divi di Hollywood con il viso gonfio di botulino, e da principesse e cantanti che sembrano conigli appesi per le orecchie. O da Jane Fonda, che a
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Penso ai grandi pranzi della letteratura, alla sontuosa cena della vigilia di Natale di Bergman in Fanny e Alexander, ai pranzi descritti da Jane
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di noi sceglie inconsciamente sempre e soltanto un interlocutore. Un esempio di buona conversazione nella letteratura ce lo offre Jane Austen, in
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