che agli occhi, al cuore di chi la contempla. Giulietta, io so che sei buona, d'una bontà attiva che vibra a ogni richiamo, che cerca un rimedio a ogni
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di ritrovarsi a faccia a faccia con ostacoli insormontabili, senza una precedente preparazione. Ebbene, io vorrei che voi, figliole mie, pur
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qualche suo ammonimento? Ne cercherò fra quelli che non t'ho dati ancora io.
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giù, più giù, e poi si risolleva bruscamente, mentre i due occhi s'allargano come lanterne, nello sforzo della tensione. Io, figliole, m'accorgo di
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signorina"Eccomi qui". . . Già! L'ha soprannominata così una linguetta lunga e un po'tagliente; nè io potrei chiamarla in altro modo, tanto più che il
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farsi vedere diversa dagli altri, Coletta o, volgarmente, la signorina"io", riesce cordialmente antipatica senza saperlo. Non solo al ballo, al
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, osservate, quando vi càpita qualche contrarietà? Musoneria su tutta la linea. Chi sa, allora, quando sarete vecchie! Io vi dico questo per mettervi
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. QUANDO voglio sapere se una giovinetta è ben educata, io la osservo mentre tratta con una persona di cui non ha soggezione o da cui nulla teme. Mi
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, sbandierandola a tutti i venti, ma aspettano che altri le vadano incontro. Come diportarsi con essi? Io non bado quì a insistere"date molto! ", ma piuttosto "date
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Ma io v'insegno come dovete fare, o mie figliole, per essere amate, rispettate e servite anche meglio dalla vostra domestica, e per ricavarne, in
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de'bamberottoli di seconda elementare. La ragazzetta seguitava a leggere, io a far mostra di nulla. Finito il brano, chiamai a sbalzi quelle di cui
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? Chinate gli occhi? E' così, scolarette! Ebbene, io propongo per voi la scusante della spensieratezza. Ma con la spensieratezza si può ammazzare un
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Io, che ho veduto dietro molte quinte, che ho spiato mille volte espressioni dolorose sui visi di madri, di spose, di figlie, e ho còlto un tremore
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di Sandrerella! "Io non potei tenermi dal ridere; ma, quando vidi la ragazza diventar rossa rossa, come se un colpo vivo al cuore le avesse
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così chiaro, così luminoso, e le rondinelle cinguettavano così allegramente sotto la tettoia, che io mi sentivo una smania indosso, una voglia matta di
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Ma io so quel che più vi preme:l'intestazione, vero? Ora anch'essa richiede la massima economia di parole e l'assoluta mancanza d'affettazione. Se si
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di vecchi - Pazienza - Con le vostre coetanee - Discrezione. ANCHE nella conversazione dovete sforzarvi di seguire la giusta via di mezzo. Io non
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un po'del vostro"io"! Ebbene, mordetevi la lingua, gettate una doccia fredda sul così detto vostro spirito, riserbate la vostra scienza a opportuna
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bellezza della nostra lingua e raccomandare lo studio del vocabolario, col quale egli stesso raggiunse tanta perfezione di forma! Io vi dirò soltanto che
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QUANDO vi raccomando con insistenza d'imparare la vostra lingua per usarla bene parlando e scrivendo, qualcuna salta su:"Ma io son nata in Liguria
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sentirete sùbito sollevate. Tanto io lo so che, se venissero a invitarvi per un ballo, da afflosciate e sfinite, balzereste su fresche e arzille come
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melanconia che te l'ha ispirata. Io ti risponderò ancor più lungamente, dovessi passare su queste mie pagine metà della notte. Sopra due punti soltanto
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scorretto "Che ne so io? " o "Io non so cosa farci" o "Io non c'entro". Mostra viso aperto, aria non troppo spavalda, ma neppure contrita, occhi non
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io di questa vostra indipendenza ho la stessa stima che de'vostri fronzoli, della vostra cipria, delle scarpette di vernice che coprono calze ragnate
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IO conobbi un giovane avvocato che cercava moglie. Fra lui e cinque o sei giovinette erano già corsi accenni a matrimonio; ma poi le candidate
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testolina bruna, pronta ad accendersi. - Chi m'ha arruffato questa matassa? - domanda la mamma. - Vuoi dirlo a me, eh? Sicuro, son sempre io. . . - e
