"....Che cosa direi ai signori giurati? "Io direi loro così: "Prima di condannare un uomo bisogna ascoltarlo. Io so quel che ho fatto e non cerco di
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"La solitudine ed il silenzio mi circondano, Gli uomini fuggono il mio consorzio. Io sono diventato un oggetto di scherno e di pietà per i miei
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pensati da noi, è naturale che ciascuno di noi si creda il centro intorno a cui gravita l'universo, e che le ragioni dell'io siano considerate come le
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9 settembre. Ella parte!... Ella muore!... Ella muore per me!... Io non la rivedrò più mai!... Quale strana, quale fatale potenza si racchiude in
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odorosa. - Ed io ero in questa orribile alternativa - diceva Fritz Eisenstein - o di lasciare scoprire la mia relazione con quella donna, di vederla perduta
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. - Geloso del tuo passato? Ma vi è un passato per te?... per me?... Non siamo noi nati appena da pochi giorni, dal giorno benedetto che io ti confessai
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Gentilissimo signor Treves, Compiono oramai quasi due anni dacchè Ella, rispondendo all'offerta che io le avevo fatta della mia Sorte, mi disse, con
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! - Permetta, - interruppe il Dinolfi, ripiegando con cura il manoscritto e posandolo sul tavolo. - Io non ho negata la rettorica; ho detto soltanto che la
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stessa table d'hôte e che vediamo, dalla stessa terrazza, arrivare e partire diciotto treni il giorno - oltre i facoltativi. Li avete contati? Io sì
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cui traccie, appena io ebbi scorto il conte, potei leggere sulla sua figura disfatta, nella magrezza e nel pallore del viso che l'abito nero
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non seppe più contenersi. - Insomma, o sono imbecillito io, o sei tu che hai l'aria d'uno scemo. Come un velo d'ombra passò sul viso del maestro Albani
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passione.... - O tua moglie? - Mia moglie? Ah, tu credi che io l'abbia amata di amore? che io l'abbia presa di mia propria volontà?.... Me l'hanno data a
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d'amore che avevo accumulato cupidamente in fondo all'anima, io volevo spenderli per lei, tutti in una volta, con la pazza prodigalità, dell'avaro
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piangere per me.... lo seppi più tardi, quando dissero che ero guarito.... Guarito? Io non avevo mai sofferto come allora. Io sonnecchiavo in una incapacità
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un'aria quasi maschile. - Se questi buoni frati - diceva la marchesa di Crollanza - mi dessero un terno, un terno piccino piccino, io mi dichiarerei
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che tutti venerano come un santo, voi che passate pel mondo sorretto da una forza divina, datemi voi un aiuto.... Io non ho nessuno accanto a me; non
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Notte. Prima che ella parta, prima che ella muoia, prima che io la perda per sempre, non troverò io la parola da tanto cercata? O voi, poeti
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10 settembre. Ancora?... Avevo sognato che tutto fosse finito. Io ero rigidamente composto nelle tenebre iperboree e il silenzio stagnava
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dalle parole. Io non le ho detto mai nulla. Quando il prestigio della sua presenza ha esaltate tutte le potenze della mia vita, quando il contatto della
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le radici, se anche in noi scorressero le fresche linfe, se anche noi vivessimo la vita immobile e silenziosa del verde. Allora, io ebbi un istante di
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, potranno destare, per associazione, l'idea ad essi attribuita, ma non rappresentarla direttamente. Io non voglio dirle che l'amo! io vorrei farle vedere
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!... Come non hai tu indovinato ciò che non ti ho detto, ciò che io non ti potevo dire?... Credi tu che potrai un'altra volta essere amata come da me
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! L'amor mio è un'estasi infinita! Che cosa possono le parole per me?... No! No! Come i mistici in orazione, io non posso dirle che l'amo altrimenti che
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rovesciato sul mio petto? Una valanga? una montagna?... Aiuto!... Soccorso! Nessuno sente la mia voce.... Io soffoco.... io sono sepolto vivo...............................
