— Io fazzo le pitture con quella consideraion ch'el mio intelletto può capire.
critica d'arte
Pagina 12
, tutti t’hanno copiato, io solo, ribellandomi alla tua vecchia forma, mi sento di rinnovarti. Meditò l'Eneide, e, chiuso nel suo studio, andò pensando
critica d'arte
Pagina 136
Ma su codesta poesia è necessario che c’intendiamo. Figuriamoci di essere in tre: voi, lettore, io e Sempronio: voi siete gaio, io mesto, Sempronio
critica d'arte
Pagina 14
Voi ed io, silenziosi, andiamo cercando un sito per vedere meglio la scena e per accomodarci al lavoro; Sempronio, che solfeggia una cantilena
critica d'arte
Pagina 15
Passa un’ora, passano due ore. Sempronio ha già divorato il suo pane ed il suo cacio, ha baciato più volte il fiaschetto del vino; voi ed io non
critica d'arte
Pagina 15
. Nessuna cosa fa pro, se non è ottenuta difficilmente. L’artista non è un saltimbanco. Ha diritto di dire al pubblico: io ho sofferto, faticato, logorato
critica d'arte
Pagina 179
dolcemente in queste parole: « Gl’Iddii, o Sesto Pompeo, e più quelli ch’io lascio che quelli che vo a trovare, ti ristorino, poichè tu ti sei degnato, nè
critica d'arte
Pagina 186
. gigante. Il mio cervello si andava rimpinzando in così orribile modo, ch’io, se vi fossi rimasto ancora un paio di giorni, sarei crepato di pletora
critica d'arte
Pagina 213
vi lacera. Siete l’ebreo errante dell’arte. Ci si deve, alla lunga, assuefare; ma io, partito da Roma d’otto mesi, non la vidi se non adesso; e la ho
critica d'arte
Pagina 214
fantasimi di quei terribili trapassati, da cui io fuggo, ma dai quali viene la incomparabile magnificenza di Roma. L’unico Governo che le stia bene è
critica d'arte
Pagina 217
— Or io vi interrompo davvero — disse l’amico — E il popolo? E l’Italia? Amate l'armonia estetica più dell’umanità, l’arte più della patria, le
critica d'arte
Pagina 219
fa, quand’io lo vedo in queste provincie, V impressione di cento pifferi in mezzo a un’armonia di violini. Gli stranieri, amici fuori, nemici dentro
critica d'arte
Pagina 219
civili, i nostri sforzi individuali davano una triste idea di vanitosa debolezza. Si sentiva l'uomo, che diceva: eccomi qua, basto io solo. Nell’arte pura
critica d'arte
Pagina 248
, il quale accostatosi al giovane gli dice: — Io sono poeta, ricco di corone.
critica d'arte
Pagina 254
scorgere tal quale un quadro di tal pittore; e soggiunge: « Era la prima volta che io avessi provato in così alto grado la potenza di vedere la natura
critica d'arte
Pagina 28
mura. E quando questi o simili accidenti non accadevano, partita poi che era la brigata, quasi tenendosi sprezzato, forte si dolea col dire: Aggio io
critica d'arte
Pagina 288
gli domandò su che cosa fidasse per rimanere così fuor delle mura; ma il pittore rispose: « Io so bene che Demetrio fa guerra coi rodiani, e non con le
critica d'arte
Pagina 298
noioso: gli è già molto che io vi mostri la cortesia di serbarne la misura nell’altezza; quanto al resto ve la darò bella, e vi basti». E gli architetti
critica d'arte
Pagina 308
padroni de’ propri pensieri. Allora ci si sente liberi; si torna uomini. Ma la gioia è breve. Ecco il rimorso roditore che viene, e si pensa: io sto qua
critica d'arte
Pagina 319
avverte, si modera e si contiene. Uno che dica: Signori, guardatemi: eccomi qua, io sono un gran caro matto, abbiamo forte sospetto che non sia poi un
critica d'arte
Pagina 388
. Il Bartolini, pregato di entrare nella misera stanzuccia, restò stupito dinanzi alla nuova figura; poi disse al giovine: — Tanto più io ti lodò
critica d'arte
Pagina 49
ammirabile. Al Tribunale austriaco il Tommaseo, accusato di cercare un qualche guadagno ne’ subbugli, rispondeva: « Se io cercassi lucri e vantaggi, non
critica d'arte
Pagina 71
Giannantonio Beltraffio, e ad altri, sentite il caso quale lo narra Leonardo: Item a dì 26 di Gennaro seguente 1491 essendo io in casa di Messer Galeazzo da San
critica d'arte
Pagina 92