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FRA le persone antipatiche - per le quali indistintamente v'ho consigliato caritatevole benevolenza - io metterei in prima fila le "Sputasentenze
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passare per una povera vittima bersagliata dalla fortuna. Io vi spiattello la verità in quattro parole:"La tua è noia". Oh, che lanterne mi fai! Eppure è
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ME lo dice la mia bimba cinquenne:"Mamma, per piacere, cucimi súbito la calzetta; se no, il buchino diventa bucone". E io l'ubbidisco, perchè il
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stessi. Guai! Allora ci capiterebbe qualche disillusione. Io conosco una certa signorina, la quale si mostra timida, restia a farsi vedere, impacciata
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IO aveva un'amica, che non potevo incontrare una volta senz'esserne baciata. In principio, trovai l'abitudine strana, poi inverosimile, poi uggiosa
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lasciate a loro il posto migliore, ma offrite il vostro se vi par tale. Giorni fa, io, arrivata un po'in ritardo in una stazione, infilai, tutta trafelata
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acutissima al cuore d'una povera vecchia. Non vorrei che rideste, monelle! Io, ch'ero una monella come voi, non risi, anzi. . . Dunque fu così. Un
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le era scappato il canarino, e, poichè lei, affannata, s'avventava su per le scale, inciampò, cadde, e si slogò un braccio. Sfido io! Alzandosi
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sconforto; ma, in fondo in fondo, sentivo io stessa il cuore amareggiato dalla convinzione che quell'esperto insegnante non aveva tutti i torti, anzi
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permesso un paragone forse poco reverente, io direi che questi fatti stanno ad altri fatti più piccoli ma ugualmente eroici, come le pezze di stoffa
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", tutta impettita, col collo stecchito che fa venir voglia di domandarle se ha inghiottito un palo. Ma io, che ficco un po' il naso dappertutto quando
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. Sua madre, quel giorno, s'era piantata a sedere vicino al tavolino, e ogni tanto interrompeva le mie spiegazioni con una domanda. Io sudavo freddo
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curiosità io deploro in voi, o figliole:ma quella, per esempio, della Cesira, che tutti nel vicinato chiamano "ficcanaso", perchè la si vede sempre spiare
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camicetta vi cucite? Rammendate voi il bucato? Le scarpe. . . ? Ma il fumo che esce dalle cazzeruole guasta la carnagione! Ah, io non sono proprio buona
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, per dare a questa alcune lezioni. La madre era malata, e mi fete pregare di passare io stessa un momento a casa sua. Una bimba decenne m'introdusse in
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sempre con la vettura Negri, e a chiunque ha bisogno di lei porta immancabilmente il soccorso di Pisa. Io non so come professori, genitori, amiche
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tinte varie, da pizzi, nastri, ciondoli appesi alla catena; le calze verdi davano il colpo di grazia. Io m'immagino la cameretta di quella ragazza:i
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tormento delle buone massaie, nè servirà a togliere l'untume dimenticato sulle stoviglie e specialmente tra i denti delle forchette! Io scommetto che, anche
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specialmente fra la gioventù. Io non sono vecchia; eppure mi rammento che, quand'ero in ginnasio, le mie compagne non sognavano neppure il lusso che si
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parole sono sinonime. Io mi rivolgo a giovinette che, più o meno, studiano, e di cui la maggior parte aspira - io credo - a raccogliere qualche frutto
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ch'essa ha ne' rapporti con la famiglia, di cui voi tutte siete individui. L'intellettualità femminile, quale io la intendo, non dev'essere quindi
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, poi quasi ribellata. . . - Da me? Che viene a fare? Lo deve sapere che io non faccio nè ricevo visite. . . - Eh, ma vedi:conosce me, m'incontra spesso
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Io credo che le madri delle giovinette a cui mi rivolgo sieno troppo cariche d'occupazioni necessarie per concedersi il lusso delle visite di svago
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IN CHIESA Contegno - Occhi a zonzo - Ambizione e curiosità - Toeletta - Rispetto al raccoglimento degli altri! NO, figliole, non voglio mettermi io
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