Si deve al signor Janssen l’avere insegnato come esse si potevano vedere anche fuori dell’ecclisse mediante lo spettroscopio. Queste si vedono
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’Accademia delle scienze di Parigi nel 1862 dal signor Janssen.
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essendosi recato a Roma il signor Janssen per istudiare lo spettro solare, e avendo seco uno di questi piccoli strumenti, gli chiesi di applicarlo al nostro
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César Janssen inventò un “revolver fotografico” che scattava 48 immagini in 72 secondi. Il materiale sensibile alla luce era disposto lungo il bordo
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Dal Sole alle altre stelle: nel 1863 Jules Janssen (del quale conosciamo già il revolver fotografico per l’osservazione dei transiti di Venere
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Lockyer e Janssen nel 1878: ipotizzarono l’esistenza di un elemento specifico della nostra stella e lo chiamarono elio. Questa volta non era un
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Janssen sul tetto d’Europa
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Dopo l’osservazione a Nagasaki del transito di Venere davanti al Sole con il suo revolver fotografico (1874), Janssen ebbe l’incarico di fondare un
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mondo. Un’avventura breve a cavallo tra Otto e Novecento, oggi quasi dimenticata. Protagonista ne fu Pierre Jules César Janssen, l’astronomo nato a Parigi
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Attratto dall’astronomia, nel 1862 Janssen trasformò il sottotetto della sua casa a Montmartre in un piccolo osservatorio e iniziò ricerche di
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Janssen decise di posare l’Osservatorio direttamente sul ghiacciaio e per saggiarne la stabilità fece erigere un’edicola sulla cima, mentre a Meudon
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travi sormontata dai locali del rifugio, dai quali si leva una torre di osservazione. L’11 settembre Janssen, compiuta la sua seconda salita alla vetta
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Janssen incominciò l’esplorazione del massiccio alpino nel 1888 salendo ai 3050 metri dei Grands Mulets. Il 18 agosto 1890 raggiunse il Rifugio
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In poco più di dieci anni di attività all’”Osservatorio Janssen” si erano avvicendati 25 ricercatori, quasi tutti astronomi. Le condizioni di vita
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Nel 1897 Janssen deve accontentarsi di dirigere le osservazioni da Chamonix: una caduta nella cupola di Meudon lo ha reso ancora più disabile
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Passano due anni e l’Osservatorio incomincia a dare segni di instabilità a causa dei movimenti del ghiacciaio sul quale appoggia ma Janssen non si
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Nel 1895 Janssen potenzia l’attrezzatura installando una stazione meteorologica automatica con movimento a orologeria dall’autonomia di otto mesi
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