compatiamoci; soccorriamoci nei bisogni; confortiamoci l'un l'altro a far il bene. Io sono il maggiore di voi, ma so che anche l'ultimo è mio eguale
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Io so d'una gentile giovinetta, la quale per obbligare il fratello di lei minore di qualche anno, a progredire negli studi che egli si era incaponito
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nella convinzione, che basta essere suocere per essere donne insopportabili ed impossibili! Badate veh ! io non sono suocera e non parlo, come si direbbe
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derivazione da corte, non la schietta che viene da core. Ma sarà sempre benedetta come quella che difenderà la pace, della casa. Con questo io non intendo
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la vecchiaia ha i suoi piaceri. Ci sono del vecchi robusti, sereni di mente, lieti d'una letizia sana e generosa, che a star con loro è un piacere. Io
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Se il vecchio montanaro che conosco io potesse leggere e capire questi versi, forse scuoterebbe la testa e farebbe una spallucciata. Ma perchè
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loro vicina male infagottata, o ridicola per esagerato sfoggio di lusso o di ultima moda. Ho sentito io, un bravo e ottimo signore, dire, che egli non
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attrattive fisiche e morali. Ho sentito io, dei giovinotti dire e ripetere: « La signorina tale è carina assai; ma la si vede da per tutto; tutti la
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non fa credere a un schietto sentimento di preferenza. Un giovine potrebbe sempre pensare di una fanciulla così fatta: « Non sono io che ella mostra
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fredda il mattino, allo sgusciare dal letto. Si dice che la civiltà di un popolo sia la ragione diretta con le sue abitudini di pulizia. Io, per me
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; ai giovinotti, no. Ma perchè questa restrizione ?... Che male c'è nel porgere a un giovinotto una tazza di caffè? Io credo che una signorina lo possa
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commuovono l'anima senza vero motivo e spesso molto dolorosamente. Io, quando indovino attraverso i limpidi e sinceri occhioni di certe fanciulle, il
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faccia seguendo il precetto di Massimo d'Azeglio. Apra il volume de' suoi Ricordi a pagina 10 e troverà scritto: «Io credo che per scrivere bene
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prigioniero; ma se me lo lascio sfuggire divento io prigioniero suo». «Dall'albero del silenzio pende il frutto della tranquillità». Saper tacere a tempo e
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. E per gelosia io non intendo qui la passione divorante ed anche qualche volta un poco scusabile, che tende a conservare un bene che ci appartiene
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poter dare un consiglio, ch' io ho trovato eccellente facendone la prova. « Nelle facoltà operative, sì morali che fisiche, ognuno ha una misura
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avvenire. Persino al povero selvaggio, che con un rito puerile crede procurarsi nella vita futura sorte migliore che non ebbe nella presente, io mi
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volta anche, pur troppo, capaci di colpire con piccole vendette. Sono donne, per fortuna rarissime: ma ve n'ha; e io le metterei nel numero delle
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nel miglior modo che può. Di tutti i pregi, quello che più giova alla meglie è un buon temperamento. Io credo che Gioberti intendesse per felicità
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spirito indipendente, che dicono, per scusare certe inconsideratezze, di cui il movente è quasi sempre la gentilezza: Oh! in fin de' conti, io ho la
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!... E da che si parla di sedie e poltrone, io raccomando alle signore che ricevono, di considerare nella mobilia del salotto, il caso di visitatori e
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oggetto, il vantaggio di chi lo possedeva. «Lo Stato sono io!» - diceva Luigi XIV. Ed era padrone perchè era re; come l'uomo era padrone quando era marito
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« A teatro io ci vado per ricevere visite in palco e per conversare ! » Questo io sentii dire da varie signore. E mi sono sempre chiesta: « Perchè mo
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« Ai concerti ci si va in carrozza, anche se sono dati in luogo vicino a casa. » Questo ho sentito non so più da chi nè dove. Io per me dico: ai
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Every day is a little life, and our whole life is but a day repeated. Fu detto che l'esperienza è un trofeo d'armi che hanno ferito. Io, per me, dico
