, che mi hanno incoraggiata alla fatica, assumendone la ristampa. Io lo dedico adunque a loro il mio libro, affido a loro la mia Gente per bene. La
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. Io era giovane, giovanissima allora, sposa da poco tempo. Non avevo che diciasette anni; non uno di più. Ma, se ai diciasette che avevo allora
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cuginetto di diciott'anni : «Come! Rita è già maggiorenne? Ed io che ti avevo preso pel suo tutore!» In quello stesso contratto, descrivendo le proprietà
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coricarsi la buona notte. Queste cose sono già abbastanza elementari, nevvero? Eppure io so di signorini, fino ad un certo punto educati, che non
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matrimonio; perchè togliere a genitori quell'ultimo atto di tutela, che non impone nessun vincolo, ed è un segno di rispetto? Io lascerei le carte da
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- Corrispondenza. - Ma, marchesa, io non ci sono giunta ancora a mezzo del cammin di nostra vita. - Scusi, ha marito ? - Sissignora, ma ho appena diciasette
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La vecchiaia concede privilegi straordinari. Io mi valgo della mia cuffia e dei miei occhiali, per introdurmi nel nido della sposa appena tornata dal
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senza trovare inquisizioni per via, e sarò io stessa che dirò, il loro nome agli altri visitatori, senza obbligarle a declinarmelo prima. Tuttavia vi sono
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delle Muse. Per verità io credo che, senza uscire dalla mitologia, si possa salire fino al numero delle Ore, senza inconvenienti. Purchè sia
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numero, ma la squisitezza delle vivande, che fa il lusso ed il pregio del trattamento. Io penso ancora con raccapriccio a certi pranzi di provincia, dove
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certo altresi, che quel motto ha posto la sua goccia di fiele in quell'odio implacabile. Ho udito io stessa un motto che non ebbe conseguenze
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, confesso che sono del parer contrario dei signori pedanti, e non è la prima volta. Io non mi sgomento affatto al veder una signorina od una signora esposta
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che io traduco liberamente: "Libero il dir quanto ci passa in testa, Ed elle ortiche la toletta onesta!" Le più modeste ladies, che cadrebbero
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volumetto alla porta della sua casa. Per quella signora là soltanto, io noto quì che le padrone di casa debbono astenersi assolutamente dall'entrare in
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superiori, mille ottocentonovantadue, sarebbe ridicolo che io mi metessi ad insegnare alle signore come si scrivono le lettere. Ho detto su questo
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i loro superiori. Io aveva una mamma bellissima, e non lo seppi che tardi, dopo la sua morte, sentendolo dire, ripensandoci, ed osservando i suoi
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ridotto io stesso, al regime dell'estratto di Liebig. Quando però, una persona si offre di fare da compare o da comare, a meno d'aver già un impegno
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rappresentazione a domicilio. Ah signore mamme! Lo sanno pure quanto noi siamo di difficile contentatura in fatto di recitazione! Io confesso che
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Ma, lo ripeto, io faccio eccezione per la passione che ebbi sempre pei bambini. Stiano certi che alla generalità i loro bimbi saranno tanto più
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lawn-tennis. - Quando è decrepita forse? - Nossignora, anche quando non lo è. - Ma io sono tutt'altro che vecchia.... - o so, si figuri! Chi mai è
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pettegolezzi. - Tu cos'hai portato alla maestra? - Un ventaglio d'avorio. E tu? - Oh, io le ho dato un braccialetto; costa tanto. - Io l'orologio colla catena
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la disgrazia.... - Io? Chi lo ha detto? Nemmen per sogno. lo non ho opinioni. Cito le regole, e basta. Da noi il lutto da vedova è d'un anno. Si può
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i padroni sono loro, e che io sono una serva, e che mi si paga perchè debba obbedire....» - Oh! qui da noi di queste parole non se ne sentono. Anch
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gentiluomo per dargli una buona lezione. Io stessa ebbi qualche volta l'occasione di assumere quel penoso incarico per giovinette amiche prive di madre, e, sia
