I francesi dicono, «per fare un buon pasticcio di lepre, ci vuole una lepre»... e ogni donna pensa: «Perchè io sia una brava padrona di casa, ci
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, quattro cinque sei, lei, lei, lei, sette otto nove, piove, piove, piove, zero, nero). Chissà? Io ci proverei. « - Rimescolato che tu abbia - continuava
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essere costituito così: 1, 2 forniture («parures») di tre capi (camicia giorno, camicia notte, mutandine) in «triple voile» io in robusto «crépe de Chine
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colle vostre belle mani accurate: - Questa pietanza ho preparata io per te... - e quando la pietanza sarà ottima e presentata bene...»
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, su di una finestra alta dieci metri dal suolo). ... ma il Re non si diede per vinto. - Eh, amico! Adesso farò venire io una persona, a cui non
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Figliole, togliete dalla vostra vita quell'«io» prepotente che tende d'invaderla; guardatevi in giro, guardate chi ha meno di voi e non chi ha
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io «o bene o niente! - La crociera sarebbe un'ottima cosa... ma, o in prima classe di lusso... o niente!...» ... mentre poi le signore, le vere signore
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podestà, nè grandi ufficiali, tutte ambizioni di noi altri uomini... Io voglio il tradizionale equilibrio della donna italiana e fascista, e vi affido una
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servire. Il più superbo degli Imperatori moderni, Guglielmo di Hoenzollern, aveva per motto queste parole «ich dien» (io servo)... Se il servire può
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dovere di ricordarglielo e di facilitarglielo, avvertiteli che stasera essi troveranno qui un confessore. Domattina, poi, mentre io porgerò a voi il Dio
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moglie di un medico condotto carica di figlioli, che prendeva tutto non con serenità, ma con indifferenza, il cui intercalare era «io mi piace ridere
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, ebbene... me ne duole, o sesso gentile, ma io sono solidale cogli uomini! Le signore, o, meglio, le donne (perchè un'autentica signora non eccede mai
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Femminile di Roma, nel ramo dell'organizzazione professionale domestica... e vi prego, lasciando questa bella sala ospitale, di dire anche voi, «io mi
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, per le loro labbra, del colore formato dalla natura». Il ministro dell'igiene si è accontentato di rispondere, in mezzo all'ilarità dell'assemblea: «Io
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