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male c'e, domando io, poi che adesso le donne vanno in bicicletta, fanno della politica, tengono testa a' partiti, sono giornaliste e si addottorano
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Io ho preso parte una volta nella mia fanciullezza, a una pesca di gamberi e mi sono divertita assai. Durante la pesca, il silenzio è di rigore
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vivacità e ardire infantile. La signora si guardi bene dal mangiare, in viaggio, cibi solidi e grassi, che potrebbero far nausea ai cornpagni. Io ricordo
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In molte e molte signore nubili, io ho riscontrato esempi tali di angelica bontà, di coraggio vero, di abnegazione e sacrifici, di superiorità di
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, risponde allegramente, senza acrimonia, con la persuasione di chi è sicuro di se e sa di non far male: «Perche dovrò io condurre una vita da vedova
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Io non ho mai potuto capire la smania morbosa che hanno alcune signore di accorrere ai processi, di assistere ai dibattimenti. Chi le chiama, che
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compiacimento del suo io. La sua casa deve servizio essere un nido artistico; morbido, caldo, elegante; la sua biancheria, non e mai abbastanza fine nè
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fatterello successo a una persona che io conobbi assai intimamente. Questa persona, un signore di grandi meriti e di grande modestia, si trovò un
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Io credo, che il segreto della vera e profittevole istruzione stia più che in altro nel non affaticare mai la mente dei fanciulli. Se uno scolarino o
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caratteri punto facili; e ci vuole cuore, pazienza e previdenza per riuscire. Io so d'una giovane istitutrice chiamata ad educare una fanciulla del numero di
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commediole. « Se sapesse quanto io devo a questo teatrino! - mi disse la stessa signora, mostrandomelo. - I miei figli, durante le vacanze, sono tanto
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avventurarmi solo; volli la compagnia della sorellina, che giuocava con la sua bambola nel boschetto delle magnolie. - Mariuccia! - disci io - io vado a fare
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manca a lei per il suo piacere!... E pure non pare punto contenta. A tavola non aveva certo l'appetito che ho sempre io e che mi fa trovare squisita la
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in cornice finamente cesellata. Il mandare in dono a chi ci è superiore l'immagine del proprio io, dice ridicola presunzione e spudorata vanità
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vanità. Una signora, che io conosco assai da vicino, ebbe la felice idea di regalare a una sua figlioccia, una bambola grande ben fatta, bellissima, ma
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Prima di chiudere il libriccino della mia esperienza, lascia, caro figlio, che io aggiunga di mio alcune parole, alcuni consigli tutti materni
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morale, indifferente ai leciti spassi e sciatta della persona, nonè certo una moglie accorta nè molto meno gentile. Ma io lo amo mio marito: lo stimo
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Non basta dire: io faccio questo e quest'altro a fin di bene. Bisogna avere una chiara coscienza del bene; bisogna che il bene a cui si intende, sia
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. Dalle prime impressioni, dalle prime idee, dipende spesso la rettitudine dell'avvenire. Massimo d'Azeglio dice a proposito: «Io la provo in me la
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Io non ho mai potuto compatire alla sciocca vanità, di certe mamme, che obbligano a sentire biascicare le poesie, o a strimpellare delle suonatine
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vanità ed alla superbia. Io mi ricordo - dice la signora di Remusat - di un tal giorno nel quale ammiravo i ricchi e e costosi ricami dell'abito e delle
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vanità, chè sarebbe distrutto ogni merito. Ho sentito io una signora menar lagni a non finirne, perchè suo marito, pure mostrando di trovarsi
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non chiede a lui, piccino, che ubbidienza verso i genitori e pietà verso i poverelli, io credo sia il fondamento dell'educazione, credo sia la poesia
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stessi suoi passatempi siano variati; ma che ella non ozieggi mai. « Medico - è Bouchardat che parla - io ho avuto troppo spesso l'occasione di constatare
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progresso che corre rapidissimo importando usi d'ogni paese e d'ogni maniera. L'autrice, alla quale io stesso pochi anni sono, ho dato l'incarico del
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