Mi chiaman pazzo le vicine, e infatti fra tanti matti posso esser matto anch'io. Ma, affé d'Iddio, io le sento russar, le donnicciuole; oppur, da
poesia
suicidio mi ha dannato Iddio, errarmi intorno mi parea sentire l'alito della morte. O mia ricchezza unica, o bimbo mio, lo sai tu chi son io? Sono il
poesia
cuore il suo, e un regno io ti darò. Sù, monta in groppa! è splendida col cavalier la vita, fuggi, amor mio, con me! - La tua corazza è fulgida, la
poesia
ALL'AMICO RIGHETTI Sole, non io ti accuserò di assenza; gli uomini, infin, che mostranti di bello? Che non osan costoro in tua presenza? Vieni, vai
poesia
, e un lamento ne fan le lontananze... Quante, oh! quante così gioie io perdei di sogni e di speranze! Unico, Arrigo, a me resti conforto un cor d'amico
poesia
Io son povero al par di un fraticello; ma tu sei vispo, rubicondo e bello, l'avvenire tu sei, l'ultima legge ormai dei giorni miei. Ti lascio, amico
poesia
colle carezze si van dicendo " io t'amo! ", cullati dalla calma e dall'oblio... Chi non m'intende non intende Iddio. Quanti veglian solinghi! e, mentre
poesia
nostra cortina da cui, stanchi e lividi, ci assal la mattina! Tu dici: " O amatissimo, sei Giove, e io son Frine!... " scotendo sugli omeri le chiome
poesia
questa tomba uscita, una parola : " Io v'amo! ". Amor sia dunque il motto, Amor di tutto che fu culto di lui ch'oggi si plora!... Certo egli or geme di
poesia
, prima ancor che un altro mese scocchi, il mondo intiero si ricrede, e tace col pianto agli occhi! E che perciò? Gemendo accanto al fuoco spesso io mi
poesia
, rivedo chine le tue gote smorte sul pianoforte. Leggi ancora Marcello ogni mattino? Io vo a spasso col vescovo Turpino: è un vecchio strano e pazzo
poesia
poesia. Beli o ragli altri! - Io, mia Vergine, io ti amai ben d'altri amori! Dappertutto dove nuvole van pel cielo o spuntan fiori, dappertutto dove un
poesia
era un sogno vago; era la Notte che aspetta l'Aurora, la Ubbia che attende il Mago. Blanda infanzia! Mia seria adolescenza!.. Io vi chiamo Manzoni
poesia
amor! l'ultimo... eterno, se un inganno non è l'occhio di Dio che nelle tombe io scerno. Siam da tempo compagni! e fu la bella allegria dei fanciulli il
poesia
fedeli! Al tramonto è una festa di voli e trilli intorno alla tua testa che guarda i cieli! * * * La tua campana è una nenia soave e riverente io l'odo
poesia
? * Temea che, s'ei parlava, nostra madre morisse. * * E sparì quando io venni? * Sparve! * * E nulla ti disse? * No, e la madre già, triste, era
poesia
begli occhi fisi, pallidi adolescenti, andate, andate a cogliere le mammole, e ad ascoltare i venti! Io, povero poeta ai vostri visi unir non posso il
poesia
genio allor nell'interezza, veggon Dio che all'azzurro il riconduce, lasciando ai vivi un po' più di tristezza, e un po' meno di luce. Volgo io non son
poesia
spuntar. Ma deposto il mio caro bagaglio io verrò ne' tuoi crocchi festivi, non più in traccia di baci furtivi, ma coi maschi da senno a parlar. E
poesia