | Jeanne | Dessalle lo aveva tanto amato, doveva essere intelligente e |
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Brescia, aveva coperto due sedi vescovili nel Mezzogiorno. | Jeanne | irritata con se stessa, vergognosa di essersi quasi |
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rimasta indietro. Il professore risalì rapidamente e trovò | Jeanne | ferma sul penultimo pianerottolo, aggrappata alla |
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sé del buio, accusandone l'avarizia del padrone di casa. | Jeanne | salì nella carrozza dell' Albacina che la portò al Grand |
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con rammarico della notizia che le aveva dato il Guarnacci. | Jeanne | non aperse bocca. Il suo mutismo dispiacque all'amica. "Lei |
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si fermò davanti all'entrata del Grand Hôtel Nell'atrio | Jeanne | s'incontrò con Noemi e suo cognato, che uscivano. |
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"Va, corri, tuo fratello è arrabbiatissimo con questa | Jeanne | che non arriva mai. Noi siamo discesi ora perché è venuto |
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l'inverno, volle il medico due volte al giorno, tiranneggiò | Jeanne | con un egoismo spietato, le numerò i minuti di libertà. |
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del male e se ne andò. Carlino, burbero, volle sapere dove | Jeanne | si fosse tanto indugiata ed ella non glielo nascose. |
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alle pratiche, gli faceva perdere il lume degli occhi. | Jeanne | non rispose, si offerse mansuetamente per la solita lettura |
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finestre, pareti, pavimento, e poi la mandò a dormire. Ma | Jeanne | entrata nella sua camera, non pensò a dormire né a |
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dal cuore ardente alla volontà. Adesso non balenava più. | Jeanne | la contemplava in sé, ferma. Nella figura seduta sul letto, |
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fra le tenebre, due anime si stavano tacite a fronte. Una | Jeanne | umile, appassionata, persuasa di poter tutto sacrificare |
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di poter tutto sacrificare all'amore, si misurava con una | Jeanne | inconsciamente orgogliosa, persuasa di possedere una dura e |
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passi e i fruscii più radi nei corridoi. A un tratto le due | Jeanne | parvero riconfondersi in una che pensò: "Quando mi |
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a lungo, la parola solenne. Più la guardava, più le due | Jeanne | si venivano lente ridividendo. La Jeanne inconsciamente |
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più le due Jeanne si venivano lente ridividendo. La | Jeanne | inconsciamente orgogliosa soverchiò, oppresse l'altra quasi |
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del proprio credere, piuttosto verso lo scetticismo di | Jeanne | che verso il cattolicismo liberale e progressista dei |
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le pareva una cosa ibrida e forse aveva appreso da | Jeanne | a giudicarlo così, perché Jeanne, in qualche momento di |
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ella si risolse a una infedeltà verso Jeanne. Di quanto | Jeanne | le aveva scritto sotto il suggello del segreto, si era |
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Noemi si scusò di non averlo detto subito, allora. Guai se | Jeanne | fosse venuta a saperlo, dopo le sue proibizioni di parlare! |
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pure fargli sapere, in qualche modo, che questa signora | Jeanne | Dessalle sta per venire a Subiaco e che visiterà, |
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ma quando uscirono sul piazzaletto delle robinie, | Jeanne | Dessalle vi metteva il piede dall'altro capo con Maria e |
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due ombre che uscivano di casa sua. Ella, che a fianco di | Jeanne | precedeva sua sorella, prontamente piegò e fece piegare a |
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alla Vita le due compagne, le spinse verso il casino. | Jeanne | Dessalle ebbe un moto istintivo di ribellione, si voltò di |
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fino a quel fascio di legna. "Andiamo, andiamo" ripeté | Jeanne | e si sforzò di alzarsi, si trascinò, sorretta dalle altre |
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c'era avvezza. Noemi e Maria si parlarono piano fra loro. | Jeanne | intese le parole "a letto" e assentì del capo con uno |
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studio di Giovanni, dall'altra parte del corridoio. Mentre | Jeanne | vi si avviava stentatamente a braccio di Noemi, ritornò |
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con la voce di chi blandisce un bambino che soffre. | Jeanne | non rispondeva, singhiozzava sempre. "È quasi meglio, cara" |
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"Sì, cara, sì, cara, perché non essendoci più rimedio ..." | Jeanne | alzò il viso tutto lagrimoso. "Non capisci che non è lui?" |
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"Come, non è lui? Tutto questo perché non è lui?" Ancora | Jeanne | le si lanciò al collo. "Non è quel frate che mi è passato |
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con lui!" Noemi neppure se n'era accorta, di quest'uomo. | Jeanne | le strinse il collo da soffocarla, con un riso convulso. |
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né ben capitola. Addio, scrivi, scrivi e scrivi. Noemi a | Jeanne | (dal francese ). Subiaco, 8 luglio ... Ho fatto meglio. Mio |
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gli studenti, si slanciò avanti, vide finalmente l'uomo. | Jeanne | le ne aveva mostrate più fotografie, dicendo però che di |
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lui, che forse a quel tempo sarà stata latente ma che una | Jeanne | doveva pur sentire? Cos'aveva ella amato? L'uomo inferiore? |
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bastato perché gli balenasse in mente questo pensiero: "se | Jeanne | fosse stata così non mi sarei sciolto." Avevano ragione i |
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insidianti ai figli di San Benedetto. Il monaco pensò a | Jeanne | Dessalle. Là in fondo alla gola, alte sopra il monte |
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non lo ha condotto Iddio dalle logge di Praglia, dove | Jeanne | lo ha tentato e vinto, a questa faticosa salita nelle |
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quel tocco morbido, dell'odor selvaggio, del riposo; e vide | Jeanne | pallida sotto l'ala obliqua di un cappello nero, piumato, |
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più cara; come il solo povero conforto che gli rimane. Così | Jeanne | offriva il suo amore. E il dormente fu invaso da questa |
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cameriere dei Dessalle. Gli balenò nel cervello torbido che | Jeanne | fosse ad aspettarlo in carrozza, diede un passo indietro. |
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pioggia, il rombo dell' Aniene profondo avrebbero detto a | Jeanne | uno sconsolato compianto di tutto che vive sulla terra e |
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