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Non si mettano sulle difese, signori. Io non ho la menoma intenzione di dare degli insegnamenti agli uomini sul modo di vivere. Figurarsi! So bene
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, io non ho punto, ma punto la presunzione di voler insegnar loro la menoma cosa. Mi limito ad osservare quello che vedo ogni giorno in società, ed a
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, nprecisamente come vedono fare ai lions. È l'usanza, ed io non posso che ammirarli d'averla imparata così bene. Ma vi sono delle signore che non
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! Gigi non mangia minestra? Neppur io. - Neppur io allora! E la mamma deve interrompere ogni discorso, trascurare gli ospiti e le persone della
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marito della signora tale. Uno screanzato. Non conosce neppure le relazioni di sua moglie; poveretta ! Io mi rallegro coi nostri uomini, che non passino la
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soddisfazione, e ne erano contente, ed io più di loro. Sovente da tutte quelle contentezze risultava l'offerta di qualche chicca, la quale certo non poteva
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delle istanze. Le istanze reclamate a quel modo le furono fatte; sfido io! Ma l'istitutrice rimase male, ed il babbo pure quando lo seppe, al vedere
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baci. Nulla è piu villano che il mettere in caricatura i propri maestri, anche quando non se ne possono a avvedere. Io aveva questa pessima abitudine
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, timida, che non osava guardarmi, e si faceva di brace se la guardavo io. Quando fui in collegio, un bel giorno vidi entrare in classe un'esterna, che
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buona mammina fece il viso serio e disse: - Io t'ho dato un consiglio, t'ho detto quello che sarebbe tuo dovere. Pensaci e fa come il cuore ti dice. Non
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li guideranno assai meglio di me. Ma ciò non toglie che avrei voluto farlo un po' piu lungamente anch' io. Non ne ho forse il diritto, io la bisnonna
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dispiacevoli. Una scoperta che hanno fatto i farmacisti quando hanno inventato di inargentare le pillole. Io non posso inargentare la mia vecchia
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l'hanno inventata, lascino che io la metta come si faceva ai miei tempi, - loro dunque, non s'adagiano punto nella loro casa, nè come l'augello nel nido, nè
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Qualche volta i babbi, i nonni sono molto vecchi; e, si sa, i vecchi sono spesso noiosi. Ho io bisogno di dir loro, signorine mie, che sarebbe
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vezzo grazioso, tutto femminile, dicono ad ogni tratto : - Voi altri che sapete di politica.... Oh, io di politica non ne capisco nulla c'è ancora il
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affettazione ipocrita, ed io non l'approvo. Ma l'uso ne ha fatta una legge, che ora però si va perdendo. E badino di non dire a nessuno: Come sta il
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di buon umore, e di veder tutti allegri e contenti, è quando sediamo a tavola. Per questa ragione io non finirò mai di ammirare l'abitudine degli
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questo proposito che: «È meglio errar con molti che esser savio solo.» Ma io rispondo con un altro proverbio che dice: «L'uso serve di tetto a molti
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sposa. - Io ho fatto un giro colla signorina Ipsilonne, che, ad ogni complimento che le facevo me ne rispondeva un altro, come se si giocasse di
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s'addice ad una fanciulla. Il buon senso naturale, ed il naturale decoro, devono guidarle. Io domando soltanto di scrivere sul loro taccuino una massima di
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compagnia, ipotecava addirittura la cameriera per farsi vestire, e la zia ed io dovevamo aiutarci a vicenda. In palco, poi, si metteva al posto di contro
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leggere. Quanto a formole, non s'aspettino ch' io ne dia. Le lettere tengono luogo di discorsi. Scrivano come discorrerebbero e basta. L'introduzione
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ridicole, per questo. Io ne conosco di adorabili, la cui compagnia mi ha fatti passare giorni deliziosi, mi ha resa amena la solitudine d'una campagna
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altri nomi.) Io saltai in piedi e corsi fino all'uscio del salotto per incontrarla... Per poco non caddi come corpo morto cade. Vidi entrare una figura
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