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melodie lente, cullanti, gli accordi tristi, dolorosi come gemiti di moribondi, le parlavano essi per me? Le ripetevano essi i gemiti sordi che io
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dell'incosciente. Quanti di siffatti momenti psicologici, la cui serie costituisce il mio io, sono da me manifestati - ammesso che la manifestazione sia adeguata
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15 ottobre. Talvolta io fingo con me stesso, nell'intimità impenetrabile della mia coscienza, e spesso non so dove finisce la sincerità, e dove
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16 ottobre. È un mese che io non parlo più, che dal mio labbro non escono se non le poche parole necessarie ai brevi rapporti di questa mia vita
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Sera. Quando io parlo ad alta voce, il pensiero interiore è per me sensibile - ed io noto il disaccordo.
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22 ottobre. Troverò io mai l'entusiastico slancio che destò in me un giorno la marcia del Tannhäuser eseguita da lei?... Come l'araldo annunzia
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quello che la musica consegue mirabilmente. Beethoven è il più grande psicologo. Qualche volta io sento di arrossire, tanto a fondo scruta nell'anima mia.
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26 ottobre. "Io qui non esprimo abbastanza bene quanto le nostre anime erano in comunicazione in quel momento. In generale, io non posso esprimere le
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Notte. Io non andrò più a teatro. L'opera in musica è una profanazione. L'elemento personale che gli esecutori vi portano offende la pura
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3 novembre. Ecco quello che io cercavo. Questo strumento monumentale, che si slancia a guglie come anelante all'alto, dalla voce piena, grandiosa
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altro significato se non quello che io le do. La grandezza di quest'arte è a patto della sua subbiettività. L'oggetto non esiste se non in quanto è
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vita terrena saremmo sempre stati disgiunti!... Io non le dissi mai nulla: che cosa le avrebbe detto la parola umana? Dal cielo spirituale dove Ella
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! Il nostro modo stesso di pensare si trasforma; ed è per questo che io sono stata, e sono ancora in forse di scrivervi, supponendo che ciò possa non
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due le mani di lei. - Costanza, io vorrei domandarti soltanto una cosa. Sei stata mai amata così? - Che domanda!... Perchè? - Non importa, rispondi
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incapace di amore! No, non ti amo, perché io non voglio il rifiuto - e la voce di Andrea aveva preso un accento di profondo disprezzo - perché io non
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?... Ma quelle lettere.... - Voglio leggerle... qualcuna almeno.... La baronessa si passò una mano sulla fronte. - Senti, io potrei dirti che vi è una
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nel reggere il cappello. - Duca!... Che cos'ha? - Sono davvero imperdonabile... di presentarmi a quest'ora... ma io vengo da parte... di Andrea
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resto avrebbe potuto essere! Non mi dica che faccio il galante; la galanteria suppone - de part et d'autre - un piccolo fondo di menzogna, e ciò che io
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"Quando voi leggerete queste pagine, io sarò morto. Non voglio, non voglio andarmene nel silenzio e nell'ombra, senza dirvi tutto quello che ho in
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dell'opera, io non ci avessi tenuto con una specie di simpatia superstiziosa; oltre che mi sembra più snello, più vivo, più efficace, più preciso. Decisi
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d'Alberto, i suoi entusiasmi, i suoi palpiti, i suoi ardori, i baci che io aspetto invano. Afferrava le lettere febbrilmente, volendo leggerle subito
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Amico mio, Sì, io vi chiamo amico mio; oramai non potrei più riprendermi questo cuore che è vostro, ma voi rispondete al mio affetto? La vostra
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come sento, ma vi amo sinceramente, con slancio, senza restrizioni. Voi non mi avete promesso nulla ed io nulla attendo e nulla vi chiedo se non questo
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precedenza di un fiore; ma ella sentivasi arida; niente del suo io pensante rispondeva alle inconscie funzioni del suo io meccanico. Un profondo
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femmine però io le preferisco lessate, con guarnizione di maccheroni al sugo. - Che sigari cattivi! - disse Alberto tentando di accendere un Sella - non
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che venisti in questa casa? - Ventiquattro, venticinque o ventisei, non lo so neppur io. - Eri però giovane. - Oh sì, signora, ero giovane. Marta non
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