(gentilmente) di scambiare i posti («Se preferisce, può sedere al mio posto, tanto io vorrei dormire un po' e non prevedo di alzarmi»); -se deve alzarsi
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non pago io». Non mastichiamo gomma americana mentre parliamo con qualcuno, chiunque sia; e, già che ci siamo, non mastichiamola proprio: eviteremo a
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diversi. Ecco perché vanno scelte con cura le parole. Invece di «Tu non hai fatto/detto» è meglio dire «Io vorrei che tu facessi/dicessi», e invece di
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con la parola «Io», non rafforziamo i sì e i no con l'orrendo «assolutamente». Se vogliamo renderci simpatici all'uditorio, non cerchiamo di essere gli
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piccole maleducazioni quotidiane che rendono la vita di coppia e di famiglia meno gradevole di quel che potrebbe essere, io metterei senz'altro
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bibite analcoliche, e poi? In merito agli alcolici, ogni famiglia ha le sue regole, da far rispettare. Io mi limito a osservare che uno sparkling
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. Non esordiamo con «Sono io»: quanti «io» può conoscere il proprietario della segreteria? Il quale, ricordiamolo, è tenuto a richiamare al più presto
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, con regole che vanno dal divieto di scrivere tutto maiuscolo (equivale a gridare) all'invito a essere più concisi possibile. Io aggiungerei
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io». Inutile dire che, se lui viene a prendervi in auto, siete a cavallo. Soprattutto per gli uomini, l'automobile è un'emanazione della propria casa
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preparazione della tavola: in fondo tradisce un rapporto cerebrale con il piacere. Io, alle pazienti con problemi sessuali, prescrivo anche di mangiare con le
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: «Ti chiamo io». E le signore non incoraggino l'uomo a ritentare un invito se la prima cena è stata deludente. È gentile, educato e sexy: - Aspettare che
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reazione del vostro interlocutore a uno stimolo: due minuti sono già troppi. Il suo Io razionale farebbe in tempo a bloccare l'inconscio che parla
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il piede quaranta minuti dopo che gli avete chiesto «Ma io ti piaccio veramente?» La domanda è stupida comunque: il vero seduttore, di entrambi i sessi
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italiani a tavola spesso sono maleducati, diamo un'occhiata al resto del mondo. Solito pericolo: generalizzare, ma io mi limiterò a darvi qualche consiglio
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e, secondo, perché ubriacandovi dimostrate di dover ricorrere a mezzi esterni per lasciarvi andare e quietare il vostro super-io. Anche lo Sgalateo
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del Galateo. Il titolo del libro è ispirato dall'amico Galeazzo (in latino Galatheus) Florimonte, «a petizion del quale e per suo consiglio presi io
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tavola, che, come è stato detto, diventa un palcoscenico privilegiato per conoscere, indagare, scrutare e manifestare il proprio io e osservare quello
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amici tedeschi che alle undici, a qualsiasi punto sia la cena, si alzano all'improvviso dicendo: «Si è fatto davvero tardi, io sto morendo dal sonno cara
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altri commensali. La regola è: a tavola stai al tuo posto. Sottotesto: se con il tuo corpo infrangi la mia «bolla» spaziale io mi infastidisco perché
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pretendere un aiuto valido dietro le quinte. Io lo consiglio per un massimo di sei/otto ospiti. - Prevedere un aiuto o un cameriere nel cosiddetto servizio
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compaiono spesso i bambini; io a riguardo sono piuttosto severa e ne parlerò in un paragrafo a parte. Riassumo così il mio pensiero: i bambini (sino
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. Io consiglio un semplice «salute» oppure, ancora meglio, rispondere nelle varie lingue adeguandosi al paese in cui ci si trova. Ricordate sempre che
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e marchi. Io amo il bicchiere di cristallo e molto ampio, anche con le bollicine e i bianchi. In realtà le vecchie regole rigide di classificazione
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avvertito, ma tu eri così bella che io cambiai analista». Ah, come sarebbe stimolante avere interlocutori tutti così spiritosi, acuti, sferzanti e sempre
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