Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: jean

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Noterelle sparse sulla teoria dei contro-limiti, sul procuratore europeo, sulla Carta dei diritti fondamentali e la Convenzione europea dei diritti dell'uomo - abstract in versione elettronica

155669
Perillo, Ezio 1 occorrenze
  • 2015
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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giuridico sempre più unitario e integrato, come pure il ricorso ordinario al metodo decisionale caro a Jean Monnet. Tra artificiose teorie di contro-limiti

"Employment Protection" e assicurazione contro la disoccupazione: dal modello di "Blanchard" e "Tirole" al "Jobs Act" - abstract in versione elettronica

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Potestio, Paola 1 occorrenze
  • 2015
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Blanchard e Jean Tirole è l'oggetto dell'articolo. Dopo una sintetica descrizione delle linee generali del modello, l'articolo si concentra in particolare

Storia sentimentale dell'astronomia

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Piero Bianucci 16 occorrenze

nel 1671 Jean Picard ne ottenne una misura migliore, il calcolo risultò convincente anche per una mente pignola come la sua.

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Il lavoro sui satelliti di Giove attrasse l’attenzione dell’abate Jean Picard, stimato astronomo francese, che segnalò Cassini al ministro Jean

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astronomica nell’isola di Cayenna (Sud America), dove nella primavera del 1672 inviò Jean Richer con uno strumento che consentiva di stimare angoli di 5

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confermata una anomalia già nota: periodicamente si registrava una differenza di parecchi minuti nel verificarsi delle eclissi del satellite Io. Jean

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César-François detto Cassini III e Jean-Dominique Cassini IV, che presentò l’opera cartografica in 182 fogli frutto di quasi 130 anni di lavoro all

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Decisivo per la sua vita fu l’incontro con l’abate e astronomo francese Jean Picard, che nel 1671 si recò all’Osservatorio di Copenaghen per

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era compiuto, il testimone passava agli eredi: il figlio Jacques, il nipote Maraldi, il nipote César e il pronipote Jean-Dominique, che dirigerà l

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partecipato con Jean-Baptiste Délambre (1749-1822) alla misura dell’arco di meridiano tra Dunkerque e Barcellona che porterà alla definizione del metro (ma

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stati i calcoli del francese Urbain-Jean-Joseph Le Verrier, basati sulla legge di Newton e sulle perturbazioni gravitazionali di Urano. Ne parleremo

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dal cielo piovessero pietre. A chiudere la questione fu Jean-Baptiste Biot (1774-1862) quando il 26 aprile 1803 una gragnuola di meteoriti si abbatté

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Dopo una lunga pausa, nel 1518 Jean Fernel, medico di Enrico II, riprese le misure contando il numero di giri della ruota di una carrozza da Parigi

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misurato Cassini III e La Caille: veniva comunemente chiamato “la Meridiana”. Pierre Méchain (1744-1804), il cacciatore di comete, e Jean-Baptiste Delambre

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Lo strumento adottato fu una sorta di raffinato teodolite, il “cerchio ripetitore” progettato da Jean-Charles Borda e costruito da Etienne Lenoir

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Come si è già accennato, per ordine di Laplace l’epopea della misura del mondo proseguì con François Arago (1786-1853) e Jean-Baptiste Biot, che

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Poco dopo, Lalande ottenne un suo osservatorio al Palais du Luxembourg. Qui nel 1753 conobbe l’orologiaio del re Jean André Lepaute e, in modo più

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del moto della Luna, Leonhard Euler, Alexis-Claude Clairaut, Jean le Rond d’Alembert e Pierre-Simon de Laplace (1749-1827), che perfezionò il metodo

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